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Settecento, Ottocento e Novecento, Appunti di Letteratura Inglese

coordinate narrative del '700-'800-'900

Tipologia: Appunti

2020/2021

Caricato il 30/08/2022

noemi-pugliesi
noemi-pugliesi 🇮🇹

5

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3 documenti

Anteprima parziale del testo

Scarica Settecento, Ottocento e Novecento e più Appunti in PDF di Letteratura Inglese solo su Docsity! [da integrare con i manuali] Il settecento Il Settecento è il periodo dell’ Illuminismo, (enlightenment), che, anche se probabilmente meno forte rispetto alla Francia, si sviluppa anche in Inghilterra e altri paesi. È la così detta Age of Reason. In Inghilterra l’età dell illuminismo riguarda soprattutto la prima metà del ‘700. Infatti nella seconda metà, soprattutto a partire dagli anni ’70 del settecento, si manifesta una sorta di controcorrente, una rivalutazione del sentimento, soprattutto la malinconia, la rivalutazione del pittoresco, del sublime, che caratterizzeranno l’epoca preromantica che apre la strada al Romanticismo. Quindi quando si parla di età della ragione si parla della prima metà del ‘700 e nello specifico soprattutto i primi 14 anni (1700-1714), che sono quelli dell’età augustea, che rimanda all’epoca dell’impero di Augusto perché è un periodo di fioritura culturale, stabilità sociale, economica e un periodo in cui si rivaluta la cultura classica. Quindi si parla di età neoclassica o età augustea o età di Pope. Infatti una prima figura da ricordare è sicuramente quella del poeta Alexander Pope. Generi e autori della Age of reason • poesia della Age of reason: il primo nome da ricordare è Alexander Pope, la cui opera più importante è The rape of the Lock, poema eroicomico, ricco di latinismi, per esempio “sol” invece che “sun” . Altro poeta è poi anche Jonathan Swift, alcune poetesse come Lady Mary Wortley Montagu ed Elizabeth Rowe. • giornalismo e saggistica: nel ‘700 da una parte abbiamo i poeti che vivono in una sorta di “torre d’avorio”, in un ambiente sofisticato, ma contemporaneamente nel ‘700 c’è l’ascesa della borghesia, dunque momenti aggregativi legati anche alla fruizione della letteratura. Nascono le circulating libraries , il pubblico si estende, quindi il giornalismo e la saggistica sono fondamentali. Nomi importanti in questo campo sono Joseph Addison, Richard Steele, Samuel Johnson(Dr. Johnson), che fondano delle riviste che trattano non solo aspetti di cronaca ma anche del costume, pagine rivolte alla nuova borghesia che mirano a comunicare una serie di valori borghesi, come l’onestà, l’affidabilità contro l’ozio e la corruzione degli aristocratici. Sono riviste come The spectator, fondata da Addison e Steele • teatro: troviamo elementi tipici del ‘700, ovvero la satira, l’ironia, la parodia e in parte la commedia sentimentale. Un nome importante è John Gay che creò il genere della ballad opera, che rimanda alla lirica, quindi un genere alto che si mescola però a quello più basso della ballata, un genere caratterizzato anche dalla musica e al centro ci sono delinquenti, banditi di strada. •romanzo: il ‘700 getta le basi per il novel. Il novel è diverso dal romance. Infatti il romance ha una matrice più antica, che si ritrova anche nella forma gotica, nel romanzo sensazionalista ecc. Il novel è chiamato così perché è una forma nuova che nasce nel ‘700 e l’Inghilterra e la Francia in questo senso sono fondamentali. Il novel è il romanzo realistico, mimetico. La strada è spianata da Daniel Difoe e il suo romanzo, The Life and Strange Surprising Adventures of Robinson Crusoe, viene considerato come il primo novel. Il novel è dunque il romanzo realistico borghese che mira a suggerire al lettore un effetto di mimesi, di rispecchiamento della condizione sociale di quel periodo. È quindi un romanzo caratterizzato da concretezza sul piano sociale, ambientato nella contemporaneità di quel periodo per cui il lettore si cala in quella situazione in modo naturale, non è un romanzo che prospetta scene fantastiche ma guarda alla quotidianità, alla concretezza. Questa concretezza si trova anche in Robinson Crusoe, che è un marinaio di origini borghesi che con sforzo, ingegnosità, fatica, ricostruisce la propria vita in quest’isola, descrivendo nel suo diario gli oggetti che usa, come sfrutta il territorio dell’isola coltivando o allevando le pecore, momenti di difficoltà ecc. Altri romanzi di Difoe sono poi Roxana, Moll Flanders, Captain Singleton. Altro autore sicuramente importate è anche Samuel Richardson con il romanzo sentimentale ed espistolare, ad esempio Pamela, dove la protagonista è una donna che appartiene alla classe meno benestante, è una dama di compagnia che descrive le sue giornate con lettere che scrive ai genitori, dove racconta la sua quotidianità con elementi legati all’esperienza difficile, perché subisce avances dal signorotto con cui si sposerà. C’è quindi l’elemento realistico di fotografia delle classi sociali e l’elemento legato all’intreccio, all’immaginazione ma pur sempre nei limiti. Altro autore è Henry Fielding che si può legate al romanzo realistico ma non tanto con toni sentimentali, ma associabile al genere del picaresco, cioè guarda alla tradizione spagnola. C’è poi Tobias Smollet , importante per testi satirici. Altro nome fondamentale è Jonathan Swift , con il suo Gulliver’s Travels che rappresenta un caso apparte, non è proprio un novel ma rientra nel genere dell’ utopia-distopia, è un’ anti- utopia. Vengono descritti dei viaggi che partono dalla realtà, della società e il governo dell’epoca, e poi Swift li ribalta, li descrive in ottica satirica attraverso i viaggi fantastici che il borghese Gulliver compie. Si parla di anti-utopia perché il viaggio comprende anche momenti in cui Gulliver crede di trovare istituzioni perfette dove la giustizia sembra trionfare, dove il governo funziona e dove c’è civiltà, ma in realtà in queste stesse istituzioni ci sono elementi cupi, negativi che possono correlarsi alla società contemporanea di Swift. Altri autori da ricordare: Laurence Sterne , le cui opere hanno come impianto il romanzo sentimentale dove c’è anche un viaggio introspettivo, ma sono innovative dal punto di vista dello stile. Per esempio in Tristram Shandy il protagonista agisce solo dopo un po’ di pagine, ci sono molte digressioni, c’è un tentativo da parte dell’autore di instaurare una conversazione con il lettore, per cui è stato addirittura considerato anticipatore del romanzo autocosciente, post-moderno. Frances Burney: novel of sensibility, domestic novel. Charlotte Lennox, Sarah Fielding, Mary Wollstonecraft: sensibilità nei confronti dei diritti della donna. Per quanto riguarda il ‘700 è importante segnalare che nella seconda metà del secolo abbiamo la poesia preromantica, la age of sensibility, la rivalutazione del sentimento, e per quanto riguarda la narrativa nasce il romanzo gotico (gothic novel). Infatti il primo romanzo gotico non è Frankenstein di Mary Shelley (1818) ma è The Castle of Otranto di Horace Walpole , del 1764. Per quanto riguarda la narrativa importanti sono Wilde, Hardy, Stoker ma anche altri: • romanzo urbano, dove emergono le condizioni difficili del proletariato dell’epoca, lo sfruttamento dei bambini, la realtà dell’industria, con nomi importanti come Charles Dickens ed Elizabeth Gaskell. •ambiente sociale legato non tanto all’industria ma al contesto, quadro sociali, problema del pregiudizio, rivalità femminile, con autori come Thackeray o Anthony Trollope. • indagine interiore, psicologica—> George Eliot, autrice donna che scelse però uno pseudonimo maschile. Molto importanti sono poi le sorelle Brontë, associabili a Hardy perché scrivono opere ambientate nella natura, nel caso delle sorelle Brontë lo Yorkshire, con Jane Eyre e Wuthering Heights per esempio. Le sorelle Brontë sono 3 ma si ricordano soprattutto Charlotte ed Emily. Nell’ epoca vittoriana c’è poi una grande produzione relativa alle fiabe, alla narrativa per l’infanzia, per esempio con Alice in Wonderland di Lewis Carroll. L’epoca vittoriana è poi l’epoca della grande colonizzazione, quindi importante è la narrativa di viaggio, delle imprese coloniali, romanzi d’avventura che celebrano queste avventure, per esempio Charles Kingsley, William Morris, Richard Burton. E ancora la prosa estetica con John Ruskin e Walter Pater. Il novecento e la contemporaneità Fase del modernismo Il modernismo va dall’ inizio del ‘900 fino agli anni ’30 e si chiama così perché è la fase della modernità, dell’ avanguardia, una fase che coincide storicamente con cambiamenti straordinari. È infatti il periodo della prima guerra mondiale, fase che obbliga le persone a maturare, anche attraverso il trauma della guerra. Nel ‘900 con Freud e l’interpretazione dei sogni, l’ antropologia, la psicologia, nascono le scienze umane che erano già iniziate nell’ 800 ma con il ‘900 queste scienze acquistano un loro statuto e influenzano molto la letteratura e l’arte. Basti pensare alla psicoanalisi o a Bergson con la teoria della durée, del tempo psicologico. Quindi la modernità è dovuta a fattori che riguardano la storia e la cultura nelle sue varie manifestazioni. Dal punto di vista della letteratura è una fase importante, di trasformazione, di bisogno di sperimentare. Gli autori moderni( oggi chiamati modernisti) non si distaccano dallo stile ottocentesco per un capriccio ma, grazie alle loro corrispondenze, ai loro saggi ecc, capiamo che il loro era un bisogno, sentivano che lo stile vecchio, tradizionale non funzionava più per esprimere quello che volevano esprimere, cioè la nuova complessità della realtà umana, del trauma interiore, del dolore, ma anche della felicità. C’era quindi la necessità di reinventarsi un nuovo stile e questo avvenne soprattutto nei primi decenni, nella fase più sperimentale. Gli psicoanalisti, gli psicologi ci dicono che solo una minima parte di ciò che diciamo deriva dalla coscienza , dalla consapevolezza, ma c’è un universo interiore che parla in modo diverso, è quello del subconscio, dell’inconscio. Questa interiorità viene resa dagli autori modernisti attraverso uno stile che non segue più le categorie del plot come nel ‘800. Per i modernisti lo stile deve idealmente riprodurre i flussi del pensiero, anche dei riferimenti che apparentemente sono futili, se riproducono il pensiero in quel momento del personaggio, sono fondamentali. (es Mrs Dalloway di Virginia Woolf—> passeggia per le vie di Londra e le sue sensazioni, registrazioni visive, se in lei producono riverberi interiori sono importanti). C’è dunque uno stile che è stato associato al monologo interiore, uno stile che idealmente segue il flusso dei pensieri di un dato personaggio. Nel caso della Woolf c’è spesso il monologo interiore in terza persona, quindi un controllo da parte dell’autrice, della voce narrante. Nel caso di altri autori come Joyce, per esempio in Ulysses o Finnegans Wake, i pensieri vengono riportati a ruota libera attraverso lo stream of consciousness, il flusso di pensieri con frasi dove viene meno la punteggiatura, ci sono ripetizioni, certe parole hanno una grafia che non corrisponde a quella corretta, ma questi flussi ripropongono proprio il pensiero dei personaggi( es: monologo di Molly Bloom in Ulysses). Sono quindi sperimentazioni che per gli autori modernisti hanno una finalità precisa, epistemologica, quella di riprodurre una verità, di riprodurre fedelmente le sensazioni, uno stile quindi funzionale. C’è poi anche un dialogo tra le arti: nella narrativa e poesia modernista spesso abbiamo anche il riferimento a dipinti, alle arti visive. Tutto questo è stato ad esempio concretizzato in scuole come il Bloomsbury Group, tra i cui fondatori c’è la Woolf, o la Scuola di Cambridge, importante per la critica letteraria. Gli autori più rilevanti per la sperimentazione sono: Virginia Woolf, James Joyce, Ezra Pound, Thomas Stearns Eliot.* Altri autori significativi sono: - Joseph Conrad e David Herbert Lawrence : protomodernismo - Forster: tentativo di conciliare sperimentazione estrema e tradizione *poesia importante di Eliot [tra i testi da studiare]: Love Song of J. Alfred Prufrock—> 1915, è una poesia dove il lettore per volere dell’autore si trova spiazzato. Non è un canto d’amore romantico, l’amore entra in questa poesia in modo collaterale. Al centro della poesia c’è l’uomo novecentesco di cui Alfred Prufrock è l’incarnazione, un uomo che vive un momento di crisi, l’inetto, che vive l’età dell’ansia. È un’ autoanalisi di chi parla, che filtra la sua esperienza, i suoi percorsi che hanno come meta in parte i salotti borghesi in parte la città, e durante questi percorsi riflette su se stesso, sui suoi limiti e sconfitte. C’è un tono pessimistico ma la struttura che Eliot costruisce è quella del metodo mitico, che lui perfezionerà in The Waste Land. Il metodo mitico è un tentativo di cominciare a interpretare l’esperienza alla luce della crisi del ‘900 , esperienza che sembra essere vuota, mettendo a confronto l’uomo di oggi con l’uomo del passato. Quindi c’è questo sguardo a momenti mitici che vanno da personaggi della classicità come Ulisse ma anche il mito religioso, infatti Prufrock si paragona a Lazzaro, ma anche il mito letterario come Shakespeare e Dante, infatti questa poesia si apre con una citazione dall’ inferno di Dante e poi si dirà “no i’ m not Prince Hamlet nor I was meant to be”, quindi un riferimento all’ Amleto di Shakespeare. Prufrock è perdente rispetto ai miti del passato ma in qualche modo è come se Eliot volesse gettare un senso di continuità pur nella rottura, quindi un dialogo tra la crisi della contemporaneità e l’antichità. Anche per quanto riguarda il modernismo si può parlare di prima fase, quella più sperimentale, della fars destruens, e seconda fase dove c’è un ritorno all’ordine. Il secondo Novecento Nel secondo ‘900 rientra un nuovo tipo di sperimentazione, quella del post-modernismo. Ci sono sia gli autori che recuperano l’approccio realistico, quindi si distaccano da Woolf è Joyce ecc, riscrivono con uno stile di nuovo tradizionale, per esempio William Golding con Lord of Flies. Dagli anni ’60 agli anni ’90 si parla di romanzo post-moderno, un romanzo che ha delle caratteristiche sperimentali, chiamato anche metafiction o romanzo autocosciente. È un romanzo in cui, come nel romanzo modernista, c’è molto dialogo con il mito ma è una sperimentazione più all’insegna del gioco, di un’ autoreferenzialità giocosa e con la consapevolezza di questi autori legata al fatto che questa sperimentazione non vuole più ricercare la verità, ma c’è la constatazione di come spesso il linguaggio stesso sia autoreferenziale, parla di se stesso e non ci porta a una verità [legato alle teorie linguistiche del post strutturalismo e costruzionismo della seconda metà del ‘900] Un testo cruciale dove emerge la giocosità del linguaggio è il romanzo di John Fowles, The French Liutenant’s Woman, che è il primo romanzo postmoderno. Altri autori fondamentali di questa epoca sono: George Orwell, William Golding, John Berger ecc. Letterature in inglese—> letterature che si sviluppano quando le colonie britanniche acquisiscono l’indipendenza, per esempio Africa, Australia, Nuova Zelanda, Canada, Caraibi, India , dove è molto forte il tema dell’identità.