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€ Marta Historiae Tacito
Le Historiae
Il piano dell'opera
Il progetto di un'opera storica era già presente nell’Agricola, con il quale Tacito esternava
l'intenzione di narrare gli anni della tirannide di Domiziano, fino alla libertà di Nerva e Traiano.
Il piano sembra essere stato modificato: la parte che ci è rimasta contiene la narrazione del 69-
70,dal regno di Galba fino alla rivolta giudaica (l'opera doveva arrivare fino al 96, morte
Domiziano). Le Historiae affrontano un periodo cupo, di guerre civili,concluso con la tirannide.
Galba e Nerva analogie e differenze
L'anno in cui si apre la narrazione è il 69, quello dei 4 imperatori (Galba Otone Vitellio e
Vespasiano). Questi erano saliti al governo grazie all'appoggio delle legioni: Vitellio era stato
portato al potere dalle legioni della Germania, Vespasiano quelle d'Oriente, Otone era sostenuto
dai pretoriani. La ricostruzione degli eventi di questo anno avveniva nel vivo del dibattito politico
che ha condotto l'ascesa al potere di Traiano. È stato notato un certo parallelismo fra questa e gli
avvenimenti del 69: il predecessore di Traiano, Nerva, si era trovato come Galba ad affrontare una
rivolta di pretoriani che facevano vacillare le basi del suo potere; come Galba, aveva designTo un
successore. Galba si era scelto Pisone, poco adatto a conciliarsi la benevolenza della truppa. Nerva
invece aveva consolidato il proprio potere associa tosi nel governo Traiano.
La crisi del mos maiorum
Con il discorso fatto pronunciare a Galba nel | libro delle Historiae in occasione dell'adozione di
Pisone Tacito intendeva definire la sua posizione ideologica-politica. In Galba lo storico pone il
divorzio fra il mos maiorum -— diventato ormai deforme ossequio- e la reale capacità di dominare
gli avvenimenti. Ispirandosi a quel modello, Galba non poteva garantire la sicurezza e ne seguì un
periodo di conflitti civili. Con Traiano, invece, si pose fine a ogni rivalità e si rivelò capace di
mantenere | unità fra gli eserciti. Si sentiva la necessità di sanare la frattura del 69 fra virtù tra del
modello rebubblicano e instaurare un rapporto con le masse militari.
Pace e libertà: il principato necessario
Tacito è convinto che solo il principato possa condurre alla pace, alla fedeltà degli eserciti e la
coesione dell impero. Naturalmente il principe no dovrà essere un tiranno come Domiziano, nè un
inetto come Galba: dovrà assommare in sè le qualità necessarie per reggere le compGnie imperiali
e garantire i residui del prestigio e della dignità del ceto dirigente senatorio. Tacito addita | unica
soluzione praticabile nel principato moderato.
Stile
Lo stile narrativo delle Historiae ha un ritmo vario e veloce che ha implicato un lavoro di
condensazione rispetto ai dati forniti dalle fonti. Per la maggior parte le Historiae raccontano fatti
di violenza e ingiustizia: la natura umana è dipinta in toni cupi. La tecnica del ritratto mostra
numerose affinità con Sallustio:Tacito si affida alla inconcinnitas, sintesi disarticolata, alle strutture
stilistiche slegate per incidere nel profondo dei personaggi. Lo stile di Sallustio incide su tutta |
opera di Tacito che tuttavia accentua la tensione fra gravitas e pathos drammatico.