Scarica SISTEMI DI REPORTING, PROGRAMMAZIONE E CONTROLLO LM56 SCIENZE ECONOMICHE PEGASO e più Prove d'esame in PDF di Sistemi Informativi solo su Docsity! Parte 1: Capitolo 1: 1. Per sistema generale si intende: Un insieme di elementi legati da un reciproco vincolo relazionale, unitariamente coordinati e integrati per il perseguimento di un obiettivo comune 2. Il sistema-azienda appartiene alla classe dei sistemi: Socioeconomici 3. Secondo i nuovi schemi di analisi, il sistema-azienda viene riconosciuto come: Un sistema complesso e non totalmente dominabile 4. In relazione alla natura e al grado di astrazione, i sistemi si dividono in: Sistemi fisici e sistemi socioeconomici 5. Quale tra i seguenti non appartiene ai sub-sistemi di primo livello del sistema aziendale: Subsistema dell'aspetto economico 6. Il sub-sistema della rilevazione può essere anche definito come: Subsistema informativo 7. Quale tra i seguenti sub-sistemi non deriva dalla scomposizione del sistema ambientale: Subsistema della gestione 8. Il sub-sistema dell'innovazione attiene all'ambiente: Tecnologico 9. Il subsistema dei mercati attiene all'ambiente: Economico 10. Quale tra i diversi sub-sistemi aziendali risente maggiormente dei condizionamenti ambientali: Operativo Capitolo 2: 1. Di quale dei seguenti sub-sistemi si occupa la ragioneria: subsistema del controllo 2. Quale dei seguenti sub-sistemi è oggetto di studio dell'economia aziendale: subsistema organizzativo 3. Quale tra i seguenti elementi che definiscono il subsistema organizzativo non attengono all'intera sfera aziendale: la componente del personale 4. Di norma, si decide di utilizzare come veste giuridica da assegnare al sistema-azienda quella di società in nome collettivo quando: i soci sono in grado di procurarsi i mezzi e i capitali necessari, assumendosi i rischi della conduzione in modo illimitato e solidale 5. Di norma, si decide di utilizzare come veste giuridica da assegnare al sistema-azienda quella di società in accomandita semplice quando: alcuni soci, disposti ad assumere la responsabilità illimitata per la loro ingerenza negli affari dell'impresa, non possiedono i capitali necessari, per cui si uniscono ad altri soci che conferiscono i mezzi occorrenti acquisendo la responsabilità limitata 6. Di norma, si decide di utilizzare come veste giuridica da assegnare al sistema-azienda quella di società per azioni quando: i soci promotori non sono in possesso dell'intero capitale sociale e non intendono assumere una responsabilità illimitata, ricorrendo pertanto al capitale dei risparmiatori disposti a effettuare sottoscrizioni 7. Di norma, si decide di utilizzare come veste giuridica da assegnare al sistema-azienda quella di società a responsabilità limitata quando: i promotori si rivolgono a una ristretta cerchia di soggetti per integrare il proprio capitale di apporto 8. In una azienda, le funzioni volitive sono quelle che: interessano ogni ramo di attività e rappresentano il supremo governo amministrativo 9. In una azienda, le funzioni direttive sono quelle che: svolgono un'azione di coordinamento e di accentramento ma in linea subordinata sia a quelle amministrative che a quelle tecniche 10. In una azienda, le funzioni esecutive sono quelle che: possono avere carattere più o meno qualificato o specializzato e richiedere personale più o meno specificamente preparato Capitolo 3: 1. Quale tra le seguenti attività non attiene alla gestione economica: Monetaria 2. La gestione monetaria: E' volta a sincronizzare le entrate e le uscite monetarie generate dalle altre gestioni 3. La gestione economica tipica: Conduce al collegamento interattivo tra il sistema aziendale e quello ambientale 4. La gestione economica accessoria: Riguarda l'impiego di risorse finanziarie momentaneamente eccedenti rispetto alle esigenze del normale funzionamento del sistema 5. La gestione economica straordinaria: Comprende tutte le operazioni estranee ai normali accadimenti aziendali 6. Il circuito della produzione: Ha inizio con l'acquisizione dei fattori produttivi e termina con la vendita dei prodotti 7. Lo schema del circuito dei finanziamenti attinti con il vincolo del prestito: Ha inizio con l'accensione del debito e termina con la estinzione del debito 8. Lo schema del circuito dei finanziamenti attinti con il vincolo della proprietà: Ha inizio con il conferimento del capitale di proprietà e termina con la restituzione del capitale proprio 9. Lo schema del circuito dei finanziamenti concessi: Ha inizio con la concessione del finanziamento e termina con la riscossione del finanziamento 10. I crediti e i debiti di finanziamento: Sorgono da operazioni di prestito concesso a terzi o ricevuto da terzi Capitolo 4: 1. La finalità perseguita dal sistema-azienda è ravvedibile: Nell'espletamento di un processo economico di trasformazione che consenta l'ottenimento di beni e/o servizi 2. L'impresa può comunicare con i mercati con i quali entra in contatto in termini di: Prezzi- costo e prezzi-ricavo 3. Il settore numerario accoglie: Le variazione del denaro e dei valori a esso assimilabili 4. Al settore degli investimenti e dei recuperi sono riconducibili: I costi provocati dai processi di investimento e i ricavi generati dai processi di realizzo 5. Il ciclo della produzione al momento dell'acquisizione dei fattori produttivi mostra: Un flusso in uscita (outflow) dall'azienda di risorse monetarie (- denaro, + debiti di funzionamento, - crediti di funzionamento) 6. Il ciclo dei finanziamenti attinti con il vincolo del prestito al momento dell'accensione del debito di finanziamento si caratterizza: Per un flusso in entrata di risorse monetarie correlato al ricavo, inteso in ampia accezione, di assunzione del prestito 7. Per variazione finanziaria negativa intendiamo: - denaro, + debiti di funzionamento, - crediti di funzionamento, + debiti di finanziamento, - crediti di finanziamento 8. Per variazione finanziaria positiva intendiamo: + denaro, + crediti di funzionamento, - debiti di funzionamento, + crediti di finanziamento, - debiti di finanziamento 9. Per variazioni economiche negative intendiamo: Costi, - capitale netto, erogazione di utili 10. Per variazione economiche positive intendiamo: Ricavi, + capitale netto, reintegro di perdite Capitolo 5: 1. Il fabbisogno finanziario netto è generato: dall'insieme degli investimenti in attesa di realizzo e delle risorse pronte a essere investite 2. In una prima approssimazione, il capitale lordo aziendale è dato: dall'insieme dei fattori specifici e di quelli generici della produzione, che in un determinato istante sono a disposizione dell'azienda per lo svolgimento della gestione 3. Il capitale netto aziendale è dato: dall'insieme dei fattori specifici e di quelli generici della produzione, che in un determinato istante sono a disposizione dell'azienda per lo svolgimento della gestione al netto del totale dei debiti assunti 4. Quale tra le seguenti non rappresenta una formula per il calcolo del reddito totale conseguito nell'intera vita aziendale: Totale Attività acquisite meno Totale Attività vendute 5. Nel calcolo del reddito attribuibile ad un periodo intermedio di vita dell'impresa è necessario rigettare: il solo principio della competenza temporale 6. La struttura del reddito del primo periodo di vita di una impresa si chiude con la determinazione del: risultato positivo (utile), ovvero negativo (perdita) 7. Al termine del primo periodo di vita di una impresa, nelle attività del settore finanziario è possibile trovare: denaro, crediti di funzionamento, crediti di finanziamento 8. Al termine del primo periodo di vita di una impresa, nelle passività del settore finanziario è possibile trovare: debiti di funzionamento, debiti di finanziamento 9. La struttura del reddito riferita a un periodo intermedio di vita dell'impresa mostra: una composizione qualitativa differente rispetto a quella assunta al termine sia del primo sia dell'ultimo periodo 10. Il capitale economico rappresenta: il valore riconosciuto all'azienda in funzionamento e viene determinato mediante l'attualizzazione del flusso di redditi futuri attesi Capitolo 6: 1. Il subsistema informativo viene anche definito: subsistema di controllo 8. Le scritture di assestamento sono: quelle scritture che servono a completare alcune operazioni che non sono state rilevate durante l'esercizio (di completamento) e per determinare le competenze (di competenza) 9. Le contabilità settoriali (o speciali) hanno lo scopo di:fornire conoscenze analitiche su particolari settori di possibile scomponibilità della gestione aziendale 10. La contabilità di magazzino ha lo scopo di: rilevare i movimenti quantitativi dei beni, oggetto dell'attività dell'impresa, al fine di controllare le giacenze fisiche, di garantire il flusso ordinario di riferimento ai processi produttivi, di agevolare le operazioni di inventariazione e di consentire la valutazione delle giacenze di fine periodo Capitolo 11: 1. Il bilancio si configura come: principale mezzo di trasmissione, all'interno, e di comunicazione, all'esterno, dei risultati gestionali 2. Il sistema aziendale è chiamato a fornire all'ambiente informazioni: sull'entità delle risorse investite, sul grado di efficienza nel loro utilizzo, sul livello di efficacia nel raggiungimento degli obiettivi, sull'economicità della gestione, sulle prospettive di funzionamento miranti a mantenere/migliorare (o ripristinare) le condizioni di equilibrio 3. Aldo Amaduzzi definì il bilancio come: la sede di equilibrio e di conflitto di interessi 4. In relazione alla loro diversa natura, gli interessi che confluiscono sul bilancio si distinguono in:interessi oggettivi ed interessi soggettivi 5. Per interessi oggettivi si intendono: quelli legati alla mutevolezza delle condizioni di equilibrio e alle esigenze conoscitive che esse comportano 6. La formazione del bilancio d'esercizio richiede: la conoscenza di una serie di fonti aziendali e normative, oltre a una competenza specifica del soggetto chiamato alla relativa interpretazione 7. Le fonti di natura aziendale sono rappresentate da: l'economia aziendale, con i suoi principi parametrici; la ragioneria (tecnica contabile), con i suoi principi applicativi; i principi contabili nazionali; i principi contabili internazionali; la revisione aziendale 8. Le fonti di natura normativa sono rappresentate da: la legislazione ordinaria, la dottrina giuridica e la giurisprudenza ordinaria; la legislazione tributaria, la dottrina tributaria e la giurisprudenza fiscale; la legislazione amministrativa, la dottrina amministrativa e la giurisprudenza amministrativa; la legislazione penale, la dottrina penale e la giurisprudenza penale 9. L'art. 2423 bis illustra: i principi di redazione del bilancio 10. L'art. 2424 bis illustra: disposizioni relative a singole voci dello stato patrimoniale Capitolo 12: 1. La disciplina civilistica in materia di bilancio è incentrata su: l'enunciazione della clausola generale, dei principi generali e redazionali, nonché dei criteri di rappresentazione e di valutazione delle poste contabili 2. La clausola generale presuppone: la presentazione del bilancio nelle sue tre parti (stato patrimoniale, conto economico e nota integrativa) 3. Nel rispetto dei principi generali, il bilancio deve essere redatto con: chiarezza e rappresentare in modo veritiero e corretto la situazione patrimoniale e finanziaria della società e il risultato economico dell'esercizio 4. Quale dei seguenti aspetti non è presupposto dal principio della chiarezza: il rispetto del principio della competenza economica 5. Il principio della correttezza implica: il rispetto di determinate norme di legge e regole amministrative nella loro necessaria integrazione 6. Il principio della verità implica: l'applicazione di corrette stime da parte dei redattori ai quali non si può richiedere una verità oggettiva, irraggiungibile in presenza di valori stimati e congetturati 7. Il principio della prevalenza della sostanza sulla forma implica: la prevalenza della sostanza economica degli accadimenti sulla loro qualificazione giuridica 8. I principi contabili rappresentano: un insieme ordinato di regole che fissano i modi di contabilizzazione delle operazioni aziendali 9. Quale tra i seguenti non rappresenta uno dei principi base di riferimento per la composizione del bilancio d'esercizio: continuità strutturale 10. La competenza indica: che i bilanci devono rappresentare i fatti al loro manifestarsi, indipendentemente dagli incassi e dai pagamenti Capitolo 13: 1. Lo Schema di stato patrimoniale individua: i raggruppamenti delle voci dell'attivo e del passivo contraddistinte dalle lettere maiuscole e dai numeri romani (i primi due livelli dei conti) 2. La struttura del conto economico civilistico è: a Scalare 3. Lo schema di conto economico previsto dall'art. 2425 c.c. è definito: a "valore della produzione" 4. Gli amministratori possono redigere il bilancio in forma abbreviata quando: per due esercizi consecutivi non vengono superati due dei limiti costituiti dal totale dell'attivo dello stato patrimoniale, dai ricavi delle vendite e delle prestazioni e dal numero dei dipendenti occupati in media durante l'esercizio 5. Nello schema di conto economico previsto dall'art. 2425 c.c. i costi sono classificati: per natura 6. L'attivo patrimoniale si compone: di quattro classi contraddistinte da lettere maiuscole 7. La seconda classe (lettera B) dell'attivo dello stato patrimoniale è rappresentata: dalle Immobilizzazioni 8. La terza classe dell'attivo patrimoniale (lettera C) è costituita: dall'Attivo Circolante 9. Il passivo patrimoniale si compone: di cinque classi contraddistinte da lettere maiuscole 10. Quale tra le seguenti non rappresenta una classe di valori appartenente alla sezione del passivo patrimoniale: immobilizzazioni Capitolo 14: 1. La prima classe del Conto Economico (lettera A) è costituita da: valore della produzione 2. La seconda classe del Conto Economico (lettera B) è costituita da: costi della produzione 3. La quarta classe del Conto Economico (lettera D) è costituita da: rettifiche di valore di attività finanziarie 4. La quinta classe del Conto Economico (lettera E) è costituita da: proventi e oneri straordinari 5. Il risultato prima delle imposte discende dalla: somma algebrica delle classi economiche, ossia da (A - B ± C ± D ± E) 6. Le imposte anticipate riguardano: costi imputati in bilancio ma deducibili ai fini fiscali negli esercizi successivi 7. Le imposte differite sono: imposte dovute nei periodi successivi nei quali i costi già dedotti saranno imputati al conto economico, ovvero i ricavi non concorrenti alla formazione del reddito d'esercizio saranno recuperati a tassazione 8. La nota integrativa è: un documento di tipo descrittivo, a carattere esplicativo- integrativo 9. L'elenco delle partecipazioni indicate in nota integrativa tende a fornire: una mappa completa delle società controllate e collegate, con l'indicazione della loro consistenza (capitale, patrimonio netto, risultato dell'esercizio) e del loro grado partecipativo (quota posseduta, valore attribuito in bilancio o corrispondente credito) 10. Quale dei seguenti elementi non deve essere necessariamente indicato in nota integrativa: il nominativo dei componenti del collegio sindacale Capitolo 15: 1. Secondo la previsione dell'art. 2426 c.c., in una impresa in normale funzionamento, il criterio da assumere a base per le valutazioni di bilancio è quello del: costo 2. Il criterio che può essere assunto in sostituzione a quello del costo per valutare i lavori in corso su ordinazione è quello del: presunto ricavo 3. Il criterio che può essere assunto in sostituzione a quello del costo per valutare le scorte è quello del: valore di realizzo desumibile dall'andamento del mercato alla chiusura dell'esercizio 4. Il criterio che può essere assunto in sostituzione a quello del costo per valutare le partecipazioni in società controllate e collegate è quello del: patrimonio Netto 5. I costi di ricerca, di sviluppo e di pubblicità riguardano: in generale tutte quelle attività destinate ad aumentare la produttività del lavoro, l'immagine dell'impresa e la sua redditività 6. I diritti di brevetto industriale rappresentano: metodologie produttive, utilizzate in via esclusiva dall'impresa per un periodo coincidente con l'arco di tempo di utilizzazione 7. L'avviamento esprime: l'attitudine dell'impresa a produrre reddito e la sua capacità competitiva sul mercato 8. I costi di impianto e di ampliamento indicano: il valore dei servizi acquisiti dall'impresa in sede di costituzione o in occasione del suo ampliamento e sono per lo più rappresentati da spese legali, imposte di registro, spese per la pubblica sottoscrizione, spese notarili 9. Nella categoria delle immobilizzazioni materiali compaiono: terreni e fabbricati 10. Nella categoria delle immobilizzazioni immateriali compaiono: avviamento Capitolo 16: 1. La relazione sulla gestione: È parte integrante del sistema informativo in quanto concorre a completare il processo esplicativo-integrativo avviato con la nota integrativa 2. Le variazioni delle risorse finanziarie derivanti dalla gestione reddituale sono esposte all'interno: del rendiconto finanziario 3. Quale tra le seguenti informazioni non sono desumibili dal rendiconto finanziario: i costi di competenza dell'esercizio 4. Gli atti finali che concludono l'iter revisionale sono rappresentati: dall'asseverazione del contenuto del rapporto e dall'attestazione esprimibile attraverso il giudizio sul bilancio 5. L'art. 2428 c.c. stabilisce che: gli amministratori delle società con azioni quotate in borsa devono trasmettere al collegio sindacale una relazione semestrale sull'andamento della gestione 6. Il prospetto delle variazioni dei conti del patrimonio netto è: tendente a evidenziare i movimenti che hanno interessato le diverse voci del patrimonio netto riguardo all'ultimo esercizio 7. Il reddito civilistico: influenza la determinazione del reddito imponibile 8. Il principio enunciato nell'art. 56 del D.lgs. 12 dicembre 2003, n. 344 è: quello della dipendenza parziale 9. Al fine di evitare il rinvio o l'anticipazione di elementi reddituali, la normativa fiscale ha stabilito: il principio della competenza basato sulla certezza dell'esistenza del singolo elemento reddituale e sulla determinabilità del relativo importo 10. In base al principio dell'inerenza: a deducibilità dei costi è ammessa solo se si riferiscono ad attività o beni da cui derivano ricavi che concorrono a formare il reddito imponibile Capitolo 17: 1. Il bilancio di gruppo può essere inteso come un: documento integrativo dei bilanci delle singole unità con proprie autonome finalità 2. Il bilancio di gruppo esercita: una funzione informativa, non esaustiva 3. I soggetti maggiormente interessati alla conoscenza dei dati che il bilancio di gruppo può fornire sono: i soci portatori degli interessi di maggioranza della società capogruppo 4. Il bilancio di gruppo può assumere la denominazione di bilancio consolidato quando: È riferito a gruppi con struttura verticale 5. Il bilancio di gruppo può assumere la denominazione di bilancio combinato quando: È riferito a gruppi con struttura orizzontale 6. Il bilancio di gruppo deve possedere:i requisiti di comprendere i bilanci di tutte le imprese partecipanti, anche quelle che hanno la propria sede al di fuori dei territori comunitari 7. Il bilancio di gruppo comprende: il bilancio di gruppo in senso stretto e la relazione sulla gestione del gruppo 8. Secondo la cosiddetta teoria della proprietà, il bilancio consolidato deve: evidenziare esclusivamente i diritti della holding 9. La consolidazione dello Stato Patrimoniale ha il fine di: rappresentare il capitale di gruppo attraverso l'accostamento di tutte le attività e passività delle unità partecipanti 10. La consolidazione del Conto Economico ha il fine di:evidenziare il risultato economico di gruppo derivante dall'accostamento di tutti i componenti positivi e negativi di reddito delle società Capitolo 18: 1. Per cessazione assoluta del sistema-azienda si intende: la disgregazione dell'unità sistemica che conduce alla liquidazione dell'azienda 2. Per cessazione relativa del sistema-azienda si intende: la cessazione dell'unità aziendale che conserva tuttavia il suo significato di complesso sistemico 3. La cessazione relativa del sistema-azienda non può dare origine: ad ipotesi di liquidazione 4. Quando un soggetto trasferisce ad altro soggetto il suo complesso (o ramo) aziendale ricevendo in corrispettivo il denaro, si ha una situaizone di: cessione 5. Giuridicamente, l'istituto della cessione riveste la natura di: contratto di compravendita disciplinato dall'art. 2556 e ss., da provarsi per iscritto e da depositarsi a cura delle parti per l'iscrizione nel registro delle imprese 6. Il conferimento d'azienda è: un istituto non espressamente previsto dal nostro ordinamento giuridico 4. In seguito alla modifica dell'art. 2424 c.c., nello Stato patrimoniale: le azioni proprie devono essere portate in diretta diminuzione del patrimonio netto 5. In seguito alla modifica dell'art. 2424 c.c, tra le voci di patrimonio netto: È stata introdotta la "Riserva per operazione di copertura dei flussi finanziari attesi" 6. In seguito alla modifica dell'art. 2424 c.c, le informazioni prima contenute nei conti d'ordine devono essere ora riportate, per espressa previsione normativa: nella nota integrativa 7. In seguito alla modifica dell'art. 2425 c.c., i proventi e gli oneri derivanti da imprese sottoposte al controllo delle controllanti: devono essere indicati separatamente, nella classe C) Proventi e oneri finanziari 8. I proventi e gli oneri finanziari: devono essere indicati nella classe C) per l'importo netto 9. In seguito alla modifica dell'art. 2425 c.c., l'avviamento: va ammortizzato secondo la sua vita utile 10. In seguito al D.Lgs. 139/2015, la nota integrativa: deve dare notizia dei fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura dell'esercizio Capitolo 5: 1. Il principio di Rilevanza: Lascia immutato l'obbligo di regolare tenuta delle scritture contabili 2. In virtù del principio di Prevalenza: La rilevazione delle voci di bilancio deve essere effettuata in considerazione della sostanza economica dell'operazione 3. Tra i criteri previsti dal D.Lgs. 139/2015 per la suddivisione delle imprese, vi è quello che considera: Il totale dell'Attivo di stato patrimoniale 4. Tra i requisiti previsti dalla mormativa affinché un'impresa possa essere considerata "microimpresa", è previsto che: I ricavi delle vendite e della prestazioni non siano superiori a € 350.000 5. Le microimprese devono comunque redigere: Lo stato patrimoniale 6. Tra i requisiti previsti dalla mormativa affinché un'impresa possa essere considerata "piccola", è previsto che: Il totale dell'attivo dello stato patrimoniale non sia superiore a € 4.400.000 7. Tra i requisiti previsti dalla mormativa affinché un'impresa possa essere considerata "piccola", è previsto che: Il totale dei ricavi delle vendite non sia superiore a € 8.800.000 8. Le "piccole imprese" devono comunque redigere: La nota integrativa 9. Per la valutaizone dei crediti, le "piccole imprese":Possono adottare il criterio del "costo ammortizzato" 10. Alle "Grandi imprese":E' richiesto di conformarsi, per quanto possibile, ai principi IAS/IFRS Capitolo 6: 1. La struttura dello Stato patrimoniale è indicata dall'art.: 2424 c.c. 2. La struttura del Conto economico è indicata dall'art.: 2425 c.c. 3. In virtù dell'art. 2423 del c.c., così come integrato dal D.Lgs. 139/2015, è parte integrante del bilancio: Il rendiconto finanziario 4. Gli schemi di conto economico e di stato patrimoniale previsti dal codice civile: Possono subire modifiche, soltanto in casi limitati 5. In seguito alle modifiche introdotte dal D.Lgs. 139/2015, nello stato patrimoniale: I costi di ricerca e pubblicità non vanno più indicati tra le immobilizzazioni 6. In seguito alle modifiche introdotte dal D.Lgs. 139/2015, le informazioni prima espresse dai conti d'ordine: Vanno obbligatoriamente riportate in nota integrativa 7. Gli stumenti finaziari derivati passivi sono classificati in una nuova voce indicata: Tra i fondi rischi e oneri 8. Del conto economico, sono state abrogate le voci: E)20 e E)21 9. In seguito alle modifiche introdotte dal D.Lgs. 139/2015, la natura e gli effetti dei fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura dell'esercizio vanno riportati: In nota integrativa 10. In seguito alle modifiche introdotte dal D.Lgs. 139/2015, in nota integrativa non è più richiesta: La composizione dei costi di di ricerca e di pubblicità Capitolo 7: 1. Il rendiconto finanziario deve evidenziare: l'ammontare e la composizione delle disponibilità liquide, ed i flussi di cassa 2. In merito al rendiconto finanziario, il codice civile: non ne definisce il contenuto minimo, ma ne indica gli obiettivi 3. Il tipo di rendiconto finanziario da utilizzare: È liberamente scelto da chi lo redige, tenendo conto della complessità dell'azienda cui il rendiconto si riferisce 4. Il virtù dell'art. 2425 ter del c.c., nel rendiconto finanziario vanno evidenziati i flussi attinenti: l'attività operativa; l'attività di investimento; l'attività di finanziamento 5. La suddivisione per aree individuata dall'art 2425 ter c.c. richiama quella individuata dallo: IAS 7 6. In ambito nazionale, è interamente dedicato all'analisi del rendiconto finanziario: l'OIC 10 7. In virtù dell'art. 2425 ter c.c., vanno separatamente indicate: le operazioni con i soci 8. Dopo il D.Lgs. 139/2015, tra i requisiti richiesti per l'esonero dalla redazione del bilancio consolidato, è previsto che le imprese controllanti, unitamente alle controllate, non devono superare: € 20 milioni nel totale degli attivi degli stati patrimoniale 9. Dopo il D.Lgs. 139/2015, tra i requisiti richiesti per l'esonero dalla redazione del bilancio consolidato, è previsto che le imprese contollanti, unitamente alle controllate, non devono superare: € 40 milioni nel totale dei ricavi delle vendite e delle prestazioni 10. In virtù dell'art. 28 del D.Lgs. 127/1991, le imprese controllate possono essere escluse dal consolidamento se: la loro inclusione sarebbe irrilevante ai fini della chiarezza e rappresentatività del bilancio Capitolo 8: 1. I principi contabili: sono regole tecnico-ragionieristiche che individuano i fatti da registrare ed i criteri di valutazione ed esposizione dei valori in bilancio 2. L'organismo Italiano di Contabilità: emana i principi contabili e fornisce supporto all'attività del Parlamento e degli Organi Governativi in materia di normativa contabile 3. La stesura dei principi contabili da parte dell'OIC: È un processo in costante aggiornamento e perfezionamento 4. I principi contabili internazionali: sono emanati dallo ISAB 5. I principi contabili internazionali: sono stati elevati da parte della Unione Europea al rango di regole contabili obbligatorie 6. Lo scopo degli IFRS: È l'armonizzazione mondiale della contabilità 7. Il Framework: costituisce la base teorica del regolamento per i bilanci IFRS 8. Al primo posto nella gerarchia dei soggetti interessati al bilancio ci sono: gli investitori 9. Gli IAS/IFRS: prediligono una rappresentazione dinamica del bilancio e l'obbligo di redazione del rendiconto finanziario 10. In Italia la redazione del rendiconto finanziario:non è obbligatoria, salvo in alcuni casi Capitolo 9: 1. Con l'espressione "accounting harmonization":si intende il processo con il quale si è inteso far convergere la prassi contabile di determinati Paesi 2. Il processo di armonizzazione all'interno della Comunità Europea: È iniziato alla fine degli anni 70 3. Il fenomeno della globalizzazione: ha determinato a livello europeo una svolta nella strategia in materia di armonizzazione contabile 4. Ad oggi in Italia l'applicazione dei principi IAS/IFRS: costituisce un obbligo solo per le società quotate e talune realtà del mondo finanziario 5. L'obiettivo del bilancio redatto secondo i principi contabili internazionali: È quello di fornire informazioni sulla posizione finanziaria sul risultato economico e sui flussi di disponibilità liquide di un'impresa 6. L'adozione di un set di principi contabili comune e condiviso a livello internazionale: può essere in grado di offrire un miglioramento della visibilità aziendale 7. Il legislatore italiano: ha esteso la facoltà di adozione dei principi contabili internazionali anche alle società non quotate 8. Banche e intermediari finanziari: sono obbligate all'utilizzo degli Ias/Ifrs 9. Con la legge comunitaria del 31/10/2003 n. 306: È stata conferita delega al governo per emanare decreti contenenti disposizioni necessarie al fine di individuare i soggetti interessati all'applicazione degli IAS/IFRS. 10. Società emittenti strumenti finanziari diffusi tra il pubblico: sono obbligate all'applicazione dei principi contabili internazionali a prescindere dalla tipologia di bilancio che redigono Capitolo 10: 1. I framework degli OIC e quelli degli IFRS: presentano tra di loro alcune differenze che possono riflettersi sulla presentazione delle proprie performances e sui ratios di bilancio 2. I principi contabili nazionali: derivano dal Libro V del codice civile e integrati dalle regole contabili emanate dall'OIC 3. Gli IFRS: sono principi contabili internazionali emessi da un organismo indipendente (IASB) 4. I principi contabili nazionali: hanno lo scopo di tutelare e misurare il patrimonio aziendale, servendosi così del bilancio d'esercizio come strumento di analisi 5. I principi contabili internazionali:mirano principalmente a fornire un'informativa agli investitori e a tutti gli stakeholders in generale 6. Lo IAS 7: contiene le disposizioni per la redazione del rendiconto finanziario e la presentazione dell'informativa sui flussi finanziari 7. Gli IFRS: prevedono uno standard che deve essere contenuto nei documenti di bilancio 8. La relazione sulla gestione: È un documento obbligatorio richiesto dall'art. 2428 C.C. 9. La capitalizzazione dei costi pluriennali: È consentita dall'OIC 24 10. L'ammortamento per l'avviamento: È vietato per i principi Ias/Ifrs Capitolo 11: 1. Il codice civile prevede: che i criteri di valutazione non possano essere modificati da un esercizio all'altro se non in casi eccezionali 2. L'OIC 33: disciplina il passaggio da IFRS a principi contabili nazionali 3. L'IFRS 1:disciplina il passaggio da principi contabili nazionali a IFRS 4. Il ritorno agli OIC:si effettua in modo retroattivo 5. Il passaggio da IFRS a principi contabili nazionali:dev'essere debitamente motivato in nota integrativa 6. FTA sta per: First Time Adopter 7. Nel passaggio da principi contabili nazionali a IFRS: in nota integrativa va fornita un'ampia disclosure descrittiva delle principali operazioni messe in atto 8. L'articolo 13 del d.lgs 38/2005: sancisce il principio di irrilevanza fiscale delle rettifiche da conversione 9. L'adozione dei principi contabili internazionali: porta con sé un miglioramento dell'accounting quality 10. L'earnings management: È definibile come quell'asimmetria informativa presente fra manager dell'azienda e portatori di interesse Capitolo 12: 1. Gli Ias/Ifrs: prediligono l'utilizzo del fair value 2. Il criterio del costo storico:considera il costo di acquisto o produzione 3. Il criterio del costo storico: non è adottabile dalle società che hanno titoli quotati in mercati regolamentati 4. Il metodo del fair value: rientra tra i principi contabili internazionali 5. La gerarchia dei parametri da prendere in considerazione per la determinazione del fair value è: 1Prezzi di mercato 2Valore di confronto 3Valore approssimativo 6. Il metodo della valutazione di mercato: mira direttamente al mercato di riferimento e considera i parametri di base dei primi due livelli nella valutazione del fair value 7. Il metodo reddituale: considera diversi fattori per poi attualizzare il valore con il reddito corrente 8. Il metodo del costo: È noto anche come Cost Approach 9. Il costo storico:È un metodo facilmente identificabile, poiché riferito a valori rilevati in passato 10. Il fair value: È coerente con il principio della coerenza Capitolo 13: 1. Il Framework dell'International Accounting Standards Board (IASB) : È stato pubblicato allo scopo di sostenere il perseguimento dell'obiettivo della standardizzazione contabile internazionale 2. Secondo il quadro concettuale: i bilanci intendono fornire una rappresentazione fedele della gestione realizzata durante l'ultimo esercizio 3. Gli elementi strutturali che all'interno del Framework vengono indicati come costitutivi del bilancio d'esercizio sono: e attività, le passività, il capitale netto, i costi ed i ricavi 4. I prospetti che compongono il bilancio redatto in base ai principi contabili internazionali sono: Situazione patrimoniale/finanziaria, conto economico complessivo, prospetto delle variazioni di patrimonio netto, rendiconto finanziario e note al bilancio 6. Quando si ha un centro di costo: quando si ha un'unità organizzativa caratterizzata da un certo ammontare di risorse assegnate, una data tecnologia, un insieme omogeneo di risultati 7. In cosa consiste la localizzazione dei costi: la localizzazione dei costi consiste nella misurazione delle risorse consumate dai singoli centri 8. Cosa caratterizza i centri di produzione: sono rappresentati dalle unità organizzative al cui interno si svolgono i processi di trasformazione vera e propria 9. Cosa caratterizza i centri ausiliari: si riferiscono alle unità operative che, sebbene funzionalmente collocate nell'area della produzione, forniscono la loro utilità ad altri centri di costo 10. Cosa caratterizza i centri di servizio: sono esterni all'area della produzione e possono riguardare l'area commerciale, amministrativa, ecc Capitolo 4: 1. Cosa è il diagramma di redditività: È lo strumento utilizzato dall'impresa per misurare la potenzialità economico-strutturale 2. Su quali dati si basa il diagramma di redditività: costi fissi, costi variabili, ricavi 3. Cosa sono i costi fissi: i costi la cui dimensione non dipende dai volumi di produzione, nei limiti ovviamente di una data capacità produttiva 4. Cosa sono i costi variabili: i costi che variano al variare delle quantità prodotte 5. Cosa è il Breal even Point o punto di equilibrio: rappresenta la quantità di produzione, e quindi di vendita, che consente di coprire i costi totali 6. Cosa caratterizza il punto di equilibrio finanziario: come costi fissi e costi variabili si considerano solo quelli che generano esborsi monetari 7. Cosa consente di misurare la potenzialità economico strutturale: misura l'area delle perdite e quella dei profitti ed il conseguente grado di rischio 8. Cosa rappresenta il margine di contribuzione: la parte del prezzo di vendita che residua dopo la copertura dei costi variabili ed è quindi destinata alla copertura dei costi fissi 9. Quali sono le utilità della Break even Analysis: consente la definizione di budget flessibili e la valutazione degli effetti delle scelte aziendali sul rapporto costi-volumi-risultati 10. La diretta proporzionalità dei ricavi complessivi rispetto al volume venduto cosa determina: un limite del modello Capitolo 5: 1. Cosa vuole realizzare l'Ospedale di Montefiorito: vuole dotare la sua Divisione di Ostetrica e Ginecologia di un'unità attrezzata per la cardiotocografia 2. Il percorso di sviluppo dell'Ospedale Montefiorito inciderà sul livello dei costi totali: aumenteanno i costi totali in seguito all'investimento previsto 3. Le scelte operate dall'Ospedale Montefiorito come incideranno sui costi fissi: i costi fissi aumenteranno per acuisto macchinario, personale e manutenzione 4. Le scelte operate dall'Ospedale Montefiorito come incideranno sui costi variabili: i costi variabili aumenteranno per materiale di consumo e costi di energia elettrica 5. Cosa è il Breal even Point o punto di equilibrio: rappresenta la quantità di produzione, e quindi di vendita, che consente di coprire i costi totali 6. Cosa caratterizza il punto di equilibrio finanziario: come costi fissi e costi variabili si considerano solo quelli che generano esborsi monetari 7. Cosa consente di misurare la potenzialità economico strutturale: misura l'area delle perdite e quella dei profitti ed il conseguente grado di rischio 8. Cosa rappresenta il margine di contribuzione: la parte del prezzo di vendita che residua dopo la copertura dei costi variabili ed è quindi destinata alla copertura dei costi fissi 9. Si raggiunge il punto di equilibrio: si raggiunge il punto di equilibrio per valori inferiori alla capacità produttiva massima 10. Si raggiunge il Break even point: sì, corrisponde al punto di equilibrio Capitolo 6: 1. Qual è la visione dei processi nell'ottica dell'Activity Based Management: che sono i processi e non i prodotti che creano valore 2. Qual è l'elemento costitutivo dei processi nell'ottica dell'Activity Based Management: le attività 3. La gestione delle attività cosa comporta: l'analisi del costo e dell'efficienza delle attività, l'analisi del valore generato dalle attività, il miglioramento continuo della qualità, la re- ingegnerizzazione del processo 4. Cosa è il Business Process Reengineering: un approccio per il ridisegno dei processi aziendali al fine di migliorare le prestazioni chiave dell'azienda 5. Quali sono le componenti dell'Activity Based Costing: le categorie di risorse, i driver di risorse, gli activity cost pool, i driver delle attività, gli oggetti di costo, gli input dei costi diretti 6. Quali sono le fasi di progettazione di un modello di costing ABC: ricostruzione del processo e rilevazione del costo 7. Quale tecnica costituisce un'evoluzione dell'ABC: il Time-Driven Activity-Based Costing 8. Quali sono le criticità rilevate nell'ABC: si è evidenziato nelle sue applicazioni alcune problematiche nella misurazione e gestione dei costi, oltre a comportare costi elevati e operazioni complesse per il suo monitoraggio 9. Qual è la prima fase del Time Driven ABC: nella prima fase il TDABC individua il costo totale delle risorse (personale, attrezzature, tecnologia etc.) assegnate a uno specifico processo 10. Qual è la seconda fase del Time Driven ABC: nella seconda fase sono assegnati i costi delle risorse all'oggetto di costo sulla base delle attività richieste dall'oggetto di costo e della loro durata Capitolo 7: 1. Il caso analizzato quanti prodotti considera: 2 tipologie di calcolatrici da ufficio 2. In cosa si differenziano i processi produttivi: si differenziano per la quantità di materiali richiesti ed il numero di ore della manodopera di personale 3. Il processo produttivo dei due prodotti in quanti centri di costo è articolato: in 6 centri di costo 4. Il caso analizzato cosa chiede di determinare: i costi di produzione unitari per ogni prodotto 5. Quali sono le componenti dell'Activity Based Costing: le categorie di risorse, i driver di risorse, gli activity cost pool, i driver delle attività, gli oggetti di costo, gli input dei costi diretti 6. Quali sono le fasi di progettazione di un modello di costing ABC: ricostruzione del processo e rilevazione del costo 7. La gestione delle attività cosa comporta: l'analisi del costo e dell'efficienza delle attività, l'analisi del valore generato dalle attività, il miglioramento continuo della qualità, la re- ingegnerizzazione del processo 8. Che tipo di matrice viene adottata per il calcolo del costing: la matrice risorse-attività 9. Qual è l'activity driver del set-up: il numero di set-up 10. Qual è l'activity driver del controllo qualità: il numero di controlli Capitolo 8: 1. Qual è l'orizzonte temporale della Balanced Scorecard: 3 anni 2. Quale approccio alla performance adotta la Balanced Scorecard: l'approccio olistico 3. Da quali autori è stata sviluppata la Balanced Scorecard: kaplan e norton 4. Nel 1996 quale cambiamento subisce la BSC: si passa dalla Bsc intesa come scheda di misurazione delle performance aziendali alla Bsc intesa come processo di management strategico 5. Qual è il principale merito della BSC: quello di collegare gli obiettivi operativi a breve termine con gli obiettivi strategici a lungo termine 6. Quante sono le prospettive analizzate dalla BSC: 4 7. Come devono essere le misure scelte dall'azienda: chiare - semplici e dinamiche 8. Qual è l'orizzonte temporale del Piano della Performance: 3 anni 9. Quale normativa prevede la Balanced Scorecard come strumento di controllo strategico: delibera ANAC ex CIVIT 89/2010 10. Cosa si intende per Piano della Performance: una programmazione triennale degli obiettivi strategici dell'amministrazione Parte 5: Capitolo 1: 1. L'impresa è un sistema costituito da un insieme di attori e risorse: organizzato per la realizzazione di attività finalizzate al raggiungimento di determinati obiettivi, attraverso l'interdipendenza con una molteplicità di soggetti esterni 2. Nel corso della sua evoluzione, l'impresa apprende, maturando un proprio insieme di conoscenze che sono alla base del suo operare. In questo senso, essa va considerata come: un sistema cognitivo 3. Il concetto di sistema impresa smart dal punto di vista tecnologico attiene: al fatto che deve essere basato sulle "intelligenze" rese possibili dalle tecnologie innovative e gestite da e attraverso sistemi artificiali sofisticati 4. Oggi la finalità fondamentale dell'impresa è il passaggio alla: sostenibilità, ossia operare per la soddisfazione equilibrata di tutti gli stakeholder aziendali 5. Le imprese più avanzate sul piano della sostenibilità hanno iniziato a porre alla base di tutta la loro attività un purpose, inteso come: uno scopo di interesse generale che non si esaurisce nella semplice dimensione della redditività e caratterizza tutto il sistema aziendale e il suo brand 6. I livelli in cui si articola la sostenibilità dell'impresa comportano: che l'impresa cerca di affermarsi anche in relazione al contributo primario alla soluzione delle problematiche dello sviluppo sostenibile 7. Il percorso evolutivo dell'impresa verso la sostenibilità individua: quattro fasi tipiche 8. L'ultima fase logica del percorso verso la sostenibilità è raggiunta quando l'impresa: innova il suo business model in modo che le misure per raggiungere il vantaggio competitivo sono efficaci anche per sviluppare benefici collettivi e viceversa 9. La sostenibilità dell'impresa si sviluppa su un'ulteriore quarta dimensione, in un certo modo trasversale a quella economica, a quella ambientale ed a quella sociale, rappresentata dal: sistema di governo dell'impresa 10. Il governo dell'impresa è: l'insieme di organismi, regole e processi interni attraverso cui l'azienda è diretta e amministrata Capitolo 2: 1. La gestione strategica è finalizzata a: raggiungere determinati obiettivi relativi alla creazione di valore nel medio lungo termine e all'evoluzione sostenibile dell'impresa 2. La complessiva strategia aziendale è la risultante di quattro tipi di strategie specifiche ed interdipendenti: e strategie competitive, le strategie di creazione di valore per gli stakeholder, le strategie di crescita, le strategie cooperative 3. L'efficacia della strategia (e del modo in cui è implementata) è misurata con riferimento al valore: economico, ambientale e sociale creato dall'impresa nel medio-lungo termine 4. Al cambiamento strategico deve corrispondere: il cambiamento organizzativo 5. I 3 obiettivi chiave che guidano l'azienda sono: generare valore economico in misura adeguata a remunerare il capitale investito, generare valore per la comunità, rafforzare il proprio patrimonio di risorse e competenze 6. In contesti in forte mutamento, per poter generare risultati positivi consistenti, le strategie devono essere fortemente innovative; essere cioè: in grado di condurre l'impresa verso posizioni diverse e migliori di quelle ormai consolidate e attuate più o meno efficacemente dai concorrenti 7. L'analisi SWOT esplicita: da, un lato, i punti di forza e di debolezza dell'impresa, dall'altro, le condizioni del contesto descritte in termini di minacce e opportunità per l'impresa stessa 8. La carta dei valori: È un documento sintetico ove i valori chiave sono illustrati attraverso poche proposizioni 9. I concetti di purpose, visione e missione: influenzano naturalmente i valori poiché esprimono lo scopo alto che l'impresa vuole contribuire a raggiungere 10. I valori consolidati nel sistema aziendale, a loro volta, influenzano: la scelta del purpose, della visione e della missione Capitolo 3: 1. Il management per operare efficacemente nella visione di un'impresa sostenibile e strettamente in sintonia con i propri portatori di interesse deve: sviluppare processi di accountability delle proprie performance 2. L'accountability è uno strumento che comprende il coinvolgimento diretto: degli stakeholder (stakeholder engagement) 3. Il management delle performance si realizza quando: È in grado di guidare i comportamenti delle persone che operano nelle organizzazioni 4. L'accountability nelle organizzazioni private è molto più presente ed imprescindibile nelle aziende che operano in settori di attività: considerati critici dal punto di vista sociale e/o di prerogativa soprattutto del settore pubblico 5. Il concetto di accountability richiama un aspetto della: responsabilità relazionale, ossia la responsabilità di una persona verso un'altra All'interno della struttura del capitale, quale di queste voci è una componente ideale del capitale netto? Riseva straordinaria Attraverso il bilancio d'esercizio è possibile Valutare l'operato degli amministratori Attualmente, lo standard di riferimento per la rendicontazione delle informazioni non finanziarie è Il GRI (Global Reporting Initiative) Banche e intermediari finanziari Sono obbligate all'utilizzo degli Ias/Ifrs Che cosa è l'anticipazione bancaria E' un contratto tipico con cui la banca mette a disposizione del cliente una somma di denaro ottenendo in garanzia il pegno di titoli o merci Che cosa è l'apertura di credito in c/c E' il contratto con il quale la banca si obbliga a tener a disposizione del cliente una somma di denaro per un dato periodo di tempo o a tempo indeterminato Che tipo di contratto è il Mutuo Bancario Reale e Unilaterale Che tipo di matrice viene adottata per il calcolo del costing La matrice risorse-attività Chi controlla il bilancio? Il collegio sindacale Chi sono gli obbligazionisti I creditori - finanziatori della società Chi sono i collaboratori autonomi Sono i collaboratori esterni all'azienda Come agisce il controllo di gestione sugli obiettivi aziendali In modo che gli obiettivi siano coerenti con le risorse a disposizione e con il contesto di riferimento Come avviene registrata la posizione a credito o a debito nei confronti dell'Erario Con il giroconto contabile del conto Iva c/vendite e Iva c/acquisti Come devono essere le misure scelte dall'azienda Chiare - semplici e dinamiche Come può essere definito il costo di produzione Il valore monetario delle risorse impiegate per la realizzazione dei processi di produzione economica messi in atto dalle aziende Come può essere il conto corrente Stabilmente attivo e passivo e quindi con saldi diversi Come può essere la natura dei valori prescelti per valutare il costo da riferire ai vari oggetti di calcolo del costo di produzione Valori passati, valori attuali, valori futuri Come si sa le perdite intaccano più o meno gravemente il Capitale Sociale. In quale situazione ci sono dei precisi obblighi (dettati dal c.c.) per gli organi sociali Perdite maggiori di 1/3 del Capitale Sociale Come si valutano le rimanenze Al minore tra costo storico e mercato Come viene definito il principio secondo il quale si deve tenere conto della funzione economica dell'elemento dell'attivo o del passivo considerato? Principio della Prevalenza della sostanza sulla forma Con il metodo del costo corrente Le attività sono iscritte in bilancio indicando l'importo delle risorse finanziarie che dovrebbero essere impiegate per pagare un bene simile od uguale qualora esso fosse acquistato attualmente, ovvero il giorno della sua eventuale sostituzione (rimpiazzo). Con il piano economico degli esercizi successivi Si pongono a confronto ricavi previsti di vendita e costi previsti da sostenere per giustificare il risultato economico prospettico Con il termine "rendicontazione non-finanziaria" si intende L'insieme degli strumenti di reporting che unitamente alle performance economico- finanziarie, restituiscono informazioni sulle variabili non-finanziarie presenti in azienda Con il termine rendicontazione non-finanziaria si intende L'insieme degli strumenti di reporting che unitamente alle performance economico- finanziarie, restituiscono informazioni sulle variabili non-finanziarie presenti in azienda Con la legge comunitaria del 31/10/2003 n. 306 È stata conferita delega al governo per emanare decreti contenenti disposizioni necessarie al fine di individuare i soggetti interessati all'applicazione degli IAS/IFRS. Con l'aumento del Capitale sociale la capitalizzazione del fondo di riserva implica Una modifica del valore nominale delle quote di ciascun socio e non comporta variazione del capitale netto Con l'emissione della fattura di vendita cosa si determina Il credito verso il cliente Con l'espressione "accounting harmonization" Si intende il processo con il quale si è inteso far convergere la prassi contabile di determinati Paesi Con l'espressione accounting harmonization Si intende il processo con il quale si è inteso far convergere la prassi contabile di determinati Paesi Consideriamo tre esercizi dell'azienda Alfa produttrice di pasta. 1° esercizio acquisto del grano per produrre la pasta; 2° esercizio produzione della pasta; 3° esercizio vendita e consegna della pasta al cliente x. In quale esercizio si realizza la competenza economica del ricavo di vendita Nel 3° esercizio. Consideriamo tre esercizi dell'azienda Alfa produttrice di pasta. 1° esercizio= acquisto del grano per produrre la pasta; 2° esercizio= produzione della pasta; 3° esercizio=vendita e consegna della pasta al cliente x. In quale esercizio si realizza la competenza economica del ricavo di vendita Nel 3° esercizio. Consideriamo tre esercizi dell'azienda Beta, 1° esercizio vendita di 100 cappotti, 2° esercizio acquisto del tessuto e produzione di 100 cappotti, 3° esercizio consegna dei capi al cliente. In quale esercizio si realizza la competenza economica del costo sostenuto per l'acquisto del tessuto e del ricavo di vendita dei 100 cappotti? Nel 3° esercizio si realizza la competenza economica sia del costo che del ricavo Consideriamo tre esercizi dell'azienda Beta, 1° esercizio= vendita di 100 cappotti, 2° esercizio= acquisto del tessuto e produzione di 100 cappotti, 3° esercizio= consegna dei capi al cliente. In quale esercizio si realizza la competenza economica del costo sostenuto per l'acquisto del tessuto e del ricavo di vendita dei 100 cappotti? Nel 3° esercizio si realizza la competenza economica sia del costo che del ricavo Cosa caratterizza i centri ausiliari Si riferiscono alle unità operative che, sebbene funzionalmente collocate nell'area della produzione, forniscono la loro utilità ad altri centri di costo Cosa caratterizza i centri di produzione Sono rappresentati dalle unità organizzative al cui interno si svolgono i processi di trasformazione vera e propria Cosa caratterizza i centri di servizio Sono esterni all'area della produzione e possono riguardare l'area commerciale, amministrativa, ecc Cosa caratterizza il Direct Cost Il costo di prodotto è costituito da soli costi diretti, la cui imputazione non necessita di alcuna base di ripartizione Cosa caratterizza il punto di equilibrio finanziario Come costi fissi e costi variabili si considerano solo quelli che generano esborsi monetari Cosa compone il costo diproduzione Il costo di produzione si compone di vari elementi, ciascuno corrispondente al costo di impiego dei diversi fattori produttivi, o di gruppi di fattori produttivi, che concorrono alla realizzazione di un dato processo di produzione Cosa consente di misurare la potenzialità economico strutturale Misura l'area delle perdite e quella dei profitti ed il conseguente grado di rischio Cosa è il Breal even Point o punto di equilibrio Rappresenta la quantità di produzione, e quindi di vendita, che consente di coprire i costi totali Cosa è il Business Process Reengineering Un approccio per il ridisegno dei processi aziendali al fine di migliorare le prestazioni chiave dell'azienda Cosa è il controllo di gestione Un sistema di governo aziendale, che agisce prima, durante e dopo i processi decisionali, per orientarli, strutturarli e tradurli in azioni efficaci ed efficienti Cosa è il diagramma di redditività È lo strumento utilizzato dall'impresa per misurare la potenzialità economico-strutturale Cosa è il procedimento diretto di attribuzione dei costi all'unità di prodotto Si tratta di una misurazione oggettiva, in quanto la relazione che lega il consumo del fattore produttivo da parte dell'unità di prodotto è osservabile e misurabile Cosa prevede il piano di ammortamento La capitalizzazione del costo di acquisto e ripartirlo tra gli esercizi nei quali si pensa di poterlo utilizzare Cosa prevede il principo generale di applicazione dell'imposta sul valore aggiunto Prevede la tassazione del bene da parte del cedente all'origine Cosa rappresenta il margine di contribuzione La parte del prezzo di vendita che residua dopo la copertura dei costi variabili ed è quindi destinata alla copertura dei costi fissi Cosa rappresentano gli assegni familiari e le indennità di malattia e maternità per l'azienda Un credito nei confronti dell'INPS Cosa si intende per bene strumentale Sono quei beni che all'interno dell'impresa non esauriscono la loro utilità in un solo esercizio Cosa si intende per costi pluriennali Sono quei costi di cui si ha necessità di ripartizione tra più esercizi ma che non possiedono il requisito della commerciabilità Cosa si intende per costo di acquisto? Il prezzo di acquisto, al netto di sconti commerciali e abbuoni; e i costi direttamente imputabili sostenuti per la messa in funzione del bene Cosa si intende per costo primo Il valore delle materie prime impiegate per la realizzazione della produzione Cosa si intende per Factoring Un contratto con il quale un imprenditore (cedente o fornitore) si impegna a cedere ad un altro soggetto tutti i crediti derivati o derivanti dall'esercizio della sua impresa maturati nei confronti di un altro imprenditore Cosa si intende per pagamento dell'imposta iva per auto-accertamento Il contribuente calcola e determina periodicamente il proprio debito d'imposta Cosa si intende per Piano della Performance Una programmazione triennale degli obiettivi strategici dell'amministrazione Cosa si intende per volume d'affari S'intende l'ammontare complessivo delle cessioni di beni e delle prestazioni di servizi effettuate e registrate in un anno solare, tenendo conto delle eventuali variazioni apportate con le apposite note di variazione Cosa sono i costi di prodotto Sono i costi associabili in modo diretto o indiretto alla realizzazione di un prodotto/servizio Cosa sono i costi figurativi Costi che l'impresa non sostiene effettivamente in quanto derivano da fattori non acquisiti presso terzi ma apportati dal proprietario o dai soci Cosa sono i costi fissi I costi la cui dimensione non dipende dai volumi di produzione, nei limiti ovviamente di una data capacità produttiva Cosa sono i costi standard Costi che appartengono alla categoria dei costi preventivi, ma sono riferiti a condizioni operative non attuali ma ipotetiche Cosa sono i costi variabili I costi che variano al variare delle quantità prodotte Cosa vuole realizzare l'Ospedale di Montefiorito Vuole dotare la sua Divisione di Ostetrica e Ginecologia di un'unità attrezzata per la cardiotocografia Gli indizi di impairment Possono essere interni ed esterni Gli schemi di conto economico e di stato patrimoniale previsti dal codice civile Possono subire modifiche, soltanto in casi limitati Gli standard setter inglese ed australiano Considerano il principio del sostanziale trasferimento dei rischi e dei benefici quale unico criterio discriminante le differenti tipologie di leasing (finanziario ed operativo) Gli stumenti finaziari derivati passivi sono classificati in una nuova voce indicata Tra i fondi rischi e oneri I 3 obiettivi chiave che guidano l'azienda sono Generare valore economico in misura adeguata a remunerare il capitale investito, generare valore per la comunità, rafforzare il proprio patrimonio di risorse e competenze I bilanci straordinari sono quelli componibili in ipotesi di Di cessazione aziendale, relativa o assoluta, riguardanti gli istituti della trasformazione, della fusione e della scissione, della cessione e del conferimento, delle attività liquidatorie, volontarie e concorsuali I cespiti costruiti in economia dall'impresa che svolge attività in modo continuativo in che modo vanno valutati Al costo di fabbricazione incluso dei costi diretti e di una quota di spese generali di fabbricazione I cespiti costruiti in economia dall'impresa che svolge attività occasionale in che modo vanno valutati Al costo di fabbricazione escluso della quota di spese generali di fabbricazione I concetti di purpose, visione e missione Influenzano naturalmente i valori poiché esprimono lo scopo alto che l'impresa vuole contribuire a raggiungere I conti (finanziari ed economici) funzionano In modo antitetico I contributi a carico del datore di lavoro come sono rilevati Come debiti in AVERE dei conti accesi agli istituti previdenziali (INPS e INAIL) e come costi in DARE dei conti di reddito acceso ai costi d'esercizio Contributi sociali I contributi sociali e previdenziali per le pensioni , la disoccupazione , la cassa integrazione, gli assegni familiari, l'assistenza malattia e maternità a chi sono dovuti All'INPS I costi di impianto e di ampliamento indicano Il valore dei servizi acquisiti dall'impresa in sede di costituzione o in occasione del suo ampliamento e sono per lo più rappresentati da spese legali, imposte di registro, spese per la pubblica sottoscrizione, spese notarili I costi di ricerca, di sviluppo e di pubblicità riguardano In generale tutte quelle attività destinate ad aumentare la produttività del lavoro, l'immagine dell'impresa e la sua redditività I costi semifissi Mostrano una variabilità nel passaggio da un dato livello di attività (all'interno del quale l'andamento è costante) a uno successivo I crediti e i debiti di finanziamento Sorgono da operazioni di prestito concesso a terzi o ricevuto da terzi I debiti di finanziamento che natura hanno Non monetaria I debiti di funzionamento che natura hanno Monetaria I diritti di brevetto industriale rappresentano Metodologie produttive, utilizzate in via esclusiva dall'impresa per un periodo coincidente con l'arco di tempo di utilizzazione I fatti amministrativi sotto quali aspetti vengono osservati Sotto l'aspetto monetario finanziario ed economico I flussi di comunicazione formale collegati all'accountability e quelli di natura implicita devono essere Inseriti in un unico piano strategico, in grado di garantire lo sviluppo di un legame di fiducia, consenso e fidelizzazione con i propri stakeholder I framework degli OIC e quelli degli IFRS Presentano tra di loro alcune differenze che possono riflettersi sulla presentazione delle proprie performances e sui ratios di bilancio I livelli in cui si articola la sostenibilità dell'impresa comportano Che l'impresa cerca di affermarsi anche in relazione al contributo primario alla soluzione delle problematiche dello sviluppo sostenibile I metodi di valorizzazione dei costi agli oggetti prescelti come possono essere Metodo diretto e metodo indiretto I principi contabili Sono regole tecnico-ragionieristiche che individuano i fatti da registrare ed i criteri di valutazione ed esposizione dei valori in bilancio I principi contabili internazionali Sono emanati dallo ISAB I principi contabili internazionali Mirano principalmente a fornire un'informativa agli investitori e a tutti gli stakeholders in generale I principi contabili internazionali Sono emanati dall’International Accounting Standards Board (IASB) I principi contabili internazionali Sono stati elevati da parte della Unione Europea al rango di regole contabili obbligatorie I principi contabili nazionali Derivano dal Libro V del codice civile e integrati dalle regole contabili emanate dall'OIC I principi contabili nazionali Hanno lo scopo di tutelare e misurare il patrimonio aziendale, servendosi così del bilancio d'esercizio come strumento di analisi I principi contabili nazionali Sono obbligatori per tutte le società quotate I principi contabili nazionali Hanno lo scopo di tutelare e misurare il patrimonio aziendale, servendosi così del bilancio d'esercizio come strumento di analisi I principi contabili rappresentano Un insieme ordinato di regole che fissano i modi di contabilizzazione delle operazioni aziendali I principi di redazione del bilancio sono indicati Dall'art. 2423 bis c.c. I principi di revisione ISA Italia affrontano il tema della continuità aziendale mediante il principio ISA Italia 570 I procedimenti di rilevazione possono essere classificati in relazione al tempo di manifestazione dei fatti aziendali in Antecedenti, concomitanti e susseguenti I prospetti che compongono il bilancio redatto in base ai principi contabili internazionali sono Situazione patrimoniale/finanziaria, conto economico complessivo, prospetto delle variazioni di patrimonio netto, rendiconto finanziario e note al bilancio I proventi e gli oneri finanziari Devono essere indicati nella classe C) per l'importo netto I proventi e gli oneri straordinari sono rilevati Nell'aggregato e) del conto economico I requisiti di un sistema informativo, che sanciscono la sua idoneità a supportare il processo decisione-azione sono Selettività, elasticità, affidabilità, convenienza e accettabilità I sistemi impropri di scritture comprendono Il sistema degli impegni, il sistema dei rischi, il sistema dei beni presso terzi, ed altri I soggetti maggiormente interessati alla conoscenza dei dati che il bilancio di gruppo può fornire sono I soci portatori degli interessi di maggioranza della società capogruppo I soggetti passivi dell'Iva hanno diritto a esercitare la detrazione Iva sugli acquisti Sempre I valori consolidati nel sistema aziendale, a loro volta, influenzano La scelta del purpose, della visione e della missione Il "il principio della conoscenza profonda e della capacità di apprendimento" E' connesso a un lento e graduale processo cognitivo di accumulazione delle potenzialità che conduce alla “competenza” Il "principio delle condizioni dell'equilibrio prospettico aziendale" Detta le condizioni economiche, finanziarie e patrimoniali da verificarsi nella loro integrazione e da studiare per istituire l'azienda, farla convenientemente funzionare e opportunamente cessare, se vengono meno dette condizioni Il 28/12/2016 la società Alfa riceve un anticipo da un cliente per la realizzazione di un prodotto. La realizzaione verrà avviata con l'anno nuovo. Che tipo di componente di reddito rappresenta per la società l'anticipo rcevuto? Un ricavo conseguito anticipatamente Il bilancio d'esercizio È un documento obbligatorio che serve ad indicare i risultati economici, finanziari e patrimoniali di un'impresa Il bilancio d'esercizio È uno strumento di conoscenza, di controllo e di comunicazione Il bilancio d'esercizio È uno strumento conoscitivo sia interno che esterno Il bilancio d'esercizio È uno strumento di conoscenza, di controllo e di comunicazione Il bilancio d'esercizio È un documento obbligatorio che serve ad indicare i risultati economici, finanziari e patrimoniali di un'impresa Il bilancio d'esercizio deve essere approvato Entro 120 gg dalla chiusura dell'esercizio sociale Il bilancio d'esercizio deve essere reso pubblico Entro 30 gg dalla sua approvazione Il bilancio di gruppo comprende Il bilancio di gruppo in senso stretto e la relazione sulla gestione del gruppo Il bilancio di gruppo deve possedere I requisiti di comprendere i bilanci di tutte le imprese partecipanti, anche quelle che hanno la propria sede al di fuori dei territori comunitari Il bilancio di gruppo esercita Una funzione informativa, non esaustiva Il bilancio di gruppo può assumere la denominazione di bilancio combinato quando È riferito a gruppi con struttura orizzontale Il bilancio di gruppo può assumere la denominazione di bilancio consolidato quando E' riferito a gruppi con struttura verticale Il bilancio di gruppo può essere inteso come un Documento integrativo dei bilanci delle singole unità con proprie autonome finalità Il Bilancio di Sostenibilità affonda le sue origini Tra la fine degli anni Novanta e l'inizio degli anni Duemila Il bilancio è controllato da Il collegio sindacale Il D.Lgs. 39/2010 attiene Le disposizioni in materia di revisione legale dei conti Il D.Lgs. 58/1998 stabilisce che Le società quotate possono utilizzare gli IAS-IFRS Il D.Lgs. che ha modificato la disciplina del bilancio è stato emanato in attuazione della Direttiva 2006/43/CE Il D.Lgs. che ha modificato la disciplina del bilancio è stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale N° 205 Il D.Lgs. del 2015 che ha modificato la disciplina del bilancio ha introdotto importanti novità in tema di Rendiconto finanziario Il D.Lgs. del 2015 che ha modificato la disciplina del bilancio non riguarda Le imprese individuali Il diritto alla detrazione dell'Iva quando si esercita Quando l'iva è esigibile Il due process dello IASB è una procedura Per l'emanazione dei principi contabili internazionali Il fabbisogno finanziario netto è generato Dall'insieme degli investimenti in attesa di realizzo e delle risorse pronte a essere investite Il Factor accredita gli importi relativi ai crediti ceduti solo dopo aver ricevuto la certezza dell'incasso degli stessi . Tale definizione in quale categoria rientra Maturity factoring Il Factor accredita gli importi relativi ai crediti ceduti solo dopo aver ricevuto la certezza dell'incasso degli stessi. Tale definizione in quale categoria rientra Maturity factoring Il fair value È coerente con il principio della coerenza Il fenomeno della globalizzazione Ha determinato a livello europeo una svolta nella strategia in materia di armonizzazione contabile Il fine ultimo del sistema aziendale è Quello di conoscere il valore economico di una data entità produttiva riferito sia ai tempi attuali sia a quelli futuri Il Framework Costituisce la base teorica del regolamento per i bilanci IFRS Il Framework dell'International Accounting Standards Board (IASB) È stato pubblicato allo scopo di sostenere il perseguimento dell'obiettivo della standardizzazione contabile internazionale Il Framework internazionale Presenta i requisiti da applicare affinché un report integrato possa essere considerato conforme Il Global Compact È un'iniziativa sviluppata nei primi anni Duemila da parte delle Nazioni Unite IL Global Reporting Initiative (GRI) È stato fondato nel 1997 dall'organizzazione Ceres Il governo dell'impresa è L'insieme di organismi, regole e processi interni attraverso cui l'azienda è diretta e amministrata Il 'il principio della conoscenza profonda e della capacità di apprendimento' È connesso a un lento e graduale processo cognitivo di accumulazione delle potenzialità che conduce alla 'competenza' Il legislatore italiano Ha esteso la facoltà di adozione dei principi contabili internazionali anche alle società non quotate Il management delle performance si realizza quando È in grado di guidare i comportamenti delle persone che operano nelle organizzazioni Il management per operare efficacemente nella visione di un'impresa sostenibile e strettamente in sintonia con i propri portatori di interesse deve Sviluppare processi di accountability delle proprie performance Il Margine operativo lordo indica Il risultato della gestione caratteristica Il metodo del costo È noto anche come Cost Approach Il metodo del fair value Rientra tra i principi contabili internazionali Il metodo della valutazione di mercato Mira direttamente al mercato di riferimento e considera i parametri di base dei primi due livelli nella valutazione del fair value Il metodo reddituale Considera diversi fattori per poi attualizzare il valore con il reddito corrente Il nuovo OIC 11 Focalizza l'attenzione sul concetto di rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale e finanziaria dell'impresa nonché del risultato economico d'esercizio Il nuovo OIC 11 è entrato in vigore Nel 2018 Il passaggio da IFRS a principi contabili nazionali Dev'essere debitamente motivato in nota integrativa Il passivo patrimoniale si compone Di cinque classi contraddistinte da lettere maiuscole Il percorso di sviluppo dell'Ospedale Montefiorito inciderà sul livello dei costi totali Aumenteanno i costi totali in seguito all'investimento previsto Il percorso evolutivo dell'impresa verso la sostenibilità individua Quattro fasi tipiche Il piano dei conti si divide in quante sezioni Due Il piano delle vendite Definisce le scelte sui prodotti da esitare e sui mercati di sbocco Il piano finanziario (o patrimoniale) evidenzia in primo luogo La situazione finanziaria a breve Il piano generale di esercizio E' il risultato della combinazione di vari piani relativi ai settori e agli aspetti della complessiva gestione aziendale Il premio di assicurazione contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali a chi viene liquidato All'Inail Il prestito obbligazionario rappresenta Una forma di finanziamento a medio/lungo termine Il presupposto della continuità aziendale è richiamato Nell'OIC 11 Il primo accademico a parlare di CSR è stato Howard R. Bowen Il principale obiettivo della contabilità ordinaria Annotare tutti i fatti aziendali intervenuti nella vita ziendale che abbiano comportato movimento di denaro e l'insorgere di crediti e debiti Il Principio Contabile IAS 36, riduzione durevole di valore delle attività, impone agli amministratori di verificare al termine di ogni esercizio Se esistano «indizi» che possano far ritenere possibile che il valore contabile degli asset sia superiore al «recoverable amount» Il principio della conoscenza È connesso a un lento e graduale processo cognitivo di accumulazioni delle potenzialità che conduce alla competenza Il principio della contabilità generale (o sistematica) deriva Dalla conoscenza strutturale del sistema aziendale basato sulla determinazione e sulla contrapposizione del settore finanziario (originario) con quello economico (derivato) della gestione Il principio della correttezza implica Il rispetto di determinate norme di legge e regole amministrative nella loro necessaria integrazione Il principio della prevalenza della sostanza sulla forma implica La prevalenza della sostanza economica degli accadimenti sulla loro qualificazione giuridica Il principio della prevalenza della sostanza sulla forma prevede Di attribuire importanza alla sostanza degli accadimenti aziendali e non agli aspetti formali degli stessi Il principio della verità implica L'applicazione di corrette stime da parte dei redattori ai quali non si può richiedere una verità oggettiva, irraggiungibile in presenza di valori stimati e congetturati Il principio dell'analisi dei costi assume Una rilevante importanza per il controllo dei fatti economici e per l'impostazione di una politica aziendale basata sul loro contenimento Il 'principio delle condizioni dell'equilibrio prospettico aziendale' Detta le condizioni economiche, finanziarie e patrimoniali da verificarsi nella loro integrazione e da studiare per istituire l'azienda, farla convenientemente funzionare e opportunamente cessare, se vengono meno dette condizioni Il principio di comprensibilità di cui all'OIC 11 attiene Alla necessità di informazioni analitiche in grado di distinguere diverse aree di gestione Il principio di continuità implica che Le valutazioni siano effettuate tenendo conto delle valutazioni che i beni oggetto di valutazione potranno avere nei futuri periodi amministrativi Il principio di imparzialità indicato dall'OIC 11 attiene All'indipendenza nelle valutazioni discrezionali Il principio di prudenza implica che Le perdite vadano contabilizzate sempre, anche se ritenute incerte e/o presunte Il principio di Rilevanza Lascia immutato l'obbligo di regolare tenuta delle scritture contabili Il principio di separazione implica che Gli elementi eterogenei siano rappresentati e valutati secondo criteri differenti Il principio di significatività indicato dall'OIC 11 attiene Alla necessità di comunque validare il bilancio, anche se presenta lievi imperfezioni contabili Il principio enunciato nell'art. 56 del D.lgs. 12 dicembre 2003, n. 344 è Quello della dipendenza parziale Il processo di armonizzazione all'interno della Comunità Europea È iniziato alla fine degli anni 70 Il processo produttivo dei due prodotti in quanti centri di costo è articolato In 6 centri di costo In base al principio dell'inerenza La deducibilità dei costi è ammessa solo se si riferiscono ad attività o beni da cui derivano ricavi che concorrono a formare il reddito imponibile In caso di società di persone, quando nella propria dichiarazione IRPEF l'ammontare della perdita imputabile a ciascun socio supera l'ammontare complessivo dei suoi redditi, la differenza può essere portata in diminuzione del reddito complessivo nei periodi successivi ma non oltre Il 5°anno In caso di una riduzione del Capitale Sociale il Codice Civile disciplina precisi obblighi, quali Convocare in breve tempo l'assemblea dei soci, redigere una relazione sulla situazione patrimoniale della società (da far visionare a tutti i soci) e Esporre in assemblea i fatti di rilievo avvenuti dopo la sua redazione In che modo viene costituita la società di capitali In modo simultaneo eo in pubblica sottoscrizione In contesti in forte mutamento, per poter generare risultati positivi consistenti, le strategie devono essere fortemente innovative; essere cioè In grado di condurre l'impresa verso posizioni diverse e migliori di quelle ormai consolidate e attuate più o meno efficacemente dai concorrenti In cosa consiste la localizzazione dei costi La localizzazione dei costi consiste nella misurazione delle risorse consumate dai singoli centri In cosa si differenziano i processi produttivi Si differenziano per la quantità di materiali richiesti ed il numero di ore della manodopera di personale In determinati casi, il bilancio d'esercizio può essere approvato Entro 180 gg dalla chiusura dell'esercizio sociale In ipotesi di cessione aziendale, in base a quale parametro, si determina il prezzo di vendita di un'azienda? In base ai flussi reddituali prospettici attualizzati In Italia la redazione del rendiconto finanziario Non è obbligatoria, salvo in alcuni casi In Italia, il modello di Business Corporation è stato introdotto con le Società Benefit nel 2016 In Italia, la prima forma di imprenditorialità sociale è stata prevista nel 1991 con l'introduzione delle Cooperative sociali In Italia, per la redazione del bilancio (individuale e/o consolidato), le aziende che non applicano i principi contabili internazionali IAS/IFRS fanno riferimento Alle norme del Codice Civile / Alle norme del Codice Civile ed ai Principi Contabili Nazionali emessi dall’OIC, che svolgono tuttavia esclusivamente una funzione integrativa- interpretativa delle norme di legge In Italia, per la redazione del bilancio (individuale e/o consolidato), le aziende che non applicano i principi contabili internazionali ias/ifrs fanno riferimento Alle norme del codice civile In Italia, una forte spinta alla diffusione della rendicontazione non finanziaria è generata Dal D.Lgs. 254/2016 In merito al rendiconto finanziario, il codice civile Non ne definisce il contenuto minimo, ma ne indica gli obiettivi In quale classe sono collocabili i prodotti in magazzino, a fine esercizio nella struttura del reddito? Rimanenze finali attive In quali società una parte di utile è destinato (facoltativamente) a fondo di riserva Società di capitali In relazione alla loro diversa natura, gli interessi che confluiscono sul bilancio si distinguono in Interessi oggettivi ed interessi soggettivi In relazione alla natura e al grado di astrazione, i sistemi si dividono in Sistemi fisici e sistemi socioeconomici In seguito al D.Lgs. 139/2015, la nota integrativa Deve dare notizia dei fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura dell'esercizio In seguito alla modifica dell'art. 2424 c.c, le informazioni prima contenute nei conti d'ordine devono essere ora riportate, per espressa previsione normativa Nella nota integrativa In seguito alla modifica dell'art. 2424 c.c, tra le voci di patrimonio netto È stata introdotta la "Riserva per operazione di copertura dei flussi finanziari attesi" In seguito alla modifica dell'art. 2424 c.c., nello Stato patrimoniale Le azioni proprie devono essere portate in diretta diminuzione del patrimonio netto In seguito alla modifica dell'art. 2425 c.c., i proventi e gli oneri derivanti da imprese sottoposte al controllo delle controllanti Devono essere indicati separatamente, nella classe C) Proventi e oneri finanziari In seguito alla modifica dell'art. 2425 c.c., l'avviamento Va ammortizzato secondo la sua vita utile In seguito alle modifiche introdotte dal D.Lgs. 139/2015, in nota integrativa non è più richiesta La composizione dei costi di di ricerca e di pubblicità In seguito alle modifiche introdotte dal D.Lgs. 139/2015, la natura e gli effetti dei fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura dell'esercizio vanno riportati In nota integrativa In seguito alle modifiche introdotte dal D.Lgs. 139/2015, le informazioni prima espresse dai conti d'ordine Vanno obbligatoriamente riportate in nota integrativa In seguito alle modifiche introdotte dal D.Lgs. 139/2015, nello stato patrimoniale I costi di ricerca e pubblicità non vanno più indicati tra le immobilizzazioni In sintesi, come si realizza l'obiettivo di un sistema di misurazione dei costi Attraverso il collegamento tra le voci di costo aggregate per natura e l'unità di prodotto In termini di obbligatorietà come si distinguono la contabilità generale e la contabilità analitica La contabilità generale è obbligatoria, la contabilità analitica non è obbligatoria In termini di precisione come si distinguono la contabilità generale e la contabilità analitica La contabilità generale ha una massima precisione, la contabilità analitica ha una minore precisione In una azienda, le funzioni direttive sono quelle che Svolgono un'azione di coordinamento e di accentramento ma in linea subordinata sia a quelle amministrative che a quelle tecniche In una azienda, le funzioni esecutive sono quelle che Possono avere carattere più o meno qualificato o specializzato e richiedere personale più o meno specificamente preparato In una azienda, le funzioni volitive sono quelle che Interessano ogni ramo di attività e rappresentano il supremo governo amministrativo In una prima approssimazione, il capitale lordo aziendale è dato Dall'insieme dei fattori specifici e di quelli generici della produzione, che in un determinato istante sono a disposizione dell'azienda per lo svolgimento della gestione In virtù del principio di Prevalenza La rilevazione delle voci di bilancio deve essere effettuata in considerazione della sostanza economica dell'operazione In virtù dell'art. 2423 del c.c., così come integrato dal D.Lgs. 139/2015, è parte integrante del bilancio Il rendiconto finanziario In virtù dell'art. 2425 ter c.c., vanno separatamente indicate Le operazioni con i soci In virtù dell'art. 28 del D.Lgs. 127/1991, le imprese controllate possono essere escluse dal consolidamento se La loro inclusione sarebbe irrilevante ai fini della chiarezza e rappresentatività del bilancio Indicare chi controlla il bilancio Il collegio sindacale Indicare come viene definito il principio secondo il quale si deve tenere conto della funzione economica dell’elemento dell’attivo o del passivo considerato Principio della Prevalenza della sostanza sulla forma Indicare cosa si intende per costo di acquisto Il prezzo di acquisto, al netto di sconti commerciali e abbuoni; e i costi direttamente imputabili sostenuti per la messa in funzione del bene Indicare da chi deve essere svolta l'attività di revisione legale dei conti Da un revisore legale dei conti o da una società di revisione legale iscritti nell'apposito registro Indicare quale delle seguenti informazioni non deve essere inserita della relazione sulla gestione Fatti di rilievo avvenuti dopo l'approvazione del bilancio dell’esercizio Indicare qual'è l'organismo deputato all'emanazione dei principi contabili nazionali IASB Indicare qual'è l'organismo deputato all'emanazione dei principi contabili nazionali La fondazione OIC Indicare quale norma definisce implicitamente la gerarchia delle norme in tema di contabilità Delibera CONSOB n. 1079 Indicare quale tra quelle indicate è una fase essenziale nel calcolo del valore d'uso L'applicazione di un appropriato tasso di sconto ai flussi di cassa individuati Indicare quale tra queste non è una fase del Due Process Promulgazione sulla Gazzetta Ufficiale Europea Indicare quale tra questi è un esempio di bene che giustifica la capitalizzazione di eventuali oneri finanziari Le attività immateriali Indicare quali Organismi partecipano alla fase di endorsment European Financial Reporting Advisory Group (EFRAG); Accounting Regulatory Committee (ARC); Standards Advisory Review Group (SARG) Indicare quali sono i differenti criteri di ammortamento previsti dallo IAS 16 Metodo a quote costanti, metodo a quote proporzionali ai valori residui e metodo per unità di prodotto Indicare quali tra questi non è un organo dello IASB OIC l bilancio di gruppo può assumere la denominazione di bilancio consolidato quando È riferito a gruppi con struttura verticale l D.Lgs. del 2015 che ha modificato la disciplina del bilancio ha introdotto importanti novità in tema di Rendiconto finanziario La B-Corp è Una certificazione rilasciata da un ente a proposito costituito La capitalizzazione degli interessi sui saldi attivi per la banca E' trimestrale La capitalizzazione dei costi pluriennali È consentita dall'OIC 24 La carta dei valori È un documento sintetico ove i valori chiave sono illustrati attraverso poche proposizioni La cessazione relativa del sistema-azienda non può dare origine Ad ipotesi di liquidazione La classificazione degli oggetti di rilevazione si traduce Nella predisposizione di un quadro sistemico, definito piano dei conti La prima Nazione dell'Unione Europea ad aver elevato a rango di status giuridico le Benefit Corporation è stata L'Italia La procedura di omologazione a livello europeo dei principi contabili internazionali IAS/IFRS Si racchiude in un c.d. endorsement al quale contribuiscono tre organismi La programmazione propriamente detta indica La fase in cui si programma il sistema di operazioni La quarta classe del Conto Economico (lettera D) è costituita da Rettifiche di valore di attività finanziarie La quinta classe del Conto Economico (lettera E) è costituita da Proventi e oneri straordinari La redazione del rendiconto finanziario Non è obbligatoria per le società che redigono il bilancio in forma abbreviata La Relazione dei sindaci È redatta dal Collegio sindacale La Relazione dei sindaci E' redatta dal Collegio sindacale La relazione dei sindaci Deve fornire informazioni critiche in merito al bilancio e alla sua approvazione La Relazione dei sindaci Deve valutare tutto l'operato degli amministratori La relazione sulla gestione È parte integrante del sistema informativo in quanto concorre a completare il processo esplicativo-integrativo avviato con la nota integrativa La relazione sulla gestione È un documento obbligatorio richiesto dall'art. 2428 C.C. La relazione sulla gestione È un'analisi fedele, equilibrata ed esauriente della situazione della società e dell'andamento e del risultato della gestione nel suo complesso e nei vari settori in cui essa ha operato La relazione sulla gestione è redatta Dagli amministratori La relazione, redatta in conformità ai principi di cui all'articolo 11 del D.lgs 39/2010, comprende tra l'altro Un paragrafo introduttivo che identifica i conti annuali o consolidati sottoposti a revisione legale ed il quadro delle regole di redazione applicate dalla società La revisione dei conti può essere svolta dal Collegio Sindacale Quando si tratta di società che non redigono il bilancio consolidato La rilevazione contabile delle immobilizzazioni immateriali da quale principio contabile è regolato OIC24 La rilevazione dei costi può svolgersi Anche con l'ausilio di tavole e prospetti La rilevazione dei costi si propone di Comporre gradualmente i vari elementi in strati o configurazioni, pervenendo così a una formula "polivalente" del costo da tenere presente in ogni ordine di rilevazione La rilevazione del trattamento liquidato ai dipendenti si effettua addebitando In conto numerario il Fondo TFR per le quote maturate negli esercizi precedenti; e in conto di reddito acceso ai costi d'esercizio Indennità di fine rapporto pe la quota maturata nell'esercizio La scissione avviene quando Una società trasferisce l'intero (o una parte) del suo patrimonio a una o più società beneficiarie, preesistenti o di nuova costituzione, con conseguente assegnazione delle azioni (o delle quote) ai soci della prima società La scrittura in p.d. relativa al risconto su fitti attivi è la seguente Fitti attivi a risconti passivi La scrittura in p.d. relativa alla fattura seguente Fattura da ricevere a debiti v/fornitori La scrittura in Partita Doppia della domanda n°3 sarà Utile d'esercizio a Diversi. Nei Diversi avremo= riserva legale, statutaria e facoltativa e azionistic/dividendi La seconda classe (lettera B) dell'attivo dello stato patrimoniale è rappresentata Dalle Immobilizzazioni La seconda classe del Conto Economico (lettera B) è costituita da Costi della produzione La seconda macroclasse accoglie I costi della produzione La società può decidere facoltativamente di diminuire il Capitale sociale tramite Annullamento dei titoli per estrazione a sorte , riduzione del valore nominale di tutte le azioni in circolazione e acquisto ed annullamento di azioni proprie La società può emettere obbligazioni al portatore o nominative Non eccedente il doppio del capitale sociale, della riserva legale e delle riserve disponibili risultanti dall'ultimo Bilancio approvato La sostenibilità dell'impresa si sviluppa su un'ulteriore quarta dimensione, in un certo modo trasversale a quella economica, a quella ambientale ed a quella sociale, rappresentata dal Sistema di governo dell'impresa La stesura dei principi contabili da parte dell'OIC È un processo in costante aggiornamento e perfezionamento La struttura del conto economico civilistico è A sezioni divise e contrapposte La struttura del conto economico civilistico è A Scalare La struttura del Conto economico è indicata dall'art. 2425 c.c. La struttura del reddito del primo periodo di vita di una impresa si chiude con la determinazione del Risultato positivo (utile), ovvero negativo (perdita) La struttura del reddito riferita a un periodo intermedio di vita dell'impresa mostra Una composizione qualitativa differente rispetto a quella assunta al termine sia del primo sia dell'ultimo periodo La struttura dello Stato patrimoniale è indicata dall'art. 2424 c.c. La suddivisione per aree individuata dall'art 2425 ter c.c. richiama quella individuata dallo IAS 7 La teoria della partita doppia prevede La dualità della correlazione delle variazioni finanziarie con quelle economiche La terza classe dell'attivo patrimoniale (lettera C) è costituita Dall'Attivo Circolante La variazione nell’ambiente tecnologico È un indizio esterno di impairment La voce "Ammortamenti immobilizzazioni immateriali" rientra Tra i Costi della produzione La voce "Trattamento di fine rapporto" è presente Nella Macrovoce C) dello Stato Patrimoniale La voce "trattamento di fine rapporto" è rilevata Nell'aggregato c) del passivo dello stato patrimoniale La voce "Variazioni di rimanenze di materie prime, sussidiarie, di consumo e merci" rientra Tra i Costi della produzione La voce “Ratei e Risconti” è rilevata Nell'aggregato E) del passivo dello Stato Patrimoniale L'AccountAbility 1000 È un'organizzazione fondata a Londra nel 1996 L'accountability è un fenomeno dalla natura camaleontica a causa Della variabilità degli obiettivi assegnati a chi deve dar conto e delle priorità conoscitive e di controllo di coloro ai quali viene dato conto L'accountability è uno strumento che comprende il coinvolgimento diretto Degli stakeholder (stakeholder engagement) L'accountability nelle organizzazioni private è molto più presente ed imprescindibile nelle aziende che operano in settori di attività Considerati critici dal punto di vista sociale e/o di prerogativa soprattutto del settore pubblico L'acquisto dei valori bollati come viene classificata Fuori Campo IVA L'adozione dei principi contabili internazionali Porta con sé un miglioramento dell'accounting quality L'adozione di un set di principi contabili comune e condiviso a livello internazionale Può essere in grado di offrire un miglioramento della visibilità aziendale L'aggio di Emissione obbligazioni accoglie Un ricavo straordinario pluriennale L'amministrazione aziendale è basa su Programmi e piani, nonché sul controllo degli scostamenti tra budget e acrual L'ammortamento del prestito obbligazionario è fatto Con una rata costante che comprende una quota capitale e una quota interessi L'ammortamento per l'avviamento È vietato per i principi Ias/Ifrs L'analisi di un fatto amministrativo ha inizio Con l'individuazione degli oggetti (finanziari ed economici), delle variazioni degli oggetti (positive e negative), del valore (espressione monetaria) e dei conti (finanziari ed economici) L'analisi SWOT esplicita Da, un lato, i punti di forza e di debolezza dell'impresa, dall'altro, le condizioni del contesto descritte in termini di minacce e opportunità per l'impresa stessa L'anticipazione bancaria quando può essere fatta su pegno irregolare Quando i beni dati in pegno sono costituiti da depositi in denaro L'anticipazione bancaria quando può essere fatta su pegno regolare Quando i beni dati in pegno sono individuabili L'art. 2423 bis illustra Disposizioni relative a singole voci dello stato patrimoniale L'art. 2423 bis illustra I principi di redazione del bilancio Le scritture di chiusura sono Quelle scritture con le quali si girano gli elementi del patrimonio al conto patrimoniale per determinare il capitale di fine periodo Le scritture di epilogo sono Quelle scritture con le quali si girano i componenti reddituali al conto economico per determinare il risultato finale (utile o perdita d'esercizio) Le scritture finali sono Rilevabili sia alla fine di ogni esercizio (di chiusura), che nei casi di modifiche sostanziali dell'ordinario percorso gestionale (di cessazione) Le scritture iniziali sono Da redigere al momento della costituzione dell'azienda ovvero all'inizio di ogni esercizio (rispettivamente definibili di costituzione e di apertura) Le Società Benefit Non costituiscono un nuovo tipo sociale Le Società Benefit sono anche definite Società a doppio scopo sociale Le società di capitali Devono tenere obbligatoriamente sia il Libro Giornale che il Libro degli inventari Le società di persona sono dotate di quale forma di autonomia patrimoniale Imperfetta Le società di persone Non devono utilizzare schemi prestabiliti nella redazione del bilancio d'esercizio Le spese d'impianto dove vengono rilevate Nelle spese del conto economico Le tre dimensioni in cui si articola il concetto di sostenibilità sono 1) Economica; 2) Ambientale; 3) Sociale Le variazioni del capitale proprio se decrementative come vanno rilevate In dare Le variazioni del capitale sociale comportano Modifica dell'atto costitutivo, le decisioni reletive prese all'unanimità e deposito entro 30 gg alla camera di commercio Le variazioni delle risorse finanziarie derivanti dalla gestione reddituale sono esposte all'interno Del rendiconto finanziario Le variazioni in aumento del Capitale sociale possono essere provocate Capitalizzazione del fondo di riserva, conferimenti successivi da parte dei vecchi soci e ingresso in società di nuovi soci Le variazioni in diminuzione del Capitale sociale sono provocate Recesso del socio, Copertura delle perdite e ribasso proporzionale ai soci di parte dei loro conferimenti Le varie interpretazioni teoriche in merito all operazione di locazione possano essere raggruppate in 3 filoni L'earnings management È definibile come quell'asimmetria informativa presente fra manager dell'azienda e portatori di interesse L'efficacia dei meccanismi di accountability è, tuttavia, strettamente legata alla Loro percezione da parte delle persone che operano nelle organizzazioni pubbliche e private in cui tali meccanismi sono implementati L'efficacia della strategia (e del modo in cui è implementata) è misurata con riferimento al valore Economico, ambientale e sociale creato dall'impresa nel medio-lungo termine L'elemento chiave da cui trae origine l'intero processo pianificatorio è rappresentato dal Mercato L'elenco delle partecipazioni indicate in nota integrativa tende a fornire Una mappa completa delle società controllate e collegate, con l'indicazione della loro consistenza (capitale, patrimonio netto, risultato dell'esercizio) e del loro grado partecipativo (quota posseduta, valore attribuito in bilancio o corrispondente credito) L'esatto contenuto dell'art. 2428 c.c. prescrive che la Relazione sulla gestione deve anche contenere Una descrizione dei principali rischi e incertezze cui l'azienda è esposta L'esistenza di una coerenza positiva tra la comunicazione delle misure ed evidenze delle performance raggiunte e l'effettiva identità aziendale consente All'organizzazione di raggiungere più facilmente i propri obiettivi strategici di comunicazione, con un correlato effetto positivo sulle performance aziendali raggiunte L'espressione Triple Bottom Line è stata coniata da John Elkington L'IFRS 1 Disciplina il passaggio da principi contabili nazionali a IFRS L'impairment test dell'avviamento Deve essere svolto ogni anno L'impairment test si applica Alle attività immateriali che non siano ancora disponibili per l'uso L'impresa è un sistema costituito da un insieme di attori e risorse Organizzato per la realizzazione di attività finalizzate al raggiungimento di determinati obiettivi, attraverso l'interdipendenza con una molteplicità di soggetti esterni L'impresa può comunicare con i mercati con i quali entra in contatto in termini di Prezzi-costo e prezzi-ricavo L'insieme dei conti a cosa da origine Al piano dei conti L'iscrizione dell'impairment loss genera Una differenza deducibile negli anni successivi L'iscrizione di un tax asset secondo lo IAS 12 È legata alla probabilità che nel futuro ci saranno redditi imponibili L'istituto della concentrazione aziendale è Assimilabile al conferimento L'iva è un'imposta che incide su quale soggetto Sul consumatore finale L'iva ha sostituito quale precedente imposta IGE ll sub-sistema della rilevazione può essere anche definito come Subsistema informativo Lo IAS 1 Richiede un'esplicita dichiarazione di conformità ai principi contabili internazionali in vigore alla data di bilancio Lo ias 17 definisce il leasing come Un contratto con il quale il locatore trasferisce al locatario, in cambio di un pagamento o di una serie di pagamenti, il diritto di utilizzare un bene per un periodo di tempo determinato Lo IAS 23 prevede che possano essere capitalizzati Gli oneri finanziari sostenuti per l’acquisizione di ogni asset che necessita di un periodo di tempo sufficientemente lungo prima di divenire pronto per l’uso o per la vendita Lo IAS 36 richiede di considerare per la stima dei flussi Gli outflows necessari per il completamento del bene Lo IAS 7 Contiene le disposizioni per la redazione del rendiconto finanziario e la presentazione dell'informativa sui flussi finanziari Lo schema del circuito dei finanziamenti attinti con il vincolo del prestito Ha inizio con l'accensione del debito e termina con la estinzione del debito Lo schema del circuito dei finanziamenti attinti con il vincolo della proprietà Ha inizio con il conferimento del capitale di proprietà e termina con la restituzione del capitale proprio Lo schema del circuito dei finanziamenti concessi Ha inizio con la concessione del finanziamento e termina con la riscossione del finanziamento Lo schema di conto economico previsto dall'art. 2425 c.c. è definito A valore della produzione Lo Schema di stato patrimoniale individua I raggruppamenti delle voci dell'attivo e del passivo contraddistinte dalle lettere maiuscole e dai numeri romani (i primi due livelli dei conti) Lo scopo degli IFRS È l'armonizzazione mondiale della contabilità Lo scopo della contabilità è Determinare il Capitale di funzionamento e del reddito d'esercizio Lo stato patrimoniale è strutturato in Due sezioni, in cui sono evidenziate, rispettivamente, le attività e le passività Lo stato patrimoniale rappresenta La situazione patrimoniale e finanziaria dell'azienda in un dato istante temporale Lo stumento principale per le rilevazioni contabili è Il conto L'obiettivo del bilancio redatto secondo i principi contabili internazionali È quello di fornire informazioni sulla posizione finanziaria sul risultato economico e sui flussi di disponibilità liquide di un'impresa L'oggetto del conto è dato da Dai soldi utilizzati per la gestione aziendale L'oggetto del conto è dato da Dai componenti finanziari (denaro, crediti e debiti) e da quelli economici (costi, ricavi e capitale) L'OIC 33 Disciplina il passaggio da IFRS a principi contabili nazionali L'organismo Italiano di Contabilità Emana i principi contabili e fornisce supporto all'attività del Parlamento e degli Organi Governativi in materia di normativa contabile L'ultima fase logica del percorso verso la sostenibilità è raggiunta quando l'impresa Innova il suo business model in modo che le misure per raggiungere il vantaggio competitivo sono efficaci anche per sviluppare benefici collettivi e viceversa Mediante il metodo c.d. diretto, il flusso finanziario è calcolato Tenendo in considerazione tutte le attività e le passività che hanno dato luogo ad un'uscita o ad un'entrata monetaria Mediante il metodo c.d. indiretto, il flusso finanziario è calcolato Partendo dal risultato di esercizio, rettificato dei costi e dei ricavi non monetari Nel 1996 quale cambiamento subisce la BSC Si passa dalla Bsc intesa come scheda di misurazione delle performance aziendali alla Bsc intesa come processo di management strategico Nel Bilancio d'esercizio le minusvalenze dove vanno iscritte Nella voce del conto economico B.14 Oneri patrimoniali Nel bilancio d'esercizio le plusvalenze dove vanno iscritte Nella Voce del conto economico A.5 Altri ricavi e proventi Nelle società di capitali, le perdite derivanti dai primi 3 anni di attività si riportano negli esercizi successivi Senza limiti temporali Nello schema civilistico di conto economico, i "grandi raggruppamenti" delle voci in esso contenute, sono indicate attraverso Lettere maiuscole Nello schema di conto economico previsto dall'art. 2425 c.c. i costi sono classificati per natura Oggi la finalità fondamentale dell'impresa è il passaggio alla sostenibilità, ossia operare per la soddisfazione equilibrata di tutti gli stakeholder aziendali Per cessazione assoluta del sistema-azienda si intende la disgregazione dell'unità sistemica che conduce alla liquidazione dell'azienda Per cessazione relativa del sistema-azienda si intende la cessazione dell'unità aziendale che conserva tuttavia il suo significato di complesso sistemico Per fabbisogno finanziario durevole si intende quello originato da impieghi di capitale di lunga durata che dovrebbe trovare copertura con mezzi finanziari acquisiti stabilmente Per i principi contabili internazionali, il presupposto della continuità aziendale è richiamato nello IAS 1 Per interessi oggettivi si intendono quelli legati alla mutevolezza delle condizioni di equilibrio e alle esigenze conoscitive che esse comportano Per la valutaizone dei crediti, le "piccole imprese" Possono adottare il criterio del costo ammortizzato Per l'anticipazione bancaria condizione fondamentale è Che ci sia corrispondenza tra la somma anticipata ed il valore delle merci o dei titoli in pegno Per le banche e gli intermediari finanziari vigilati, l'applicazione degli IAS/IFRS è Obbligatorio Per le operazioni esenti è prevista l'inapplicabilità dell'Iva Sempre Per poter avviare un processo pianificatorio è necessario che l'idea sia vincente e che presupponga una intelligenza creativa Per sistema generale si intende Un insieme di elementi legati da un reciproco vincolo relazionale, unitariamente coordinati e integrati per il perseguimento di un obiettivo comune Per sistema informativo si intende quell'insieme di procedure contabili e matematico-statistiche, attuate con strumenti elettronici autoregolanti, che contengano gli aspetti qualitativi e quantitativi dell'analisi di fenomeni conoscitivi dell'andamento aziendale Per variazione economiche positive intendiamo Ricavi, + capitale netto, reintegro di perdite Per variazione finanziaria negativa intendiamo - denaro, + debiti di funzionamento, - crediti di funzionamento, + debiti di finanziamento, - crediti di finanziamento Per variazione finanziaria positiva intendiamo + denaro, + crediti di funzionamento, - debiti di funzionamento, + crediti di finanziamento, - debiti di finanziamento Per variazioni economiche negative intendiamo Costi, - capitale netto, erogazione di utili Qual è il principale merito della BSC quello di collegare gli obiettivi operativi a breve termine con gli obiettivi strategici a lungo termine Qual è la prima fase del Time Driven ABC nella prima fase il TDABC individua il costo totale delle risorse (personale, attrezzature, tecnologia etc.) assegnate a uno specifico processo Qual è la seconda fase del Time Driven ABC nella seconda fase sono assegnati i costi delle risorse all'oggetto di costo sulla base delle attività richieste dall'oggetto di costo e della loro durata Qual è la visione dei processi nell'ottica dell'Activity Based Management che sono i prodotti e non i processi che creano valore Qual è l'activity driver del controllo qualità il numero di controlli Qual è l'activity driver del set-up il numero di set-up Qual è l'elemento costitutivo dei processi nell'ottica dell'Activity Based Management le attività Qual è l'obiettivo fondamentale di un sistema di misurazione dei costi consiste nella corretta rappresentazione dell'impiego dei fattori produttivi da parte dell'oggetto di imputazione dei costi (costo unitario di prodotto) Qual è l'orizzonte temporale del Piano della Performance 3 anni Qual è l'orizzonte temporale della Balanced Scorecard 3 anni Quale approccio alla performance adotta la Balanced Scorecard l'approccio olistico Quale area della gestione caratteristica è interessata dell'estinzione di un debito di funzionamento da parte dell'azienda? Caratteristica Quale classe di valori è inserita nel rispetto del principio della prudenza Costi presunti futuri Quale dei seguenti aspetti non è presupposto dal principio della chiarezza il rispetto del principio della competenza economica Quale dei seguenti elementi non deve essere necessariamente indicato in nota integrativa il nominativo dei componenti del collegio sindacale Quale dei seguenti sub-sistemi è oggetto di studio dell'economia aziendale subsistema organizzativo Quale dei seguenti sub-sistemi è oggetto di studio dell'economia aziendale Subsistema operativo Quale delle seguenti teorie definisce un "asset"come una combinazione di vari diritti (d'uso, di conversione, di vendita) che, in un particolare momento, un azienda possiede su di una risorsa? La property right view Qual'è il caso più frequente del valore di emissione del prestito obbligazionario Sotto la pari Qual'è il presupposto soggettivo dell'Iva Le operazioni devono essere effettuate nell'esercizio di Imprese , Arti e professioni Qual'è la clausola generale che gli amministratori devono rispettare per la redazione del bilancio dell'esercizio Rappresentazione veritiera e corretta Qual'è la relazione esistente tra le rimanenze finali presenti nella struttura del capitale e le rimanenze finali presenti nella struttura del reddito? Nella strutura del capitale hanno natura di costo o di ricavo sospeso, mentre nella struttura del reddito hanno natura di rettifica di costo o di ricavo. Qual'è l'ultimo adempimento dell'anno ai fini iva L'acconto Iva Quale norma definisce implicitamente la gerarchia delle norme in tema di contabilità? Delibera CONSOB n. 1079 Quale normativa prevede la Balanced Scorecard come strumento di controllo strategico delibera ANAC ex CIVIT 89/2010 Quale tecnica costituisce un'evoluzione dell'ABC il Time-Driven Activity-Based Costing Quale tra i diversi sub-sistemi aziendali risente maggiormente dei condizionamenti ambientali Operativo Quale tra i seguenti elementi che definiscono il subsistema organizzativo non attengono all'intera sfera aziendale la componente del personale Quale tra i seguenti elementi non rappresenta uno dei fattori di cui si compone di fatto una azienda reddito Quale tra i seguenti non appartiene ai sub-sistemi di primo livello del sistema aziendale Subsistema dell'aspetto economico Quale tra i seguenti non costituisce un fattore interno, agente, con effetto perturbativo, sull'equilibrio aziendale mercato Quale tra i seguenti non è uno dei principi di cui l'economia aziendale teoretica ha raggiunto la cognizione il principio della autorevolezza Quale tra i seguenti non può essere annoverato tra le caratteristiche di rilievo dell'informazione la qualità dei dati da cui le informazioni sono elaborate Quale tra i seguenti non può essere considerato per un impresa un possibile beneficio derivante dall'aver adottato il modello della Società Benefit Massimizzare il profitto Quale tra i seguenti non rappresenta un principio tipico della ragioneria il principio della partita doppia Quale tra i seguenti non rappresenta uno dei limiti conoscitivi che condizionano il significato dei processi di rappresentazione quantitativa dei fatti aziendali vetustà Quale tra i seguenti non rappresenta uno dei principi base di riferimento per la composizione del bilancio d'esercizio Continuità strutturale Quale tra i seguenti piani non fa parte del sistema dei piani operativi piano degli acquisti Quale tra i seguenti sub-sistemi aziendali risente maggiormente dei condizionamenti ambientali operativo Quale tra i seguenti sub-sistemi è oggetto di studio dell'economia aziendale sub-sistema organizzativo Quale tra i seguenti sub-sistemi non deriva dalla scomposizione del sistema ambientale Subsistema della gestione Quale tra i seguenti viene normalmente assunto come indicatore di sintesi delle condizioni in cui si è svolta la gestione tipica di una azienda reddito operativo netto Quale tra le seguenti attività non attiene alla gestione economica Monetaria Quando la misurazione riguarda fatti che si sono verificati nel passato, si parla anche di rilevazioni ex-ante Quando la misurazione riguarda fatti che, probabilmente, andranno a verificarsi in futuro, si parla anche di rilevazioni ex-post Quando si ha la manifestazione economica del costo? All'atto della consegna del prodotto ottenuto Quando si ha la manifestazione economica del ricavo? All'atto della consegna del prodotto venduto Quando si ha un centro di costo quando si ha un'unità organizzativa caratterizzata da un certo ammontare di risorse assegnate, una data tecnologia, un insieme omogeneo di risultati Quando si realizza l'accensione di un debito di finanziamento sopra la pari? Quando PE è maggiore di VN Quando si rileva un deficit patrimoniale? Attività minore di passività Quando si si deve determinare il pro-rata Quando effettua sia operazioni esenti che operazioni non esenti Quando un mutuo si dice che è gratuito Quando ha per oggetto obbligazioni che consistono nella restituzione delle cose mutuate Quando un mutuo si dice che è oneroso Quando comporta anche la corrisponsione degli interessi Quando un soggetto trasferisce ad altro soggetto il suo complesso (o ramo) aziendale ricevendo in corrispettivo il denaro, si ha una situaizone di cessione Quando vi è l'ingresso in società di nuovi soci tra i vecchi e i nuovi viene contratto L'ammontare assoluto dei loro apporti nonché il valore relativo della partecipazione Quante sono le prospettive analizzate dalla BSC 4 Qule tra i sguenti non rappresenta uno dei principi base di riferimento per la composizione del bilancio d'esercizio continuità strutturale Rappresentano una componente del patrimonio netto Le Riserve Se con riferimento all’asset da sottoporre al test non è possibile individuare flussi di cassa ampiamente indipendenti da quelli derivanti da altre attività Il test si estende alla più piccola Cash Generating Unit cui l'asset appartiene Se da un impairment test condotto relativamente ad una CGU scaturisce una impairment loss dovrà essere imputata la relativa perdita Se esistano “indizi” che possano far ritenere possibile che il valore contabile degli asset sia superiore al “recoverable amount” la property right view Se esistono dei budget è possibile fare riferimento ai dati in essi contenuti. Potranno, tuttavia, considerarsi solo le previsioni fino al 5° anno Se il fair value al netto dei costi di dismissione non può essere determinato in modo affidabile L’azienda può utilizzare il valore d’uso come recoverable amount Se il test ha esito negativo, ovvero se il valore di carico è inferiore al recoverable amount Non si procede ad effettuare la svalutazione Se il valore contabile di un bene è aumentato a seguito di una rideterminazione di valore L'incremento deve essere rilevato a Conto Economico nella misura in cui esso annulla una svalutazione dello stesso bene rilevata precedentemente in conto economico Se il valore contabile di un investimento immobiliare è aumentato a seguito di una rideterminazione di valore L'incremento deve essere rilevato nella voce Proventi da fair value Se il valore contabile di un'attività è superiore al «recoverable amount» Il valore contabile dovrà essere svalutato e sarà rilevata una impairment loss Se l'impairment test ha dato esito negativo, ovvero se il valore di carico è inferiore al recoverable amount non si procede ad effettuare la svalutazione Se, dopo aver rilevato un'impairment loss vengono meno i motivi della svalutazione Il valore dell'attività deve essere ripreso Secondo Aldo Amaduzzi la ragioneria si occupava non soltanto dell'aspetto quantitativo dei fatti aziendali e delle relative grandezze misuratrici, ma anche del loro aspetto qualitativo Secondo i nuovi schemi di analisi, il sistema-azienda viene riconosciuto come Un sistema complesso e non totalmente dominabile Secondo il codice civile, la residua possibilità di utilizzo dei cespiti ammortizzabili è rappresentata Dal periodo in cui si prevede che il cespite sarà di utilità per l'impresa Secondo il codice civile, le svalutazioni inerenti le immobilizzazioni materiali, vengono effetuate Se sussiste perdita oggettiva ed irrecuperabile di valore del bene Secondo il D.Lgs 139/2015, come si ammortizza il valore dell'avviamento? misurandone la vita utile, e solo nei casi eccezionali in un lasso temporale che non può essere superiore a 10 anni Secondo il D.Lgs 139/2015, come si ammortizza il valore dell'avviamento? Secondo la vita utile o, in casi eccezionali, entro un periodo non superiore a dieci anni Secondo il D.Lgs 139/2015, dove si collocano in bilancio i costi di ricerca e pubblicità? Tra gli oneri di gestione Secondo il D.Lgs 139/2015, le azioni proprie dove vanno indicate nel bilancio? A diretta riduzione del patrimonio netto Secondo il Dlgs 139/2015, i costi di sviluppo dove si collocano in bilancio? Tra le immobilizzazioni immateriali Secondo il FAS 13 un'operazione di leasing si definisce "finanziaria" se La durata del leasing è maggiore o uguale al 75% della vita economica del bene Secondo il modello di Change Map il successo del cambiamento è perseguibile attraverso le tre seguenti fasi cicliche continue motivazione, attivazione e riflessione Secondo il nuovo OIC 11 la continuità aziendale si sostanzia nella capacità dell'impresa di continuare a costituire un complesso economico funzionante destinato alla produzione di reddito per un prevedibile arco temporale futuro relativo ad un periodo di almeno 12 mesi dalla data di riferimento del bilancio Secondo il principio di competenza economica Costi e ricavi sono di competenza ecenomica del periodo nel quale il processo investimenti-realizzi si è concluso Secondo il quadro concettuale i bilanci intendono fornire una rappresentazione fedele della gestione realizzata durante l'ultimo esercizio Secondo la cosiddetta teoria della proprietà, il bilancio consolidato deve evidenziare esclusivamente i diritti della holding Secondo la previsione dell'art. 2426 c.c., in una impresa in normale funzionamento, il criterio da assumere a base per le valutazioni di bilancio è quello del costo Secondo l'art. 2423 del c.c., il bilancio deve essere redatto deve essere redatto con chiarezza e rappresentare in modo veritiero e corretto la situazione patrimoniale-finanziaria della società ed il risultato economico d'esercizio Secondo l'art. 2425 ter c.c., dal rendiconto finanziario devono risultare, per l'esercizio in chiusura e per quello precedente l'ammontare e la composizione delle disponibilità liquide all'inizio e alla fine dell'esercizio Secondo l'art. 2425 ter c.c., nel rendiconto finanziario devono essere indicati i flussi finanziari relativi alle operazioni con i soci Secondo le disposizioni civilistiche, quale dei seguenti metodi deve essere adottato per l'iscrizione a bilancio del contratto di leasing finanziario? Metodo patrimoniale nelle parti tabellari, finanziario nella nota integrativa Secondo lo IAS 16 un bene può essere iscritto tra le attività aziendali Se esiste la probabilità che i futuri benefici economici associati al bene affluiranno all’impresa e il costo del bene può essere determinato in modo attendibile Secondo lo IAS 17 un'operazione di leasing si definisce “finanziaria” se la durata del leasing copre la maggior parte della vita economica del bene anche se la proprietà non è trasferita Secondo lo IAS 36 le proiezioni dei flussi attesi devono basarsi sulle attese e sulle caratteristiche proprie delle aziende Secondo quanto disposto dal Codice Civile, alla data di chiusura del bilancio possono essere indicati gli utili Solo se realizzati Secondo quanto disposto dal Codice Civile, i criteri di valutazione delle singole voci di bilancio Possono essere sempre modificati da un periodo all’altro solo in casi eccezionali Secondo quanto disposto dal Codice Civile, i criteri di valutazione delle singole voci di bilancio Possono essere modificati da un periodo all’altro solo in casi eccezionali / Secondo quanto disposto dal Codice Civile, i due postulati fondamentali del bilancio sono Chiarezza e Rappresentazione veritiera e corretta Secondo quanto disposto dal Codice Civile, il bilancio d’esercizio è costituito da Stato Patrimoniale, Conto Economico e Nota Integrativa Secondo quanto disposto dal Codice Civile, la valutazione delle singole voci di bilancio Deve essere fatta secondo prudenza e nella prospettiva di continuazione dell’attività aziendale Secondo quanto disposto dal Codice Civile, qualora in casi eccezionali l’applicazione di una sua disposizione sia incompatibile con la rappresentazione veritiera e corretta Gli amministratori sono obbligati a derogare alla disposizione del c.c. Si consideri la seguente operazione rimborso con interessi di un prestito ricevuto da una banca; VN=25.000 euro; PE= 23.000 euro; interessi pari a 1.250 euro. Quali, tra le seguenti, è la corretta traduzione in variazioni dell'operazione di rimborso? VF+,-debiti di finanziamento, 25.000 euro; Vf, - denaro, 26.250; Ve-, costo, 1.250 Si consideri la seguente operazione effettuata in data 1/3/2015 acquisto di materie prime del valore di 18.000 euro con pagamento regolato per euro 5.000 in contanti e il resto con differimento a due mesi. Che tipo di rilevazione, in termine di variazioni, occorre effettuare in data 1/5/2015? VF-, denaro, 13.000 euro, VF+, - debiti di funzionamento, 13.000 euro Si consideri la seguente operazione= rinnovo da parte del nostro fornitore di un debto commerciale di euro 8000 con addeito di interessi passivi paria a 600 euro. Quale, tra le seguenti, è la corretta traduzione in variazioni dell'operazione? VF+, - debito di funzionamento, 8000 euro, VF-, + debito di funzionamento, 8.600, VE-, costo 600 euro Si ipotizzi che la società Beta spa approvi ad Aprile 2016 il Bilancio del 2015 con utile d'esercizio di 50.000. L'assemblea dei soci decide di ripartirlo così= riserva legale 2.500; riserva statutaria 5.000; riserva facoltativa 5.000 edistribuzione agli azionisti sotto forma di dividendi con ritenute d'acconto. Indicare le giuste variazioni derivanti dalle operazioni VE-; VE+; VE+; VE+; VF- Si ipotizzi che X fornitrice di Y , per garantire il proprio credito propone ad Y l'emissione di un effetto . Y accetta la tratta a 4 mesi accollandosi anche le spese di emissione . Si indivudui le variazioni contabili corrette VF -; VE - ; VF; Si ipotizzi che Y cede crediti commerciali per un importo complessivo di € 40.000. A fronte di tale cessione Y ha un'anticipazione di € 24.000, le commissioni factoring ammontano a € 900 mentre gli interessi passivi a € 2.400. Si indichi la variazione contabile corretta VF+, VE-,VE-, VF- Si ipotizzi che Y presenti alla propria banca effetti allo sconto per un valore di 15.000. Tali effetti sono ammessi dalla banca calcolando interessi passivi per € 750 e commissioni bancarie per € 125. Si identifichi la scrittura contabile corretta Diversi a Effetti allo sconto. Nei diversi in dare avremo Banca c/c - Interessi passivi e commissioni bancarie TEST DI AUTOVALUTAZIONE Dal sistema in generale al sistema-azienda nei rapporti con il sistema-ambiente Torna alla lista delle videolezioni Obiettivi della lezione Dal sistema in generale al sistema azienda 2 Il sistema-azienda appartiene alla classe dei sistemi: Dal sistema in generale al sistema-azienda A Ambientali B Socioeconomici C Fisici D Politici 3 Secondo i nuovi schemi di analisi, il sistema-azienda viene riconosciuto come: Dal sistema in generale al sistema-azienda A Un sistema semplice e non totalmente dominabile B Un sistema complesso e non totalmente dominabile C Un sistema semplice e totalmente dominabile D Un sistema complesso, ma totalmente dominabile 4 In relazione alla natura e al grado di astrazione, i sistemi si dividono in: Dal sistema in generale al sistema-azienda A Sistemi deterministici e sistemi stocastici B Sistemi aperti e sistemi chiusi C Sistemi semplici e sistemi complessi D Sistemi fisici e sistemi socioeconomici 5 Quale tra i seguenti non appartiene ai sub-sistemi di primo livello del sistema aziendale: I subsistemi originabili dalla scomposizione del sistema-azienda A Subsistema dell'organizzazione B Subsistema della gestione C Subsistema della rilevazione D Subsistema dell'aspetto economico 6 Il sub-sistema della rilevazione può essere anche definito come: I subsistemi originabili dalla scomposizione del sistema-azienda A Subsistema informativo B Subsistema interattivo C Subsistema digitale D Subsistema finanziario 7 Quale tra i seguenti sub-sistemi non deriva dalla scomposizione del sistema ambientale: Il sistema-ambiente e le possibili ripartizioni subsistemiche A Subsistema dei mercati B Subsistema della gestione C Subsistema della innovazione D Subsistema dello stato delle istituzioni 8 Il sub-sistema dell'innovazione attiene all'ambiente: Il sistema-ambiente e le possibili ripartizioni subsistemiche A Politico B Legislativo C Economico D Tecnologico 9 Il subsistema dei mercati attiene all'ambiente: Il sistema-ambiente e le possibili ripartizioni subsistemiche A Politico B Legislativo C Economico D Tecnologico 10 Quale tra i diversi sub-sistemi aziendali risente maggiormente dei condizionamenti ambientali: Sui rapporti interrelati tra sistema-azienda e sistema-ambiente A Operativo B Legislativo C Economico D Tecnologico Ritenta I subsistemi originabili dalla scomposizione del sistema-azienda Il sistema ambiente e le possibili ripartizioni subsistemiche Sui rapporti interrelati tra sistema-azienda e sistema- ambiente Test di autovalutazione 1 Per sistema generale si intende: Dal sistema in generale al sistema-azienda A Un insieme di elementi legati da un reciproco vincolo relazionale, unitariamente coordinati e integrati per il perseguimento di un obiettivo comune B Un insieme di elementi legati da un reciproco vincolo relazionale, diversamente coordinati e integrati per il perseguimento di un obiettivo comune C Un insieme di elementi legati da un reciproco vincolo relazionale, unitariamente coordinati e integrati per il perseguimento di un obiettivo diverso per ogni singolo elemento D Un insieme di elementi slegati tra loro, ma volti al perseguimento di un obiettivo comune TEST DI AUTOVALUTAZIONE Il subsistema organizzativo 3 Quale tra i seguenti elementi che definiscono il subsistema organizzativo non attengono all'intera sfera aziendale: Il subsistema organizzativo e gli elementi che concorrono alla sua definizione A L'istituzione e la localizzazione dell'azienda B La struttura legale più conveniente da assumere C La dimensione aziendale ritenuta ideale D La componente del personale 4 Di norma, si decide di utilizzare come veste giuridica da assegnare al sistema-azienda quella di società in nome collettivo quando: Il subsistema organizzativo e gli elementi che concorrono alla sua definizione A I soci sono in grado di procurarsi i mezzi e i capitali necessari, assumendosi i rischi della conduzione in modo illimitato e solidale B Alcuni soci, disposti ad assumere la responsabilità illimitata per la loro ingerenza negli affari dell'impresa, non possiedono i capitali necessari, per cui si uniscono ad altri soci che conferiscono i mezzi occorrenti acquisendo la responsabilità limitata C I soci promotori non sono in possesso dell'intero capitale sociale e non intendono assumere una responsabilità illimitata, ricorrendo pertanto al capitale dei risparmiatori disposti a effettuare sottoscrizioni D I promotori si rivolgono a una ristretta cerchia di soggetti per integrare il proprio capitale di apporto 5 Di norma, si decide di utilizzare come veste giuridica da assegnare al sistema-azienda quella di società in accomandita semplice quando: Il subsistema organizzativo e gli elementi che concorrono alla sua definizione A I soci sono in grado di procurarsi i mezzi e i capitali necessari, assumendosi i rischi della conduzione in modo illimitato e solidale B Alcuni soci, disposti ad assumere la responsabilità illimitata per la loro ingerenza negli affari dell'impresa, non possiedono i capitali necessari, per cui si uniscono ad altri soci che conferiscono i mezzi occorrenti acquisendo la responsabilità limitata C I soci promotori non sono in possesso dell'intero capitale sociale e non intendono assumere una responsabilità illimitata, ricorrendo pertanto al capitale dei risparmiatori disposti a effettuare sottoscrizioni D I promotori si rivolgono a una ristretta cerchia di soggetti per integrare il proprio capitale di apporto 6 Di norma, si decide di utilizzare come veste giuridica da assegnare al sistema-azienda quella di società per azioni quando: Il subsistema organizzativo e gli elementi che concorrono alla sua definizione A I soci sono in grado di procurarsi i mezzi e i capitali necessari, assumendosi i rischi della conduzione in modo illimitato e solidale B Alcuni soci, disposti ad assumere la responsabilità illimitata per la loro ingerenza negli affari dell'impresa, non possiedono i capitali necessari, per cui si uniscono ad altri soci che conferiscono i mezzi occorrenti acquisendo la responsabilità limitata C I soci promotori non sono in possesso dell'intero capitale sociale e non intendono assumere una responsabilità illimitata, ricorrendo pertanto al capitale dei risparmiatori disposti a effettuare sottoscrizioni D I promotori si rivolgono a una ristretta cerchia di soggetti per integrare il proprio capitale di apporto 7 Di norma, si decide di utilizzare come veste giuridica da assegnare al sistema-azienda quella di società a responsabilità limitata quando: Il subsistema organizzativo e gli elementi che concorrono alla sua definizione A I soci sono in grado di procurarsi i mezzi e i capitali necessari, assumendosi i rischi della conduzione in modo illimitato e solidale B Alcuni soci, disposti ad assumere la responsabilità illimitata per la loro ingerenza negli affari dell'impresa, non possiedono i capitali necessari, per cui si uniscono ad altri soci che conferiscono i mezzi occorrenti acquisendo la responsabilità limitata C I soci promotori non sono in possesso dell'intero capitale sociale e non intendono assumere una responsabilità illimitata, ricorrendo pertanto al capitale dei risparmiatori disposti a effettuare sottoscrizioni D I promotori si rivolgono a una ristretta cerchia di soggetti per integrare il proprio capitale di apporto 8 In una azienda, le funzioni volitive sono quelle che: Il subsistema organizzativo e gli elementi che concorrono alla sua definizione A Interessano ogni ramo di attività e rappresentano il supremo governo amministrativo B Interessano ogni ramo di attività ma non rappresentano il supremo governo amministrativo C Svolgono un'azione di coordinamento e di accentramento ma in linea subordinata sia a quelle amministrative che a quelle tecniche D Possono avere carattere più o meno qualificato o specializzato e richiedere personale più o meno specificamente preparato 9 In una azienda, le funzioni direttive sono quelle che: Il subsistema organizzativo e gli elementi che concorrono alla sua definizione A Interessano ogni ramo di attività e rappresentano il supremo governo amministrativo B Interessano ogni ramo di attività ma non rappresentano il supremo governo amministrativo C Svolgono un'azione di coordinamento e di accentramento ma in linea subordinata sia a quelle amministrative che a quelle tecniche D Possono avere carattere più o meno qualificato o specializzato e richiedere personale più o meno specificamente preparato 10 In una azienda, le funzioni esecutive sono quelle che: Il subsistema organizzativo e gli elementi che concorrono alla sua definizione A Interessano ogni ramo di attività e rappresentano il supremo governo amministrativo B Interessano ogni ramo di attività ma non rappresentano il supremo governo amministrativo C Svolgono un'azione di coordinamento e di accentramento ma in linea subordinata sia a quelle amministrative che a quelle tecniche D Possono avere carattere più o meno qualificato o specializzato e richiedere personale più o meno specificamente preparato Ritenta Torna alla lista delle videolezioni Obiettivi della lezione Inquadramento generale Il subsistema organizzativo: elementi che riguardano l?intera sfera aziendale Il subsistema organizzativo: elementi che afferiscono a determinati, specifici settori della vita aziendale Test di autovalutazione 1 Di quale dei seguenti sub-sistemi si occupa la ragioneria: Inquadramento generale A Subsistema operativo B Subsistema del controllo C Subsistema gestionale D Subsistema organizzativo 2 Quale dei seguenti sub-sistemi è oggetto di studio dell'economia aziendale: Inquadramento generale A Subsistema informativo B Subsistema del controllo C Subsistema della rilevazione D Subsistema organizzativo TEST DI AUTOVALUTAZIONE Il subsistema gestionale (Prima parte) 3 La gestione economica tipica: Lo svolgimento della gestione economica A Conduce al collegamento interattivo tra il sistema aziendale e quello ambientale B Riguarda l'impiego di risorse finanziarie momentaneamente eccedenti rispetto alle esigenze del normale funzionamento del sistema C Comprende tutte le operazioni estranee ai normali accadimenti aziendali D E' volta a sincronizzare le entrate e le uscite monetarie generate dalle altre gestioni 4 La gestione economica accessoria: Lo svolgimento della gestione economica A Conduce al collegamento interattivo tra il sistema aziendale e quello ambientale B Riguarda l'impiego di risorse finanziarie momentaneamente eccedenti rispetto alle esigenze del normale funzionamento del sistema C Comprende tutte le operazioni estranee ai normali accadimenti aziendali D E' volta a sincronizzare le entrate e le uscite monetarie generate dalle altre gestioni 5 La gestione economica straordinaria: Lo svolgimento della gestione economica A Conduce al collegamento interattivo tra il sistema aziendale e quello ambientale B Riguarda l'impiego di risorse finanziarie momentaneamente eccedenti rispetto alle esigenze del normale funzionamento del sistema C Comprende tutte le operazioni estranee ai normali accadimenti aziendali D E' volta a sincronizzare le entrate e le uscite monetarie generate dalle altre gestioni 6 Il circuito della produzione: Lo svolgimento della gestione economica A Ha inizio con l'acquisizione dei fattori produttivi e termina con la vendita dei prodotti B Ha inizio con l'acquisizione dei fattori produttivi e termina con la combinazione dei prodotti C Ha inizio con la vendita dei prodotti e termina con l'acquisizione dei fattori produttivi D Ha inizio con la combinaizone dei fattori produttivi e termina con la vendita dei prodotti 7 Lo schema del circuito dei finanziamenti attinti con il vincolo del prestito: Il fabbisogno finanziario A Ha inizio con l'accensione del debito e termina con la estinzione del debito B Ha inizio con il conferimento del capitale di proprietà e termina con la restituzione del capitale proprio C Ha inizio con la concessione del finanziamento e termina con la riscossione del finanziamento D Ha inizio con l'acquisizione dei fattori produttivi e termina con la vendita dei prodotti 8 Lo schema del circuito dei finanziamenti attinti con il vincolo della proprietà: Il fabbisogno finanziario A Ha inizio con l'accensione del debito e termina con la estinzione del debito B Ha inizio con il conferimento del capitale di proprietà e termina con la restituzione del capitale proprio C Ha inizio con la concessione del finanziamento e termina con la riscossione del finanziamento D Ha inizio con l'acquisizione dei fattori produttivi e termina con la vendita dei prodotti 9 Lo schema del circuito dei finanziamenti concessi: Il fabbisogno finanziario A Ha inizio con l'accensione del debito e termina con la estinzione del debito B Ha inizio con il conferimento del capitale di proprietà e termina con la restituzione del capitale proprio C Ha inizio con la concessione del finanziamento e termina con la riscossione del finanziamento D Ha inizio con l'acquisizione dei fattori produttivi e termina con la vendita dei prodotti 10 I crediti e i debiti di finanziamento: La gestione monetaria A Attengono prettamente alla gestione economica tipica B Sorgono per sostiuire temporaneamente la moneta C Sorgono rispettivamente a seguito di dilazioni di pagamento concesse e ricevute D Sorgono da operazioni di prestito concesso a terzi o ricevuto da terzi Ritenta Torna alla lista delle videolezioni Obiettivi della lezione Il subsistema gestionale (o decisionale) Lo svolgimento della gestione economica Il fabbisogno finanziario La gestione monetaria Test di autovalutazione 1 Quale tra le seguenti attività non attiene alla gestione economica: Il subsistema gestionale nei suoi collegati aspetti A Tipica B Accessoria C Straordinaria D Monetaria 2 La gestione monetaria: Il subsistema gestionale nei suoi collegati aspetti A Conduce al collegamento interattivo tra il sistema aziendale e quello ambientale B Riguarda l'impiego di risorse finanziarie momentaneamente eccedenti rispetto alle esigenze del normale funzionamento del sistema C Comprende tutte le operazioni estranee ai normali accadimenti aziendali D E' volta a sincronizzare le entrate e le uscite monetarie generate dalle altre gestioni TEST DI AUTOVALUTAZIONE Il subsistema del controllo 3 Quale tra le seguenti non può essere annoverata tra le caratteristiche di rilievo dell'informazione: Le caratteristiche e la scomposizione del subsistema informativo A La dipendenza dalle esigenze dei vari centri decisionali B L'astrazione dai complessi fenomeni che influenzano una decisione C La quantità dei dati da cui le informazioni sono elaborate D La qualità dei dati da cui le informazioni sono elaborate 4 Nell'attività di analisi e di progettazione del sistema informativo non è possibile individuare la seguente fase: Le caratteristiche e la scomposizione del subsistema informativo A Analisi del subsistema operativo e individuazione dei collegati processi informativi e decisionali B Individuazione e selezione dei dati elaborati idonei a produrre opportuni flussi informativi e delle procedure di trasmissione del messaggio (comunicazione) C Definizione del grado di integrazione realizzabile nelle comunicazioni e nelle elaborazioni D Astrazione dai complessi fenomeni che influenzano una decisione 5 Il sistema informativo può essere definito come: Le caratteristiche e la scomposizione del subsistema informativo A L'insieme coordinato di flussi informativi, ottenibili dall'applicazione di una singola e specifica metodologia al processo di trasformazione di dati, miranti a supportare il sistema delle decisioni aziendali e a esercitare la funzione di comunicazione all'esterno B L'insieme non coordinato di flussi informativi, ottenibili dall'applicazione di varie metodologie al processo di trasformazione di dati, miranti a supportare il sistema delle decisioni aziendali e a esercitare la funzione di comunicazione all'esterno C L'insieme non necessariamente coordinato di flussi informativi, ottenibili dall'applicazione di varie metodologie al processo di trasformazione di dati, miranti a supportare il sistema delle decisioni aziendali e a esercitare la funzione di comunicazione all'interno dell'azienda D L'insieme coordinato di flussi informativi, ottenibili dall'applicazione di varie metodologie al processo di trasformazione di dati, miranti a supportare il sistema delle decisioni aziendali e a esercitare la funzione di comunicazione all'esterno 6 I requisiti di un sistema informativo, che sanciscono la sua idoneità a supportare il processo decisione-azione sono: Le caratteristiche e la scomposizione del subsistema informativo A Selettività, elasticità, affidabilità, convenienza e accettabilità B Selettività, autonomia, affidabilità, convenienza e accettabilità C Selettività, elasticità, economicità, convenienza e accettabilità D Selettività, elasticità, economicità, convenienza e coordinazione sistemica 7 Il sistema informativo integrato concerne: Le caratteristiche e la scomposizione del subsistema informativo A Solo i flussi informativi verticali B Solo i flussi informativi orizzontali C I flussi informativi sia verticali che orizzontali D I flussi informativi sia verticali che obliqui 8 Per sistema informativo si intende: Il subsistema informativo e il subsistema delle rilevazioni (economico-amministrative) A Quell'insieme di procedure esclusivamente contabili, attuate con strumenti elettronici autoregolanti, che contengano gli aspetti qualitativi e quantitativi dell'analisi di fenomeni conoscitivi dell'andamento aziendale B Quell'insieme di procedure esclusivamente matematico-statistiche, attuate con strumenti elettronici autoregolanti, che contengano gli aspetti qualitativi e quantitativi dell'analisi di fenomeni conoscitivi dell'andamento aziendale C Quell'insieme di procedure extracontabili e matematico-probabilistiche, attuati con strumenti elettronici autoregolanti, che contengano gli aspetti qualitativi e quantitativi dell'analisi di fenomeni conoscitivi dell'andamento aziendale D Quell'insieme di procedure contabili e matematico-statistiche, attuate con strumenti elettronici autoregolanti, che contengano gli aspetti qualitativi e quantitativi dell'analisi di fenomeni conoscitivi dell'andamento aziendale 9 Il contenuto del sistema informativo risulta essere: Il subsistema informativo e il subsistema delle rilevazioni (economico-amministrative) A Più ampio di quello del subsistema delle rilevazioni aziendali B Meno ampio di quello del subsistema delle rilevazioni aziendali C Perfettamente coincidente con quello del subsistema delle rilevazioni aziendali D Perfettamente coincidente con quello del subsistema delle rilevazioni extracontabili 10 Un sistema informativo può definirsi progredito quando: Il subsistema informativo e il subsistema delle rilevazioni (economico-amministrative) A Trasmette i dati raccolti a prescindere dai mezzi di trasmissione e di elaborazione utilizzati B Trasmette i dati raccolti utilizzando appropriati e moderni mezzi di trasmissione e di elaborazione C Trasmette i dati raccolti entro un periodo corrispondente a 12 mesi D Trasmette i dati raccolti entro un periodo corrispondente a 6 mesi Ritenta Torna alla lista delle videolezioni Obiettivi della lezione Inquadramento generale Caratteristiche e scomposizione del subsistema informativo Il subsistema informativo e il subsistema delle rilevazioni Test di autovalutazione 1 Il subsistema informativo viene anche definito: Il subsistema del controllo nei suoi caratteri fondamentali. Inquadramento generale A Subsistema di controllo B Subsistema di gestione C Subsistema di organizzazione D Subsistema di attuazione 2 Nel passaggio dalla raccolta dei dati grezzi alla prodzione di informazioni grezze è possibile individuare il seguente percorso logico: Il subsistema del controllo nei suoi caratteri fondamentali. Inquadramento generale A Elaborazione dei dati-Inserimento dei dati in procedimenti-Trattamento dei dati-Selezione dei dati B Inserimento dei dati in procedimenti-Trattamento dei dati-Selezione dei dati-Elaborazione dei dati C Selezione dei dati-Elaborazione dei dati-Inserimento dei dati in procedimenti-Trattamento dei dati D Trattamento dei dati-Selezione dei dati-Elaborazione dei dati-Inserimento dei dati in procedimenti TEST DI AUTOVALUTAZIONE L'economia aziendale e i suoi principi parametrici 3 Il "il principio della conoscenza profonda e della capacità di apprendimento": La teoria generale e le specializzazioni per tipi di operatività A Detta le condizioni economiche, finanziarie e patrimoniali da verificarsi nella loro integrazione e da studiare per istituire l'azienda, farla convenientemente funzionare e opportunamente cessare, se vengono meno dette condizioni B E' connesso a un lento e graduale processo cognitivo di accumulazione delle potenzialità che conduce alla “competenza” C Esprime la possibilità che investimenti produttivi possano essere rigenerati in nuove risorse da reinvestire D Esprime il controllo delle proprie emozioni e di quelle degli altri e la possibilità di attivare relazioni interpersonali 4 Quale tra i seguenti elementi non rappresenta uno dei fattori di cui si compone di fatto una azienda: La teoria dellequilibrio aziendale A Capitale B Lavoro C Reddito D Organizzazione 5 Quale tra i seguenti viene normalmente assunto come indicatore di sintesi delle condizioni in cui si è svolta la gestione tipica di una azienda: La teoria dellequilibrio aziendale A Reddito operativo netto B Reddito operativo lordo C Reddito netto D Reddito ante imposte 6 Per fabbisogno finanziario durevole si intende: La teoria dellequilibrio aziendale A Quello originato da impieghi di capitale di breve durata che non dovrebbe trovare copertura con mezzi finanziari acquisiti stabilmente B Quello provocato da investimenti prontamente realizzabili, la cui copertura finanziaria ottimale andrebbe ricercata in mezzi reperibili per un tempo limitato C Quello originato da impieghi di capitale di lunga durata che dovrebbe trovare copertura con mezzi finanziari acquisiti stabilmente D Quello provocato da investimenti prontamente realizzabili, la cui copertura finanziaria ottimale andrebbe ricercata in mezzi reperibili per un tempo duraturo 7 Il fine ultimo del sistema aziendale è: I profili aziendali coordinabili nella loro funzione segnaletica A Quello di conoscere il valore economico di una data entità produttiva riferito esclusivamente ai tempi attuali B Quello di conoscere il valore economico di una data entità produttiva riferito sia ai tempi attuali sia a quelli futuri C Quello di conoscere il valore economico di una data entità produttiva riferito esclusivamente ai tempi futuri D Quello di conoscere il valore meramente finanziario di una data entità produttiva riferito sia ai tempi attuali sia a quelli futuri 8 A quale dei seguenti ambiti non si estende l'intelligenza emotiva: Lintelligenza emotiva, valorizzativa, sociale e manageriale A La capacità di riconoscere un sentimento nel momento in cui si manifesta B La capacità di controllare le emozioni per il perseguimento dei prefissati obiettivi C La capacità di concentrazione dell'attenzione e di ricerca delle motivazioni D La capacità di monitorare le esigenze primarie 9 Secondo il modello di Change Map il successo del cambiamento è perseguibile attraverso le tre seguenti fasi cicliche continue: Il processo di cambiamento per il successo aziendale A Motivazione, attivazione e riflessione B Motivazione, attivazione e conoscenza C Motivazione, definizione e riflessione D Mobilitazione, attivazione e riflessione 10 Quale tra i seguenti non costituisce un fattore interno, agente, con effetto perturbativo, sull'equilibrio aziendale: La casualità e i suoi effetti sulle condizioni di equilibrio A Risorse umane B Mercato C Grado di organizzazione D Risorse finanziarie Ritenta Torna alla lista delle videolezioni Obiettivi della lezione La teoria generale e le specializzazioni per tipi di operatività La riunione sistemica dei principi dell?economia Il legame di correlazione tra i principi di Economia Aziendale e della ragioneria Test di Autovalutazione 1 Quale tra i seguenti non è uno dei principi di cui l'economia aziendale teoretica ha raggiunto la cognizione: La teoria generale e le specializzazioni per tipi di operatività A Il principio dei profili d'impresa B Il principio della conoscenza profonda e della capacità di apprendimento C Il principio della autorevolezza D Il principio della comunicazione aziendale 2 Il "principio delle condizioni dell'equilibrio prospettico aziendale": La teoria generale e le specializzazioni per tipi di operatività A Detta le condizioni economiche, finanziarie e patrimoniali da verificarsi nella loro integrazione e da studiare per istituire l'azienda, farla convenientemente funzionare e opportunamente cessare, se vengono meno dette condizioni B E' connesso a un lento e graduale processo cognitivo di accumulazione delle potenzialità che conduce alla “competenza” C Esprime la possibilità che investimenti produttivi possano essere rigenerati in nuove risorse da reinvestire D Esprime il controllo delle proprie emozioni e di quelle degli altri e la possibilità di attivare relazioni interpersonali TEST DI AUTOVALUTAZIONE La ragioneria e i suoi principi applicativi 3 Il principio della contabilità generale (o sistematica) deriva: Il principio della contabilità generale A Dalla conoscenza del sistema aziendale basato sul bilancio quale documento fondamentale B Dalla conoscenza strutturale del sistema aziendale basato sulla determinazione del solo settore finanziario (originario) C Dalla conoscenza strutturale del sistema aziendale basato sulla determinazione esclusivamente del settore economico (derivato) della gestione D Dalla conoscenza strutturale del sistema aziendale basato sulla determinazione e sulla contrapposizione del settore finanziario (originario) con quello economico (derivato) della gestione 4 Le contabilità dei clienti e dei fornitori sono: Il principio delle contabilità settoriali A Idonee a fornire informazioni sulla posizione di ognuno di essi e a valutare, in ultima analisi, le rispettive posizioni creditorie e debitorie B Idonee per la conoscenza della vicenda tecnica ed economica dei beni e delle utilità a fecondità ripetuta C Finalizzate alla rilevazione dei flussi fisici dei beni che compongono il magazzino D Finalizzate alla rilevazione dei flussi fisici dei fattori produttivi a fecondità semplice che compongono il magazzino 5 I bilanci straordinari sono quelli componibili in ipotesi di: Le situazioni contabili di fine periodo ed infrannuali A Cessione d'azienda (in via esclusiva) B Trasformazione, fusione e scissione (in via esclusiva) C Di cessazione aziendale, relativa o assoluta, riguardanti gli istituti della trasformazione, della fusione e della scissione, della cessione e del conferimento, delle attività liquidatorie, volontarie e concorsuali D Trasformazione (in via esclusiva) 6 La programmazione propriamente detta indica: Il principio della pianificazione strategica e della programmazione aziendale A La pianificazione B La fase in cui avviene la sua traduzione nel sistema di valori C La fase in cui si prevede l'attività aziendale del prossimo anno D La fase in cui si programma il sistema di operazioni 7 L'amministrazione aziendale è basa su: Il principio dellanalisi dei dati per la determinazione dei costi A Programmi e piani, nonché sul controllo degli scostamenti tra budget e acrual B Budget (in via esclusiva) C Programmi ma non sui piani D Sui piani e non sui programmi 8 La rilevazione dei costi si propone di: Il principio dellanalisi dei dati per la determinazione dei costi A Differenziarli dai ricavi B Comporre gradualmente i vari elementi in strati o configurazioni, pervenendo così a una formula “polivalente” del costo da tenere presente in ogni ordine di rilevazione C Definire una formula univoca del costo D Identificare una formula unica del costo da tenere sempre presente 9 Il principio dell'analisi dei costi assume: Il principio dellanalisi dei dati per la determinazione dei costi A Una rilevante importanza per il controllo dei fatti economici e per l'impostazione di una politica aziendale basata sul loro contenimento B Nessuna importanza per il controllo dei fatti economici e per l'impostazione di una politica aziendale basata sul loro contenimento C Un'importanza minore rispetto all'analisi delle vendite D Una importanza minimale 10 La rilevazione dei costi può svolgersi: Schema riepilogativo del sistema dei principi A Solo con l'ausilio di tavole B Solo con l'ausilio di prospetti C Anche con l'ausilio di tavole e prospetti D Solo con l'ausilio di parole Ritenta Torna alla lista delle videolezioni Obiettivi della lezione La teoria generale e le specializzazioni per tipi di procedure Il principio della contabilità generale (o sistematica) Il principio delle contabilità settoriali Bilancio di esercizio, bilancio consolidato bilanci straordinari Pianificazione strategica e programmazione aziendale Principio dell?analisi dei dati per la determinazione dei costi Schema riepilogativo del sistema dei principi della ragioneria Test di autovalutazione 1 Secondo Aldo Amaduzzi la ragioneria si occupava: La teoria generale e le specializzazioni per tipi di procedure A Non soltanto dell'aspetto quantitativo dei fatti aziendali e delle relative grandezze misuratrici, ma anche del loro aspetto qualitativo B Soltanto dell'aspetto quantitativo dei fatti aziendali e delle relative grandezze misuratrici C Soltanto dell'aspetto qualitativo dei fatti aziendali D Dell'aspetto numerario della gestione 2 Quale tra i seguenti non rappresenta un principio tipico della ragioneria: La teoria generale e le specializzazioni per tipi di procedure A Il principio della contabilità generale e delle contabilità settoriali B Il principio del bilancio di esercizio, del bilancio consolidato e dei bilanci straordinari C Il principio della partita doppia D Il principio della programmazione aziendale e della pianificazione strategica TEST DI AUTOVALUTAZIONE Il bilancio d'esercizio (cenni e rinvii) nell'ambito della funzione informativa Torna alla lista delle videolezioni Obiettivi della lezione La funzione informativa del bilancio d?esercizio Gli interessi dei soggetti confluenti sul bilancio di esercizio La conoscenza delle fonti per la formazione del bilancio d?esercizio Test di Autovalutazione 2 Il sistema aziendale è chiamato a fornire all'ambiente informazioni: La funzione informativa del bilancio d'esercizio A Sulla gestione del personale e sui meccanismi di controllo B Esclusivamente sul grado di raggiungimento degli obiettivi prefissati C Esclusivamente sulle risorse investite dagli azionisti D Sull'entità delle risorse investite, sul grado di efficienza nel loro utilizzo, sul livello di efficacia nel raggiungimento degli obiettivi, sull'economicità della gestione, sulle prospettive di funzionamento miranti a mantenere/migliorare (o ripristinare) le condizioni di equilibrio 3 Aldo Amaduzzi definì il bilancio come: Gli interessi dei soggetti confluenti sul bilancio di esercizio A Un documento lungo e complesso B Un prospetto di facile lettura C La sede di equilibrio e di conflitto di interessi D La sede, in via esclusiva, di equilibrio di interessi 4 In relazione alla loro diversa natura, gli interessi che confluiscono sul bilancio si distinguono in: Gli interessi dei soggetti confluenti sul bilancio di esercizio A Interessi oggettivi ed interessi soggettivi B Interessi attivi ed interessi passivi C Interessi interni ed interessi esterni D Interessi conosciuti ed interessi estranei 5 Per interessi oggettivi si intendono: Gli interessi dei soggetti confluenti sul bilancio di esercizio A Quelli legati alla mutevolezza delle condizioni di equilibrio e alle esigenze conoscitive che esse comportano B Quelli che fanno capo a soggetti che prestano all'interno la loro opera C Quelli che fanno capo a soggetti che prestano all'esterno la loro opera D Quelli che fanno capo a soggetti che prestano all'interno la loro opera, o che dall'esterno, direttamente o indirettamente, si interessano della posizione che l'azienda occupa nel sistema sociale 6 La formazione del bilancio d'esercizio richiede: La conoscenza delle fonti per la formazione del bilancio di esercizio A La conoscenza di una serie di fonti aziendali e normative, oltre a una competenza specifica del soggetto chiamato alla relativa interpretazione B La conoscenza delle sole leggi C La conoscenza della sola tecnica contabile D La mera competenza dei manager aziendali 7 Le fonti di natura aziendale sono rappresentate da: La conoscenza delle fonti per la formazione del bilancio di esercizio A Le conoscenze dei dipendenti B L'economia aziendale, con i suoi principi parametrici; la ragioneria (tecnica contabile), con i suoi principi applicativi; i principi contabili nazionali; i principi contabili internazionali; la revisione aziendale C I regolamenti aziendali D La legislazione ordinaria, la dottrina giuridica e la giurisprudenza ordinaria; la legislazione tributaria, la dottrina tributaria e la giurisprudenza fiscale; la legislazione amministrativa, la dottrina amministrativa e la giurisprudenza amministrativa; la legislazione penale, la dottrina penale e la giurisprudenza penale 8 Le fonti di natura normativa sono rappresentate da: La conoscenza delle fonti per la formazione del bilancio di esercizio A Le conoscenze dei dipendenti B L'economia aziendale, con i suoi principi parametrici; la ragioneria (tecnica contabile), con i suoi principi applicativi; i principi contabili nazionali; i principi contabili internazionali; la revisione aziendale C I regolamenti aziendali D La legislazione ordinaria, la dottrina giuridica e la giurisprudenza ordinaria; la legislazione tributaria, la dottrina tributaria e la giurisprudenza fiscale; la legislazione amministrativa, la dottrina amministrativa e la giurisprudenza amministrativa; la legislazione penale, la dottrina penale e la giurisprudenza penale 9 L'art. 2423 bis illustra: La conoscenza delle fonti per la formazione del bilancio di esercizio A I principi di redazione del bilancio B Disposizioni relative a singole voci dello stato patrimoniale C Contenuto del conto economico D Contenuto del stato patrimoniale 10 L'art. 2424 bis illustra: La conoscenza delle fonti per la formazione del bilancio di esercizio A I principi di redazione del bilancio B Disposizioni relative a singole voci dello stato patrimoniale C Contenuto del conto economico D Contenuto del stato patrimoniale Ritenta 1 Il bilancio si configura come: La funzione informativa del bilancio d'esercizio A Uno dei tanti mezzi di trasmissione delle informazioni B Principale mezzo di trasmissione, all'interno, e di comunicazione, all'esterno, dei risultati gestionali C Principale mezzo di trasmissione solo all'interno delle informazioni D Principale mezzo di trasmissione solo all'esterno delle informazioni TEST DI AUTOVALUTAZIONE I 'principi' del bilancio di esercizio 3 Nel rispetto dei principi generali, il bilancio deve essere redatto con: I principi generali A Chiarezza e rappresentare in modo veritiero e corretto la situazione patrimoniale e finanziaria della società e il risultato economico dell'esercizio B Ragionevolezza e rappresentare in modo veritiero e corretto la situazione patrimoniale e finanziaria della società e il risultato economico dell'esercizio C Chiarezza e rappresentare in modo neutrale e ragionevole la situazione patrimoniale e finanziaria della società e il risultato economico dell'esercizio D Ragionevolezza e rappresentare in modo chiaro e oggettivo la situazione patrimoniale e finanziaria della società e il risultato economico dell'esercizio 4 Quale dei seguenti aspetti non è presupposto dal principio della chiarezza: I principi generali A Il rispetto degli schemi di bilancio B L'elencazione separata e ordinata dei singoli componenti patrimoniali e reddituali C Il divieto di compensi di partite D Il rispetto del principio della competenza economica 5 Il principio della correttezza implica: I principi generali A Il rispetto di determinate norme di legge e regole amministrative nella loro necessaria integrazione B Che il bilancio sia scritto in modo grammaticalmente corretto C La comprensibilità soprattutto da parte dei dipendenti aziendali D Il rispetto del principio della competenza economica 6 Il principio della verità implica: I principi generali A Il rispetto di determinate norme di legge e regole amministrative nella loro necessaria integrazione B Che il bilancio sia scritto in modo grammaticalmente corretto C Il rispetto degli schemi di bilancio D L'applicazione di corrette stime da parte dei redattori ai quali non si può richiedere una verità oggettiva, irraggiungibile in presenza di valori stimati e congetturati 7 Il principio della prevalenza della sostanza sulla forma implica: I principi generali A Che il bilancio sia scritto in modo grammaticalmente corretto B La prevalenza della sostanza economica degli accadimenti sulla loro qualificazione giuridica C Il rispetto di determinate norme di legge e regole amministrative nella loro necessaria integrazione D L'applicazione di corrette stime da parte dei redattori ai quali non si può richiedere una verità oggettiva, irraggiungibile in presenza di valori stimati e congetturati 8 I principi contabili rappresentano: I principi redazionali A Le regole imposte dal fisco per la redazione del bilancio d'esercizio B Le regole imposte dal Codice Civile per valutare le immobilizzazioni C Le regole che ogni anno il Ministero della Giustizia produce per la corretta redazione del bilancio d'esercizio D Un insieme ordinato di regole che fissano i modi di contabilizzazione delle operazioni aziendali 9 Qule tra i sguenti non rappresenta uno dei principi base di riferimento per la composizione del bilancio d'esercizio :: I principi contabili A Continuità operativa B Rilevanza e aggregazione C Continuità strutturale D Informazioni comparative 10 La competenza indica: I principi contabili A Che i bilanci devono rappresentare in modo veritiero e corretto i fatti gestionali così da esporre con attendibilità i risultati dell'esercizio B Che i bilanci devono rappresentare i fatti al loro manifestarsi, indipendentemente dagli incassi e dai pagamenti C Che la struttura e la classificazione delle voci di bilancio devono essere mantenute nel tempo D Che le voci significative di bilancio devono essere esposte in modo chiaro, mentre quelle i cui valori sono irrilevanti vanno aggregate Ritenta Torna alla lista delle videolezioni Obiettivi della lezione I principi generali I principi redazionali I principi contabili (nazionali ed internazionali) Test di autovalutazione 1 La disciplina civilistica in materia di bilancio è incentrata su: I principi generali A La presentazione del bilancio nelle sue tre parti (stato patrimoniale, conto economico e nota integrativa) B L'enunciazione della clausola generale, dei principi generali e redazionali, nonché dei criteri di rappresentazione e di valutazione delle poste contabili C Entrate e uscite D Costi e ricavi 2 La clausola generale presuppone: I principi generali A La presentazione del bilancio nelle sue due parti (stato patrimoniale e nota integrativa) B Che il bilancio sia un documento di rappresentazione generale dell'azienda C La presentazione del bilancio nelle sue due parti (stato patrimoniale e conto economico) D La presentazione del bilancio nelle sue tre parti (stato patrimoniale, conto economico e nota integrativa) TEST DI AUTOVALUTAZIONE Il contenuto delle parti del bilancio di esercizio 3 Lo schema di conto economico previsto dall'art. 2425 c.c. è definito: Il contenuto del conto economico (a forma scalare) A A “valore della produzione” B A “costo della produzione” C A “valore aggiunto” D A “valore della marginalità” 4 Gli amministratori possono redigere il bilancio in forma abbreviata quando: Il contenuto del conto economico (a forma scalare) A Per due esercizi consecutivi non vengono superati due dei limiti costituiti dal totale dell'attivo dello stato patrimoniale, dai ricavi delle vendite e delle prestazioni e dal numero dei dipendenti occupati in media durante l'esercizio B L'azienda si trova in situazione di crisi C Per tre esercizi consecutivi non vengono superati due dei limiti costituiti dal totale dell'attivo dello stato patrimoniale, dai ricavi delle vendite e delle prestazioni e dal numero dei dipendenti occupati in media durante l'esercizio D Per due esercizi consecutivi non vengono superati due dei limiti costituiti dal totale dell'attivo dello stato patrimoniale, dai costi della produzione e dal numero dei dipendenti occupati in durante l'ultimo mese dell'anno 5 Nello schema di conto economico previsto dall'art. 2425 c.c. i costi sono classificati: Il contenuto del conto economico (a forma scalare) A Per destinazione B Per obiettivi C Per natura D Per capitoli di spesa 6 L'attivo patrimoniale si compone: Le classi dellattivo patrimoniale A Di due classi contraddistinte da lettere maiuscole B Di tre classi contraddistinte da lettere maiuscole C Di quattro classi contraddistinte da lettere maiuscole D Di cinque classi contraddistinte da lettere maiuscole 7 La seconda classe (lettera B) dell'attivo dello stato patrimoniale è rappresentata: Le classi dellattivo patrimoniale A Dai crediti verso soci per versamenti ancora dovuti, con separata indicazione della parte già richiamata B Dalle Immobilizzazioni C Dall'Attivo Circolante D Dai ratei e risconti (attivi) 8 La terza classe dell'attivo patrimoniale (lettera C) è costituita: Le classi dellattivo patrimoniale A Dai crediti verso soci per versamenti ancora dovuti, con separata indicazione della parte già richiamata B Dalle Immobilizzazioni C Dall'Attivo Circolante D Dai ratei e risconti (attivi) 9 Il passivo patrimoniale si compone: Le classi del passivo patrimoniale A Di due classi contraddistinte da lettere maiuscole B Di tre classi contraddistinte da lettere maiuscole C Di quattro classi contraddistinte da lettere maiuscole D Di cinque classi contraddistinte da lettere maiuscole 10 Quale tra le seguenti non rappresenta una classe di valori appartenente alla sezione del passivo patrimoniale: Le classi del passivo patrimoniale A Patrimonio netto B Immobilizzazioni C Debiti D Ratei e risconti (passivi) Ritenta Torna alla lista delle videolezioni Obiettivi della lezione Contenuto dello stato patrimoniale Le classi dell?attivo patrimoniale Le classi del passivo patrimoniale Test di Autovalutazione 1 Lo Schema di stato patrimoniale individua: Il contenuto dello stato patrimoniale (a sezioni divise) A I raggruppamenti delle voci dei ricavi contraddistinte dalle lettere maiuscole e dai numeri romani (i primi due livelli dei conti) B I raggruppamenti delle voci dei costi contraddistinte dalle lettere maiuscole e dai numeri romani (i primi due livelli dei conti) C I raggruppamenti delle voci dell'attivo e del passivo contraddistinte dalle lettere minuscole D I raggruppamenti delle voci dell'attivo e del passivo contraddistinte dalle lettere maiuscole e dai numeri romani (i primi due livelli dei conti) 2 La struttura del conto economico civilistico è: Il contenuto del conto economico (a forma scalare) A A Scalare B A sezioni divise e contrapposte C A Scalare o a sezioni divise e contrapposte, a seconda del diverso tipo di azienda D A scalare, nelle sole aziende pubbliche e nelle cooperative TEST DI AUTOVALUTAZIONE Le relazioni accompagnatorie al bilancio di esercizio 3 Quale tra le seguenti informazioni non sono desumibili dal rendiconto finanziario: Linformativa supplementare: il rendiconto finanziario A Le correlazioni tra fonti di finanziamento e investimenti attuati B I costi di competenza dell'esercizio C Le variazioni nella situazione finanziario-patrimoniale D L'attività di investimento 4 Gli atti finali che concludono l'iter revisionale sono rappresentati: Lattività revisionale e le società di revisione A Da una relazione giurata B Dall'asseverazione del contenuto del rapporto e dall'attestazione esprimibile attraverso il giudizio sul bilancio C Dalla sola attestazione esprimibile attraverso il giudizio sul bilancio D Dalla sola asseverazione del contenuto del rapporto del bilancio 5 L'art. 2428 c.c. stabilisce che: Lattività revisionale e le società di revisione A Gli amministratori delle società con azioni quotate in borsa devono trasmettere al collegio sindacale una relazione almeno mensile sull'andamento della gestione B Gli amministratori delle società con azioni quotate in borsa devono trasmettere al collegio sindacale una relazione quinquennale sull'andamento della gestione C Gli amministratori delle società con azioni quotate in borsa devono trasmettere al collegio sindacale una relazione semestrale sull'andamento della gestione D Gli amministratori di tutte le SpA devono trasmettere al collegio sindacale una relazione semestrale sull'andamento della gestione 6 Il prospetto delle variazioni dei conti del patrimonio netto è: Il prospetto delle iazioni dei conti del patrimonio netto A Tendente a evidenziare i movimenti che hanno interessato le diverse voci del patrimonio netto riguardo all'ultimo esercizio B Tendente a evidenziare i costi e i ricavi di competenza dell'esercizio C Tendente a evidenziare i movimenti che hanno interessato le diverse voci del patrimonio netto riguardo agli ultimi tre esercizi D Obbligatorio per tutte le società di capitali 7 Il reddito civilistico: La determinazione del reddito imponibile A Coincide sempre con il reddito imponibile B Non può essere superiore al reddito impnibile C Influenza la determinazione del reddito imponibile D Non può essere superiore al reddito impnibile 8 Il principio enunciato nell'art. 56 del D.lgs. 12 dicembre 2003, n. 344 è: La determinazione del reddito imponibile A Quello della competenza B Quello della prudenza C Quello della prevalenza della sostanza sulla forma D Quello della dipendenza parziale 9 Al fine di evitare il rinvio o l'anticipazione di elementi reddituali, la normativa fiscale ha stabilito: La determinazione del reddito imponibile A Il principio della prudenza B Il principio della dipendenza parziale C Il principio della competenza basato sulla certezza dell'esistenza del singolo elemento reddituale e sulla determinabilità del relativo importo D Il principio della prevalenza della sostanza sulla forma 10 In base al principio dell'inerenza: La determinazione del reddito imponibile A Sono deducibili tutti i costi B La deducibilità dei costi è ammessa anche se non si riferiscono ad attività o beni da cui derivano ricavi che concorrono a formare il reddito imponibile C La deducibilità dei costi è ammessa solo se si riferiscono ad attività o beni da cui derivano ricavi che concorrono a formare il reddito imponibile D Sono deducibili tutti i costi maggiori di 1.000 euro Ritenta Torna alla lista delle videolezioni Obiettivi della lezione La relazione sulla gestione La relazione dell?organo di controllo La determinazione del reddito imponibile Test di Autovalutazione 1 La relazione sulla gestione: La relazione sulla gestione A E' parte integrante del sistema informativo in quanto concorre a completare il processo esplicativo-integrativo avviato con la nota integrativa B E' un documento alternativo alla nota integrativa C Non concorre a completare il processo esplicativo-integrativo avviato con la nota integrativa D E' un documento prettamente quantitativo 2 Le variazioni delle risorse finanziarie derivanti dalla gestione reddituale sono esposte all'interno: Linformativa supplementare: il rendiconto finanziario A Della relazione sulla gestione B Dello stato patrimoniale C Della nota integrativa D Del rendiconto finanziario TEST DI AUTOVALUTAZIONE Il bilancio consolidato: obiettivi, espressività e tipologie 3 I soggetti maggiormente interessati alla conoscenza dei dati che il bilancio di gruppo può fornire sono: Introduzione A I dipendenti delle varie società del gruppo B I creditori della capogruppo e delle società affiliate C Gli organi statali (di controllo, di vigilanza e fiscali) D I soci portatori degli interessi di maggioranza della società capogruppo 4 Il bilancio di gruppo può assumere la denominazione di bilancio consolidato quando: Introduzione A E' riferito a gruppi con struttura verticale B E' riferito sia a gruppi con struttura verticale che orizzontale C E' riferito a gruppi con struttura orizzontale D E' riferito a gruppi, a prescindere dalla struttura 5 Il bilancio di gruppo può assumere la denominazione di bilancio combinato quando: Introduzione A E' riferito a gruppi con struttura verticale B E' riferito sia a gruppi con struttura verticale che orizzontale C E' riferito a gruppi con struttura orizzontale D E' riferito a gruppi, a prescindere dalla struttura 6 Il bilancio di gruppo deve possedere: Il bilancio di gruppo A I requisiti di comprendere i bilanci delle imprese partecipanti solo sul territorio nazionale B I requisiti di comprendere i bilanci delle imprese partecipanti solo sul territorio comunitario C I requisiti di comprendere i bilanci di tutte le imprese partecipanti, purchè siano SpA D I requisiti di comprendere i bilanci di tutte le imprese partecipanti, anche quelle che hanno la propria sede al di fuori dei territori comunitari 7 Il bilancio di gruppo comprende: Il bilancio di gruppo A Il bilancio di gruppo in senso lato e la relazione sulla gestione della sola capogruppo B Il bilancio della sola capogruppo e la relazione sulla gestione del gruppo C Il bilancio di gruppo in senso stretto e la relazione sulla gestione del gruppo D Il bilancio di gruppo in senso stretto e la relazione sulla gestione della sola capogruppo 8 Secondo la cosiddetta teoria della proprietà, il bilancio consolidato deve: Il bilancio di gruppo A Essere redatto solo nella lingua madre della holding B Essere redatto anche in lingua inglese C Evidenziare esclusivamente i diritti della holding D Evidenziare i diritti di tutti i soggetti appartenenti al gruppo 9 La consolidazione dello Stato Patrimoniale ha il fine di: Le parti del bilancio e gli allegati esplicativi A Rappresentare il capitale di gruppo attraverso l'accostamento di tutte le attività e passività delle unità partecipanti B Evidenziare il risultato economico di gruppo derivante dall'accostamento di tutti i componenti positivi e negativi di reddito delle società C Rappresentare il capitale di gruppo attraverso l'accostamento di tutti i componenti positivi e negativi di reddito delle società D Evidenziare il risultato economico di gruppo derivante dall'accostamento di tutte le attività e passività delle unità partecipanti 10 La consolidazione del Conto Economico ha il fine di: Le parti del bilancio e gli allegati esplicativi A Rappresentare il capitale di gruppo attraverso l'accostamento di tutte le attività e passività delle unità partecipanti B Evidenziare il risultato economico di gruppo derivante dall'accostamento di tutti i componenti positivi e negativi di reddito delle società C Rappresentare il capitale di gruppo attraverso l'accostamento di tutti i componenti positivi e negativi di reddito delle società D Evidenziare il risultato economico di gruppo derivante dall'accostamento di tutte le attività e passività delle unità partecipanti Ritenta Torna alla lista delle videolezioni Obiettivi della lezione Introduzione Il bilancio di gruppo Le parti del bilancio e gli allegati esplicativi Test di autovalutazione 1 Il bilancio di gruppo può essere inteso come un: Introduzione A Documento senza alcuna finalità informativa B Documento con una limitata finalità informativa C Documento integrativo dei bilanci delle singole unità senza proprie autonome finalità D Documento integrativo dei bilanci delle singole unità con proprie autonome finalità 2 Il bilancio di gruppo esercita: Introduzione A Una funzione informativa nulla B Una funzione informativa, non esaustiva C Una funzione informativa, pienamente esaustiva D Una funzione informativa essenziale TEST DI AUTOVALUTAZIONE I bilanci straordinari e gli istituti della cessazione aziendale 3 La cessazione relativa del sistema-azienda non può dare origine: Introduzione A Ad ipotesi di fusione B Ad ipotesi di scissione C Ad ipotesi di trasformazione D Ad ipotesi di liquidazione 4 Quando un soggetto trasferisce ad altro soggetto il suo complesso (o ramo) aziendale ricevendo in corrispettivo il denaro, si ha una situaizone di: I i istituti della cessazione A Fusione B Scissione C Liquidazione D Cessione 5 Giuridicamente, l'istituto della cessione riveste la natura di: I i istituti della cessazione A Accordo tra le parti anche verbale B Contratto di compravendita disciplinato dall'art. 2556 e ss., da provarsi per iscritto e da depositarsi a cura delle parti per l'iscrizione nel registro delle imprese C Contratto di compravendita da provarsi per iscritto ma che non va mai depositato D Accordo tra le parti esclusivamente verbale 6 Il conferimento d'azienda è: I i istituti della cessazione A Un istituto non espressamente previsto dal nostro ordinamento giuridico B Un contratto di compravendita disciplinato dal Codice Civile C Assimilabile alla trasformazione D Un accordo tra le parti esclusivamente verbale 7 L'istituto della concentrazione aziendale è: I i istituti della cessazione A Assimilabile alla fusione B Assimilabile alla scissione C Assimilabile alla trasformazione D Assimilabile al conferimento 8 La fusione tra due o più società può avvenire per: I i istituti della cessazione A Generazione B Definizione C Assunzione D Induzione 9 La scissione avviene quando: I i istituti della cessazione A Una società trasferisce l'intero (o una parte) del suo patrimonio a una o più società beneficiarie, preesistenti o di nuova costituzione, con conseguente assegnazione delle azioni (o delle quote) ai soci della prima società B Un'azienda trasferisce un complesso di beni che viene apportato in costituende (o costituite) società, dietro assegnazioni di quote o di azioni C Due sue società decidono di mettersi insieme per formarne una sola D Due imprenditori decidono di divedersi l'utile a fine esercizio 10 Nell'ambito di una liquidazione fallimentare, per deficit iniziale si intende: I i istituti della cessazione A La contrapposizione dell'inventario finale della curatela (attività) con lo stato attivo del fallimento reso esecutivo dal curatore (passività) B La massa debitoria rimasta scoperta dopo aver realizzatoil passivo fallimentare C La contrapposizione dell'inventario iniziale della curatela (attività) con lo stato passivo del fallimento reso esecutivo dal giudice delegato (passività) D La massa debitoria rimasta scoperta dopo aver realizzato l'attivo fallimentare, aver dato copertura alle spese di procedura e dopo aver effettuato il riparto ai creditori Ritenta Torna alla lista delle videolezioni Obiettivi della lezione Introduzione I vari istituti della cessazione Test di Autovalutazione 1 Per cessazione assoluta del sistema-azienda si intende: Introduzione A La cessazione dell'unità aziendale che conserva tuttavia il suo significato di complesso sistemico B La disgregazione dell'unità sistemica che non conduce però alla liquidazione dell'azienda C La cessazione dell'unità aziendale e la contemporanea disgregazione dell'unità sistemica D La disgregazione dell'unità sistemica che conduce alla liquidazione dell'azienda 2 Per cessazione relativa del sistema-azienda si intende: Introduzione A La cessazione dell'unità aziendale che conserva tuttavia il suo significato di complesso sistemico B La disgregazione dell'unità sistemica che non conduce però alla liquidazione dell'azienda C La cessazione dell'unità aziendale e la contemporanea disgregazione dell'unità sistemica D La disgregazione dell'unità sistemica che conduce alla liquidazione dell'azienda TEST DI AUTOVALUTAZIONE Introduzione al Bilancio d'esercizio alla luce del D.lgs. 139/2015 Torna alla lista delle videolezioni Obiettivi della lezione Caratteri generali, disciplina e normativa civilistica Ritenta Fonti disciplinanti la materia del bilancio Obiettivi Pubblicità e finalità Test di autovalutazione 1 Il bilancio d'esercizio: Caratteri Generali, Disciplina e Normativa Civilistica A È un documento obbligatorio che serve ad indicare i risultati economici, finanziari e patrimoniali di un'impresa B È un documento facoltativo che serve ad indicare i risultati economici, finanziari e patrimoniali di un'impresa C È un documento obbligatorio che serve ad indicare i soli risultati economici di un'impresa D È un documento obbligatorio che serve ad indicare i soli risultati patrimoniali di un'impresa 3 Il Conto Economico: Caratteri Generali, Disciplina e Normativa Civilistica A Deve essere redatto dal Collegio Sindacale B È uno degli elementi di cui si compone il bilancio d'esercizio C È un documento alternativo allo Stato Patrimoniale D Consente di analizzare la dinmica finanziaria di una azienda 4 Le società di persone: Caratteri Generali, Disciplina e Normativa Civilistica A Non possono redigere il bilancio d'esercizio B Devono utilizzare schemi prestabiliti nella redazione del bilancio d'esercizio C Devono far riferimento al Testo Unico delle Imposte sui Redditi (TUIR)per la redazione del bilancio d'esercizio D Non devono utilizzare schemi prestabiliti nella redazione del bilancio d'esercizio 5 Le società di capitali: Caratteri Generali, Disciplina e Normativa Civilistica A Devono tenere obbligatoriamente sia il Libro Giornale che il Libro degli inventari B Devono tenere obbligatoriamente o il Libro Giornale o il Libro degli inventari C Devono tenere obbligatoriamente solo il Libro Giornale D Devono tenere obbligatoriamente solo il Libro degli inventari 6 Attraverso il bilancio d'esercizio è possibile: Obiettivi A Valutare l'operato dei soci B Valutare l'operato del collegio sindacale C Valutare l'operato degli amministratori D Valutare l'operato dei commercialisti 7 Il bilancio d'esercizio deve essere approvato: Pubblicità e Finalità A Entro 60 gg dalla chiusura dell'esercizio sociale B Entro 90 gg dalla chiusura dell'esercizio sociale C Entro 120 gg dalla chiusura dell'esercizio sociale D Entro 30 gg dalla chiusura dell'esercizio sociale 8 In determinati casi, il bilancio d'esercizio può essere approvato: Pubblicità e Finalità A Entro 180 gg dalla chiusura dell'esercizio sociale B Entro 1 anno dalla chiusura dell'esercizio sociale C Entro 3 anno dalla chiusura dell'esercizio sociale D Entro 5 anno dalla chiusura dell'esercizio sociale 9 Il bilancio d'esercizio deve essere reso pubblico: Pubblicità e Finalità A Entro 180 gg dalla sua approvazione B Entro 120 gg dalla sua approvazione C Entro 60 gg dalla sua approvazione D Entro 30 gg dalla sua approvazione 10 Il bilancio d'esercizio: Pubblicità e Finalità A È uno strumento di conoscenza, di controllo e di comunicazione B È uno strumento di conoscenza e di controllo, ma non di comunicazione C È uno strumento di conoscenza e di comunicazione, ma non di controllo D È uno strumento di comunicazione e di controllo, ma non di conoscenza TEST DI AUTOVALUTAZIONE I principi che regolano la redazione del bilancio d\ esercizio Torna alla lista delle videolezioni Obiettivi della lezione Clausola generale e principi di redazione Gli altri principi La recente modifica del Codice Civile: il D.lgs. 139/2015 Test di autovalutazione 2 I principi di redazione del bilancio sono indicati: Clausola generale e principi di redazione A Dall'art. 2426 c.c B Dall'art. 2425 c.c C Dall'art. 2424 c.c D Dall'art. 2423 bis c.c 3 Il principio di continuità implica che: Clausola generale e principi di redazione A I costi ed i ricavi siano rilevati secondo competenza economica B Gli elementi eterogenei siano rappresentati e valutati secondo criteri differenti C Le valutazioni siano effettuate tenendo conto delle valutazioni che i beni oggetto di valutazione potranno avere nei futuri periodi amministrativi D Le perdite vadano contabilizzate sempre, anche se ritenute incerte e/o presunte 4 Il principio di separazione implica che: Clausola generale e principi di redazione A Le valutazioni siano effettuate tenendo conto delle valutazioni che i beni oggetto di valutazione potranno avere nei futuri periodi amministrativi B Gli elementi eterogenei siano rappresentati e valutati secondo criteri differenti C I costi ed i ricavi siano rilevati secondo competenza economica D Le perdite vadano contabilizzate sempre, anche se ritenute incerte e/o presunte 5 Il principio di prudenza implica che: Clausola generale e principi di redazione A Gli elementi eterogenei siano rappresentati e valutati secondo criteri differenti B Le valutazioni siano effettuate tenendo conto delle valutazioni che i beni oggetto di valutazione potranno avere nei futuri periodi amministrativi C Le perdite vadano contabilizzate sempre, anche se ritenute incerte e/o presunte D I costi ed i ricavi siano rilevati secondo competenza economica 6 Il principio della prevalenza della sostanza sulla forma prevede: Prevalenza della sostanza sulla forma A Di effettuare le valutazioni, tenendo conto delle valutazioni che i beni oggetto di valutazione potranno avere nei futuri periodi amministrativi B Di rappresentare gli elementi eterogenei secondo criteri differenti C Di contabilizzare tutte le perdite, anche se incerte e/o presunte D Di attribuire importanza alla sostanza degli accadimenti aziendali e non agli aspetti formali degli stessi 7 Il principio di comprensibilità di cui all'OIC 11 attiene: Gli altri principi A Alla necessità di comunque validare il bilancio, anche se presenta lievi imperfezioni contabili B Alla necessità di informazioni analitiche in grado di distinguere diverse aree di gestione C All'indipendenza nelle valutazioni discrezionali D Alla necessità di redigere il bilancio con un'unica valuta di conto 8 Il principio di imparzialità indicato dall'OIC 11 attiene: Gli altri principi A Alla necessità di comunque validare il bilancio, anche se presenta lievi imperfezioni contabili B Alla necessità di informazioni analitiche in grado di distinguere diverse aree di gestione C All'indipendenza nelle valutazioni discrezionali D Alla necessità di redigere il bilancio con un'unica valuta di conto 9 Il principio di significatività indicato dall'OIC 11 attiene: Gli altri principi A Alla necessità di comunque validare il bilancio, anche se presenta lievi imperfezioni contabili B La necessità di informazioni analitiche in grado di distinguere diverse aree di gestione C L'indipendenza nelle valutazioni discrezionali D Alla necessità di redigere il bilancio con un'unica valuta di conto 10 La disciplina del bilancio di cui al codice civile è stata recentemente modificata dal: La recente modifica del Codice Civile: il D. Lgs. 139/2015 A D. Lgs. 127/1991 B Dalla Legge di Stabilità 2015 C D.Lgs. 139/2015 D Organismo Italiano di Contabilità Ritenta 1 Secondo l'art. 2423 del c.c., il bilancio deve essere redatto: Clausola generale e principi di redazione A Con chiarezza e rappresentare, secondo competenza finanziaria, la situazione patrimoniale della società ed il risultato economico d'esercizio B Deve essere redatto con chiarezza e rappresentare in modo veritiero e corretto soltanto la situazione patrimoniale-finanziaria della società C Deve essere redatto con chiarezza e rappresentare in modo veritiero e corretto unicamente il risultato economico d'esercizio D Deve essere redatto con chiarezza e rappresentare in modo veritiero e corretto la situazione patrimoniale-finanziaria della società ed il risultato economico d'esercizio TEST DI AUTOVALUTAZIONE Lo stato patrimoniale 3 Nella sezione di sinistra, lo stato patrimoniale rappresenta: Le caratteristiche generali A Le passività di breve, di medio/lungo periodo ed il patrimonio netto B Le passività di breve e le attività di breve C Le attività di breve e di medio/lungo periodo D Le attività e le passività di medio/lungo periodo, ed il patrimonio netto 4 Nella sezione di destra, lo stato patrimoniale rappresenta: Le caratteristiche generali A Le passività di breve, di medio/lungo periodo ed il patrimonio netto B Le passività di breve e le attività di breve C Le attività di breve e di medio/lungo periodo D Le attività e le passività di medio/lungo periodo, ed il patrimonio netto 5 Sono esempi di attività di medio e lungo periodo: Le caratteristiche generali A I ratei e risconti attivi B Le immobilizzazioni materiali C I crediti a breve termine D Le disponiblità liquide 6 Sono esempi di passività a breve: Le caratteristiche generali A Il Fondo TFR B Le Immobilizzazioni materiali C Le rimanenze D I ratei e risconti passivi 7 Nello schema civilistico di conto economico, i "grandi raggruppamenti" delle voci in esso contenute, sono indicate attraverso: Gli schemi civilistici dell'Attivo e del Passivo A Lettere maiuscole B Numeri romani C Numeri arabi D Lettere minuscole 8 Rappresentano una componente del patrimonio netto: Gli schemi civilistici dell'Attivo e del Passivo A Le Immobilizzazioni finanziarie B Le Riserve C Le passività a medio e lungo termine D Le risorse accantonate a Fondo TFR 9 La classificazione delle voci nelle attività rispetta: Classificazione delle Attività e delle Passività A Il criterio della liquidità crescente ed il criterio della destinazione B Il criterio della liquidità decrescente ed il criterio della destinazione C Il mero criterio della destinazione D La distinzione tra costi fissi e costi variabili 10 Tra i parametri indicati dall'art. 2435 bis c.c. per poter redigere il bilancio in forma abbreviata, è indicato che: Classificazione delle Attività e delle Passività A L'attivo di stato patrimoniale non debba essere superiore a € 4.400.000 B L'attivo di stato patrimoniale non debba essere superiore a € 4.800.000 C L'attivo di stato patrimoniale non debba essere superiore a € 4.000.000 D L'attivo di stato patrimoniale non debba essere a € 5.200.000 Ritenta Torna alla lista delle videolezioni Obiettivi della lezione Le caratteristiche generali Gli schemi civilistici dell'attivo e del passivo Classificazione delle attività e delle passività Test di autovalutazione 1 Lo stato patrimoniale rappresenta: Le caratteristiche generali A La situazione economica dell'azienda B Esclusivamente la situazione patrimoniale dell'azienda in un dato istante temporale C Esclusivamente la situazione finanziaria dell'azienda in un dato istante temporale D La situazione patrimoniale e finanziaria dell'azienda in un dato istante temporale 2 Lo stato patrimoniale è strutturato in: Le caratteristiche generali A Due sezioni, in cui sono evidenziate, rispettivamente, le attività e le passività B Tre sezioni, in cui sono evidenziati, rispettivamente, i costi ed i ricavi di competenza economica dell'esercizio, nonché le passività dell'azienda C Quattro sezioni, in cui sono evidenziati, rispettivamente, i costi ed i ricavi di competenza dell'esercizio, nonché le attività e le passività dell'azienda D Tre sezioni, in cui sono evidenziati, rispettivamente, i costi ed i ricavi di competenza economica dell'esercizio, nonché le attività dell'azienda TEST DI AUTOVALUTAZIONE Il rendiconto finanziario 3 Uno schema di rendiconto finanziario è fornito: Le caratteristiche generali A Dall'OIC 10 B Dall'OIC 15 C Dall'OIC 16 D Dall'OIC 18 4 Nell'area reddituale del rediconto finanziario confluiscono: La struttura A I flussi finanziari che derivano dalla gestione delle immobilizzazioni B I flussi finanziari che derivano dall'acquisizione di capitale proprio e/o di terzi C I flussi finanziari che derivano, solo ed esclusivamente, dalla gestione fiscale complessiva d'impresa D I flussi finanziari che derivano dell'attività carattersitica d'impresa 5 Nell'area degli investimenti del rediconto finanziario confluiscono: La struttura A I flussi finanziari che derivano dalla gestione delle immobilizzazioni B I flussi finanziari che derivano dall'acquisizione di capitale proprio e/o di terzi C I flussi finanziari che derivano, solo ed esclusivamente, dalla gestione fiscale complessiva d'impresa D I flussi finanziari che derivano dell'attovità carattersitica d'impresa 6 Nell'area dei finanziamenti del rediconto finanziario confluiscono: La struttura A I flussi finanziari che derivano dalla gestione delle immobilizzazioni B I flussi finanziari che derivano dall'acquisizione di capitale proprio e/o di terzi C I flussi finanziari che derivano, solo ed esclusivamente, dalla gestione fiscale complessiva d'impresa D I flussi finanziari che derivano dell'attività carattersitica d'impresa 7 Mediante il metodo c.d. diretto, il flusso finanziario è calcolato: I diversi metodi di calcolo A Partendo dal risultato di esercizio, rettificato dei costi e dei ricavi non monetari B Tenendo in considerazione tutte le attività e le passività che hanno dato luogo ad un'uscita o ad un'entrata monetaria C Partendo dal risultato di esercizio, rettificato dei soli costi non monetari D Partendo dal risultato di esercizio, rettificato dei soli ricavi non monetari 8 Mediante il metodo c.d. indiretto, il flusso finanziario è calcolato: I diversi metodi di calcolo A Partendo dal risultato di esercizio, rettificato dei costi e dei ricavi non monetari B Tenendo in considerazione tutte le attività e le passività che hanno dato luogo ad un'uscita o ad un'entrata monetaria C Partendo dal risultato di esercizio, rettificato dei soli costi non monetari D Partendo dal risultato di esercizio, rettificato dei soli ricavi non monetari 9 Nel metodo c.d. indiretto, ai fini del cacolo delle variazioni del CCN, l'incremento delle rimanenze: I diversi metodi di calcolo A Deve essere sommato B Deve essere sommato per l'intero importo e sottratto per i suoi 2/3 C Deve essere sottratto D Deve essere sottratto per l'intero importo e poi sommato per i suoi 2/3 10 Il risultato finale, derivante dalla somma algebrica dei flussi finanziari delle diverse gestioni, evidenzia: I diversi metodi di calcolo A La variazione dei debiti commerciali B L'ammontare (stock) di disponibilità liquide al termine dell'esercizio considerato C La variazione delle disponibilità liquide D La variazione dei crediti commerciali Ritenta Torna alla lista delle videolezioni Obiettivi della lezione Le caratteristiche generali La struttura I diversi metodi di calcolo Test di autovalutazione 1 Il rendiconto finanziario: Le caratteristiche generali A E' un documento contabile che include tutte le variazioni, positive o negative, dei flussi finanziari avvenute durante l'esercizio B E' un documento contabile che include soltanto i flussi finanziari positivi C E' un documento contabile che include soltanto i flussi finanziari negativi D E' un documento contabile che include soltanto i flussi finanziari connessi agli investimenti 2 Il rendiconto finanziario: Le caratteristiche generali A E' stato considerato schema obbligatorio dal codice civile, a partire dall'esercizio 2016 B E' stato considerato schema obbligatorio dal codice civile, a partire dall'esercizio 2015 C E' stato considerato schema obbligatorio dal codice civile, a partire dall'esercizio 2014 D E' stato considerato schema obbligatorio dal codice civile, a partire dall'esercizio 2013 TEST DI AUTOVALUTAZIONE La Relazione sulla gestione e la Relazione dei sindaci 3 Tra gli indicatori non finanziari da riportare nella Relazione sulla gestione rientra: La Relazione sulla gestione: il suo contenuto A Il R.O.I B Il R.O.S C La quota di mercato posseduta D Il R.O.E 4 Il rischio di cambio, da indicare nella Relazione sulla gestione, attiene: La Relazione sulla gestione: il suo contenuto A Le possibili oscillazioni delle quantità vendute nei mercati domestici B Le possibili oscillazioni dei tassi di cambio C Le possibili oscillazioni dei tassi di interesse D Le possibili oscillazioni dei prezzi dei beni e/o servizi 5 Il codice civile prevede che la Relazione sulla gestione: La Relazione sulla gestione: il suo contenuto A Non debba essere redatta dalle società i cui costi per servizi, di competenza dell'esercizio, non siano stati superiori a € 10.000.000 B Non debba essere redatta dalle società che redigono il bilancio in forma abbreviata qualora includano in Nota Integrativa specifiche informazioni C Non debba essere redatto dalle società i cui ricavi cumulati, nei due esercizi precedenti, non siano stati superiori a € 18.000.000 D Debba essere redatta soltanto dalle Società per azioni 6 Tra le informazioni aggiuntive da riportare in Nota integrativa in ipotesi di esonero dall'obbligo della Relazione sulla gestione, vi sono quelle attinenti: La Relazione sulla gestione: il suo contenuto A I debiti tributari B Le rimanenze C Le immobilizzazioni materiali D Le attività di ricerca e sviluppo 7 Tra le informazioni aggiuntive da riportare in Nota integrativa in ipotesi di esonero dall'obbligo della Relazione sulla gestione, vi sono quelle attinenti: La Relazione sulla gestione: il suo contenuto A L'evoluzione prevedibile della gestione B Le disponibilità di banca C I debiti commerciali D Il Fondo T.F.R 8 La Relazione dei sindaci: La Relazione dei sindaci A E' redatta dal socio di maggioranza B E' redatta dall'amministratore delegato C E' redatta dal Collegio sindacale D E' redatta dai soci di minoranza 9 La relazione dei sindaci: La Relazione dei sindaci A Deve fornire informazioni critiche in merito al bilancio e alla sua approvazione B Non deve fornire informazioni critiche in merito al bilancio e alla sua approvazione C Deve fornire informazioni critiche soltanto in merito al bilancio, ma non può formulare osservazioni in merito alla sua approvazione D Deve fornire informazioni critiche soltanto in merito alla sua approvazione, ma non può formulare osservazioni in merito ai suoi contenuti 10 La Relazione dei sindaci: La Relazione dei sindaci A Non deve valutare l'operato degli amministratori B Deve valutare tutto l'operato degli amministratori C Deve valutare l'operato degli amministratori soltanto in relazione agli argomenti preventivamente individuati dal Consiglio di Amministrazione D Deve valutare l'operato degli amministratori soltanto in relazione agli argomenti individuati dai Soci Ritenta Torna alla lista delle videolezioni Obiettivi della lezione La Relazione sulla gestione: le caratteristiche generali La Relazione sulla gestione: il contenuto La Relazione dei sindaci Test di autovalutazione 1 Ai sensi dell'art. 2428 del c.c., la Relazione sulla gestione: La Relazione sulla gestione: caratteristiche generali A E' parte integrante del Bilancio, fornendo le informazioni necessarie per una migliore comprensione della situazione finanziaria – patrimoniale – economica dell'azienda B Non costituisce parte integrante del Bilancio, ma lo accompagna, fornendo informazioni utili soltanto alla migliore comprensione della situazione finanziaria dell'azienda C Non costituisce parte integrante del Bilancio, ma lo accompagna, fornendo informazioni utili soltanto alla migliore comprensione della situazione economica dell'azienda D Non costituisce parte integrante del Bilancio, ma lo accompagna, fornendo informazioni necessarie per una migliore comprensione della situazione finanziaria – patrimoniale – economica dell'azienda 2 L'esatto contenuto dell'art. 2428 c.c. prescrive che la Relazione sulla gestione deve anche contenere: La Relazione sulla gestione: caratteristiche generali A Una descrizione dei soli rischi finanziari cui l'azienda è esposta B Una descrizione dei soli rischi economici cui l'azienda è esposta C Una descrizione dei principali rischi e incertezze cui l'azienda è esposta D Una descrizione del solo rischio di cambio TEST DI AUTOVALUTAZIONE Il nuovo Bilancio d'esercizio 3 Il D.Lgs. che ha modificato la disciplina del bilancio è stato emanato in attuazione della Direttiva: I riferimenti normativi A 78/660/CEE B 83/349/CEE C 2013/34/UE D 2006/43/CE 4 La Direttiva europea, in attuazione della quale è stato emanato il D.Lgs. che ha modificato la disciplina del bilancio, ha recato modifiche alla Direttiva: I riferimenti normativi A 78/660/CEE B 83/349/CEE C 2013/34/UE D 2006/43/CE 5 Il D.Lgs. 173/1997 attiene: Il D.Lgs. 139/2015: il quadro di riferimento A Le imprese di assicurazione B Le disposizioni in materia di revisione legale dei conti C Le disposizioni recante l'ambito di applicazione dei soggetti tenuti a redigere il bilancio sulla base dei principi IAS/IFRS D Le imprese di servizi 6 Il D.Lgs. 39/2010 attiene: Il D.Lgs. 139/2015: il quadro di riferimento A Le imprese di assicurazione B Le disposizioni in materia di revisione legale dei conti C Le disposizioni recante l'ambito di applicazione dei soggetti tenuti a redigere il bilancio sulla base dei principi IAS/IFRS D Le imprese di servizi 7 Il D.Lgs. 38/2005 attiene: Il D.Lgs. 139/2015: il quadro di riferimento A Le imprese di assicurazione B Le disposizioni in materia di revisione legale dei conti C Le disposizioni recante l'ambito di applicazione dei soggetti tenuti a redigere il bilancio sulla base dei principi IAS/IFRS D Le imprese di servizi 8 Le disposizioni del D.Lgs. del 2015 attinente la modifica della disciplina del bilancio: Il D.Lgs. 139/2015: il quadro di riferimento A Sono entrate in vigore il 1 aprile 2016 B Sono entrate in vigore il 1 marzo C Sono entrate in vigore il 1 febbraio 2016 D Sono entrate in vigore il 1 gennaio 2016 9 Il D.Lgs. del 2015 che ha modificato la disciplina del bilancio non riguarda: Il D.Lgs. 139/2015: il quadro di riferimento A Le società per azioni B Le società in accomandita per azioni C Le società a responsabilità limitata D Le imprese individuali 10 Il D.Lgs. del 2015 che ha modificato la disciplina del bilancio ha introdotto importanti novità in tema di: Il D.Lgs. 139/2015: una prima analisi delle principali novità A Contabilizzazione dei costi di acquisto delle materie prime B Contabilizzazione dei costi di energia C Contabilizzazione delle rimanenze D Rendiconto finanziario Ritenta Torna alla lista delle videolezioni Obiettivi della lezione I riferimenti normativi Il D.lgs. 139/2015: il quadro di riferimento Il D.lgs. 139/2015: una prima analisi delle principali novità Test di autovalutazione 1 La disicplina del bilancio è stata modificata con l'emanazione del: I riferimenti normativi A D. Lgs. 127/2015 B D. Lgs. 140/2015 C D. Lgs. 139/2015 D D. Lgs. 138/2015 2 Il D.Lgs. che ha modificato la disciplina del bilancio è stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale: I riferimenti normativi A N B N° 205 C N D N TEST DI AUTOVALUTAZIONE Ritenta La struttura del nuovo bilancio d'esercizio: lo Stato Patrimoniale, il Conto Economico e la Nota Integrativa Torna alla lista delle videolezioni Obiettivi della lezione Richiamo normativo La nuova struttura di S.P. e di C.E. La nuova Nota Integrativa Test di autovalutazione 1 La struttura dello Stato patrimoniale è indicata dall'art.: Richiamo normativo A 2424 c.c B 2425 c.c C 2426 c.c D 2427 c.c 3 In virtù dell'art. 2423 del c.c., così come integrato dal D.Lgs. 139/2015, è parte integrante del bilancio: Richiamo normativo A La relazione del Collegio sindacale B La relazione sulla gestione C Il rendiconto finanziario D La delibera assembleare di approvazione del bilancio 4 Gli schemi di conto economico e di stato patrimoniale previsti dal codice civile: Richiamo normativo A Non sono passibili di modificazioni e/o raggruppamenti nelle voci B Possono subire modifiche, soltanto in casi limitati C Sono da intendersi linee guida non vincolanti e dunque liberamente modificabili D Sono documenti che non costituiscono parte integrante del bilancio 5 In seguito alle modifiche introdotte dal D.Lgs. 139/2015, nello stato patrimoniale: La nuova struttura di S.P. e C.E. A Le disponibilità liquide non vanno più indicate nell'attivo circolante B I costi di ricerca e pubblicità non vanno più indicati tra le immobilizzazioni C I costi di sviluppo non vanno più indicati tra le immobilizzazioni D Il capitale sociale non va più indicato tra le poste di patrimonio netto 6 In seguito alle modifiche introdotte dal D.Lgs. 139/2015, le informazioni prima espresse dai conti d'ordine: La nuova struttura di S.P. e C.E. A Vanno obbligatoriamente riportate nel conto economico B Vanno obbligatoriamente riportate nella relazione del Collegio sindacale C Vanno obbligatoriamente riportate in nota integrativa D Vanno obbligatoriamente riportate nel rendiconto finanziario 7 Gli stumenti finaziari derivati passivi sono classificati in una nuova voce indicata: La nuova struttura di S.P. e C.E. A Tra le poste del patrimonio netto B Tra i debiti finanziari C Tra le rimanenze D Tra i fondi rischi e oneri 8 Del conto economico, sono state abrogate le voci: La nuova struttura di S.P. e C.E. A C)15 e C)16 B D)18 e D)19 C A)1 e B)6 D E)20 e E)21 9 In seguito alle modifiche introdotte dal D.Lgs. 139/2015, la natura e gli effetti dei fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura dell'esercizio vanno riportati: La nuova Nota integrativa A Nella relazione sulla gestione B In nota integrativa C Nel rendiconto finanzirio dell'esercizio già chiuso D Nel conto economico e nello stato patrimoniale dell'esercizio già chiuso 10 In seguito alle modifiche introdotte dal D.Lgs. 139/2015, in nota integrativa non è più richiesta: La nuova Nota integrativa A La composizione dei ratei e risconti attivi B La composizione dei ratei e risconti passivi C La composizione dei costi di di ricerca e di pubblicità D La composizione della voce "altri fondi" TEST DI AUTOVALUTAZIONE La struttura del nuovo bilancio d'esercizio: il Rendiconto Finanziario. Il Bilancio Consolidato (cenni) Torna alla lista delle videolezioni Obiettivi della lezione Il Rendiconto Finanziario secondo l'art. 2425-ter Il Rendiconto Finanziario tra IAS 7 e OIC 10 Il nuovo Bilancio Consolidato Test di autovalutazione 2 In merito al rendiconto finanziario, il codice civile: Il Rendiconto finanziario secondo l'art. 2425 ter A Ne definisce il contenuto, senza indicare gli obiettivi B Non ne definisce il contenuto minimo, ma ne indica gli obiettivi C Ne definisce sia il contenuto che gli obiettivi D Non ne definisce il contenuto, né i relativi obiettivi 3 Il tipo di rendiconto finanziario da utilizzare: Il Rendiconto finanziario secondo l'art. 2425 ter A E' indicato dal codice civile B E' liberamente scelto da chi lo redige, tenendo conto della complessità dell'azienda cui il rendiconto si riferisce C E' scelto da chi lo redige, tenendo conto del preventivo parere del collegio sindacale D E' scelto da chi lo redige, tenendo conto del preventivo parere dei soci 4 Il virtù dell'art. 2425 ter del c.c., nel rendiconto finanziario vanno evidenziati i flussi attinenti: Il Rendiconto finanziario secondo l'art. 2425 ter A Soltanto l'attività operativa e l'attività di investimento B Soltanto l'attività di investimento e l'attività di finanziamento C Soltanto l'attività operativa e l'attività di finanziamento D L'attività operativa; l'attività di investimento; l'attività di finanziamento 5 La suddivisione per aree individuata dall'art 2425 ter c.c. richiama quella individuata dallo: Il Rendiconto finanziario tra IAS 7 e OIC 10 A IAS 7 B IAS 8 C IAS 10 D IAS 11 6 In ambito nazionale, è interamente dedicato all'analisi del rendiconto finanziario: Il Rendiconto finanziario tra IAS 7 e OIC 11 A L'OIC 8 B L'OIC 9 C L'OIC 10 D L'OIC 35 7 In virtù dell'art. 2425 ter c.c., vanno separatamente indicate: Il Rendiconto finanziario tra IAS 7 e OIC 12 A Le operazioni con le banche B Le operazioni con i soci C Soltanto le operazioni con i soci di minoranza D Soltanto le operazioni con i soci di maggioranza 8 Dopo il D.Lgs. 139/2015, tra i requisiti richiesti per l'esonero dalla redazione del bilancio consolidato, è previsto che le imprese controllanti, unitamente alle controllate, non devono superare: Il nuovo Bilancio Consolidato A € 20 milioni nel totale degli attivi degli stati patrimoniale B € 17,5 milioni nel totale degli attivi degli stati patrimoniale C € 15 milioni nel totale degli attivi degli stati patrimoniale D € 12,5 milioni nel totale degli attivi degli stati patrimoniale 9 Dopo il D.Lgs. 139/2015, tra i requisiti richiesti per l'esonero dalla redazione del bilancio consolidato, è previsto che le imprese contollanti, unitamente alle controllate, non devono superare: Il nuovo Bilancio Consolidato A € 30 milioni nel totale dei ricavi delle vendite e delle prestazioni B € 35 milioni nel totale dei ricavi delle vendite e delle prestazioni C € 40 milioni nel totale dei ricavi delle vendite e delle prestazioni D € 45 milioni nel totale dei ricavi delle vendite e delle prestazioni 10 In virtù dell'art. 28 del D.Lgs. 127/1991, le imprese controllate possono essere escluse dal consolidamento se: Il nuovo Bilancio Consolidato A La percentuale di controllo detenuta dalla controllante è inferiore all'80% B La loro inclusione sarebbe irrilevante ai fini della chiarezza e rappresentatività del bilancio C L'esercizio effettttivo dei diritti della controllante non è soggetto a gravi e durature restrizioni D Vi è il consenso unanime dei soci Ritenta 1 Il rendiconto finanziario deve evidenziare: Il Rendiconto finanziario secondo l'art. 2425 ter A L'ammontare e la composizione delle disponibilità liquide, ed i flussi di cassa B Le attività e la passività dell'azienda ad un determinato istante temporale, oltre i flussi di cassa C Tutti i costi e tutti i ricavi dell'azienda, nonché i flussi di cassa D Soltanto l'ammontare e la composizione dei flussi di cassa, senza indicazione delle disponibilità liquide TEST DI AUTOVALUTAZIONE I principi contabili internazionali IAS/IFRS e i principi contabili nazionali dell\'OIC Torna alla lista delle videolezioni Obiettivi della lezione Cosa sono i principi contabili? 2 L'organismo Italiano di Contabilità: I principi contabili nazionali A È una società che ha il compito di revisionare i bilanci a livello nazionale B È un'istituzione internazionale con sede in Italia C emana le direttive per le sole società per azioni D emana i principi contabili e fornisce supporto all'attività del Parlamento e degli Organi Governativi in materia di normativa contabile 3 La stesura dei principi contabili da parte dell'OIC: I principi contabili nazionali A È un processo in costante aggiornamento e perfezionamento B viene aggiornata con cadenza annuale salvo diverse disposizioni C È ferma dalla data della sua costituzione (2001) D viene aggiornata ogni 4 anni 4 I principi contabili internazionali: I principi contabili internazionali A sono emanati dalla Comunità Europea B sono disciplinati da una commissione composta da rappresentanti di Francia Germania e Italia C sono emanati dallo ISAB D sono di origine anglosassone 5 I principi contabili internazionali: I principi contabili internazionali A non sono riconosciuti dallo Stato Italiano B sono stati elevati da parte della Unione Europea al rango di regole contabili obbligatorie C vengono applicati sono in determinati paesi dell'UE D sono obbligatori per tutte le società dell'UE a prescindere dalla loro natura 6 Lo scopo degli IFRS: I principi contabili internazionali A È l'armonizzazione mondiale della contabilità B È uniformare il metodo di valutazione dei crediti iscritti in bilancio C È alleggerire la pressione fiscale delle società che operano in mercati esteri D riguarda questioni di carattere prettamente socio-ambientale 7 Il Framework: I principi contabili internazionali A È una tabella contenente i valori da attribuire alle varie poste di bilancio B costituisce la base teorica del regolamento per i bilanci IFRS C viene aggiornato mensilmente D È un criterio di valutazione 8 Al primo posto nella gerarchia dei soggetti interessati al bilancio ci sono: I principi contabili internazionali A le banche B i clienti C le Istituzioni pubbliche D gli investitori 9 Gli IAS/IFRS: I principi contabili internazionali A prediligono una rappresentazione statica del bilancio B prediligono una rappresentazione dinamica del bilancio e l'obbligo di redazione del rendiconto finanziario C prediligono una valutazione quanto più prudenziale D non prevedono la redazione del rendiconto finanziario 10 In Italia la redazione del rendiconto finanziario: I principi contabili internazionali A non è prevista per nessuna società B È obbligatoria per le sole SpA C non è obbligatoria, salvo in alcuni casi D È obbligatoria per tutte le società di capitali Ritenta I principi contabili nazionali I principi contabili internazionali Test di autovalutazione 1 I principi contabili: Cosa sono i principi contabili? A sono regole tecnico-ragionieristiche che individuano i fatti da registrare ed i criteri di valutazione ed esposizione dei valori in bilancio B sono formule utilizzate per il calcolo delle varie poste che compongono il bilancio d'esercizio C vengono utilizzati esclusivamente dalle società con azioni quotate nei mercati regolamentati D sono disciplinati dalla Costituzione TEST DI AUTOVALUTAZIONE Il cambiamento dei principi contabili: dai principi contabili nazionali agli IFRS e dagli IFRS ai principi contabili nazionali Torna alla lista delle videolezioni Obiettivi della lezione Cambiamento dei principi contabili 2 L'OIC 33: Cambiamento dei principi contabili A disciplina il passaggio da principi contabili nazionali a IFRS B disciplina il passaggio da IFRS a principi contabili nazionali C non è applicabile nell'ordinamento italiano D non stabilisce il momento da cui le nuove disposizioni devono avere effetti sulle poste del bilanci 3 L'IFRS 1: Cambiamento dei principi contabili A È stato sostituito da altri principi contabili B È disciplinato anche dal Codice Civile C disciplina il passaggio da principi contabili nazionali a IFRS D disciplina il passaggio da IFRS a principi contabili nazionali 4 Il ritorno agli OIC: Da IFRS a principi contabili nazionali A È un'operazione che si conclude in più anni B È possibile per le sole società quotate C non è consentito per chi in precedenza applicava i pricipi contabili internazionali D si effettua in modo retroattivo 5 Il passaggio da IFRS a principi contabili nazionali: Da IFRS a principi contabili nazionali A dev'essere debitamente motivato in nota integrativa B può essere motivato in nota integrativa, a discrezione degli amministratori C non produce alcuna riclassificazione delle poste di bilancio D non è necessario specificare la data di transizione 6 FTA sta per: Dai principi contabili nazionali a IFRS A Funzione Tecnico Amministrativa B First Time Adopter C First Time Analysis D Free Trade Agreement 7 Nel passaggio da principi contabili nazionali a IFRS: Dai principi contabili nazionali a IFRS A la redazione della nota integrativa non è obbligatoria B in nota integrativa va fornita un'ampia disclosure descrittiva delle principali operazioni messe in atto C non è necessario evidenziare le riconciliazioni richieste D non è necessario stabilire una data di transizione 8 L'articolo 13 del d.lgs 38/2005: Dai principi contabili nazionali a IFRS A disciplina il passaggio da principi contabili nazionali a IFRS B disciplina le informazioni necessarie da inserire in nota integrativa C disciplina il passaggio da IFRS a principi contabili nazionali D sancisce il principio di irrilevanza fiscale delle rettifiche da conversione 9 L'adozione dei principi contabili internazionali: Dai principi contabili nazionali a IFRS A porta con sé un miglioramento dell'accounting quality B non produce alcun effetto rilevante C comporta inevitabilmente un aumento degli asset patrimoniali D comporta per il primo anno di applicazione sempre una perdita d'esercizio 10 L'earnings management: Dai principi contabili nazionali a IFRS A È definibile come quell'asimmetria informativa presente fra manager dell'azienda e portatori di interesse B È incentivata se si adottano i prncipi contabili internazionali C consiste nell'attribuire più poter all'organo direttivo D È disciplinato dallo IAS 2 Ritenta Da IFRS a principi contabili nazionali Da principi contabili nazionali a IFRS Test di autovalutazione 1 Il codice civile prevede: Cambiamento dei principi contabili A che i criteri di valutazione non possano essere modificati da un esercizio all'altro se non in casi eccezionali B che i criteri di valutazione possano essere modificati da un esercizio all'altro C che nel caso di modifica dei criteri di valutazione non è necessario motivare tale accadimento in nota integrativa D che i criteri di valutazione non possano essere mai modificati TEST DI AUTOVALUTAZIONE La logica del costo e del fair value nella redazione del bilancio Torna alla lista delle videolezioni Obiettivi della lezione Introduzione Costo storico Fair Value Differenza tra costo storico e fair value Test di autovalutazione 3 Il criterio del costo storico: Costo storico A È obbligatorio per tutte le società B È obbligatorio solo per le società quotate C non è adottabile dalle società che hanno titoli quotati in mercati regolamentati D È poco utilizzato a livello nazionale 4 Il metodo del fair value: Fair Value A rientra tra i principi contabili nazionali B rientra tra i principi contabili internazionali C non può essere utilizzato all'interno dell'Unione Europea D non può essere utilizzato in Italia 5 La gerarchia dei parametri da prendere in considerazione per la determinazione del fair value è: Fair Value A 1Valore approssiativo 2Prezzi di mercato 3Valore di confronto B 1Prezzi di mercato 2Valore approssimativo 3Valore di confronto C 1Valore di confronto 2Valore approssimativo 3Prezzi di mercato D 1Prezzi di mercato 2Valore di confronto 3Valore approssimativo 6 Il metodo della valutazione di mercato: Fair Value A È un procedimento di calcolo che non mira al mercato B È nota anche come Income Approach C mira direttamente al mercato di riferimento e considera i parametri di base dei primi due livelli nella valutazione del fair value D determina il fair value sulla base di criteri di valutazione presenti sul terzo livello della gerarchia. 7 Il metodo reddituale: Fair Value A È noto anche come Market Approach B considera tutti i costi che sono necessari per rappresentare il valore del bene C È caratterizzato da stime tendenzialmente oggettive D considera diversi fattori per poi attualizzare il valore con il reddito corrente 8 Il metodo del costo: Fair Value A permette di rappresentare a futura resa commerciale B È noto anche come Cost Approach C non considera i costi di produzione D comprende 3 approcci per la determinzione del fair value 9 Il costo storico: Differenza tra costo storico e fair value A È un metodo soggettivo B È un metodo facilmente identificabile, poiché riferito a valori rilevati in passato C non è coerente con il principio contabile della prudenza D È difficilmente applicabile 10 Il fair value: Differenza tra costo storico e fair value A È coerente con il principio della coerenza B È un metodo oggettivo C in ambito applicativo comporta costi minori rispetto al metodo del costo storico D non necessita della valutazione di un perito Ritenta 1 Gli Ias/Ifrs: Introduzione A prediligono l'utilizzo del fair value B prediligono l'utilizzo del costo storico C prediligono entrambi i criteri di valutazione a secondo dell'ambito di applicazione D vietano entrambi i criteri di valutazione TEST DI AUTOVALUTAZIONE 3 Gli elementi strutturali che all'interno del Framework vengono indicati come costitutivi del bilancio d'esercizio sono: La struttura del bilancio individuata dallo IASB A le attività e le passività B i costi ed i ricavi C le attività, le passività, il capitale netto D le attività, le passività, il capitale netto, i costi ed i ricavi 4 I prospetti che compongono il bilancio redatto in base ai principi contabili internazionali sono: La struttura del bilancio individuata dallo IASB A Stato patrimoniale, conto economico e nota integrativa B Situazione patrimoniale/finanziaria, conto economico e relazione sulla gestione C Stato patrimoniale, situazione economica, rendiconto finanziario e note al bilancio D Situazione patrimoniale/finanziaria, conto economico complessivo, prospetto delle variazioni di patrimonio netto, rendiconto finanziario e note al bilancio 5 Le attività sono: La struttura del bilancio individuata dallo IASB A risorse controllate dall'azienda (risultato di operazioni svolte in passato) dalle quali non sono attesi futuri benefici economici B sono obbligazioni attuali dell'azienda (nascenti da operazioni realizzate in passato) il cui regolamento condurrà all'uscita di risorse economiche che costituiscono benefici economici C risorse controllate dall'azienda (risultato di operazioni svolte in passato) dalle quali sono attesi futuri benefici economici D sono costituite dal valore residuo delle passività dell'azienda dopo avere detratto il patrimonio netto 6 Con il metodo del costo corrente: I principali metodi di valutazione A le attività sono iscritte in bilancio indicando l'importo delle risorse finanziarie che dovrebbero essere impiegate per pagare un bene simile od uguale qualora esso fosse acquistato attualmente, ovvero il giorno della sua eventuale sostituzione (rimpiazzo). B le attività sono contabilizzate registrando l'ammontare di denaro che potrebbe essere ottenuto vendendo sul mercato la stessa attività in normali condizioni di funzionamento C le attività sono rilevate con l'ammontare di mezzi finanziari che occorrerebbe pagare per estinguere attualmente l'obbligazione, ovvero nel momento in cui viene redatto il bilancio D le attività figurano al valore delle risorse finanziarie che si prevede occorrano per estinguere il debito in normali condizioni di operatività. 7 Lo IAS 1: Principi contabili a confronto A richiede un'esplicita dichiarazione di conformità ai principi contabili internazionali in vigore alla data di bilancio B non richiede alcuna dichiarazione di conformità specifica C È stato sostituito negli anni dallo IAS 10 D riguarda i criteri di valutazione delle immobilizzazioni 8 Le informazioni in nota integrativa sono disciplinate dall'art.: Principi contabili a confronto A 2423 cc B 2420 cc C 2427 cc D 2430 cc 9 La relazione sulla gestione: Principi contabili a confronto A È disciplinata dall'art. 2430 C.C. B È un'analisi fedele, equilibrata ed esauriente della situazione della società e dell'andamento e del risultato della gestione nel suo complesso e nei vari settori in cui essa ha operato C contiene dati economico/finanziari D È un documento abolito dall'ordinamento italiano 10 Le note al bilancio: Principi contabili a confronto A rappresentano una sezione che contiene una parte descrittiva del bilancio IFRS B rappresentano una sezione che illustra i costi e i ricavi che compongono l'utile o la perdita dell'esercizio C rappresentano una sezione che include le "altre componenti" di conto economico, ossia costi e ricavi che si accumulano nelle riserve del patrimonio netto D illustrano le variazioni di valore di alcuni strumenti finanziari valutati a fair value Ritenta Rilevazione, valutazione e rappresentazione delle principali poste di bilancio secondo i principi contabili nazionali e internazionali Torna alla lista delle videolezioni Obiettivi della lezione La struttura del bilancio individuata dallo IASB I principali metodi di valutazione Principi contabili a confronto Test di autovalutazione 1 Il Framework dell'International Accounting Standards Board (IASB) :: La struttura del bilancio individuata dallo IASB A È stato pubblicato allo scopo di sostenere il perseguimento dell'obiettivo della suddivisione contabile internazionale B È stato pubblicato allo scopo di sostenere il perseguimento dell'obiettivo della standardizzazione contabile internazionale C È stato pubblicato nel 1991 D È stato pubblicato nel 2015 2 Secondo il quadro concettuale: La struttura del bilancio individuata dallo IASB A i bilanci intendono fornire una rappresentazione fedele della gestione realizzata durante l'ultimo esercizio B i bilanci intendono fornire uno specifico livello di disclosure delle informazioni ritenute non rilevanti C i bilanci intendono fornire una rappresentazione dei soli costi della gestione realizzata durante l'ultimo esercizio D i bilanci intendono fornire una rappresentazione dei soli ricavi della gestione realizzata durante l'ultimo esercizio