Scarica Schema riassuntivo pedagogisti e più Appunti in PDF di Storia Della Pedagogia solo su Docsity! COMPORTAMENTISMO WATSON Caposcuola del behaviorismo americano, principale assertore della psicologia comportamentista. La mente è una Black box = scatola nera COMPORTAMENTISMO SKINNER Studioso dell’apprendimento di tipo associativo per condizionamento operante. Schema S -> O -> R COMPORTAMENTISMO PAVLOV Studioso dell’apprendimento di tipo associativo per condizionamento “classico”. Schema S -> R COMPORTAMENTISMO THORNDIKE La connessione tra uno stimolo e una risposta diventa attrattiva quando la risposta ha come effetto una conseguenza piacevole o positiva: per cui il soggetto tende a ripetere il comportamento. Diventa aversiva quando la risposta ha invece come effetto una conseguenza sgradevole o negativa: per cui il soggetto tende ad abbandonarlo COGNITIVISMO PIAGET Piaget ha inteso il meccanismo della funzionalità biologica come un processo di adattamento per assimilazione e accomodamento. Lo sviluppo dell’intelligenza si attua attraverso una determinata sequenza di 4 fasi, fisse ed universali. COGNITIVISMO VYGOTSKY Vygotskij chiarisce il modo in cui l’apprendimento produce lo sviluppo con il concetto di Zona di sviluppo prossimale. La ZSP è definita come la distanza tra il livello di sviluppo attuale e il livello di sviluppo potenziale, che può essere raggiunto con l'aiuto di altre persone COGNITIVISMO BRUNER Nella sua prima fase cognitivista, propone, i concetti di struttura e di curriculum a spirale. Definisce tre modalità di rappresentazione: attiva, iconica e simbolica. Osservando le interazioni tra madre e figlio Bruner nota che “l’impalcatura”/ Scaffolding fornita dall’adulto compensa il dislivello tra abilità richieste e capacità del bambino. COGNITIVISMO NOVAK Partendo dal presupposto che "l'apprendimento significativo implica l'assimilazione dei nuovi concetti nelle strutture cognitive esistenti", nacque l'ipotesi della costruzione delle mappe concettuali per poter formalizzare la conoscenza strutturata, ovvero il modo in cui i vari concetti posseduti sono interconnessi tra di loro all'interno di un determinato dominio conoscitivo. Le mappe sono un modello di come noi organizziamo e applichiamo le conoscenze. Possono essere categorizzate, connettive, associative, specificative o divise in categorie, ad esempio di tipo causale o temporale. (Imparare ad imparare) COGNITIVISMO AUSBEL Propose un organizzatore propedeutico che premette allo studente di richiamare e trasferire pregresse conoscenze a nuove informazioni che gli vengono presentate. Questa teoria è basata sull'idea che l'apprendimento sia facilitato, se l'allievo può aggiungere significato alle nuove informazioni. Se può essere stabilita una correlazione tra nuove informazioni e conoscenze precedentemente acquisite l'esperienza dell'apprendimento diventerà più significativa per l'allievo. COGNITIVISMO HULL Teoria matematica-deduttiva, utilizzo del metodo ipotetico-deduttivo. COGNITIVISMO TOLMAN Tolman introdusse all’interno del paradigma comportamentista il concetto di apprendimento latente. Studio sull’efficacia del rinforzo COSTRUTTIVISMO- COSTRUZIONISMO PAPERT Sulla base del costruttivismo, Papert elabora la propria teoria dell’apprendimento: il “costruzionismo”. Sostiene che l’apprendimento è più efficiente e proficuo se avviene mediante la produzione, da parte di chi apprende, di oggetti concreti e reali (artefatti cognitivi). L’idea di base è che la mente per apprendere e per generare un’idea abbia bisogno di costruire oggetti e dispositivi, di maneggiare materiali reali. COSTRUTTIVISMO BLOOM La tassonomia degli obiettivi educativi proposta agli inizi degli anni ‘50 da Benjamin Bloom è considerata una delle più interessanti. Prende spunto dall’attività pratica degli insegnanti, più precisamente dal loro intento di raccogliere in modo empirico i criteri di valutazione presi a riferimento nell’esaminare i loro allievi e i relativi percorsi di apprendimento. COSTRUTTIVISMO JONASSEN articola la sua interpretazione costruttivista di apprendimento significativo attorno a tre nuclei principali: la conoscenza si acquisisce attraverso processi costruttivi; è facilitata dalla collaborazione; viene determinata dal contesto. Non si apprende leggendo o ascoltando ma facendo (LEARNIG BY DOING). GESTALT – TEORIA DELLA FORMA LEWIN Per la Gestalt noi non percepiamo stimoli ma forme: noi percepiamo, cioè, totalità strutturate che sono qualcosa di diverso dalla somma delle parti che le compongono. Teoria del campo: Lewin approfondì la nozione di campo e la concezione che i fenomeni psichici debbano essere indagati in base alla configurazione globale che assumono e in base al sistema di relazioni che intercorre tra le parti. TEORIE DELLA PERSONALITA’ GOLEMAN Concetto di intelligenza emotiva: l’incremento delle abilità cognitive è rintracciabile nel convincimento che il “buon funzionamento” della mente si rispecchia nell’equilibrio tra competenze cognitive e competenze emotive. Cosa significa dunque sviluppare “Intelligenza Emotiva”? Secondo Goleman si tratta di “armonizzare emozione e bambino deve avere una visione globale (sincretismo). ATTIVISMO PEDAGOGICO FERRIERE Vede le scuole nuove come autentici laboratori di pedagogia pratica, situati in campagna e strutturati come collegi in cui la vita comunitaria e la partecipazione attiva dei suoi membri sono elementi di centrale importanza, come la vita all’aria aperta e il lavoro manuale. In ciò risulta evidente il richiamo a Rousseau, rimasto vitale nelle esperienze pedagogiche più radicali dell’ottocento. L’attivismo pedagogico si orienta quindi al superamento della didattica herbartiana incentrata sui contenuti, sul maestro, sulla disciplina, e sceglie un metodo atto a valorizzare l’esperienza diretta degli alunni, la loro iniziativa, i loro interessi e la loro creatività. PEDAGOGISTA CLAPAREDE Per Claparede bisogna superare la didattica verbalistica fondata su opinioni filosofiche ed etiche. L'aula deve essere sostituita dall'ambiente esterno all'edificio in cui l'alunno può coltivare tutti gli aspetti della propria individualità e facilitare l'andamento sociale e naturale. Gli insegnanti devono organizzare e analizzare le esperienze e attuare un insegnamento sperimentale individualizzato attraverso: metodi di indagine e di ricerca, di misurazione e quantificazione e di interpretazione. FILOSOFO ROUSSEAU Alla base della padagogia di Rousseau c’è la contrapposizione tra natura e cultura: allo stato di natura l’uomo vive in condizione di uguaglianza e libertà nella società e con la cultura di trova costretto tra imposizioni e disuguaglianza. Oer lui l’educazione deve essere naturale. La natura per lui consiste nell’insieme di facoltà che la natura ha creato buone ma che vengono poi corrotte dalla civiltà e dalla cultura. PSICOLOGO R. SELMAN Role-taking: tradotto, significa “presa di ruolo” In metodologia didattica va inteso come assunzione di un ruolo. Nel linguaggio comune diciamo “mettersi nei panni dell’altro”. Il “role taking” , che è indubbiamente più utile per la preparazione del feed-back , è un rovesciamento di prospettiva, un mettersi nei panni dell’altro, cercare di assumere un punto di vista diverso dal proprio. PEDAGOGISTA DON MILANI Lettera a una professoressa, libro del 1967 scritto da alcuni ragazzi della scuola di Barbiana, sotto la supervisione di Don Lorenzo Milani. La fortuna della Lettera è immensa e «viene accolta dai linguisti come un prontuario di indicazioni pratiche per una pedagogia linguistica democratica. Dai professori come un vademecum per una scuola alternativa. Dagli studenti come un viatico per la rivoluzione. E assume immediatamente uno straordinario rilievo» PSICOLOGO ERIKSON Molto nota è la sua rielaborazione dei processi di sviluppo individuale che, partendo da una matrice psicoanalitica classica, evolvono in direzione dell'analisi delle 8 fasi (ciascuna legata ad un tipo di conflitto bipolare) che caratterizzano l'intero ciclo di vita (Life-Span Developmental Psychology). Il passaggio allo stadio successivo avviene ogni volta che l'individuo, nell'interazione con la realtà esterna, riesce a superare una "crisi evolutiva" e attraverso questi stadi di sviluppo realizza l'integrità dell'Io. SOCIOLOGO BAUMAN Zygmunt Bauman ha elaborato il concetto di 'modernità o società liquida', forse nemmeno lui si aspettava che l'espressione diventasse quasi di uso comune. Ma cosa si intende esattamente per società liquida? “Con la crisi del concetto di comunità emerge un individualismo sfrenato, dove nessuno è più compagno di strada ma antagonista di ciascuno, da cui guardarsi. Questo soggettivismo – così Umberto Eco spiegava Bauman - ha minato le basi della modernità, l’ha resa fragile, da cui una situazione in cui, mancando ogni punto di riferimento, tutto si dissolve in una sorta di liquidità. Si perde la certezza del diritto (la magistratura è sentita come nemica) e le uniche soluzioni per l’individuo senza punti di riferimento sono da un lato l’apparire a tutti costi, l’apparire come valore e il consumismo. ANTROPOLOGO AUGE’ Il neologismo nonluogo (o non luogo, entrambi modellati sul francese non-lieu) definisce due concetti complementari ma distinti: da una parte quegli spazi costruiti per un fine ben specifico (solitamente di trasporto, transito, commercio, tempo libero e svago) e dall'altra il rapporto che viene a crearsi fra gli individui e quegli stessi spazi. Il termine francese fu introdotto dall'antropologo francese Marc Augé nel 1992, nel suo libro Non- lieux. PEDAGOGISTA GAGNE’ Secondo GAGNE' l'istruzione è un insieme di eventi esterni che interagiscono con i processi di apprendimento interni dell'allievo assistendolo nell'acquisizione di varie capacità.Il modello di Gagnè propone una classificazione per i tipi di apprendimento;fornisce un formato per comunicare ciò che ci si prefigge di imparare; suggerisce criteri di insegnamento per ogni tipo di apprendimento. PSICOLOGO GUILFORD Guilford (1950) giunge ad individuare un certo numero di tratti caratterizzanti gli individui più creativi e li divide tra tratti dell’intelletto e tratti della personalità. Tra i tratti intellettuali Guilford pensava che quelli delle persone creative potevano essere;la fluidità di idee; la flessibilità del pensiero; la complessità della struttura concettuale; la capacità di staccarsi dall’ovvio e dall’ordinario rinunciando a interpretazioni tradizionali. Per Guilford al creatività si riconduce alle caratteristiche del pensiero divergente e cioè quel tipo di pensiero nel quale ha luogo una notevole ricerca e che è disposto ad accettare una quantità di risposte ossia una mente capace di problematizzare. PEDAGOGISTA NOVAK Novak è noto al pubblico della didattica per le mappe concettuali, strumento di rappresentazione grafica delle conoscenze, e per gli studi sull’apprendimento condivisi nel 1977 nel famoso contributo A theory of education. Novak trae spunto dalla teoria dell’assimilazione, sviluppata nel 1963 da Ausubel, la cui novità stava nell’idea di un processo di apprendimento per cui i concetti incontrati dal soggetto si legano ad altre idee esistenti, implicando non solo uno sforzo di assimilazione, ma anche una maggiore rilevanza della nuova idea, che assume un significato grazie a quanto il soggetto conosce e padroneggia. Potremmo dire, si apprende grazie a quanto già si conosce. I benefici, quando l’apprendimento è significativo, sono di natura emotiva (perché aumenta la consapevolezza di poter padroneggiare non solo il contenuto, ma anche il processo di apprendimento stesso), cognitiva (perché i nuovi concetti permangono più a lungo, in quanto ancorati) e certamente pratica (perché quanto appreso ritorna ad essere utile per occasioni future di problem solving). PSICOLOGO FROMM Fromm distingue tra istinti e pulsioni: i primi, di origine filogenetica, sono bisogni primari ancestralmente legati al mondo animale e creano comportamenti rigidi e fissati organicamente (bisogni fisiologici come sessualità, fame, sete, etc.), le seconde, invece, sono frutto dell'evoluzione ontogenetica dell'uomo e riguardano principalmente la sfera del desiderio e dei bisogni secondari di tipo psichico e spirituale nonché la naturale tendenza ad aggregarsi per dare vita a delle comunità. Fromm identifica i seguenti otto bisogni psicologici basilari: 1. relazione; 2. trascendenza; 3. radicamento; 4. identità; 5. orientamento; 6. stimolo; 7. unità; 8. realizzazione. PEDAGOGISTA MEDNICK Per Mednick, proprio nella capacità associativa delle idee risiederebbe la caratteristica del pensiero creativo. Egli infatti definisce: “Il compito più importante nel processo creativo è mettere insieme, in modo utile, idee di solito lontane l’una dall’altra”, tanto più gli elementi utilizzati in tali combinazioni sono distanti tanto più è ritenuto creativo il processo di soluzione; quindi “il processo creativo