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riassunto Rigotti, Verità e persuasione, Sintesi del corso di Linguistica Generale

riassunto Rigotti, Verità e persuasione

Tipologia: Sintesi del corso

2018/2019

Caricato il 18/01/2022

francesca-gaboardi
francesca-gaboardi 🇮🇹

4.5

(92)

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Scarica riassunto Rigotti, Verità e persuasione e più Sintesi del corso in PDF di Linguistica Generale solo su Docsity! 1 Rigotti, Verità e persuasione LA RETORICA DECADUTA Pregiudizio sulla retorica → l’essere retorico suona in ogni caso come una cattiva qualità → la riflessione e il controllo sono confusi con la doppiezza Discorsi che sono percepiti come retorici: 1. Discorso ampolloso: discorso povero di contenuto ma curato nella forma → la forma cessa di essere il veicolo e diventa maschera → conseguenza: il destinatario si concentra sull’elocutio (formulazione del discorso) e non sull’apporto comunicativo. Sottolinea l’estraneità fra chi parla e chi ascolta 2. Discorso che elude il problema effettivamente dibattuto richiamando il rispetto verso principi e valori effettivamente condivisi → la condivisione dei principi è estesa a tutti Es. chi propone di modificare la Costituzione: attenta ai principi inviolabili dello Stato 3. Discorso che nell’argomentare sostituisce il riferimento all’esperienza con l’evocazione di parole prestigiose e magari anche magiche → la condivisione dei principi è estesa solo al gruppo ideologicamente connotato Es. salvaguardare i diritti dei lavoratori, delle donne, dei diversi Il meccanismo manipolatorio di 2 e 3 è lo stesso → lo scopo è quello di eludere il rapporto con l’esperienza effettiva e la valutazione critica dell’interlocutore - Es. Giovanni Paolo II, Evangelium vitae: “la stessa affermazione dei diritti delle persone e dei popoli […] si riduce a sterile esercizio retorico, se non si smaschera l’egoismo dei paesi ricchi che chiudono l’accesso allo sviluppo dei paesi poveri.” COMUNICAZIONE E MODERNITÀ Queste dinamiche erano note anche ai retori classici, anche se quest’ultimi consideravano come oggetto della retorica non l’intera comunicazione umana ma sono quella di tre ambiti: 1. Processo di delibera 2. Dibattito giudiziario 3. Valutazione di persone e fatti → considerato di sott’ordine La comunicazione del Novecento è stata esiliata dalla cultura → la crisi della comunicazione nel nostro secolo è innegabile, si a livello di comprensione teorica che di realtà effettiva - Fragilità critica → Conseguenza di questo è la letteratura del non senso di Beckett - Abuso del linguaggio per il condizionamento ideologico, esasperato fino a portato al silenziamento della ragione →Orwell Negli ultimi decenni la tematica della comunicazione ha riacquistato credito scientifico, sono venuti a convergere diversi filoni di ricerca: - Indirizzo linguistico-filosofico di Austin: mette in luce i nessi tra dire e fare e sviluppa una teoria degli atti linguistici (insieme a Searle) - Teoria della conversazione di Grice 2 - Analisi del discorso e del dialogo - Linguistica testuale e pragmalinguistica Recupero della retorica della persuasione di Perelman e Olbrechts-Tyteca: riporta la retorica nell’integralità delle sue componenti, superando quella sua riduzione all’elocutio LA MAPPA DEI FATTORI COMUNICATIVI NELLA RETORICA CLASSICA Il campo d’azione tipico della retorica è quello delle cose possibili, cioè delle cose che possono essere altrimenti. Non si può emettere sentenza o delibera o valutazione sul necessario: in linea di principio si potrebbe anche, ma non nei casi in cui viene usata la retorica, ovvero l’ambito giudiziario (che stabilisce se un fatto sia avvenuto o meno) e l’ambito politico (che stabilisce se una scelta risulterà utile). Fondamentali procedimenti argomentativi della retorica: entimema (o sillogismo retorico) ed esempio (è la versione retorica dell’induzione). Pìstis: credito che un parlante ottiene con il suo dire, adesione che si produce nel destinatario → da questa parola derivano persuadere, obbedire, credere, fedele, fidato, persuasivo, fededegno. Pistòs è colui di cui ci si può fidare → ogni fattore della comunicazione è pistòs, in quanto fa essere la pìstis. Il rapporto comunicativo del dar credito coinvolge il soggetto nella sua totalità, anche nella dimensione affettiva → Luigi Giussani “ragione, occhi, cuore, tutto”. Il rapporto con il cuore è evidente nel latino fides, che ha la stessa radice indoeuropea di pìstis: foedus (alleanza) →è persuasivo ciò che risponde al desiderio del cuore. Rigotti, La retorica classica come una prima forma di teoria della comunicazione La retorica classica è stata la prima forma di teoria della comunicazione e quindi una prima teoria del dialogo. L’oggetto della retorica classica non è lo stesso di quella di oggi: la retorica odierna include ambiti più estesi al comportamento umano (come la comunicazione non verbale). Lo scopo della retorica, sia quella classica che quella odierna, è quello di creare consenso. Aristotele, Retorica → propone come rimedio alla manipolazione una svolta logica - La retorica è un sapere morale, cioè volto al bene - Distingue tre fattori fondamentali di ogni discorso: parlante, discorso, ascoltatore Diversi tipi di entimemi: 1. Si fonda su premesse necessarie → è un sillogismo veritativo 2. Si fonda su assunzioni probabili, ancorate al consenso e condivise dalle persone più mature 3. Sfrutta le implicazioni e presenta due varianti: a. Una corretta, inconfutabile → dall’universale al particolare b. Non assoluta e dunque confutabile → dal particolare all’universale → può essere manipolatoria 5 Se il candidato fa la promessa sinceramente → agisce involontariamente (non si rende conto che la misura promessa, danneggerebbe l’elettore) Il caso di manipolazione che ha più possibilità di avere successo avviene quando una persona manipolata punta a convincerne un’altra. Classificazione dei processi manipolatori (dai più semplici ai più complessi): 1 falsità e disonestà facoltativo Falsità: si riferisce direttamente alle affermazioni → distorce direttamente la visione della realtà - Disinformazione se il manipolatore controlla tutta o una grande parte del sistema comunicativo → non ci sono oppositori che possano contraddirlo Disonestà: si riferisce alle promesse 2 fallace facoltativo Def: la manipolazione che interviene anche nei processi inferenziali Aristotele: 13 fallace (6 connesse a fenomeni linguistici e 7 che non dipendono dalla funzione semiotica del linguaggio) 3 violazione dei presupposti Identificato da Frege → mette in luce la natura manipolatoria della frase “il volere del popolo” Processo: il destinatario è indotto a credere di ignorare qualcosa che dovrebbe già sapere e lo spinge a aderire 4 Manipolazione che sfrutta l’istinto umano di riferirsi alla totalità Bisogno umano di riferirsi alla totalità: gli esseri umani sentono una tendenza irresistibile a cercare principi che abbiano validità generale e ogni dato è assunto come segno di una verità totale → il problema si ha quando questo comporta semplificazioni infondate È la fallacia della generalizzazione frettolosa: è quella che ha portato alla costituzione degli stereotipi etnici, apparentemente innocui Esempio: ora ti stai comportando in maniera irragionevole → sei una persona irragionevole: si espande un singolo comportamento momentaneo della persona a tutta la persona Potere dei media: nessuna radio/televisione inizierebbe dicendo “questa è solo una piccola parte di tutte le notizie di oggi”, dicono piuttosto “queste sono le notizie per oggi” → sottintendono di aver affrontato quindi tutti i fatti rilevanti La tentazione della torta: tendenza a pensare che le risorse di fronte a noi costituiscano la totalità delle risorse disponibili: - Quando qualcuno prende un pezzo di torta, riduce il pezzo di torta per non disponibile → si fonda sul fatto che in alcuni casi sia vero: giochi, elezioni - È sfruttato nei regimi totalitari e nella promessa “datemi il potere, rimuoverò le differenze” → verrà votato da coloro che pensano di avere meno risorse rispetto ad altri, con l’elezione di quel determinato candidato tutti avranno le stesse risorse (la stessa fetta di torta) È possibile cucinare un’altra torta 6 5 Polarity temptation Paradigma semantico: predicati mutualmente esclusivi → es: se la maglietta è blu, non può essere di nessuno altro coloro Se il predicato di un paradigma viene affermato, tutti gli altri sono negati – se viene negato, tutti gli altri sono affermati Se il paradigma è costituito da solo due predicati: relazione contradditori Se il paradigma è formato da più predicati, la negazione di un estremo del paradigma non costituisce l’affermazione dell’altro estremo - Es. se qualcuno non è mio amico, non necessariamente è un mio nemico Processo psicosociale di identificazione di gruppo: - Ciò che non è buono è cattivo: noi siamo buoni - Se non sei con me: sei contro di me 6 Distorsione della rilevanza e dell’interesse facoltativo La manipolazione interviene quando un messaggio sembra interessante ma non lo è. Media: da un lato sono le notizie devono essere dettate dall’interesse delle persone, ma dall’altro sono le notizie stesse a indirizzare l’interesse → agenda setting