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Riassunto Lettera professoressa Scuola di Barbiana, Don Milani, Sintesi del corso di Storia Della Pedagogia

Volume realizzato dalla Scuola di Barbiana, Don Milani

Tipologia: Sintesi del corso

2014/2015

Caricato il 13/11/2015

franziskavsmargot
franziskavsmargot 🇮🇹

4.4

(35)

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Scarica Riassunto Lettera professoressa Scuola di Barbiana, Don Milani e più Sintesi del corso in PDF di Storia Della Pedagogia solo su Docsity! Lettera ad una professoressa, Scuola di Barbiana Libro scritto non per gli insegnanti, ma per i genitori. Gli autori sono otto ragazzi della Scuola di Barbiana. PARTE PRIMA: LA SCUOLA DELL'OBBLIGO NON PUO BOCCIARE La scuola boccia e respinge i ragazzi nei campi e nelle fabbriche. A Barbiana tutti i ragazzi andavano a scuola da un prete dalla mattina presto fino alla sera, estate e inverno e a nessuno era negato il diritto agli studi. Barbiana non mi sembrò una scuola: nè cattedra, nè lavagna, ma solo grandi tavoli intorno ai quali si faceva scuola. Per ogni libro vi era una sola copia e l'insegnamento veniva attuato dai ragazzi più grandi. A Barbiana chi era il più lento o svogliato era il preferito e il primo della classe. Nella scuola non c'era ricreazione, nè vacanza e i ragazzi che odiano la scuola non sono i contadini che non vengono nemmeno interrogati partendo dal mondo costituito dai ricchi. Ragazzo insegna come maestro e se sbaglia cerca insieme agli alunni la soluzione imparando lui stesso tante cose. Uscire dai problemi tutti insieme è la politica. I ragazzi che arrivano a Barbiana dal paese considerano il gioco e le vacanze un diritto, il maestro va ingannato, il sesso trattato di nascosto → dopo diventano come loro. Razzismo nei confronti delle bambine che non vengono considerate degne d'educazione sopratutto dai genitori, anche se gli insegnanti le bocciano meno dei maschi. Tutti i cretini e i delinquenti non sono motivo per levarseli di torno, poichè ognuno deve essere posto nella classe giusta per la sua età. Necessità di cambiare il programma perchè i bambini arrivano ad odiare i libri, a non conoscere la vita reale e questi giovani rifiutati vanno a Barbiana → perdita di questi rende la scuola non più scuola, ma strumento di differenziazione. Gli esami vanno aboliti e se vanno proprio fatti le difficoltà vanno messe non in guerra coi ragazzi. Studiare le lingue non vocaboli inutili, ma coi dischi le cose più frequenti →molte lingue per parlare con tutti. A Barbiana si studiavano due lingue: inglese e francese per fare capire la gioia di comunicare e quindi impararne altre(ragazzi capaci di dialogare, anche tramite l'ascolto a perditempo dei dischi in scuola costante). Problema: la scuola vive fine a sè stessa. Ragazzi studiano per il voto poichè il diploma è quattrini, bambini già arrivisti. A Barbiana i problemi partiranno da considerazioni di carattere concreto! Lettura del giornale ogni giorno e modifiche del programma perchè la scuola quando è poca va fatta badando alle urgenze (es. Contratto metalmeccanici). Con la riforma della media la situazione è invariata: scuola a misura di ricchi. Istituzione di tipi diversi di media: da quella coi migliori studenti, a quella con qualità sempre peggiori e cosi via. Genitori ricchi fanno a gomitate per garantire un futuro ai figli, mentre i poveri non fanno nulla poichè se le cose non vanno, il ragazzo non era destinato agli studi. Problema della scuola dell'obbligo è che perde 462000 ragazzi l'anno e non va a ricercarli (% bocciati tra vecchia media e nuova quasi uguale). Bocciare come sparare ad un ragazzo e non sapere fino ad ottobre dov'è finito: se ripete sradicato dai suoi affetti, se non è tornato a scuola. Ogni bocciatura lo rende sempre più isolato, lontano, diverso. Nella vecchia classe non è ricordato, anzi è sostituito da un ragazzo nuovo. Ogni bocciatura induce i poveri in tentazione di trovare lavoro, (anche se non prima dei 15 anni in teoria/lavorano pure prima non tutelati dall INAIL). I figli dei ricchi passano sempre anche senza studiare. Bocciatura colpisce ragazzi più vecchi e maestri non guardano l'età per tutelarli ed impedirgli di andare a lavorare. Tema delle valutazioni tra ragazzi ricchi e poveri: ingiusto fare parti eguali tra i disuguali. Obbligo della scuola dell'obbligo dovrebbe essere quello di portare tutti in terza, poi all'esame se sono analfabeti è giusto siano bocciati. Riflessione sulle professioni dei padri: tutti i figli di imprenditori e liberi professionisti finiscono le medie, al contrario di una bassa % dei dipendenti. I ragazzi difficili che sono stati bocciati tra i poveri, esistono pure tra i ricchi, ma questi vengono mandati avanti. E' onesto dire che tutti i ragazzi sono nati uguali e se in seguito non lo sono più, è colpa nostra e dobbiamo rimediare anche secondo la Costituzione che attribuisce il compito di rimuovere ostacoli alla formazione della persona allo Stato e professori. (no i genitori!) La società guida le scelte dei poveri: su di loro pesano tutte le mode poichè chi non le accetta si isola → unica protezione sarebbero gli educatori, che fanno troppi giorni di vacanza. Le bocciature non possono essere interpretate in chiave politica (non si fa politica a scuola perchè il padrone non vuole): progetto perchè i poveri siano tagliati fuori. Contributi per questa opera vengono forniti e pagati proprio dagli esclusi. Le vacanze estive servono per permettere ai figli dei ricchi di andare all'estero, studiare fino ad ottobre mentre i poveri dimenticano quello che hanno imparato. La maggioranza degli studenti universitari sono figli di papà e le segreterie dei partiti sono in mano a loro "a capo dei poveri". Le segreterie fanno le liste facendo in modo che le preferenze dei poveri vadano ai laureati, ovvero coloro a cui vanno bene le leggi vecchie. La scuola deve adattarsi alle esigenze della nuova popolazione scolastica di poveri, i ricchi in minoranza. Quindi non una scuola a favore di chi ha i soldi per andare avanti. Riforme che proponiamo: 1. non bocciare; 2. ai cretini dare la scuola a tempo pieno; 3. agli svogliati dare uno scopo. La terza media è il minimo di cultura a cui tutti hanno diritto: tutti i ragazzi sono adatti a tutte le materie ed è diseducativo dire ad ognuno che è tagliato o meno per uno studio. Autore propone di pagare gli insegnanti per ogni ragazzo a cui riescono a far imparare tutte le materie cosi andrebbero ad aiutare il più debole. In casi estremi a Barbiana si usa la frusta, non un segno sul registro che ha conseguenze per un anno. TEMPO PIENO Ai poveri fate ripetere l'anno, ai borghesi fan pagare le ripetizioni, a quelli ricchi tutto è ripetizione per l'ambiente in cui vivono. Il doposcuola permette ai poveri di ripetere e non ripetere l'anno!! Importante è che la famiglia non intralci e che si rivalutino gli insegnanti non sposati che sono meglio perchè possono dedicarsi completamente alla scuola. La scuola di mattina e inverno sarà gestita dallo Stato, mentre quella pomeridiana ed estiva occorre la faccia qualcuno d'altro come i sindacati che però lasciano i giovani crescere nella scuola del padrone. Questi problemi andrebbero risolti con la partecipazione del popolo al Parlamento che lotti per il soddisfacimento delle esigenze di tutti e non solo della borghesia. Necessario trovare un fine adatto ad atei e credenti → il fine giusto è dedicarsi al prossimo. Il fine immediato è intendersi con gli altri, amarsi e studiare molte lingue. Tentiamo di educare i ragazzi a più ambizione rispetto ai mestieri: essere sovrani! PARTE SECONDA: ALLE MAGISTRALI BOCCIATE PURE, MA.. Nella nostra scuola andare all'estero equivale ai vostri esami: è esame e scuola insieme poichè vi tornai pieno di cose capite che sapevo raccontare. Nella scuola dell'obbligo il danno più grosso lo fanno agli scelti che dovrebbero potersi legare coi compagni, che vengono però bocciati e diventano "inferiori". Nei poveri la cultura non è inferiore, ma è diversa. La cultura vera è fatta di due cose: appartenere alla massa e possedere la parola. Una scuola che seleziona distrugge la cultura poichè ai poveri toglie il mezzo d'espressione. I ricchi ripetono solo quello che c'è scritto sui libri mentre il povero è conoscitore dei bisogni dei più. La scuola selettiva è un peccato contro Dio e gli uomini. Il sapere serve solo per darlo e nelle magistrali c'è la tendenza ad arrivarvi da indirizzi diversi rendendo la preparazione dei maestri sempre più generale, mentre gli iscritti dovrebbero essere giovani che hanno deciso di diventare maestri e ne sono sicuri. Nella sicurezza voi ci sentite l'influenza del maestro come una cosa negativa che non tutela il libero sviluppo, mentre questo è positivo. La scuola è cio che differenzia l'uomo e l'animale → maestro insegna, allievo impara e aggiunge del personale, quindi l'umanità va avanti. La vocazione l'abbiamo tutti uguale: fare il bene in ogni situazione, la dove siamo!
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