Scarica Riassunto settimo capitolo "Psicologia dell'apprendimento e dell'istruzione" e più Sintesi del corso in PDF di Psicologia dell'Apprendimento solo su Docsity! PSICOLOGIA DELL’EDUCAZIONE MANUALE “PSICOLOGIA DELL’APPRENDIMENTO E DELL’ISTRUZIONE” CAPITOLO 7 – Apprendere a studiare Lo studio si distingue dalle altre attività di apprendimento a scuola in quanto: solitamente non prevede interventi diretti da parte di un insegnante mentre è in atto; è spesso un’attività solitaria; in genere ha origine da un obiettivo stabilito da un insegnante che lo studente interpreta; frequentemente richiede ricerca e sintesi di informazioni da più fonti (libro di testo, appunti, note, documenti vari ecc.); di solito si svolge in un setting che lo studente può organizzare secondo le sue preferenze (tenere il telefono cellulare vicino, ascoltare musica, avere cose da bere e da mangiare a disposizione ecc.); quasi sempre lascia delle tracce osservabili dell’elaborazione cognitiva nella forma di annotazioni, schemi, mappe, riassunti, sottolineature ed evidenziazioni. Winne ha proposto un modello dello studio che include quattro fasi caratterizzate dalla stessa architettura cognitiva generale costituita da condizioni, operazioni, prodotti, valutazioni e standard. Le quattro fasi previste dal modello sono le seguenti: 1. definizione del compito: lo studente deve costruirsi uno «spazio dello studio», cioè rappresentarsi l’obiettivo dell’attività in termini di standard in riferimento ai quali verrà valutata. Tale obiettivo può corrispondere a quello dell’insegnante, o del testo specifico, ma può anche essere solo il risultato dell’interpretazione personale della consegna da parte dello studente; 2. determinazione dell’obiettivo e pianificazione: lo studente riformula l’obiettivo individuato nella fase precedente, modifica gli standard in modo da farli corrispondere alla sua finalità. È in questa fase che viene delineato un piano di azione; 3. messa in atto di strategie: lo studente applica «tattiche» varie di studio come il riassumere, sottolineare, prendere appunti, parafrasare il testo, riassumere, autovalutando l’andamento delle operazioni che tiene sotto controllo. Accorgendosi dei limiti della sua comprensione, ad esempio, può prendere atto che non si è formato una rappresentazione adeguata del testo. Deve pertanto aggiungere al suo piano iniziale strategie che lo portino a elaborare meglio il contenuto; 4. adattamento metacognitivo: il controllo deliberato e consapevole delle attività in questa fase non è della stessa natura di quello delle precedenti, in quanto si riferisce a un livello più generale, riguardante la possibile coordinazione di tutte le attività durante lo svolgimento del compito, che può portare a modificare la percezione dello scopo e del tipo di strategie richieste. È in questa fase che si può mutare il proprio orientamento motivazionale, passando, ad esempio, da un obiettivo di prestazione a uno di padronanza, o abbassare i propri standard personali di rendimento o, ancora, aggiungere altri particolari alla conoscenza condizionale associata all’uso di una determinata strategia per renderne, in seguito, l’applicazione sempre più efficace. La distribuzione del tempo di studio avviene sulla base dei giudizi di facilità del materiale di apprendimento (EOL), riferiti al grado di familiarità che si ha con esso, così come viene percepito prima di apprenderlo: maggiore è la difficoltà percepita di un contenuto, maggiore sarà anche il tempo dedicato allo studio. Materiale complesso: testi espositivi di una certa lunghezza, che trasmettono contenuti disciplinari. Effetto dell’ipercorrezione: fenomeno che si verifica quando uno studente che si sentiva molto sicuro di una propria risposta a un test che poi si rivelava sbagliata, tende molto più frequentemente a correggerla in un test successivo rispetto a quando era meno sicuro. Le strategie di ripetizione servono essenzialmente a selezionare le parti più importanti di un testo, trasferendole nella memoria di lavoro per la loro acquisizione. Il livello di elaborazione delle informazioni rimane piuttosto superficiale, in quanto esse non vengono trasformate o riorganizzate, come succede quando si utilizzano le modalità di studio qui indicate: Leggere-rileggere: sembra facilitare soprattutto il ricordo di informazioni fattuali, quali termini, date, nomi piuttosto che la costruzione di connessioni. Non va escluso che la rilettura implichi un cambiamento qualitativo nel processo di studio, in quanto, ad esempio, si saltano certe parti ritenute meno rilevanti dopo la prima lettura; Sottolineare: utilizzata molto di frequente, tale strategia consiste nella selezione delle parti ritenute più importanti, a cui fare soprattutto riferimento quando si rilegge. La sua efficacia viene messa in relazione con la focalizzazione dell’attenzione su segmenti specifici di un testo e con la profondità di elaborazione che sarebbe garantita solo quando si sottolinea personalmente e non quando si studia del materiale già sottolineato da altri. Copiare: si tratta di fare annotazioni ai margini del testo stesso o in un foglio separato in cui scrivere termini, dati ecc., ma anche fissare dei commenti che servano a connettere le informazioni lette con quelle che sono già state elaborate o i concetti principali ricavati dalla lettura, da utilizzare mentre si tenta di costruire il significato del testo. Memorizzare: è credenza comune ritenere che alcuni materiali di studio (ad esempio, i verbi irregolari di una lingua straniera, i sette re di Roma, le Alpi italiane) si possano ricordare solo memorizzandoli attraverso una ripetizione continua. La ripetizione può mantenere il testo così come si presenta o anche elaborarlo, ossia riorganizzarlo raggruppando le informazioni in qualche modo o costruendo nuove associazioni e collegamenti. In tanti altri casi, invece, bisogna sforzarsi per stabilire dei collegamenti tra nuove informazioni e informazioni già possedute, cercando intenzionalmente delle strategie di memorizzazione, specialmente quando gli elementi del materiale da apprendere non presentano nessi evidenti. Quando però il materiale non può accompagnarsi a una rappresentazione iconica o a una qualche