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Schemi-riassunto di Diritto della previdenza sociale, Schemi e mappe concettuali di Diritto della Previdenza Sociale

Schemi-riassunto di Diritto della previdenza sociale utili per la ripetizione. Studenti della Facoltà di Giurisprudenza. Esame eseguito all'appello di giugno 2024.

Tipologia: Schemi e mappe concettuali

2022/2023

In vendita dal 01/07/2024

martina-raimondi-12
martina-raimondi-12 🇮🇹

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Scarica Schemi-riassunto di Diritto della previdenza sociale e più Schemi e mappe concettuali in PDF di Diritto della Previdenza Sociale solo su Docsity! 25/06/2024 PREVIDENZA SOCIALE IV anno Martina K. Raimondi a.a. 2023-2024 CAPITOLO 1: storia e origini PREVIDENZA SOCIALE = diverse forme di ASSISTENZA a LAVORATORI che si traducono in erogazione di ▪ PRESTAZIONI ▪ SOMME di DENARO ▪ … scopo = liberazione da situazioni di bisogno che ostacolano svolgimento personalità umana ex art. 3 Costituzione ORIGINI a) SOCIETÀ ANTICHE: individuo poteva trovare sostegno morale + materiale interno a NUCLEO FAMILIARE (tendenza dei poveri ad avere molti figli) b) INDUSTRIALIZZAZIONE: spostamento di lavoratori da campagne a città x avvicinarsi a fabbriche  sostegno di nucleo familiare viene meno ↓ rischio di povertà possibilità di ricorrere a responsabilità civile (risarcimento danni x incidenti)  ma non era semplice da ottenere x ° tempi + costi ° difficoltà di distinzione tra - responsabilità aquiliana (prova di fatto dannoso + colpa) di imprenditore - responsabilità contrattuale (prova di infortunio x lavoratore) di imprenditore introduzione: RESPONSABILITÀ da RISCHIO PROFESSIONALE in capo a coloro che esercitavano attività pericolose x fatto che ne traevano profitto | PROBLEMA= insoddisfazione: molti non ottenevano risarcimento perché imprenditore era nullatenente SISTEMA MUTUALISTICO = istituzione di società di mutuo soccorso (rinuncia a parte guadagno x costituire FONDO COMUNE x attingere x inabilità + vecchiaia) | limitato: no proporzionalità tra fondi versati e fondi necessari x fronteggiare richieste | c) necessità intervento STATO: emanazione legge contro infortuni su lavoro 1898 | obbligo x imprenditori di ASSICURARSI contro rischi derivanti da esercizio impresa conseguenze: ▪ Stato addossa a imprenditori a) obbligo di assicurarsi b) pagamento premio assicurativo ▪ pagamento risarcimento spettava a ASSICURAZIONE e non ad imprenditore ▪ lavoratori ottenevano risarcimento in tempi brevi ↓ estensione modello anche a  rischio di perdita di capacità lavorativa x maternità (1910)  infortuni in settore agricolo (1917)  disoccupazione involontaria (1919) predisposte in relazione a SITUAZIONI di BISOGNO (interruzione di attività lavorativa x malattia, infortunio, …) separazione comporta che Costituzione ▪ da una parte obbliga LEGISLATORE a provvedere a bisogni primari mediante la presa in carico all'erario dei costi  applicabile a cittadini ▪ dall’altra riconosce diritto SOLO di LAVORATORI a specifica prestazione di importo > perché commisurata a principio ad adeguatezza mezzi  applicabile solo a lavoratori | diversa misura di trattamenti pensionistici in proporzione a salario ex art. 36 Cost  SISTEMA PLURALISTA (diverse forme di assistenza sociale x diversi gruppi di persone) ↓ lettura disgiunta non riscontra molto consenso EVOLUZIONE di SISTEMA PENSIONISTICO | rapporto giuridico previdenziale = rapporto tra lavoratore (datore) e ente previdenziale (INPS, INAIL, …) ↓ COME SI è EVOLUTO QUESTO RAPPORTO NEL TEMPO? ❶ passato: sistema contributivo ❷ riforma di 1969: sistema retributivo ❸ previsione di MINIMALI di PRESTAZIONE (aboliti in 1995) ❹ riforma di 1995 + 2011: ritorno a sistema contributivo ❶ concezione contributiva (collegamento diretto contributi versati – prestazioni) | calcola la pensione in base ad ammontare di contributi versati e data versamenti (sottraendo spese di gestione istituto previdenziale) = lavoratore tramite versamento di propri contributi precostituiva copertura finanziaria di prestazioni che avrebbe poi goduto al momento di pensione  SISTEMA a CAPITALIZZAZIONE ATTUALMENTE articolo 38 Costituzione non permette questo modello in virtù di eguaglianza sostanziale ex art. 3 Cost | previsione di CONCEZIONE UNIVERSALISTICA di previdenza = benefici previdenziali sono accessibili a tutti indipendentemente da status economico + lavorativo  scollegata da misura contributi versati ESEMPI:  assegno sociale = sostegno x cittadini italiani + comunitari residenti in Italia che raggiungono età avanzata e godono di reddito esiguo  perequazione automatica di pensioni = importo di pensione va rivalutato periodicamente x renderlo idoneo a soddisfare bisogni x aumento costo di vita  pensioni di superstiti = riconosciuta a coniuge + figli minori a carico di lavoratore de cuius x assicurare sostegno economico | 3 esempi non rappresentano intero sistema previdenzialistico (non tutto sistema si basa su concezione universalistica)  interventi di ultimi decenni = PROPORZIONALITÀ tra contributi versati – entità trattamenti pensionistici | intero sistema non è di carattere universalistico ❷ riforma di 1969: sistema retributivo | importo pensione si basa su reddito raggiunto dal lavoratore = lavoratore subordinato paga i contributi non per pagare domani la sua pensione, ma per pagarla a chi è attualmente pensionato  SISTEMA a RIPARTIZIONE ❸ minimali di prestazione = integrazione a carico di Stato (pensione minima) x chi aveva versato contributi modesti orientamenti contrastanti aboliti nel 1995 ORA pensione x chi NON ha raggiunto età massima pensionabile: possibile che riceve pensione solo se ↓ importo di pensione da ricevere (liquidare) = 1,5 di importo di assegno sociale (annualmente aggiornato) ❹ riforma di 1995 + 2011: ritorno a sistema contributivo ▪ riforma 1995: contributivo limitato a lavoratori di giovane età ▪ riforma 2011: contributivo esteso a tutti i lavoratori subordinati pubblici e privati SVILUPPO RECENTE di PREVIDENZA | previdenza sociale ha registrato espansione di protezione del lavoro verso: vecchiaia, maternità, infortunio, … FONTI INTERNAZIONALI + EUROPEE disciplina nazionale deve tenere conto di DISCIPLINA INTERNAZIONALE + EUROPEA | ▪ INTERNAZIONALE: norme x tutela lavoratori x armonizzazione sistemi - Convenzione OIL, 1952 - codice europeo di sicurezza sociale ▪ EUROPA: scarsa normativa europea volta ad armonizzazione Stati membri - Trattato di Roma, 1957: prevedeva possibilità x lavoratori che si spostavano tra Stati membri di poter cumulare tempo di lavoro esercitato in Stati membri x fini previdenziali CAPITOLO 2: soggetti DIVIETO di DISCRIMINAZIONE triplice divieto di discriminazione ex articolo 3 Costituzione: ❶ divieto di discriminazione x sesso = parità uomini–donne: | ° sancita da: - ARTICOLO 21 Carta di Nizza (inclusa poi in trattati UE) - ARTICOLO 3 + ARTICOLO 37 Costituzione italiana  donna lavoratrice ha stessi diritti + retribuzioni di uomo - ARTICOLO 30 di decreto legislativo 198/2011 su assegni familiari e maggiorazioni di pensione  donne hanno diritto a proseguire rapporto lavorativo fino a età pensionabile pari a uomo ❷ divieto di discriminazione x età ❸ divieto di discriminazione x nazionalità = previdenza sociale applicata a tutti coloro che lavorano in Italia (ECCEZIONI: ambasciatori, …) | LAVORATORI ITALIANI, 3 ipotesi di attività lavorativa svolta a) in paesi UE b) in Paesi UE stipulanti apposite convenzioni con Italia c) in Stati non rientranti in 2 opzioni precedenti LAVORATORI STRANIERI lavoranti in Italia = normativa italiana | pensione di vecchiaia + anzianità sono cumulabili con reddito da lavoro: ▫ NON vale x quota 100 ▫ per autonomi da 2001 ▫ per dipendenti da 2009 ▪ PEREQUAZIONE AUTOMATICA di pensioni (annuale da 1992): conguaglio pensioni in base a ▫ aumento/diminuzione costo della vita ▫ inflazione CERTIFICAZIONE DI RAPPORTO DI LAVORO | certificazione che attesta natura di rapporto di lavoro su base di CONTENUTO + FORMA prevista da legge ▪ richiesta volontaria: datore di lavoro / lavoratore ▪ certificazione di commissione che ha effetto INTER PARTES ▪ possibilità di RICORSO a GIUDICE di LAVORO x a) erronea qualificazione rapporto b) vizio di consenso c) difformità tra programma negoziale e sua attuazione ISTITUTI ASSICURATORI | ° attualmente c’è concentrazione di gestione di: ▪ assicurazione obbligatoria generale: INPS = istituto nazionale di previdenza sociale ▪ assicurazione obbligatoria per gli infortuni sul lavoro: INAIL = istituto nazionale x assicurazione contro infortuni su lavoro - soppressione dei vari enti che si sono concentrati in INPS + INAIL - unica forma di pluralismo rimasta è INPGI (istituto nazionale di Previdenza dei Giornalisti Italiani) ° prima: pluralità di enti assicurativi diversi (obblighi di contribuzione + requisiti per ricevere i benefici variavano a seconda di ente) | si basava su distinzione tra  dipendenti pubblici: previdenza gestita totalmente da STATO tramite - Ministero di tesoro - casse / fondi speciali  dipendenti privati: forme di previdenza sostitutive + esonerative + integrative | particolare trattamento pensionistico CAPITOLO 3: PENSIONI STORIA ▪ origine: pensione = 65 anni anagrafici  solo x lavoratori senza attività lavorativa che non avevano sostentamento derivante da risparmio individuale ▪ 1939: riduzione età anagrafica x accesso a pensione uomini = 60 donne = 55 ▫ distinzione età anagrafica uomo-donna ▫ anzianità contributiva: 15 anni ▪ legge 1969: amplia categorie di soggetti che possono accedere a pensione | SISTEMA PENSIONISTICO RETRIBUTIVO = calcolo pensione a partire da retribuzione | pensione necessita anzianità contributiva = 35 anni da questo periodo inizia a esserci SQUILIBRIO tra pensionati (= lavoratori passivi) e lavoratori attivi | provocato da:  crescenti costi previdenziali dovuti a innalzamento età media di vita (invecchiamento popolazione)  slittamento in avanti di età di ingresso nel mondo del lavoro (prolungamento cicli di studio, …) ▪ dagli anni ’90: 2 obbiettivi a) INNALZAMENTO ETÀ MINIMA x accesso a pensione b) INNALZAMENTO ANNI necessari x pensionamento anticipato 5 tappe fondamentali: ① riforma Amato = decreto legislativo 503/1992 ② riforma Dini-Treu = legge 335/1995 riforma minore: riforma Maroni = 2004 ③ riforma Prodi = legge 2007 ④ riforma Monti-Fornero = 2011-2012 ⑤ riforma di quota 100 = 2019 FINO a 1992 importo pensione collegato a retribuzione percepita negli ultimi anni di lavoro: il cui importo era collegato alla. Con una rivalutazione media del 2% per ogni anno di contribuzione, per 40 anni di versamenti, veniva erogata una pensione che corrispondeva a circa l’80% della retribuzione percepita nell’ultimo periodo di attività lavorativa (tasso di sostituzione). RIFORMA AMATO riforma 1992 (d.lgs. 503/1992) = innalzamento criteri x ottenere pensione ▪ assicurazione di durata di 20 (calcolata da 1° contributo versato)  prima 15 anni ▪ contribuzione: di 20 anni e poi estensione graduale di periodo contribuzione valido x calcolo di pensione fino a coprire intera vita  prima 15 anni ▪ età: uomini (65) e donne (60)  prima: 60-M e 55-F SISTEMA RETRIBUTIVO 1992: calcolo pensione si basa su retribuzione di ultimi 10 anni di lavoro (prima 5)  si elimina distinzione tra dipendenti pubblici e privati | in passato (1988) calcolo pensione su retribuzione finale di lavoratore ▪ tener conto di 5 anni x dipendenti privati ▪ tener conto di ultima retribuzione x dipendenti pubblici PRIMA di 1988: ° pensione = percentuale di retribuzione pensionabile corrispondente al doppio di anni di retribuzione fino a massimo di 40 anni = 80% (cioè 40 anni di lavoro davano diritto a ottenere 80% pensione) | anni di contribuzione ulteriori non vengono considerati anni ulteriori lavorativi (lavoro 50 anni) NON vengono considerati ai fini di calcolo pensione perché tetto massimo è 80% ° limitazione di pensioni calcolate su retribuzioni elevate  MODIFICA in 1988: si considera anche parte retribuzione eccedente limite massimo ripartendola in 4 fasce calcolo pensione tiene conto di 3 variabili: a) retribuzione pensionabile b) anzianità contributiva (massimo di 40 anni di contribuzione) c) percentuale da moltiplicare x anni di anzianità contributiva = ALIQUOTA DI RENDIMENTO ▪ requisiti: a) lavoratori assicurati PRIMA di gennaio 1996: ▫ 67 anni anagrafici ▫ 20 anni anzianità contributiva ▫ 2 ECCEZIONI: 1) invalidi > 80% = 61 anni uomini / 56 anni donne 2) lavori usuranti = 66 anni e 7 mesi b) lavoratori assicurati DOPO gennaio 1996:  OPZIONE ❶ ▫ 67 anni anagrafici ▫ 20 anni anzianità contributiva  OPZIONE ❷ ▫ 71 anni anagrafici ▫ 5 anni anzianità contributiva EFFETTIVA PENSIONE DI ANZIANITÀ = prestazione pensionistica che permette di aver accesso a pensione in tempistiche minori rispetto a quella di vecchiaia ▪ introduzione 1969: a vantaggio di lavoratori con bassa scolarità = ingresso precoce in mondo lavoro | - indipendentemente da età assicurato - unico requisito anzianità di contribuzione di almeno 35 anni ▪ ABOLITA con riforma Fornero 2012 (sostituita con pensione anticipata)  erogabile a lavoratori legittimati entro dicembre 2011 lavoratori che hanno raggiunto entro dicembre 2011 - quota 96 = 60 anni età - quota 97 = 61 anni età - anzianità contributiva 40 anni ▪ PENSIONE ANTICIPATA = pensionamento anticipato x età anagrafica rispetto a vecchiaia | diverse forme: ❶ PENSIONE ANTICIPATA ORDINARIA: anzianità contributiva fino a 2026 ▪ uomini: 42 anni e 10 mesi contribuzione ▪ donne: 41 anni e 10 mesi contribuzione ❷ PENSIONE ANTICIPATA CONTRIBUTIVA: ▪ età anagrafica: 64 anni ▪ anzianità contributiva: 20 anni ▪ pensione > 2,8 volte di assegno sociale solo x lavoratori privi di contributi prima di 1996 ❸ PENSIONE ANTICIPATA x LAVORATORI PRECOCI: ▪ anzianità contributiva: 41 anni ▪ versamento entro 19 anni di almeno 12 mesi di contributi ❹ OPZIONE DONNA: - introdotta da RIFORMA MARONI 2004 - confermata nel 2019 ▪ età anagrafica: 58 (dipendenti) e 59 (autonome) ▪ anzianità contributiva + assicurativa: 35 anni - modificata in 2024  x lavoratrici che ▪ età anagrafica: 60 anni ▪ anzianità contributiva = 35 anni ▪ assistono coniugi/figli con handicap da almeno 6 mesi ▪ riduzione di capacità lavorativa > 74% ▪ licenziate o dipendenti di imprese in crisi ❺ APE sociale = anticipo pensionistico, 2017 | 2 tipologie  sociale = anticipo pensionistico a carico di Stato, erogato fino a raggiungimento età anagrafica pensionabile (pensione di vecchiaia) | - requisiti ▪ età anagrafica: 63 anni ▪ anzianità contribuzione: 30 anni ▪ condizioni alternative ^ stato di disoccupazione ^ assistenza da almeno 6 mesi soggetto con handicap ^ incapacità lavorativa > 74%  volontario = prestito da finanziatore da restituire a maturazione diritto di pensionamento x 20 anni - ABOLITO nel 2019 ❻ INTERVENTI LEGISLATIVI vari ▪ quota 100: 62 anni età + 38 anni contributi (entro dicembre 2021) ▪ quota 102: 64 anni età + 38 anni contributi (entro dicembre 2022) ▪ quota 103: 62 anni età + 41 anni contributi (entro dicembre 2023 + 2024) ASSEGNO di INVALIDITÀ prestazione pensionistica x soggetti con ridotta capacità lavorativa a causa di infermità fisica o mentale | incapacità di provvedere a sostentamento famiglia ° erogabile da INPS + INAIL INPS INAIL (incollocabilità) ▪ motivi erogazione: qualsiasi ▪ lavoratori: dipendenti + autonomi + iscritti a gestione separata INPS ▪ requisiti: ° anzianità contributiva + assicurativa 5 anni ° situazione socio-economica di PROVINCIA ▪ incapacità lavorativa = almeno 23 ▪ calcolo importo su base contributi versati ▪ motivi erogazione: infortunio sul lavoro ▪ NO requisiti contributivi ▪ capacità lavorativa ridotta di 10% ▪ calcolo diverso ↓ legge 1984 legislatore distingue prestazioni  pensione/assegno di invalidità = incapacità lavorativa parziale | articolo 1: - prevede che calcolo sia lo stesso di pensione di vecchiaia - assegno erogato x 3 anni - trasformazione assegno invalidità in PENSIONE di VECCHIAIA a raggiungimento età - NO reversibile  pensione/assegno di inabilità = incapacità lavorativa di 100% (totale) ASSEGNO di INABILITÀ prestazione pensionistica x soggetti SENZA capacità lavorativa a causa di infermità fisica o mentale ▪ requisiti x erogazione: ° anzianità di contribuzione + assicurazione = 5 anni ° cancellazione da elenco lavoratori agricoli + autonomi + albi professionali ° rinuncia a trattamenti contro disoccupazione ° rinuncia ad attività ▪ soggetti: lavoratori dipendenti + autonomi + iscritti a gestione separata INPS ▪ calcolo importo secondo schema CONTRIBUTIVO: (montante contributivo )+maggiorazioni (max 40anni ) | x periodo mancante a raggiungimento di 60 anni di età PENSIONE x SUPERSTITI = pensione di reversibilità / indiretta prestazione previdenziale erogata a familiari a carico assicurato se deceduto ▪ presupposto: ° lavoratore godesse prima di morte di pensione (pensione reversibilità) ° lavoratore prima di morte aveva requisiti x erogazione pensione (pensione indiretta) ▪ requisito: ^ anzianità contributiva + assicurativa = 5 anni ^ reddito superstiti inferiore a determinate soglie ▪ beneficiari: coniuge senza figli importo = 60% pensione con 1 figlio importo = 80% ° con + figli ° separato importo = 100% divorziato reversibilità solo se c’è a) assegno alimenti b) NO nuove nozze figli minorenni fino 21 anni (26 se universitari non fuoricorso) a carico superstite + senza lavoro 1 figlio importo = 70% 2 figli importo = 40% 3+ figli importo = 100% ripartito tra figli in parti uguali genitori 65 anni e senza pensione  solo in mancanza figli e coniuge ↓ vale anche per i nipoti solo in mancanza dei loro genitori, cioè dei figli del pensionato ASSEGNO SOCIALE prestazione assistenziale (espressione art. 38 Costituz) in caso di BISOGNO indipendente da requisiti contributivi ▪ requisiti x erogazione su base di DICHIARAZIONE a) ETÀ = 67 anni ▪ Tizio ha 45 anni + anzianità contributiva di 15 anni che perde totalmente capacità lavorativa | maggiorazione contributiva di 15 anni (60 – 45 anni = 15) ▪ Tizio ha 60 anni + anzianità contributiva di 40 anni  NO MAGGIORAZIONE perché fino max 40 anni d) trasferimento competenze in materia previdenza da Stato a Regioni + Province x rendere più efficiente erogazione servizi previdenziali TRATTAMENTO di DISOCCUPAZIONE = ponte tra sostegno economico a disoccupato e sprono a ricerca nuova attività lavorativa 3 passaggi importanti: ❶ RIFORMA FORNERO 2012  obbiettivo parità condizioni x tutti lavoratori - istituzione di ° ASpI (associazione sociale x impiego) + MINI-ASpI x periodi brevi ° fondi di solidarietà (bilaterali + alternativi + residuali) = tutela contemporanea a svolgimento attività lavorativa x casi previsti da disciplina CIGO e CIGS di a) riduzione attività lavorativa b) sospensione attività lavorativa ❷ RIFORMA JOBS ACT 2015  ampliamento soggetti beneficiari di tutela lavorativa - istituzione di ° DIS-COLL = indennità di disoccupazione x lavoratori con rapporti di collaborazione coordinata e continuativa (es: dottorandi di ricerca)  lavoratori non coperti da tradizionali forme assicurazione contro disoccupazione ° NASpI = indennità di disoccupazione che accorpa tutte ipotesi di indennità di disoccupazione (ASpI + MINI-ASpI) ❸ RIFORMA 2019 introduce REDDITO di CITTADINANZA | sostegno a lavoratore disoccupato, ma obbliga a ricerca di attività NASpI = INDENNITÀ DI DISOCCUPAZIONE UNICA = prestazione previdenziale contro disoccupazione pari a 75% di retribuzione ▪ requisiti: - 4 anni precedenti a disoccupazione = almeno 13 settimane di contribuzione - 12 mesi precedenti a disoccupazione =30gg di lavoro effettivo (abrogato nel 2022) ▪ beneficiari lavoratori subordinati che presentano richiesta entro 68gg da inizio disoccupazione: * disoccupati involontari * disoccupati volontari (DIMISSIONI) a patto che per giusta causa (mobbing)  Corte costituzionale * risoluzione rapporto consensualmente * NO lavoratori stagionali ▪ durata erogazione = metà di n° settimane di contribuzione di ultimi 4 anni (prima durava solo 180gg) ▪ RIDUZIONE  di 3% ogni mese dopo il terzo  obbiettivo: spingere beneficiario a trovare lavoro | da 2022: riduzione di 3% dopo 6° mese  a 80% di reddito se soggetto trova lavoro subordinato, ma retribuzione è inferiore limiti annuali previsti x esenzione da imposizione fiscale CASSA INTEGRAZIONE: CIGO + CIGS integrazione salariale che tutela lavoratore da situazioni particolari di impresa (garantisce diritto a retribuzione) | lavoratori che FITTIZIAMENTE continuano attività lavorativa - numerose riforme vertenti su 3 pilastri: 1) aumento costo x imprese che ricorrono a CIG 2) eliminazione tutele x imprese che licenziavano (al posto di CIG) 3) nuovo sistema di tutela x settori esclusi da CIG - 2 forme: ❶ CIGO = cassa integrazione guadagni ordinaria ❷ CIGS = cassa integrazione guadagni speciale CIGO = ordinaria CIGS = speciale (+15 dipendenti)  motivi: ° riduzione attività lavorativa ° sospensione attività lavorativa ↓ cause aziendali o di mercato  imprese interessate: TUTTE  durata erogazione: 13 settimane (prorogabili max 52 settimane x biennio)  FINANZIAMENTO grava solo su datori  motivi: ° riduzione attività lavorativa ° sospensione attività lavorativa ↓ cause: crisi aziendale + riorganizzazione aziendale + contratti di solidarietà  imprese interessate: industria + edilizia + artigiani + vigilanza + agenzie viaggio e turismo + …  durata erogazione: a) crisi aziendale = 1 anno b) riorganizzazione aziendale = 2 anni c) contratto di solidarietà = 2 anni (fino 3 anni)  FINANZIAMENTO grava su datore + contributi lavoratori + Stato ▪ beneficiari: lavoratori subordinati con 30gg lavorati (prima solo operai, poi estensione anche impiegati) ▪ integrazione salariale = 80% di retribuzione x ore non lavorate (se alcune ore sono lavorate ci sarà normale stipendio x quelle ore) ▪ DIRITTO a CONTRIBUZIONE FIGURATIVA = NO versamento in concreto di contributi, ma INPS accredita ugualmente x periodo cassa-integrazione contributi come se fossero stati versati (x evitare perdita di diritti previdenziali) ▪ apertura CIG procedura: a) consultazione sindacale: datore comunica a sindacati ▪ cause di sospensione / riduzione lavoro ▪ periodo presunto sospensione/riduzione ▪ numero lavoratori coinvolti in CIG b) fase amministrativa: richiesta di ammissione a CIG tramite domanda di datore ▪ CIGO: entro 15gg a INPS (indicante tutti 3 criteri) ▪ CIGS: entro 7gg a Ministero Lavoro c) datore deve comunicare a rappresentanze sindacali aziendali (RSA) + unitarie (RSU) punti principali di CIG d) comunicazione a dipendenti di CIG e) sospensione/riduzione attività lavorativa ▪ entro 30gg x CIGO ▪ entro 90gg x CIGS NO utela x lavoratori di piccole imprese a) assegno ordinario pari a integrazione salariale (durata = 13 settimane in biennio)  80% di retribuzione b) assegno di solidarietà TFR = trattamento di fine rapporto prestazione obbligatoria x datore da versare in capo a tutti lavoratori al momento di conclusione rapporto lavorativo | matura nel corso di tutta vita lavorativa presso stessa impresa PRESTAZIONI a TUTELA di FAMIGLIA | 2 tipologie ❶ ASSEGNO UNICO x NUCLEO FAMILIARE = prestazione che garantisce trattamento economico a nucleo familiare a carico di lavoratore ▪ importo deve tener conto di: ^ numero componenti nucleo ^ ammontare reddito ▪ erogato insieme a retribuzione da datore x conto di INPS ▪ nucleo familiare = coniuge + figli < 18 anni ↓ NO beneficiari - lavoratori subordinati che lavorano presso 2 DIVERSI DATORI - coniuge + figli datore - lavoratori autonomi (ex lavoratori autonomi, ora pensionati) ❷ TUTELA di MATERNITÀ e PATERNITÀ = astensione da prestazione lavorativa x madre e padre (in assenza di madre) ▫ 3 ipotesi a) congedo di maternità = previsto x 2 mesi precedenti parto + 3 successivi nascita  indennità giornaliera di 80% retribuzione | CONTRIBUZIONE FIGURATIVA b) congedo di paternità = uguale a quello x la madre sempre 80% di retribuzione (requisito: madre impossibilitata/defunta) c) congedo parentale = consente a solo 1 di genitori di astenersi fino 8 anni bambino (durata complessiva 10 mesi)  indennità giornaliera di 30% retribuzione | CONTRIBUZIONE FIGURATIVA TUTELA di SALUTE obbligatoria ex articolo 32 Costituzione  MALATTIA = affezione che produce incapacità di lavoratore prestare attività lavorativa ▪ erogazione di indennità giornaliera a carico di INPS anticipata da datore solo x operai (perché impiegati vengono retribuiti normalmente da datore)  LIMITE massimo di erogazione  lavoratori dipendenti determinato = max 180gg  lavoratori dipendenti indeterminato = periodo pari a attività lavorativa prestata nei 12 mesi precedenti ▪ lavoratore malato deve comunicare  motivo di assenza  durata presunta  trasmettere INPS + datore copia di certificato medico ▪ PERDITA indennità: da 2024: fino a 6 anni del bambino  caso di ritardo in comunicazione = x i giorni di ritardo  irreperibilità x controllo stato salute = perdita x primi 10gg ▪ 2 questioni malattia sorta in periodo di ferie = sospende decorso ferie x esigenza di lavoratore di fruire di un congruo periodo di riposo evitare assenze di comodo = norme specifiche x obblighi gravanti in capo al lavoratore malato di certificazione + reperibilità x consentire controllo su stato di salute (2 fasce orarie giornaliere di reperibilità) CAPITOLO 3, PARTE III: tutela contro ❶ infortuni su lavoro e ❷ malattie professionali TESTO UNICO SU INFORTUNI E MALATTIE (1965) ① istituto assicuratore apposito = INAIL (istituto nazionale assicurazione contro infortuni sul lavoro) | ha 2 possibilità: ▪ AZIONE SURROGA verso lavoratore = nel caso di infortunio / malattia professionale causata da terzi INAIL indennizza lavoratore  INAIL subentra a diritto risarcimento di lavoratore contro terzo ▪ AZIONE REGRESSO verso datore = se NO esonero da responsabilità civile di datore | INAIL scarica su datore costo di prestazioni a favore di lavoratore ② datori di soggetti che esercitano attività a RISCHIO sono obbligati ex lege a assicurare tali lavoratori presso INAIL (tramite modulo apposito  NO DENUNCIA = INAIL diffida datore ad adempiere entro 10gg) tramite pagamento di PREMI ASSICURATIVI | determinati su base di ❶ retribuzione lavoratori ❷ TASSI VARIABILI: determinati in base a RISCHIO di attività lavorativa su base di CLASSIFICAZIONE TECNICA di rischio ❸ andamento di infortuni in azienda ▪ questioni DIMINUZIONE PREMIO solo se aumenta misure anti-infortunistiche ↓ (> misure = < premio) NO PAGAMENTO PREMIO = INAIL ha tempo 5 anni x riscuoterlo | a partire da a) primo premio: 5 anni da inizio attività lavorativa di neo-assunto b) poi: ogni 16 febbraio ③ ASSICURATI = lavoratori diverse categorie di subordinati + autonomi: esempio addetti a ▪ macchine mosse non direttamente dalla persona ▪ apparecchi a pressione ▪ impianti elettrici o termici persone addette a ▫ lavori di costruzione ▫ manutenzione, riparazione ▫ demolizione opere (edili, idrauliche, …) artigiani, apprendisti, insegnanti, alunni, … ricoverati x case di cura + ospedali + … ❷ Corte costituzionale sentenza 1991 = elimina distinzione  prevedeva che: ▪ danno biologico e danno indennizzato da INAIL = parzialmente coincidenti ▪ illegittimo art 10 che preclude a lavoratore di chiedere risarcimento x danno biologico | sentenza 1991 prevede FRAZIONAMENTO danno biologico: * una parte estranea a copertura INAIL = NO indennizzo * una parte coperta da INAIL = indennizzata ORIENTAMENTO ①: danno biologico risarcibile PARZIALMENTE = solo 23 (cioè parte non coperta da INAIL) perché 1 3 è quello indennizzato da INAIL ORIENTAMENTO②: lavoratore può pretendere INTERO risarcimento di danno biologico ❸ DECRETO LEGISLATIVO 2000 = ricomprende danno biologico in ambito assicurazione INAIL | lesione all’integrità psico-fisica suscettibile di valutazione medico legale della persona  danno biologico valutato in via ufficiosa su base di TABELLE CAPITOLO 3, PARTE IV: MISURE ASSISTENZIALI SSN: servizio sanitario nazionale misura di carattere universale (come assegno sociale) istituita 1978 a tutela di salute (art 32 Costituzione)  sostituisce schema assicurativo ▪ coinvolgimento di Stato + Regioni + soggetti privati accreditati ▪ beneficiari: tutti cittadini + stranieri (carattere universale) ▪ FINANZIAMENTO tramite bilancio statale + tasse di dichiaranti reddito (prima: fondo sanitario nazionale) ▪ prestazioni (prevenzione + cura e attività medica + riabilitazione + attività medico-legale): - economiche = anticipate da datore x conto di INPS - sanitarie = erogate da ASL o strutture convenzionate COLLOCAMENTO OBBLIGATORIO (disabilità, categorie protette) lotta contro DISCRIMINAZIONI a danno di minoranze + disabili derivanti da liberalizzazione mercato di lavoro | datore sceglie liberamente chi assumere = RISCHIO di DISCRIMINAZIONI 1999: disposizioni di tutela lavoratori svantaggiati con HANDICAP  inserimento di questi soggetti tramite servizi di collocamento mirato | ▪ necessità di iscrizione in appositi elenchi presso CENTRI x IMPIEGO ▪ obbligo assunzione categorie protette x azienda con +15 dipendenti  n° diverso a seconda - dimensioni azienda - n° dipendenti INVALIDITÀ CIVILE, legge 118/1971 prestazione previdenziale erogata da INPS a chi ha disabilità genetica / sopravvenuta con ° requisiti ▪ età: tra 18 e 65 anni ▪ riduzione capacità lavorativa > 85% ▪ residenza + cittadinanza Italia ▪ limiti REDDITO ° prestazioni: a) ASSEGNO MENSILE = erogato a invalidi tra 18 e 67 con invalidità >74% per 13 mensilità (trasformazione in pensione dai 67 anni) b) PENSIONE di INABILITÀ = erogata a soggetti tra 18 e 65 anni con 100% invalidità (trasformazione in pensione a 66 anni) c) INDENNITÀ di ACCOMPAGNAMENTO = x invalidi impossibilitati a deambulare senza aiuto di accompagnatore e necessitano assistenza continua d) INDENNITÀ di frequenza x minori = soggetti < 18 anni con difficoltà a svolgere compiti e funzioni tipici x loro età / minori sordi REDDITO di CITTADINANZA , 2019 prestazione a sostegno di nuclei familiari + singoli in condizioni di bisogno e con reddito basso  erogata x max 18 mesi e subordinata a attivazione nella ricerca di occupazione | soggetto ricevente reddito è OBBLIGATO a accettare proposte di lavoro che emergono da PERCORSI di FORMAZIONE di centri x impiego  pena revoca reddito cittadinanza CAPITOLO 4: CONTRIBUZIONE contribuzione = obbligo di versamento contributi previdenziali su base di TABELLE emesse da INPS contenenti aliquote applicabili a RETRIBUZIONE (indicate in misura totale e a carico di lavoratore  differenza è quella a carico di datore) | QUESTIONE: modalità di calcolo BASE IMPONIBILE = RETRIBUZIONE ↓ ❶ retribuzione = somme di denaro erogate da datore in funzione di attività lavorativa di dipendente ❷ dottrina giuslavoristica: retribuzione ricomprende anche prestazioni non immediatamente collegabili a attività lavorativa (ferie, malattia, …) ❸ ARTICOLO 12 legge 1969: retribuzione = tutto ciò che il lavoratore riceve dal datore di lavoro in denaro o in natura in LORDO in virtù di rapporto di lavoro | elenca voci ESLCUSE da concetto “retribuzione ai fini previdenziali”: - rimborsi spese fatturate e giustificate da attività lavorativa x ▪ spese di viaggio ▪ vitto e alloggio - indennità di cassa x lavoratore che maneggia denaro del datore ed è responsabile x esso ▪ precisazione con legge 1989: contributi calcolati su somma retribuzione prevista in contratti collettivi o da legge  NON quella effettivamente corrisposta da datore (poteva essere anche minore) ❹ legge 1995: estensione di concetto di retribuzione a fini previdenziali anche x dipendenti pubblici ❺ legge 1997: base imponibile = redditi di lavoro dipendente = somme + valori che lavoratore riceve durante anno fiscale in relazione a rapporto di lavoro (retribuzione, straordinari, bonus, …) ↓ individua elementi ESONERATI da VERSAMENTO CONTRIBUTI (rimane imponibilità fiscale):  TFR  somme x cessazione di rapporto di lavoro  indennità x risarcimento di danni  somme derivanti da gestioni e fondi previdenziali obbligatori + polizze assicurative  somme erogate in virtù contratti collettivi legate a incrementi di produttività  somme a carico datore x finanziamento previdenza complementare CONTRIBUZIONE IN AGRICOLTURA organizzata in maniera ≠ a causa di modalità di attività e prestazioni lavorative | ▪ prima: obbligo contributivo a carico datore = aliquota (fissate dalegislatore) xn° giornate lavorative accertabili | criterio illegittimo secondo Corte costituzionale ▪ oggi: aliquote ( fissate dadecretoministeriale )x retribuzionemedia giornaliera | importanza fondamentale DICHIARAZIONI AZIENDALI: datore obbligato a presentarle periodicamente a INPS - dati relativi al datore + azienda - numero di lavoratori - numero di giornate di lavoro prestate + retribuite CAPITOLO 5: OMISSIONI CONTRIBUTIVE | omissione contributiva di datore comporta un DANNO a:  datore  lavoratore: ogni omissione contributiva comporta riduzione montante contributivo pensionistico  sistema previdenziale: privato di introiti esigenza di stretto coordinamento tra attività di vigilanza ▫ decreto 2004: norme di riordino della funzione ispettiva  istituto di conciliazione monocratica in sede ispettiva = in caso di intervento di servizi ispettivi su richiesta di lavoratore, ente vigilante può tentare conciliazione tra datore – lavoratore ▪ esito positivo conciliazione = pagamento di somma omessa da parte datore e NO sanzioni amministrative ▪ esito negativo conciliazione = ispettore dà seguito a ispezione ▫ decreto 2015: istituzione ISPETTORATO NAZIONALE del LAVORO (in cui confluivano servizi ispettivi di tutti istituti previdenziali) ▫ DURC = documento unico di regolarità contributiva: attesta assenza di pendenze contributive di impresa  utilizzato quando impresa si relaziona con P.A. PRESCRIZIONE DI OBBLIGO CONTRIBUTIVO legge Dini 335/1995: modifica RETROATTIVA a prescrizione previdenziale ↓ prescrizione previdenziale è ECCEZIONE (rispetto 10 anni di civile): è pari a 5 anni a condizione che entro 5 anni successivi non subentri denuncia a INPS di omissione contributiva da parte del lavoratore | ▪ decorsa prescrizione di obbligo contributivo rilevabile d’ufficio da giudice a) datore NON può più adempiere (nemmeno spontaneamente) b) INPS NON può accettare pagamento tardivo ▪ Cassazione x raddoppio di prescrizione da 5 a 10 anni, denuncia di lavoratore deve avvenire prima di decorso prescrizione 5 anni ▪ principio di automaticità: applicato salvaguarda diritto di lavoratore a prestazioni previdenziali  anche se datore omette versamento contributi prestazione viene erogata lo stesso (poi istituto previdenziale si rivale su datore) TUTELA CONTRO OMISSIONI: PRESCRIZIONE DECORSA O NO datore ha obbligo di consegnare ANNUALMENTE a lavoratore una DICHIARAZIONE che attesta versamento di contributi dovuti | inadempimento datore = lavoratore ha diritto a richiedere INTERVENTO di ISTITUTO PREVIDENZIALE tramite raccomandata | 2 opzioni: ❶ CONTRIBUTI NON PRESCRITTI: prescrizione non è decorsa | ▪ ISTITUTO PREVIDENZIALE può agire contro datore x recupero di contributi non versati: perché titolare di credito contributivo può agire ▪ lavoratore ha DOPPIA AZIONE:  contro datore: x ottenere sua condanna a pagamento di contributi evasi  x REGOLARIZZARE sua posizione assicurativa  contro INPS: x attivazione principio di automaticità  lavoratore deve dimostrare a) esistenza di rapporto di lavoro subordinato b) pagamento di retribuzione c) mancanza di prescrizione di contributi ❷ CONTRIBUTI PRESCRITTI: decorsa prescrizione | lavoratore ha diritto a RISARCIMENTO DANNI entro 10 anni a causa di omissione contributiva di datore, A CONDIZIONE che istituti previdenziali, per mancata o irregolare contribuzione, non sono tenuti a corrispondere prestazioni dovute ↓ si ha responsabilità civile perché obbligo di pagamento contributi + OBBLIGO CONTRATTUALE (interno a contratto di lavoro)  NO QUESTIONI PREVIDENZIALI DATORE può essere condannato a a) pagamento somma denaro b) costituzione RENDITA che