Scarica Riassunto del Manuale di Arte Antica: Parte Greca e più Versioni in PDF di Storia dell'arte antica solo su Docsity! RIASSUNTO MANUALE DI ARTE ANTICA Parte Greca: Introduzione: Il sentire del tempo - Preceduta dalla cosiddetta cultura “cicladica”, contemporaneamente a quella dei popoli della Mesopotamia e dell’Egitto, si manifestò una grande civiltà anche nell’Isola di Creta. - A un primo periodo di straordinaria fioritura seguì un’improvvisa fine a seguito delle popolazioni achee del continente. - I cretesi influenzarono profondamente i loro stessi invasori. Dalla civiltà della grande isola, infatti, ebbe origine quella ACHÈO – MICENEA (Micene era la capitale e si trovava nel Peloponneso). -Le due civiltà sono una la continuazione dell’altra: è da queste due che nacque l’ARTE GRECA. -I greci stessi riconoscevano l’origine cretese della loro capacità artistica e tecnica nel racconto mitico di DEDALO, considerato il primo architetto, scultore e inventore della storia. Egli realizzò il PALAZZO DI MINOSSE e il suo leggendario LABIRINTO. -Invece, il progressivo sostituirsi dei Greci ai Cretesi nell’egemonia sui traffici e sui commerci del Mediterraneo orientale, viene spiegato con il mito di TESEO. -Nell’universo storico miceneo sono ambientate anche l’ILIADE e l’ODISSEA. N.B -- ILIADE= avvenimenti dell’ultimo periodo dei dieci anni della guerra in cui gli Achei combatterono contro la città di Troia in Asia Minore. ODISSEA= lungo peregrinare per mare dell’eroe Odìsseo di ritorno da Troia. -I proemi omerici sono stati per secoli fonti d’educazione per i greci. Dall’emulazione dello spirito e della condotta degli eroi viene la morale etica dell’ARETÈ, cioè l’onore cavalleresco, alla quale ogni greco cerca di conformarsi. -All’aretè si aggiunse la KALOKAGATHÌA, cioè l’ideale di perfezione umana, inizialmente coincidente con la bellezza fisica e la bontà d’animo. -KALÒS E KAGATHÒS indica, perciò, la realizzazione dell’armonioso sviluppo fisico e intellettivo della persona. -Il modello educativo greco, cioè la PAIDÈIA, volge alla realizzazione dell’uomo perfetto. -La manifestazione pubblica di questo equilibrio perfetto erano gli AGONI sportivi che si esercitavano nudi in qualsiasi sport dell’epoca e partecipavano ai grandi giochi olimpici, dedicati alle divinità principali. -I vincitori erano lodati dai greci tutti e celebrati dai poeti nelle loro liriche. -Nonostante le divisioni delle città-stato, i greci si sentirono sempre un unico popolo. -L’organizzazione sociale comprendeva gli UOMINI LIBERI e gli SCHIAVI, però solo i cittadini potevano partecipare alla vita politica e al governo dello Stato. -Ad Atene SI ERA CITTADINI PER NASCITA DA GENITORI ATENIESI. -Gli stranieri erano detti METÈCI : quelli residenti ad Atene godevano anche di diritti parziali, ma non di quelli politici. -Le città greche sperimentarono diverse forme di organizzazione politica, ma è Atene quella in cui i cittadini sono chiamati a contribuire al bene comune e alla coesione sociale. -L’economia si basa su agricoltura e commerci e, la maggior parte delle entrate dello Stato, proviene dagli obblighi dei cittadini facoltosi di finanziare i servizi pubblici. -L’uomo greco si esprime, oltre che con l’arte e la scienza, anche con la letteratura, che prende inizialmente le forme della poesia epica. -Nel V secolo il genere drammatico, diventa il più amato dai greci, instaurandosi nel teatro e divenendo attività quotidiana. -La filosofia, dalle origini, riflette sulla natura dell’universo, sulla realtà e sulle questioni etiche. -La religione è politeista e l’aspetto dei dei è antropomorfo. PASSAGGI STORICI: -Le origini sono assai incerte e gli stessi storici antichi le mescolano spesso con il mito e la leggenda. Comunque, possono collocarsi verso la FINE DEL II MILLENNIO a.C. -Sul finire del XII secolo la penisola Balcanica è interessata dalla calata dei DORI, provenienti dalla Macedonia. Essi, in breve tempo, SOTTOMETTONO L’INTERO PELOPONNESO, le CICLADI, CRETA e RODI. -Questa sottomissione comporta un RADICALE CAMBIAMENTO DI TUTTI GLI EQUILIBRI, spingendo così tutte le popolazioni precedenti a spostarsi. -Da questo momento in poi, la Grecia, sprofonda in un lunghissimo periodo di GRAVE CRISI e di FORTI CONTRASTI, conosciuto con il nome di MEDIOEVO ELLENICO. -In questo periodo tutto regredisce però, nonostante ciò, le nuove popolazioni iniziano a mescolarsi con i discendenti degli antichi greci. Da tale processo ha origine il popolo degli ELLENI. -Durante il periodo tra il 490 e il 479 a.C la Persia puntava a conquistare la Grecia. Una prima spedizione persiana venne fermata preso Maratona, mentre, circa 10 anni dopo, ritentarono di nuovo l’invasione con a capo il Re Serse. -Le POLEIS, allora, misero da parte tutti gli asti per riunirsi in un’ UNICA COALIZIONE che sbaragliò un’altra volta l’esercito persiano. -La vittoria finale venne confermata nel 479 da parte dei greci. IL PALAZZO DI CNOSSO: -Venne scoperto e restaurato tra il 1900 e il 1932, ed esplorato per primo da LUIGI PERNIER. -Secondo il mito, fu costruito da DEDALO per volontà del RE MINOSSE che voleva rinchiudervi il Minotauro. Perciò, la struttura doveva essere talmente complessa e intricata da non permettere alla bestia di uscire e da confondere chiunque vi si addentri. -Fu Teseo, figlio del re di Atene, che con l’aiuto di Dedalo e la complicità della figlia del re Minosse, ad uccidere il Minotauro liberando per sempre Atene dal flagello inflitto. - Bisogna ricordare che, ad un certo punto dello sviluppo di Creta, l’intera isola fosse sotto il dominio di Cnosso. N.B---Senza dubbio, i primi palazzi presentavano già un’ORGANIZZAZIONE SPAZIALE, conservatasi fino alla scomparsa di Creta. Questa si sviluppava intorno ad uno spazio centrale di pianta rettangolare, lastricata e scoperta, e i diversi livelli che lo componevano erano situati in base all’andamento del terreno su cui era edificato. L’ARTE DELLA CERAMICA: -Questa caratterizza, più precisamente, il periodo protopalaziale: in particolare quella in stile Kamàres (cosiddetto per la grotta in cui sono stati trovati i primi reperti) -Queste ceramiche erano dette “A GUSCIO D’UOVO”, poiché le loro pareti erano davvero sottili e raffinate. -I colori utilizzati erano pochi, come: il GIALLO, il ROSSO, e il BIANCO SU FONDO NERO. -I motivi ornamentali principali sono costituiti da LINEE CURVE, SPIRALI e CERCHI che si intersecano e formano decorazioni GEOMETRICHE unite ad elementi NATURALISTICI. N.B --- Spesso alla pittura, si univa l’ORNAMENTAZIONE PLASTICA, cioè a RILIEVO, realizzata tramite la tecnica dell’INCOLLATURA (cioè aggiunta di elementi tridimensionali sulla superficie delle ceramiche) -Ne è un esempio il CRATERE DI FESTOS, ornato da decorazioni geometriche a scacchi bianchi e rossi e da grandi fiori a rilievo. NEOPALAZIALE = fra tutti, è il periodo del quale ci sono pervenuti più documenti. Questi primi palazzi, svolgevano 3 precise funzioni: -ECONOMICO-AMMINISTRATIVA -POLITICA -RELIGIOSA -Tutti i grandiosi edifici presentano, oltre al CORTILE CENTRALE, un ampio SPAZIO ESTERNO (talvolta con gradinate). PALAZZO DI CNOSSO -Anche qui possiamo prendere come esempio questa costruzione, dalla cui PIANTA, si possono trarre molte informazioni. -Infatti, sappiamo che attorno al “palazzo città”si disponevano le abitazioni private, inoltre, queste non disponevano quasi mai di mura difensive, se non di modesta entità. -La SALA DEL TRONO affacciava sul grande cortile centrale, mentre la vasta SALA DI PILASTRI era forse riservata alle cerimonie religiose. -STRETTI CORRIDOI venivano utilizzati per le processioni, mentre l’ampia SUPERFICIE ESTERNA con gradinate (detta “teatro”) era destinata a riti religiosi e ad ospitare varie rappresentazioni. -I numerosi AMBIENTI DISPOSTI A PETTINE (lunghi, stretti, divisi da muri divisori e senza finestre) erano dei magazzini e botteghe artigiane. Perciò, capiamo che ogni attività comunitaria, si concentrava all’interno del palazzo. -Agli spazi aperti corrispondevano dei GIARDINI, caratterizzati dall’alternarsi di PASSAGGI, SCALINATE e LOGGE con COLONNE TOZZE E COLORATE. Queste ultime, molto probabilmente erano di legno e il loro diametro diminuiva dall’alto verso il basso, sormontate da CAPITELLI A TORO. PITTURA PARIETALE -Le stesse tinte accese delle colonne, si trovavano sulle pareti, riportando cicli e vari tipi di decorazione. Oggi, purtroppo, sono rivenuti a noi in maniera estremamente danneggiata e per questo sono stati oggetto di pesanti restauri. - Nonostante ciò, ci hanno permesso una chiara lettura della PITTURA MINOICA. Tra i meglio conservati troviamo: scena del GIOCO DEL TORO= su uno sfondo turchese, mostra due fanciulle e un giovinetto intenti a cimentarsi in questo gioco molto popolare per il popolo cretese. Le posizioni assunte dai soggetti, infatti, rivelano i tre momenti del gioco e, la presenza contemporanea dei due sessi, ci fa capire come in quell’epoca la donna poteva godere di un certo prestigio sociale. SALA DEL TRONO= le pareti riportano ampie bande rosse e gialle dai margini curvilinei, decorati con motivi naturalistici e posti al di sopra di una base ad imitazione del marmo. Canne stilizzate si alternano a figure di grifoni accovacciati, posti a guardia del trono in alabastro. N.B--- Le figure non tendono ancora alla resa tridimensionale, bensì alla pura decorazione delle pareti ottenuta da campiture piatte di colore e tramite linee morbide e flussuose, che definiscono tutte le forme. Scena del PRINCIPE DEI GIGLI= qui si sommano la tecnica del RILIEVO IN STUCCO DIPINTO e quella della pittura. Dalle parti originali, si intravede la figura di un giovane con un copricapo composto da piume colorate e gigli. Si muove verso sinistra e con se tira un fune alla quale è legato un animale. C’è da dire che è rappresentato secondo le stesse convenzioni rappresentative egiziane, ma tuttavia, il personaggio, non riporta alcun tipo di maestosità se non un’attenta volontà di raffigurazione realistica. STATUETTE VOTIVE IN CERAMICA -In questo stesso periodo, fu molto intensa la produzione di questo tipo di statuette in ceramica smaltata (quasi sempre dedicate alle DIVINITÀ CTONIE). -Tutte indossano il tipico abito a falde, bloccato sui fianchi da un elemento a sella ed uno stretto corpetto, comprime e lascia scoperti i seni. -Spesso vengono rappresentate con dei serpenti tra le mani perché, questi, si annidano negli anfratti della terra e quindi ben rappresentano la Madre Terra. VASI IN CERAMICA -Questa produzione assume FORME PIÙ LIBERE rispetto a quelle precedenti, di fatti, in base ai soggetti, è possibile riconoscere 2 STILI : STILE VEGETALE – ne è esempio la PROCHOUS di Festo (ornata da ramoscelli di foglie, che sembrano rivestire il vaso). STILE MARINO – ne è esempio la BROCCHETTA DI GURNIÀ (a tinta nera su fondo chiaro, riporta un fondale marino con alghe e coralli, dove un POLPO si muove con grande senso dello spazio e disposto in moda da distribuire liberamente i suoi tentacoli su tutta la forma). NB 1 --- Lo STILE MARINO ebbe molta diffusione sia a Creta che nelle Isole egee, tanto da trasformarsi in MOTIVO ORNAMENTALE di curve simmetriche. NB 2 --- Verso la fine del periodo Neo-palaziale nasce un vero e proprio canone di PITTURA PALAZIALE, che prendeva come esempio il Palazzo di Cnosso e aveva come caratteri: decorazioni disposte con una geometria rigorosa estrema stilizzazione degli elementi forte simmetria e austerità LA SCULTURA -Anche questo tipo di lavorazione ebbe un notevole sviluppo. L’opera simbolo è costituita da un RHYTÒN DI STEATITE riproducente la testa di un toro sacro,vaso per le libagioni, dotato di fori per versare i liquidi. -Originariamente aveva le corna d’oro massiccio (oggi di legno dipinto) e c‘è da dire che la steatite è lavorata con grande maestria e precisione, in modo da far sembrare il tutto più realistico possibile (addirittura sono stati riprodotti ciuffi di peli qua e la).