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SOCIOLOGIA DELLA COMUNICAZIONE 5/10/2021 I mezzi di comunicazione provocano degli effetti sulla società Infodemia: termine usato per raccontare eccesso di informazioni prodotto ed entrato in circolazione con pandemia, difficoltà ad orientarsi e capire quali siano le informazioni affidabili Media: 1.Ci informano 2.Ci permettono di sviluppare un’opinione 3.Riusciamo a produrre a a consumare la cultura: da una base di un palinsesto (offerta che scorre durante la giornata) ad una logica algoritmica (posso scegliere ciò che preferisco e differenziare ciò che guardo io da cio che guardano gli altri) 4.CI permettono di agire e mobilitarci: mobilitano gruppi che si organizzano e muovono prima sul web e poi sul territorio per cause come quelle ambientali (esempio: creare e mobilitarsi per una causa comune e manifestare, friday for future di Greta Thunberg) Quando si parla di effetti dei media sulla società in realtà parliamo di come il sistema dei media influisce, su come ci informiamo, su come ci formiamo, su come produciamo cultura ed è qualcosa di molto lontano dall’essere astratto, infatti esso insegna come un certo uso dei media può portarci a formare una certa opinione oppure verso un’altra Media digitali: sono le grandi infrastrutture su cui viaggiano le informazioni, in modo particolare anche i social media Opinione pubblica •Come i media contribuiscono al processo di formazione dell’opinione pubblica? Il CENSIS- centro studi investimenti sociali (istituto Italiano famoso specializzato nei temi di comunicazione + sondaggi e studi sui media) dice che IL SISTEMA DEI MEDIA: •è fortemente digitalizzato: in cui la rete ha un ruolo fondamentale contribuisce a formare anche l’opinione sulla rete stessa •46 milioni di italiani su 60 sono dotati di una connessione a Internet: questa digitalizzazione ha portato delle conseguenze dal punto di vista del vissuto •La maggior parte degli italiani ha sviluppato la convinzione che l’accesso a internet sia un diritto e non un privilegio o bene di lusso, che debba essere garantito a tutti e ovunque •80% degli italiani lo usa per questioni legate alla salute, 76% per la pubblica amministrazione come il pagamento di bollette o multe, più del 70% lo usa come intrattenimento culturale, più del 70% per acquisti online • Spinta all’incremento della potenza della rete. 3 milioni di italiani vogliono collegarsi alla rete. Si sta formando attorno alla rete un opinione dominante che ne coglie tanti aspetti positivi ma anche aspetti su cui si concentrano dei timori: 1.timore truffe, 2.accesso ai minori (troppo piccoli per usufruire internet), 3.timore degli hater I media mettono in allerta dei rischi sui internet per coloro che lo usufruiscono (fishing, fenomeno degli haters): e questa allerta contribuisce alla formazione dell’opinione pubblica Opinione pubblica: si può definire come il giudizio e modo di pensare collettivo della maggioranza dei cittadini: il punto di vista o qualcosa che ha una dimensione importante all’interno di un contesto sociale. E’ qualcosa di situato e dipende da qual è il mondo mediale che mi circonda •L’opinione pubblica nasce grazie all’intervento di un gruppo di persone anche non molto numeroso ma che ha una capacità comunicativa importante. •Riguarda la sfera della valutazione: ossia il giudizio di verità, ossia il giusto o sbagliato, importante o non •Opinione pubblica riguarda un certo gruppo: una parte di una nazione ad esempio oppure un gruppo di nazioni. Può anche essere situata storicamente e cambiare nel tempo •L’opinione pubblica è un sistema di credenze: riguarda il giudizio. Ed è pubblica: un giudizio su questioni pubbliche: comportamenti sociali, non riguarda comportamenti personali •Nell’opinione pubblica ci sono gruppi che propongono punti di vista alternativi e distoniche Opinione pubblica: è collettiva, è fatta di credenze (ossia quello che si ritiene giusto o sbagliata) ha confini temporali e spaziali e non è necessariamente unitaria ma propongono gruppo con visioni differenti Le persone alle volte fanno dichiarazioni in contrasto con l’opinione dominante e per questo diventano oggetto di critica e di contestazione: L’opinione pubblica è distonica rispetto al gruppo sociale dominante oppure le dichiarazioni vanno a contrastare l’opinione pubblica di gruppi sociali dominante. Si diventa aggressivi nei confronti di chi cerchi di intralciarla: viene cancellato o fatto oggetto di critica Le piattaforme bloccano o cancellano dei profili: opinione pubblica c’entra perché nell’ambito social ’opinione pubblica dichiara che alcune cose sono sbagliate e alcune no. Le piattaforme social a volte si fanno interprete dell’opinione pubblica dominante (I conflitti sono espressione di scontri di opinione: esempio la vicenda di twitter e Trump twitter ha bloccato l’accesso dei video di trump dell’accesso alla casa bianca in quanto era rappresentata la violenza ed incitava lo spettatore alla violenza) Il rapporto tra media e opinione pubblica è studiato da sempre perché la comunicazione attraverso i media viene intesa come strumento attraverso il quale legare la società fornendo un insieme di valori e abitudini che vengono condivisi dalla maggioranza: sono contribuito nel formare l’opinione pubblica (esempio: ultimamente i media vengono utilizzati per mostrare comportamenti di incisività: esempio vengono rappresentati gli atleti paralitici senza censure Dunque i media mettono in comune significati sociali (parole, valori, abitudini), ovvero elementi di comportamento e modi. Non sempre c’è una strategia dietro questa rappresentazione per promuovere la formazione di un certo tipo di opinione pubblica, perché molte volte nascono in modo spontaneo. Walter Lippman: primo studioso dell’opinione pubblica: egli afferma che noi non possiamo avere una conoscenza diretta di tutto e quindi le immagini e le rappresentazioni che ci vengono proposte spesso sono quelle da cui poi si va a formare l’opinione pubblica: più è complessa la società in cui siamo inseriti, più è complessa l’opinione pubblica L’idea che sia importante l’opinione pubblica nasce man mano che la società che viviamo diviene complessa: nasce nella società moderna nell’800. Qua la società comincia subisce una complicazione le questioni pubbliche devo portare ad un opinione: infatti i cittadini cominciano ad assimilare la libertà di espressione. Si possono esprimere, cominciano a leggere e ad informarsi sulla politica e circolano i giornali, idee e informazioni e si formano idee sulle questioni pubbliche -Come si forma l’opinione pubblica? Primo modello: modello a cascata Ossia dei gruppi che hanno un grande potere comunicativo e sociale che hanno una capacità di diffondere l’opinione e cominciano a comunicarla. Le élite economiche hanno più informazioni a loro disposizione ed hanno occasione di incontrarsi e formare un opinione comune, hanno capacità comunicativa hanno contatto con le élite dei media Idea di Deutsch afferma che vi sono élite economiche che sono importanti perché hanno opportunità e facilità di veicolare l’opinione all’élite politiche e ai media. I media sono il ponte tra élite e il pubblico: la nostra opinione è influenzata da quella che ci arriva dai media e che a sua volta si basa su quello che le élite sociali ci vogliono trasmettere. Diverso è l’approccio con i media digitali dato che questo modello si va a completare con un’altra parte di processo dell’informazione e dell’opinione pubblica: opinione pubblica che non nasce e solo ed esclusivamente dall’alto ma può nascere dal basso e grazie alla rete sono resi maggiormente visibili: esprimersi all’interno della rete è più facile piuttosto che esprimersi attraverso i media (esempio: black lives matter nasce come movimento della rete e quindi dal della figura dell’opinione leader (Facebook, Gruppi di Whatsapp, Twitter sono luoghi di dialogo e di discussione su tutti questi temi e quindi riemerge la rilevanza della figura dell’opinion leader) -Una questione fondamentale è riconoscere e classificare gli opinion leader: emergono alcune caratteristiche che vengono rintracciate e emergono quando si cercano gli opinion leader in rete. Le tipologie sono identificate in quattro chiavi: la rete permette di essere un opinion leader su scala ampia: infatti in rete abbiamo più possibilità di sviluppare delle leadership globali e la distinzione globale è significativa Opinion leader: 1.Dimensione dell’influenza: Locali/globali, in rete è più facile trovare opinion leader globali anche su uno specifico settore 2.Dominio di conoscenza: monomorfi o polimorfi 3.Dimensione del Tempo: A breve termine/ a lungo termine: alcuni opinion leader hanno vita effimera per che sono legati ad un evento breve, quindi esempio, una catastrofe ambientale: che finito l’evento non saranno più opinion leader 4Comportamenti Positivi/negativi: alcuni possono sostenere delle opinioni non a favore dei loro follower e diventano degli opinion leader distruttivi e cioè persone che pur di diventare opinion leader sanno che porta a dei comportamenti non neccessariamente positivi per chi li assume e vengono detti distruttivi: esempio fake news: animate da persone che anche se sanno che le notizie messe in circolazione non sono vere le mettono in circolazione per catturare seguito Distruttivi: sono i comportamenti che possono anche danneggiare il gruppo sociale perché danneggiano gli obiettivi e sono anche coercitivi: non ammettono discussioni: leadership dell’auto realizzazione Caratteristiche dell’opinion Leader digitale Si sono sviluppati degli studi che mettono a fuoco le caratteristiche dell’opinione leader digitale/ influencer: 1.esperto di un prodotto o servizio: posta qualcosa su quell’argomento o su quel tema 2.Partecipe: deve dare un contributo sostanziale Contributo sostanziale e partecipare con grande frequenza 3.Essere considerato da altri utenti come soggetto che ha buon gusto in relazione alle decisioni di acquisto Contenuti devono presentare 1. ORIGINALITA’ elementi innovativi elementi devono essere nuovi 2. UNICITA’ distinzione rispetto agli altri 3. QUALITA’ cura dei contenuti e della forma; attrattività comprensibilità, assertività 4. QUANTITA’ quantità di messaggi postati per gli influenzer il massimo è tre pagine al giorno Caratteristiche tipiche di utenti: -gli utenti che si incontrano online hanno più propensione ad interagire online anche con chi non conoscono (Twitter) -gli utenti che si incontrano sui social sono congruenti riguardo agli interessi, gusti e personalità dei follower Leadership: si basa sia sui social sia sulla vita reale su un rapporto tra due poli: consumatore e follower. Questi due poli sono quelli che costruiscono la reciprocità di riconoscimento su cui si basa la opinion leadership Due fattori che portano utente dei social media ad essere percepito come opinion leader sono originalità percepita e l’unicità percepita. Dall’altra parte i follower sono coinvolti nel processo di creazione del valore: per cui ci deve essere l’intenzione di interagire e di comandare 12/10/2021 Gli opinion leader e twitter Twitter puo essere particolarmente importante per far circolare le idee dell’opinion leader -Le informazioni circolano in Twitter tramite intemediari, ossia alcuni soggetti che ricevono tante informazioni e news e le retwittano oppure ripescano news all’interno di testate giornalistiche online e le ricondividono su twitter, tramite un link. Chi sono gli intermediari? Non sono blogger o giornalisti ma utenti comuni. che indipendentemente dal loro status, fuori dalla rete ossia dal mondo del giornalismo diventano fonte di tante altre persone all’interno di Twitter. ciò che hanno in comune questi intermediari: 1. essere esposti a più fonti mediali 2. Hanno più follower degli altri utenti, quindi sono più ascoltati 3. Sono più attivi e coinvolti degli altri utenti Secondo studio riguardo al rapporto tra Twitter e Opinion Leader: si afferma che gli utenti con molti follower possono essere molto popolari ma non esiste un rapporto diretto tra avere molti follower ed essere influenti su twitter: quali sono gli elementi che definiscono l’influenza su twitter? 1.Popolarità: capacità di raggiungere una audience molto ampia, tanti follower su twitter non basta che ci sia ma devono esserci altre dimensioni 2.Condivisioni: quantità di condivisioni che i miei post sono in grado di generare, viene riconosciuto che il mio contenuto ha un valore aggiunto e si fanno da promotori di quello che scrivo io retweet influence le persone che vengono retwittate sono conosciute come persone di riferimento, se non c’è grande condivisione non c’è la dimensione della leadership 3.Coinvolgimento: altro livello ossia mention influence: essere citati e menzionati nei tweet di altre persone: essere capaci di essere coinvolti o chiamati in causa nelle conversazioni delle altre persone e questo sostiene la socievolezza: quanto una persona è menzionata e ingaggiata nella conversazione degli altri quanto la sua comunicazione è efficace. 4.Viralità: ossia come i prodotti culturali, post, meme che diventano virali: studio fatto da Michael Gladwell Opinion leader sono in grado di fare esplodere la viralità dei contenuti Egli individua tre tipologie diverse di opinion leader che agiscono all’interno della rete: 1.opinion leader connettori ossia che hanno ampia rete di connessioni che riescono a far stare insieme le persone: diffondono contenuti comunitari e identitari che tendono a connettere insieme un gruppo di persone 2.Opinion leader esperti quando un contenuto viene fatto diventare virale non dai connettori ma da degli esperti che sono interessati a informazioni che servono a risolvere dei problemi: un contenuto utile, esempio come funziona il greenpass oppure mi da dei consigli in ambito informatico esempio Salvatore Aranzulla che è in grado di condividere informazioni che vengono utilizzati anche dagli altri. 3.Persuasuori: ossia che non sono persone che connetto o gruppi di persone ma sono dei leader carismatici: catalizzano il consenso, sono leader carismatici, gli altri condividono un contenuto solo perché effettivamente postati da una persona influente e quai indipendentemente dai contenuti stessi LA SPIRALE DEL SILENZIO Elizabeth Noelle Neumann: (anni 70 in Germania) psicologa sociale scrive a proposito della spirale del silenzio Dice che l’opinione pubblica ha una funzione integrativa che ci permette di vivere in una società coesa e omogenea: ci permette di essere più serenamente delle persone sociali Nel processo di formazione di opinione pubblica agiscono i media, comunicazione interpersonale e rapporti sociali Ella aggiunge anche due cose che prima non erano mai state messe a fuoco: ossia le manifestazioni individuali di opinione e la percezione dei climi sociali di opinione Recupera uno studio effettuato da Riesman nel 1950 ad Harvard: The lonely crowd: studio in cui vi è uno studio sui come in diversi tipi di società gli individui sviluppino comportamenti coerenti Egli cercava di capire come le società diverse susseguite nel tempo abbiamo un modo diverso in cui vene organizzata la coerenza dei comportamenti delle persone: ogni società ha bisogno degli strumenti con cui si organizza la conformità dei comportamenti delle persone La società si basa su un meccanismo di integrazione e attraverso la socializzazione diffonde modelli di comportamento conformi Strumenti di socializzazione: ossia tutti i luoghi in cui quei comportamenti conformi vengono diffusi ossia: media, famiglia, scuola, organizzazioni culturali e sociali: tutti ribadiscono concetti comuni: esempio è giusto soccorrere una persona che si trova in difficoltà Egli dice che non in tutte le società questa socializzazione avviene nello stesso modo ma dipende dalla società Suddivisione della società: Premoderna, moderna, postmoderna Premoderne: ossia quelle basate su organizzazione sociale fatta da piccoli gruppi di persone esempio tribù nomade: i comportamenti conformi fanno riferimento alla tradizione, spesso tramandata oralmente e agganciata a comportamenti distinti che sono spesso poco flessibili e non evolvono e legati a rapporti familiari in una cerchia ristretta: Moderne: ossia a un certo punto i forti nuclei di famiglie che vivono insieme si spezzano perché le persone si spostano nelle grandi città e gli individui cambiano lo status sociale perché dalla comunità si trovano in periferia e devono ritrovare il modo per la coerenza di comportamenti essenziale per il vivere sociale in questo caso si sviluppa un’allineamento individuale: grazie ai mezzi di comunicazione (giornali e televisione) e le varie istituzioni ciascuni si allineano a comportamenti sociali condivisi. I media qua hanno un grande ruolo questo è il contesto più mutevole perché con tutti gli spostamenti le cose evolvono Post-moderne: le persone non solo si muovono dalle comunità alle città ma si muovono continuamente, la mobilità è costante: cambiano anche i media di riferimento cambiando i luoghi e i paesi e tornano ad essere importanti le reti sociali di appartenenza perché avere una rete sociale è qualcosa di comune e importante. L’allineamento deve avvenire all’interno delle reti sociali in cui appartengono i singoli individui: lo stile di vita che è cambiato e l’individuo deve essere in sintonia con le singole reti sociali esempio: rete sociali del lavoro, del nuovo paese in cui mi sono trasferito, i miei amici tutte le reti a cui apparteniamo: vi è una molteplicità di punti di riferimento La vita nelle società posto moderne è molto complicata in termine di allineamento: gli individui post moderni hanno sviluppato la capacità di tenere sotto controllo quello che pensa il gruppo sociale di cui fanno parte Elisabeth Neumann dice che nelle società post moderne e moderne percepiscono l’isolamento come un grande rischio perché essere al di fuori della rete sociale che ci circonda è un grande rischio: quindi essere esclusi e isolati è una situazione che ci mette in difficoltà. si deve tenere sempre sottocontrollo quello che gli altri pensano soprattutto quando ci troviamo di fronte a temi divisivi: esempio no vax oppure vax Come si monitora quello che pensa la maggior parte delle persone su un tema divisivo? Attingiamo all’esperienza personale, ossia quello che nel nostro intorno sociale è dominante, e Primo movimento 1971: GREEN PEACE nasce ad opera di poche persone che hanno necessità di porre attenzione all’ambiente. Primo elemento sono esperimenti nucleari: andavano contro questi esperimenti che avvenivano in Alaska. I quattro fondatori vogliono fare qualcosa di vistoso per la tutela dell’ambiente e l’opposizione allo sviluppo delle armi. Devono fare qualcosa che dia loro la visibilità mediale: decidono di prendere una barca e mettono sopra loro stessi e alcuni giornalisti e si dirigono in Alaska dove avvengono gli sperimenti nucleari. Azione molto vistosa che mette contro chi gestisce questo tipo di attività nucleari: lo stabilimento nucleare si trovava davanti a una scelta ossia uccidere con il nucleare i quattro giornalisti oppure fermare il nucleare I media parlano di questa imbarcazione che andava ad opporsi agli esperimenti nucleari: è un’azione raccontata dai media, sulla base del racconto del piccolo contro il grande: grande risonanza mediatica: che esisteva qualcuno che pensava che si dovesse risparmiare l’uso del nucleare in Alaska -la notiziabilità si basa sugli attivisti che compiono un gesto eroico nel senso che metto a rischio la propria vita per portare alla visibilità mediatica un punto di vista (in questo caso il preservare l’ambiente) -l’obbiettivo di Green Peace è quello di tutelare l’ambiente rispetto a una distruzione causata da obiettivi bellici: dal ’75 il topos maggiore è quello della caccia alle balene. Modello narrativo è sempre quello di Davide contro Golia (piccolo contro il grande) portano avanti la tutela dell’ambiente a che a scapito delle istituzioni e degli stati. Gli attivisti dei Green Peace portano avanti la tutela delle balene va avanti per una trentina di anni, ma portano avanti la tutela dell’ambiente nel suo complesso: Anni 2000: Green Peace necessita di essere notiziabile per far sentire la sua voce: verso gli anni 2000 espone i banner su monumenti di notorietà mondiale: esempio banner nel cristo di Rio de Janeiro Infatti non vi è più lo scontro tra piccoli e giganti ma si entra in una logica performativa, conta quanto sono vistoso in quel che faccio. Si appoggiano alla notorietà dei luoghi: quindi monumenti di fama internazionale (come il Cristo Redentore di Rio) . Rimane tuttavia il gesto eroico quindi una performance vistosa: ossia appendere un banner ad un’altezza tale, che per essere raggiunta bisogna scalare (rischio fisico). prevale anche in questo caso il come manifesto la mia opinione rispetto a cosa manifesto: la performance prevale su tutto Altro esempio 2011: Durante la partita di calcio viene esposto un banner: anche qui risonanza mediatica e ci si basa su un attenzione che parte dai luoghi e rimane il gesto eroico del rischio -Anche durante la Milano fashion week: galleria in centro a Milano: cartellone che mette a fuoco il fatto che dietro la produzione dei capi ci sia poca consapevolezza ambientale: viene srotolato nella galleria di milano -Flash Mob del 2014: ancora più efficace: cambia lo stile e si abbandonano i banner srotolati e si evolve: si possa a usare una chiave comunicativa tipica della seconda metà degli anni 2000. Flash Mob contro uso indiscriminato del petrolio: il gesto eroico degli attivisti diventa gesto performativo. Si consuma l’idea di scagliarsi contro il gigante ma ci si focalizza su manifestazioni che si collocano in modo raccontabile in maniere spettacolare •A tutela di tuti i mari: contro i lego che è nocivo ai mari: boicottaggio del brand. Ottica del gesto eroico che diviene gesto performativo •Anni 2018: Plastic Radar con lo sviluppo dei media digitale si può mobilitare i sostenitori di Greenpeace: attraverso whatsapp si attiva il radar chiedendo alla persone di fotografare i residui di plastica sulle spiagge oppure segnalazione attraverso la mobilitazione collettiva dove si sta accumulando più plastica: modo di diventare notiziabili e creare engagement per posizionare il movimento nell’opinione pubblica •Petizioni, inchieste e donazioni a tutela degli allevamenti degli animali: notiziabilità passa attraverso l’engagement dei propri produttori. •produzione di video che diventano virali all’interno della rete “Winter is not coming” breve video: nuova modalità di esprimere un messaggio: campagna di sensibilizzazione contro il surriscaldamento globale, con grandi citazioni dal trono di spade e che inserendo questa citazione dentro un video ironico entra all’interno di un flusso di condivisione all’interno della mobilitazione online Greenpeace: è un movimento minoritario che pian piano entra nel sistema dei media porta difese di un tema. ha una grande capacità di dialogare su come si evolvono i punti di attenzione dei media: esempio la storia del canotto contro la baleniera non regge più si cerca di entrare dentro una chiave comunicativa importante della contemporaneità come le mobilitazioni dal basso: flashmob: permette restare dentro un cono di attenzione Spirale del silenzio e social media Cosa succede in un sistema dei media cambiato rispetto agli anni 60 In un sistema contemporaneo resta idea che ci sia un opinione dominante e che noi tendiamo ad aggregarci. Caso Snowden: caso che parte da una serie di dichiarazioni di Edward Snowden un ex consulente informatico della nasa rivolte a The Guardian, testata giornalistica inglese: racconta quello che ha visto succedere nella NASA in termini di controllo informatico dei telefoni e delle email degli americani: queste dichiarazioni mette in subbuglio opinione pubblica ma anche la politica americana: in un paese che ha fatto della libertà il suo punto di riferimento culturale maggiore per i suoi cittadini: diviene un elemento fortemente diviso dell’opinione pubblica per i cittadini americani: questo diventa un tema su cui il fuel internet research center si chiede se viene a verificarsi di nuovo la spirale del silenzio: quelle che pensano che sia sbagliata o sia giusta l’opinione pubblica quanto sono portate a esprimerlo Prima ricerca: PEW RESEARCH CENTER: le persone che credono che sia sbagliata o giusta l’attività di sorveglianza quanto sono portate ad esprimerlo? Viene eseguita una Surrey: è giusto oppure sbagliato e indaga qual è la propensione a parlare del caso Snowden in diverse situazioni di persona o online e prova a interrogarsi se davanti a un tema cosi divisivo le persone sono recitenti su un tema cosi distonico e se parlerebbero oppure non parlerebbero della propria opinione Quello che emerge è che le piattaforme social non sono un posto in cui ci si sente più liberi e gli americani risultano meno propensi a esprimersi sul caso Snowden sul social media rispetto a quanto non lo siano di persona In un contesto interpersonale riescono a capire se possono esprimere un argomento o no e invece sui social sono ancora poco reticenti per comprendere se possono parlarne oppure no. Se il tema della government surveillance emerge nella conversazione in diversi ambienti quanto saresti propenso a intervenire? Primo risultato: Molto poco propenso: nei social network come Facebook o Twitter Propenso: family dinner, community, lavoro Secondo risultato: Questo risultato di ricerca dunque ci dice che in entrambi i contesti, online e offline, l’elemento determinante che porta gli americani a esprimere il proprio punto di vista è il sentirsi in sintonia con la loro audience e si propone la spirale del silenzio, se sono in sintonia mi inserisco nella conversazione con più propensione e esprimo la mia opinione, ad esempio su Facebook entro nella conversazione se gli altri la pensano come me. Quando le persone pensavano che gli altri condividevano le stesse opinioni sul caso Snowden Nasa, si sentivano più propense a intervenire nella conversazione piuttosto di quando erano prive di quella conferma, entro nella conversazione se ho la percezione che gli altri siano in sintonia con me. E’ difficile tuttavia il monitoraggio della propria rete, dato che se ho vari follower su instagram non so quale sia l’opinione generale. Gli utenti dei social media rientrano quindi nel meccanismo della spirale del silenzio: se siamo CERTI di essere sulla stessa lunghezza d’onda dei nostri follower ci esprimiamo altrimenti no -Il tipico utente di facebook, poco intesivi, che entra poche volte al giorno e non è online è meno propenso a intervenire online che non in uno spazio fisico piuttosto che offline SPIRAL OF SILENCE REVISITED Vengono utilizzati gli Clickspeech: ossia gli utenti delle piattaforme social non utilizzano solo i contenuti postati per monitorare le opinioni ma usano i like, le condivisioni e i commenti per capire dove va il pensiero della maggioranza. I commenti e like sono il luogo attraverso cui si monitora qual è l’atteggiamento dell’opinione pubblica nelle piattaforme social Esempio: caso Snowden, controllo nei media se hanno un punto di vista positivo o negativo rispetto all’opinione pubblica: -questo può generare effetto distorsivo perché spesso quello che viene espresso nei media è l’opinione di una parte parziale della popolazione. -i commenti e i post esprimono un’opinione: se sono in sintonia con essi esprimo il mio punto di vista se invece sono fortemente distonico sono tendenzialmente zitto: effetto distorsivo forte. perché parte dei commenti è solo la piccola parte degli utenti del social che commenta che non sono la totalità ma sono solo gli utenti più attivi: quindi spesso vedo rappresentata solo la minoranza degli utenti social Spirale del silenzio: innescata da una minoranza molto attiva che non è detto che sia quella l’opinione dominante Deve emergere nella ricerca che like, condivisione e commenti sono utilizzati per interpretare il pensiero della maggioranza, questo saggio dice che chi tema maggiormente l’isolamento monitora costantemente i clickspeech ossia gli indizi per capire qual è l’opinione dominante. Esso si espone a effetti distorsivi e tacendo l’opinione che magari è più diffusa ma viene fatta a tacere dall’imponenza di una certa corrente di opinione. Anche online si propongono delle forme di isolamento: come grande timore e paura nell’individuo contemporaneo: si esprime in modi e momenti diversi ma comunque c’è Lo stesso saggio dopo aver detto quali sono gli strumenti attraverso cui si monitora l’opinione dominante e quali sono le forme di isolamento che sono temute da chi non esprime l’opinione si tema attacco e ricaduta sulle relazioni offline ci sono elementi che portano all’isolamento: 1. Quanto i temi sono divisivi, quanto il timore che si inneschi questo isolamento è significativo 2. La percezione di vicinanza dei soggetti verso cui bisognerebbe esprimere l’opinine dissonante è un altro elemento che ci porta alla spirale del silenzio perché tanto più la sfera dissonante riguarda persone vicine tanto più questo effetto si genera perché andiamo a tutelare la nostra affidabilità sociale e vogliamo essere in sintonia rispetto alla rete di riferimento, dunque ci tuteliamo Dunque anche nei social network si crea l’effetto spirale Casi di spirale del silenzio in Italia e sui social network: il tema dei vaccini, il tema del green pass, è divisivo: no vai o pro vai: siamo portati a esprimere la nostra opinione se sappiamo di essere in un contesto che la pensa come noi perché senno tendiamo a tacere -Se la maggioranza delle recensioni ad esempio di un film sono negative tendo a non dirle e la mia opinione resta sotto traccia con il timore di essere in contrasto con l’opinione dominante -immigrazione: tema fortemente divisivo -espressione del proprio orientamento politico Ruolo dei commenti nei social media: ricerca recente dell’anno scorso dice che il leggere i commenti alle notizie che compaiono sui social per farsi un idea dell’opinione della maggioranza è un meccanismo molto diffuso: quindi i commenti alle notizie hanno un impatto forte per il processo dell’opinione pubblica: questo incide su come interpretiamo la notizia o l’articolo. Infatti un articolo con sotto una lista di commenti ostili, di parte fa si che le persone interpretino anche lo stesso articolo come di parte, se ci sono commenti neutri viene interpretato come articolo neutro: non solo effetto sulla nostra idea e percezione dell’opinione dominante ma anche effetto su quello consumatore e chi ha una rete di consumatori ristretta e omogenea ha una crescita della percezione molto più alta) effetto di risonanza: se ho fatto esperienza diretta di una forma limitata del modello di racconto sono più esposto all’effetto di risonanza (se vivo in un contesto in cui la criminalità ha un tasso elevato sviluppa più facilmente l’effetto di risonanza) Distinzione: effetti primo ordine: tendere ad adottare delle interpretazioni del mondo offerte dai media che distorcono la rappresentazione della realtà Effetti secondo ordine: quando mutiamo delle attitudini, dei sentimenti e dei valori Aspetti problematici: la molteplicità di offerte, risorse, canali, personalizzazione grazie alle varie piattaforme con cui posso usufruite di questi contenuti. Dunque si parla ancora di storytelling? Risposta: dipende dal momento che ci sono in ogni caso prodotti che usufruisce la maggior parte delle persone (le sere conosciute come Narcos) questi ultimi esercitano ancora un effetto di coltivazione. D’altra parte siamo davanti ad una grande targhetizzazione, quindi la teoria della coltivazione ha effetto su singoli gruppi magari in maniera ancora più significativo. Infatti all’interno dei media digitali abbiamo varie visioni del mondo quindi gli individui possono essere coltivati da specifiche visioni del mondo selezionate in base loro scelte. Quindi la coltivazione avviene tramite una collaborazione tra i contenuti che vengono diffusi e le scelte di chi li privilegia. Altri due studiosi di recente dicono che questa coltivazione può anche aumentarne gli effetti Effetto di personalizzazione ci fa consumare dei contenuti molto omogenei tra di noi che magari condividiamo con persone che condividono i nostri interessi quindi in questo esempio gli effetti di coltivazione salgono: dunque cambia l’effetto di coltivazione perché diviene personalizzato ma non si riduce il suo peso nella formazione dell’opinione pubblica. Grazie al fenomeno della risonanza, l’effetto di coltivazione si potenzia anche nei nuovi media quando le visioni dei mondo proposte collimano con quelle del pubblico -concetto cruciale: il concetto di selettività su cui si basa la personificazione - ESPOSIZIONE SELETTIVA: ciò che operiamo nei confronti dei media, sia normali sia digitali. Questo incrementa l’effetto di coltivazione. Il problema da cui deriva il comportamento di selezione è l’overload informatico: infatti rispetto agli anni 60/70 abbiamo moltissimi contenuti che possiamo fruire; ci è richiesto quindi di applicare un filtro di selezione tra la quantità di contenuti che ci appaiono sui nostri device. 1.Scegliamo le piattaforme: privandoci di una serie di contenuti che non ci interessa (es. scelgo Amazon prime e non Netflix) 2.Scegliamo i contenuti: organizziamo forme di contenuto selettivo anche per i contenuti, scegliamo in un modo conservativo perché ripetiamo i contenuti che ci sono piaciuti (i processi di selezione algoritmica ci portano in una certa direzione). La selettività del consumo è spesso motivata dalla volontà di evitare forme di dissonanza cognitiva: cerchiamo contenuti coerenti con le proprie attitudini e ci sottraiamo a quelli troppo discrepanti (non vado a sentire un discorso che incita al razzismo se la mia visione è totalmente distonica, non seguo profilo che esalta i movimenti estremisti Cerchiamo contenuti coerenti con le attitudini del nostro network perché non vogliamo metterci in dissonanza con gli altri Costo di elaborazione delle informazioni è molto più basso Effetti della selettività: 1. Posso espungere dai miei consumi alcuni contenuti, che dunque vengono rimossi a volte quasi totalmente: questo aumenta l’effetto di coltivazione 2. Ci porta a personalizzare in modo distorcente: privilegiamo un certo tipo di contenuti rispetto ad altri 3. Privilegio alcuni media perché ritenuti più affidabili e più in sintonia con quello che penso 4. Privilegio contenuti e media vicino ai miei punti di vista culturali e politici 20/10/2021 FENOMENO DELLA ECO-CHAMBER (camera dell’eco) • Processo di selettività: è il punto di partenza del fenomeno dell’ecohambers, ossia tramite la selettività ci circondiamo di contenuti che confermano il nostro modo di pensare: noi abbiamo dei punti di vista e opinioni e tendiamo a circondarci di contenuti che ci confermano nel nostro punto di vista: questa conferma costante non viene mai messa in discussione. Questa zona di comfort ossia la camera dell’eco è comoda ma se imbocca delle strade divergenti poi non trova più opportunità in cui la strada venga messa in discussione • I social media favoriscono un flusso di comunicazioni per costruire la camera dell’eco da fonti molto variegate: affidabili ma anche non, quindi che non hanno competenza scientifica e tecnica per affermare quello che affermano, tuttavia arrivano tutte insieme in una maniera difficile da distinguere (la fonte originaria non è sempre riconoscibile). Le fonti sono molteplici, alcune attendibili, alcune non, ma all’interno di siti web che troviamo dentro un medesimo motore di ricerca quindi in realtà si assomigliano • Dunque noi dentro le ecochambers noi facciamo fatica a distinguere notizie vere e false: per questo facciamo più fatica a strutturare la nostra opinione pubblica, perché la quantità e qualità di punti diversi che circolano rende difficile avere un flusso omogeneo delle informazioni. • Esempio: noi siamo esposti a una quantità di fonti molto ampia e se vogliamo formare un opinione su un contenuto attingiamo a molte fonti (sia affidabili sia non) ma che rientrano tutte nello stesso flusso di comunicazione: quando ricerco qualcosa con un motore di ricerca infatti mi restituisce semplicemente quello che è più coerente con il mio motore di ricerca, al di là dell’attendibilità della fonte. • Quest’ultima cosa fa si che si possano costruire delle opinioni diversi nei singoli gruppi: dunque opinione pubblica si struttura molto più a fatica e provoca la creazione di diverse camere dell’eco • Inoltre sistema dei media digitale propone dei contenuti simili a quelli che ho già consumato: esempio se cerco informazioni su terrapiattisti mi imbatterò in moltissimi siti o blog che concordano su questa idea e comincerò ad avere una percezione della rilevanza della teoria terrapiattista più sentita rispetto alla realtà. Dal momento che non vedo più nient’altro Secondo effetto dell’esistenza dell’ecochamber: sviluppo di campagne verso quelli che sono percepiti come nemici: cominciano a circolare contenuti con questi hashtag e vengono promossi e sponsorizzarti per aumentare la visibilità: e vengono spinti verso il pubblico e cominciano ad essere particolarmente visibili e cominciano a funzionare per creare un opinione pubblica -Intercettazione di reaction positive e negative: questa idea diventa importante all’interno del feed: si posizionano nell’agenda, porta alla spirale del silenzio e al fenomeno dell’eco-chamber Il dialogo è difficile con chi esprime delle opinioni diverse, innanzitutto non si vedono all’interno dell’ecochamber e chi è contrastante con la mia opinione mi sembra una persona che non sa tutto quello che so io e non ho disponibilità di dialogare nel senso che lo considero da istruire e da guidare verso questa conoscenza: questa chiusura di dialogo porta a forme conflittuali e scontri: chi è chiuso nella ecochamber genera un effetto su ciò che viene fatto dalle istituzioni, essi sono capaci di esprimersi in maniera violenta… -Questi gruppi coerenti e coesi partono alla difesa totalizzante del loro punto di vista e diventano oggetto della comunicazione mediale. Essi sono sostenuti dal formarsi di queste camere dell’eco -questo genera forti polarizzazioni: l’opinione pubblica è molto polarizzata e frammentizzata: conflittualità diviene seria. -Si corre il rischio che diventa sempre più difficile incontrare punti di vista che non sono quelli scelti da noi: dunque lo sforzo che dobbiamo fare per imbatterci in punti di vista differenti Filter bubble: È quella costruita dai media digitali intorno a noi Se prendiamo un numero ampio di utenti (10 milioni di utenti) di piattaforme social con diverso orientamento politico(in Inghilterra. Conservatori e liberali): vogliono capire cosa determina che essi vedano notizie diverse nelle stesse piattaforme social: è proprio la bolla filtrata, che esiste ed è motivata da una serie di attività 1.La rete di amici fa si che veda notizie diverse rispetto agli altri: esempio se ho una rete di amici che hanno punto di vista diversificati avrò una frizione di news diversificata se è omogenea sarà dunque omogenea. 2.Tipi di notizie che condivido io: sharing di link: condivisione di news contribuiscono a modellare le news che a mia volta ricevo 3.La mia modalità di interazione con il feed: quanto spesso mi connetto, la frequenza di connessione: tanto più mi connetto tanto più sarà intensa la restituzione di quel tipo di news, quanto spesso metto like. Questi comportamenti contribuiscono a formare la bolla filtrata Le filter bubble vengono definiti dei meccanismi online di polarizzazione: meccanismo di cui a volte non siamo pienamente consapevoli: gli esisti dell’esistenza delle filare bubble è che si sente a creare un contesto iperpersonalizzato e una parte delle ragioni di questa creazione è a noi invisibile: nella nostra vita quotidiana molte persone sono inconsapevoli di questo La selettività su cui si basano i contenuti è parzialmente invisibile: siamo parzialmente passibili all’interno di questo meccanismo Tema della disinformation: All’interno delle piattaforme digitali circolano notizie che non sono sempre affidabili Fake news è diverso da disinformation È la circolazione non intenzionale di voci non confermate: punti di vista che non hanno una base scientifica, rumors o di voci che non hanno un fondamento anche se non necessariamente sono false ma che contribuiscono a creare una credibilità. Es. quando circolano fotografie di assembramenti ma in realtà c’è chi dice che siano state utilizzate delle prospettive che non rispondono esattamente alla realtà. •Quando l’informazione è una voce non confermata è una forma di disinformation: •bisogna distinguere chiacchiere dalle informazioni affidabili: si distingue cos è la voce confermata dalla voce non confermata. •I meccanismi eco chamber e e filter bubble contribuiscono alla circolazione della disinformazione: sulle bacheche circolano informazioni che hanno stesse caratteristiche ed è difficile per chi segue distinguere i due livelli ossia l’articolo prodotto dai media e la foto fatta dal mio amico hanno lo stesso status ed è distinguere l’affidabilità. Contenuti che arrivano nello stesso momento e a volte facciamo fatica a distinguere i diversi status di contenuto •2016: termine Post verità introdotta dall’Oxford Dictionary. Disinformazione contribuisce alla formazione della post verità •Disinformazione contribuisce alla circolazione delle fake news che sono costruite volutamente come false ma spesso sono coerenti con alcune nostre convinzioni e ci sembrano più credibili rispetto a fatti realmente documentati: quando entriamo in contatto con le fakenews ci coinvolgiamo alla ricerca di informazioni coerenti e che contribuisce a confermare le convinzioni portate avanti dalle fake news. Utenti social sono tra i 18-25 anni: si tratta di una fake-news: spesosi esso confermano quello che penso e quello che vedo. E cerco altre notizie simili o informazioni a conferma. Queste dunque ci portano alla conferma della notizia originaria: creano anche loro misinformation Opinione pubblica frammentata e fortemente polarizzata. Gruppi gli uni opposti ad altri Opinione pubblica generalizzata è meno frequenta ma fatta da diversi gruppi, che si assomigliano I media tendono a produrre contenuti che rispondano ai diversi poli dell’opinione pubblica COMUNICAZIONE DIGITALE E SOCIETA’ Lo sviluppo delle tecnologie digitali che effetti ha sulla società? L’avvento delle piattaforme digitali ha portato a: - individualismo, perchè la gente spesso guarda solo il proprio dispositivo, isolamento, overload, informativo, dipendenza, maggiore informazione rispetto ad un tempo Primo studioso ad occuparsi: Manuel Castells Egli comincia a studiare la network society: Contesto: anni 80: sistema mediale molto diverso: moltiplicazione dei canali e personificazione del consumo. Ci sono già dei dispositivi mobili, walkman, device personali: dentro questo contesto si innesta la comunicazione digitale e questa evoluzione avviene in sinergia con uno sviluppo di media di rete. Manuel Castells: dal 96-98: comincia a studiare la “network society”. Egli dice che lo sviluppo di internet cambia diversi aspetti della società, non solo il fatto che possiamo interagire con i siti web ma su cui avviene la circolazione della cultura Prima del modello di rete eravamo dominati di un modello comunicativo di massa broadcast: da pochi centri di produzione a molti destinatari. Adesso si sostituirà il modello comunicativo a rete: da molti a molti Il passaggio avrà anche un impatto economico perché i pochi modelli si appoggiano al capitalismo (pochi centri di produzione per la maggior parte delle persone) Castells dice che i modelli di rete cambierà alcuni assetti economici esempio ci sono tanti piccoli centri di produzione per pubblici di nicchia: e questo modello andrà a integrare i modelli economici: questo modello di rete avrebbe favorito movimenti culturali che sono portatori fi valori sociali che facevano fatica ad affarmarsi nel sistema broadcast (ambientalismo, difesa diritti umani) Network society: propone alla società una infrastruttura nuova: a forma di rete e non a forma di megafono: una nuova struttura sociale dominante, la società in rete; una nuova economia, l’economia informazione/globale; e una nuova cultura, la cultura della virtualità reale: virtualità reale: ossia noi in questo contesto di rete ci muoviamo trasversalmente tar realtà e virtualità: esempio nella realtà (sono in metropolitana) mi trasferisco nella virtualità (chiamata di lavoro), due mondi attraversati costantemente. Punti chiave 1.Informazione: è un motore dell’economia: il mondo finanziario viaggia sulla circolazione di informazioni su queste imprese sulla rete: infatti i computer connessi si scambiano informazioni sugli andamenti delle borse senza mediazioni delle persone 2.Techno-socialità: ossia una socialità che sia appoggia sempre di più sulle tecnologie 3.Network logic: ogni sistema di relazioni è dominato dalla logica della rete 4.Cambiamento: la società evolve in modo costante 5.Convergenza: di tutte le tecnologie e sistema dei media verso la rete (esempio il calcio e i diritti di trasmissione sono tanti acquistati da DAZN, esempio di convergenza verso la rete) gli effetti sui “pubblici e sulla società” "frammentazione e personalizzazione: differenziazione sociale e culturale diffusa: la personalizzazione dell'offerta e del consumo di contenuti sempre più diversificati, creano una frammentazione culturale e nuova diseguaglianza sociale basata sulla possibilità di accesso alla tecnologia e sulla competenza ai media digitali (società e cultura frammentata prodotti e consumo che generano frammentazione culturale, consumiamo prodotti sempre più di nicchia, sempre più adatti a noi). Effetti sui contenuti e sulla cultura "si crea un unico ambiente mediale convergente (la rete), ma il convergere dei contenuti sullo stesso medium e nello stesso linguaggio porta a mescolare i codici —> diventano le forme espressive dominanti di tutti gli aspetti culturali e c’è un appiattimento di queste forme —> potenziamento della misinformation+ gamification Avere tutto su un medium ha effetti positivi, grande libertà di consumo e possibilità di personalizzare il consumo ma appiattimento comunicazione su alcune piattaforme dominanti che ci rende difficile distinguere fonti, e diverso statuto dei contenuti che fruiamo. Fase della NETWORK SOCIETY: Negli anni 90 inizia a svilupparsi un mondi in rete che si caratterizza dalla continua relazione con altre persone e la costante ricerca online: quindi non si tratta più solo di network society ossia società di rete, ma anche di connettive society Connective society: è l’idea in cui la condizione di essere connessi online è costante Vi è un’attraversamento dalla dimensione online a quella offline senza continuità Effetti della network society: individualismo e concentrazione su se stessi: Per primo Wellman (studioso) dimostra che la maggior parte delle persone non inventava o cercava una rappresentazione di se stesso online per poi dimostrarsi diverso offline, ma anzi tra l’online e l’offline vi è sempre una continuità ed una costanza della personalità di un certo individuo. ragionamento del network individualism riguarda le appartenenze e le reti a cui si appartiene: rispetto a prima la connective society, aumentano le reti sociali a cui apparteniamo, ma le forme di appartenenza a queste sono più fragili e leggere forme di appartenenza a gruppi stabili: hanno un ruolo importate nella mia vita forme di appartenenza occasionali: persone che incontro meno frequentemente nella connective society, queste appartenenze stabili rimangono, ma sono affiancate da un numero maggiore di reti, le cui appartenenze sono più fragili/appartenenza parziale (es. amici di amici che non frequento ma vedo sui social) Queste reti tendono tuttavia a essere delle reti iocentrate: ossia l’unico punto di congiunzione di queste reti sono io, ossia l’individuo: elemento di congiunzione tra le reti forti e le reti deboli sono è l’individuo: individualismo in rete: Seconda conseguenza: non solo gestiamo i legami in modo più complesso ma proprio nella nostra vita sociale si genera un inversione di gerarchia: wellman riprendono un concetto della sociologia classica che distingue tre reti sociali a cui apparteniamo: 1.RETI SOCIALI FORTI: parenti, famiglia, amici che ci stanno affianco da molto tempo e hanno un significato importante 2.RETI SOCIALI DEBOLi: sono quelle reti sociali a cui apparteniamo con delle forme piu leggere, quegli amici con cui faccio solo una serata o con cui ogni tanto vado al cinema, teniamo insieme delle reti di persone che altrimenti perderemmo 3.RETI SOCIALI LATENTI: ossia tutte quelle connessioni e persone che abbiamo incontrato per buona parte della nostra vita, ma non li abbiamo piu visti (compagni di elmentari o medie) Nella copnnective society vi sono delel conseguenze nel rimanere in rete su piattforme social con altre persone, ovvero noi gestiamo i legami in modo complesso ma anche significativo poiché si modifica la gerarchia tra le reti sociali forti, deboli e latenti, almeno in termini di energia a cui dedichiamo. Sui social tendiamo a favorire le reti sociali deboli, attivate da interessi e passioni comuni In sintesi siamo al centro di reti io centrate complesse, costituite per buona parte da reti sociali debopli e latenti a cui dedichiamo impegno, risorse e tempo: è un cambiamento nella nostra dimensione razionale e collettiva Internet revolution: le relazioni sono alimentate da nuovi tipi di contenuti, prodotti e condivisi dagli utenti che hanno assunto maggiore potere comunicativo. Ad esempio in un mondo prima della connective society le relazionmi sono alimentate da scambi di prodotti culturali (libri, CD, playlist, su audiocassetta personalizzata) dopo lo sviluppo della connective society vi sono strumenti nuovi per alimentare le relazioni socilai e sono due tipi : 1. Prodotti culturali realizzati dagli utenti: post, stories (realizzaimo costantemente prodotti microculturali) 2. prodotti culturali scambiati dagli utenti (esempio i meme le gif i posty) li ocndividiamo per dire qualcosa ad altri e alimentare le relazioni sociali Quindi nella connective society le persone alimentano le loro relazioni sociali impegnadosi quotidianammente in un lavoro di produzione culturale Mass self communication: è il tipo di comunicazione della connective society. Io che decide a quali contenuti dedicare attenzione è partecipe di un attività di partecipazione dal punto di vista selettivo: siamo noi gli autori di questo tipo di comunicazioni in quanto utenti della rete, soggetti che producono i contenuti della self-mass communication: contemporaneamnete sono i produttori e ricettori di contenuti attraverso questi sono in. Grado di raxccontarsi e sono esposti a commenti altrui La comunicazione è potenzialmente ancorta di massa Caratterizzata da forme del contenuto nuove (post, meme) Autogenerata(contenuti) Autodiretta(emissione) Autoselezionata(ricezione) Molti a molti Gli individui hanno assunto una nuova posizione nella comunicazione, non solo ricettori ma anche produttori di contenuti: da oggetto (destinatario) sono passati ad essere soggetto (emittente e destinatario) Attraverso questi contenuti sono in grado di raccontarsi, autorappresentarsi ed essere esposti a commenti -consapevolezza di avere un ruolo comunicativo nella società e questo è il frutto della nuova posizione che sappiamo di ricoprire i vissuti quotidiani tendono ad essere tematizzati come fatti pubblici -Il collasso dei contesti: DANAH BOYD tutte quelle situazioni in cui non governiamo completamente i destinatari della nostra pubblicazione: a volte i nostri post arrivano a destinatari di cui non ricordavamo o a cui non volevamo che arrivassero Ci sono degli aspetti delle tecnologie che supportano la connective society -TECNOLOGIE DI PRODUZIONE DIFFUSE: sono tecnologie che consentono la produzione di contenuti in modo diffuso: dispositivi mobili, fotocamere e questo ci porta ad essere protagonisti del discorso pubblico -TECNOLOGIE DI DISINTERMINAZIONE: capaci di creare dei contenuti e di entrare in connessione con istituzioni di personaggi pubblici cui prima non si poteva entrare in connessione e questo ci porta ad essere protagonisti del discorso pubblico La cultura della connessione che si genera nella connective society è una cultura in cui le strutture dei social media sono entrate gradualmente al centro delle nostre routine e pratiche quotidiane Platform society L’elemento che caratterizza la npstra contemporaneità è questa infrastruttura di piattaforme sociai. L’opera omonima di Jose Van DDijck spiega proprio queste piattaforme. Secondo la studiosa, una piattaforma è un architettura digitale programmabile, progettatta per organizzare interazioni tra utenti e istituzioni pubbliche.Sono un infrastruttura e un insieme di strumenti digitali che noi utilizzaimo per entrare in relazione con i soggetti che ci interessano. Sono tutte quelle strutture su cui noi abbiamo appoggiato la nostra vita quotidiana da anni L’altro elemento che Van Dijck mette in chiaro è che la platform society poggia su delle piattaforme non separate dalle altre: per cui abbiamo a disposizione un insieme di risorse che non sono indipendenti e non possono fare a meni l’una dell’altra: per cui abbiamo a che fare con un ecosistema di piattaforme oovvero un assemblaggio di piattaforome interconnesse per fini scientifici: è una ricerca accademico. I profili psicometrici vengono ceduti alla Cambridge analitica che non ne fa un uso appropriato come quello della Global Science ma le utilizza ai fini della campagna politica. Questo è possibile perché nel 2013 i therms of service di Facebook non impediscono che terze parte raccolgano i dati sugli utenti e non impedisce che la piattaforma raccolga dati sui loro amici e contatti. 87milioni di utenti di cui sono stati raccolti i dati • I dati ceduti includono tre elementi che li rendono utili per la campagna elettorale: 1.affiliazione al partito 2.I soggetti sensibili a certi tipi di campagne: bombardamento d messaggi dell’uso illecito e manipolatorio 3.temi più efficaci per i singoli • Durante la campagna elettorale di trump del 2016 vengono inviati ai cittadini statunitensi dei messaggi calibrati sui profili psicometrici: utilizzo improprio al limito della liceità e manipolazione • QUAL E’ IL PROBLEMA: non è il fatto che Facebook sia utilizzato come strumento di comunicazione politica ma è il fatto che questo sia trasparente e che i dati siano stati raccolti legalmente perché i dati sono stati raccolti senza la consapevolezza degli utenti soprattutto quelli degli amici e amici di amici, senza che gli utenti si rendessero conto di quante informazioni stessero cedendo e come lo stavano facendo • Gli scopi per cui sono stati raccolti i dati non erano stati dichiarati Ragione per cui questo evento è stato chiamato scandalo: Facebook sarebbe stata a conoscenza del fatto che i dati raccolti nella loro piattaforma sarebbero stati ceduti e utilizzati ai fini della compagna elettorale e non c’è stata alcuna vigilanza Come gestisce la crisi facebook? Primo step: 1. Zuckerberg si scusa e si assume la responsabilità e corregge i term of service 2. Zuckerberg dice che non è monitoraggio perché ognuno sceglie di condividere i propri dati 3. Facebook mette a disposizione una pagina in cui può controllare se i propri dati siano stati condivisi con Facebook analitica. Era possibile controllare se i propri profili fossero manipolati e ceduti. Facebook da quel momento in poi mette a disposizione delle app che accedono al nostro profilo e segnala direttamente agli utenti italiani che i dati sono stati usati 4. Altri due meccanismi si attivano: Facebook è una tech company quindi non produce contenuti ma sono solo parzialmente responsabili dei contenuti che ospitiamo. Processo di riflessione sul tipo di rapporto che deve avere con i contenuti. Inoltre a seguito dello scambio di Cambridge Analytica entra in vigore il GDPR normativa: ossia un sistema di tutela dei dati delle persone che devono essere tracciabili e deve essere riconoscibile che dati sono stati usati e genera tutte le autorizzazioni a cui noi oggi accediamo affinché non succeda più che i nostri dati vengano venduti e riutilizzati entrano in vigore una serie di norme che impongono che noi possiamo scegliere vengono ceduti. Il GDPR vale per i dati raccolti sui cittadini europei anche da companies americane I dati sono il capitale delle piattaforme perché quello che le piattaforme sanno su di noi va a sostenere attività economiche e politiche Algoritmi: abbiamo piattaforme che distribuiscono i contenuti e orientano consumi e pratiche comunicative: gli algoritmi sono utili per gestire la grande mole di dati e la rendono utile finalizzata per l’attività commerciale tra piattaforme e aziende Essi trasformano alcuni dati che vengono raccolti in termine di input in output • esempio: Gerarchia dei risultati che mi compaiono quando faccio una ricerca google: esistono una serie di dati che funzionano da input esempio descrittori della pagina i numeri di link della pagina che si trasformano in output: ossia la pagina mi compare all’inizio o alla fine della pagina: algoritmo serve per gestire input e output insieme: esso trasforma input in output • Quanto più un sito è popolare, è selezionato da varie persone tanto più in alto comparirà nell’elenco dei risultati di ricerca: la popolarità influisce sul modo con cui accediamo ai contenuti • Gli algoritmi sono tanto importanti che spesso non sono trasparenti perché sono considerati quasi un brevetto quello che caratterizza l’algoritmo di google e di Facebook ad esempio: alla stregua di segreti industriali • Gli algoritmi di facebook sono finalizzati spesso per il business e spesso non riveliamo una serie di infomrmazioni: Interfacce: Favoriscono alcuni comportamenti da parte nostra piuttosto che altri: sono lo strumento attraverso cui le piattaforme ci suggeriscono alcuni comportamenti a discapito di altri Interfaccia di Instagram è un quadro gerarchizzato e presenta in modo da favorire o suggerire alcuni comportamenti a discapito di altri: Instagram ad esempio presenta il comando di aggiunta di contenuti è stata progressivamente spostata in una posizione centrale e quest’azione deve essere facile da raggiungere. Primo elemento: Le tre azioni come aggiungi contenuti, controlla notifiche e messaggi in Direct e sono raccontate nella prima barra in alto Secondo elemento :ossia la pagina principale, fare shopping, vedere reel, e controllare il profilo: i reel sono i disposti al centro quando Instagram ha cercato di entrare in competizione con tiktok. la ricerca di contenuti permette che Insagram raccolga dati e tracci che cosa ho cercato in modo tale che mi sia nuovamente proposto Status proprietario: ogni piattaforma ha un suo status economico: sono realtà che hanno proprietà a cui devono rendere conto e sono di qualcuno Quasi nessuna azienda è no profit: hanno tutte obiettivo di business Sono caratterizzate da Proprietà: è di qualcuno (facebook è proprietà di Stakeholders che hanno investito e Azionisti) Scopo: maggior parte hanno scopo di lucro, poche sono no-profit (facebook ha uno scopo di lucro) Luogo: è legalmente situata in un luogo (facebook è legalmente situata negli stati uniti e rende conto alle normative degli USA) AIRBNB Piattaforma di settore che ha uno status proprietario preciso ed è stata oggetto di investimento da Proprietà: questi capitalist e deve rendere conto rispetto al mantenimento del business e deve crescere nel tempo Scopo: di lucro, deve rendere conto ai proprietari Luogo: sistemi di regolamentazione americane 10/11/2021 Tutte lue piattaforme hanno un modello economico su cui si reggono: spesso questo modello è basato sulla connessione iperprofilata tra utenti, contenuti, dati e pubblcità Background: storia di facebook: In una fase iniziale zuckerberg ha intuizione di dare una dimensione economica alla piattaforma ossia far si che le aziende possano fare pubblicità sulle nostre piattaforme: esempio pubblicità per prodotti (inizialmente era utilizzato dagli studenti di harvard) comparsa di bunner all’interno di Facebook Valore aggiunto che facebook dà: avere un target molto profilato e preciso Zuckerberg ha un’altra idea: si inventa un sistema chiamato BEACON nel 2005/2006: sistema che permette di fare un accordo con aziende che fanno pubblicità su Facebook e mettiamo in comune dei dati. I siti mettono in comune dei dati e suo far comparire dei messaggi che comunicano che utente x è andato sul sito dell’azienda y. Nel feed di facebook compare “giulia rossi ha visitato il sito di Nike” Quindi Facebook fa pubblicità alla sua azienda partner ma si parte dai dati di navigazione che gli fornisce una certa azienda. Le aziende sono entusiaste di questa iniziativa perché la pubblicità arriva ad un target mirato. Su questo modello c’è un problema di privacy perché questi messaggi sono pubblicati senza l’autorizzazione dell’utente e quindi si sollevano dei problemi di privacy: il modello beacon dunque si chiude Il modello di business principale delle piattaforme: che capiscono che possono utilizzare i dati che hanno sui loro utenti messi insieme con i dati delle aziende possono permettere di creare delle pubblicità mirate e precise che non comprendono solo il banner ma anche inserzione con funzionalità mi piace: quindi modello è lo stesso ma si rimane su Facebook affinché non ci sia violazione di privacy Da questa idea di bacon nasce un modello simile: si basa sul fatto che sulla base di questo meccanismo ossia capitali di dati su cui si costruisce il modello di beacon Meta e facebook si reggono su questo modello: • vi sono varie declinazioni di questo modello di business ossia una piattaforma di settore chiede di poter utilizzare i dati che appartengono a un altra piattaforma che vengono venduti (esempio i dati di google maps) che servono per far funzionare un’offerta di servizi • Alcune piattaforme chiedono di pagare un abbonamento per accedere ai dati Esempio io azienda ho interessa a un certo tipo di target e compro un pacchetto di dati di un certo tipo di persone: questo è legale perché quando iniziamo a usare una piattaforma accettiamo questo tipo di accordo (termini di servizio in cui era previsto che tutto cio che facciamo nella piattaforma è di proprietà della piattaforma) Airbnb raccoglie dati e guadagna su commisioni che pagano le persone che utilizzano la piattaforma e raccoglie anche i dati: ossia i profili di chi affitta certi tipi di appartamenti e non altri: è in grado di raccogliere dati di profanazione sui suoi utenti: riesce ad offrire agli inserzionisti pubblicitari dati molto profilati per specifici target Condizioni d’uso -Ultima caratteristica tipica della piattaforma sono le condizioni di utilizzo: ossia quei termini che definiscono le possibilità d’uso cosa posso mettere o non mettere nella piattaforma ma anche quello che la piattaforma può fare con quello che io pubblico -ogni piattaforma stabilisce un patto normativo che ha valore legare: infatti sono quelli che consentono alla piattaforma di intervenire nel caso in cui l’utente violi i patti -variano da paese a paese e sono quelli che hanno permesso a twitter di bloccare il profilo di Trump: essi stabiliscono che io non possono pubblicare profili che incitino alla violenza Nel momento in cui noi apriamo un profilo dobbiamo essere a conoscenza che tutto ciò che pubblichiamo lo abbiamo autorizzato alla ricondivisione da parte di soggetti terzi I therm of service ci impongono delle regole come il divieto di pubblicare contenuti violenti Effetti sociali: Effetti sociali di questa paltform society? Sono idea che i nuovi attori che si muovono all’interno delle piattaforme siano nuovi intermediari delle attività commerciali che concentrano la loro attività sull’utilizzo dei dati: la nuova logica è quello dell’uso dei dati sulle logiche algoritmiche Jose Van Dycke dice che l’architettura di piattaforma influenza la nostra vita sociale perché è intrecciato a quello che facciamo nella nostra vita sociale ed è inevitabile che vi siano delle ricadute Primo effetto sociale: quello più evidente è il fatto che le piattaforme sono mediatori del nostro accesso alla cultura e ci sono delle cose cambiate radicalmente da un accesso mediato -dalle industrie culturali che definiscono quali prodotti vengono accettati e quali non vengono accettati alle logiche di natura algoritmi che sono il nuovo filtro del nostro accesso alla cultura e all’informazione- C’è un’immensa quantità di prodotti che non è filtrata (esempio i post ma anche contenuti seriali, cinematografici, libri ecc) molto meno filtrata all’ingresso ma il filtro invece si applica all’arrivo perché ne vedo solo una selezione che è prevista per me: ci sono moltissimi prodotti realizzati e il filtro si esercita a valle ossia attraverso le piattaforme che cercando di rifornirmi Le piattaforme si fanno da mediatori per il mio accesso alla cultura e per risolvere il problema dell’overload selezionando i contenuti che possono essere interessanti per me e questi dati sono usati dalle piattaforme per riconoscerci e profilarci: prima della platform society tutti questi tracciamenti non esistevano Espressione di ratificazione: identifica tutte le nostre movenze che possono essere ratificati e sistematizzate per identificare i comportamenti delle persone che vivono all’interno di una società. I processi di datificazione servono principalmente per prevedere comportamenti delle persone e restituire ad essi servizi ed advertisment, analisi: platform society dominata quasi esclusivamente dalle logiche di marketing I comportamenti standardizzarti sono spesso legati alla socialità delle persone sui vari social: espressione del fatto che se qualcosa che ci piace è un fattore che viene standardizzato ed etichettato per essere poi usato come dato. Forme che hanno come obbiettivo quello di etichettare facilmente quello che abbiamo fatto e che ci piace. Anche le piattaforme di settore hanno delle pratiche standardizzate. Esito della datificazione: output -Gestori della piattaforma hanno accesso a dei dati che nessun altro può vedere e che si possono consultare in maniera personalizzata: dati aggregati sono quelli su cui si basa la profanazione degli utenti -Tutti i livelli di dati non restano di proprietà di una singola piattaforma ma circolano tra le varie piattaforme: sono dati che vengono condivisi in modo trasversale tra le varie piattaforme -meccanismo di ratificazione genera anche consapevolezza per noi come utenti -mercificazione: nostri comportamenti online che diventano dei beni a disposizione delle piattaforme che possono essere scambiati generando profitto: processo con caratteristiche economiche dentro ai cosi detti mercati multisituati a partire da quello che le piattaforme hanno a disposizione i dati degli utenti sono scambiati: uno dei modelli di business delle piattaforme è quello della vendita di spazi della pubblicità personalizzata. Noi abbiamo percezione di utilizzare gratuitamente una piattaforma ma in realtà nessuno ci chiede di pagare perché in questo modo noi generiamo i dati che vengono venduti agli inserzionisti pubblicitari. L’utente produce capitale accumulato dalle piattaforme che utilizzano per vendere i loro servizi I data services alcune volte vengono ceduti gratuitamente (esempio settore dell’informazione e salute) : questo perché le piattaforme mantengono la presenza in questi settori di servizio pubblico e pur di conservare questa presenza cedono gratuitamente i propri dati Freemium: gratuità che sono funzionali al funzionamento delle piattaforme Quando la versione di base di un prodotto è gratuita mentre la versione con servizi più ampi è a pagamento. L’informazione: Colpito anch’esso dal processo di mercificazione; il. Mercato dell’informazione funziona come un mercato two-sided: c’è chi produce l’informazione e chi invece la consuma. Lo sviluppo delle piattaforme ha introdotto un’altra variabile nella circolazione dell’informazione: ossia un altra piattaforma, i socialnetwork che servono a connettere la testata giornalistica con i lettori. Il rapporto non è più: lettori, inserzionisti, testata giornalista Ora abbiamo: lettori, inserzionisti, testata giornalistica, altre piattaforme della testata giornalistica che intercettano altri lettori, e altri inserzionisti. Il fatto che si intricano elementi in più all6interno del contesto tipico impatta su vari settori come skytg24 che vende gli spazi pubblicitari agli inserzionisti e non aveva bisogno di nient’altro Questi meccanismi tipici delle piattaforme influenzano altri elementi come quello dell’informazione Le piattaforme diventano filtro di incontro e noi siam 17.11.2021 Selezione: i contenuti a cui gli utenti accedono sono frutto di processo di selezione che si basa sugli algoritmi a cui noi partecipiamo. Noi dunque siamo partecipi ed è un meccanismo che integra quello che gli utenti fanno con il funzionamento degli algoritmi media algoritmici: i media che poggiano su queste piattaforme sia social media sia disconvenuti audiovisivi come netflix e distribuiscono contenuti sulle analisi predittive che fanno a partire dai nostri dati. Selezione di piattaforma: è la capacità di attivare e filtrare l’attività dell’utente attraverso le interfacce e gli algoritmi. Gli utenti interagendo con le piattaforme possono condizionare la visibilità e disponibilità online di determinati contenuti, servizi o persone. Siamo attivi sia volontariamente sia involontariamente (volontariamente quando guidiamo i contenuti secondo i nostri gusti: esempio se un gruppo di persone mette like allo stesso argomento, stiamo aumentando la visibilità di un certo post quindi siamo attivi perché condizionano la visibilità online di molti contenuti) -È un mondo in cui esiste la possibilità di condizione la disponibilità dei contenuti: tutto ruota attorno alla coppia di fattori: noi forniamo imput e gli algoritmo gli ruota e ci restituisce determinati contenuti, un circuito che ci vede in continuità in questo sviluppo e processo di selezione In realtà è un meccanismo che ha margini di prevedibilità. Non posso prevedere la selezione della piattaforma facilmente come la scaletta del telegiornale -La selezione di piattaforma è incerta nei suoi esiti ed è molto più difficilmente prevedibile e nasce l’esigenza di intervenite per orientarla Nascono operazioni di rete: ossia gruppo numeroso di persone che agiscono da motere di algoritmi mettono tanti like, commentano spesso in modo che certi tipi di notizie rimangano in alto nella selezione algoritmсa Non sempre questo funzionamento è trasparente: come se ci fosse una black box che fa da filtro tra gli import e output: apparentemente il processo di selezione è trasparente e guidato dal basso. Black box di cui conosciamo il funzionamento in ingresso(metto i like e trasmetto dei dati) e l’effetto in un’uscita 8ossia certi tipi di contenuti) ma non ne conosciamo ciò che succede in mezzo: noi non conosciamo tutti i criteri di funzionamento di Facebook e di google perché come funzionano gli algoritmi non vogliono che sia qualcosa di copiato da altri Google ci dice alcune cose esempio: logica della popolarità, logica dei siti su cui abbiamo già cliccato ma noi più di cosi non possiamo sapere: c’è una parte che non ci è trasparente (Esempio rispetto alla circolazione di informazione o disiniformazione: il fatto che privilegiamo contenuti che tengono persone sui social piuttosto che quelli che propongono altri link che rinviano ad altri siti. Questo riguardo alla disinformazione è problematico perché se vedo solo post che finiscono di spiegare quello che hanno da dire in quello stesso testo: io privilegio fonti non facilmente verificabili rispetto a post con fonti più verificabili: quindi si creano degli effetti frutto di logiche algoritmiche: quindi i processi di selezione hanno anche questo problema di ridotta trasparenza Nel cercare di dare conto di questi processi vengono identificati tre tipi privilegiati di selezione algoritmica: 1.Personalizzazione 2.Reputazione e trend 3.Moderazione 1. Meccanismi di personalizzazione: sono le analisi predittive basate sulle scelte precedenti: interessi e desideri di ciascuno di noi che generano scelte coerenti con quello che abbiamo fatto Analisi predittiva: meccanismo finalizzato alla personalizzazione perché ci offre un mondo mediale caratterizzato dalla personalizzazione dell’offerta. Esempio Netflix: esempio di personalizzazione non si basa solo sulle nostre scelte ma anche quello che accade attorno a noi, ossia quello che hanno scelto i soggetti che ci stanno intorno, ossia la nostra rete sociale come le persone che seguiamo. Queste analisi non sono prettamente individuali ma tiene in considerazione le scelte che fanno i miei amici o anche le pagine delle persone che io seguo. Questo sistema è usato come sistema di testing: quali sono i contenuti che possono essere distribuiti e in base alla reazione si determina se questi contenuti verranno messi in circolazione ulteriormente oppure no. Secondo livello di selezione: reputazione e trend: viene tenuto conto anche della reazione che complessivamente gli utenti delle piattaforme hanno: viene tenuto conto non solo su twitter (con i tweet che se sono popolari sono più in evidenza) ma anche su Instagram in cui si mettono in evidenza i contenuti più popolari. le piattaforme tengono conto di esporci dei contenuti che rappresentano un trend. La selezione algoritmica dunque privilegia i contenuti con una buona reputazione Questo genera due comportamenti: il primo agli utenti viene richiesto costantemente di recensire quindi viene ricostruita la reputazione degli altri utenti dei contenuti e prodotti Il secondo comportamento: la generazione di effetto clickbating ossia un effetto che porta a privilegiare i contenuti divisivi: esempio nella pagina delle testate giornalistiche su Instagram era cresciuta la tendenza di postare articoli fortemente divisivi che accendessero il dibattito tra favorivi e contrari: esempio repubblica postava dei contenuti molto divisivi cosi da generare un afflusso molto significativo di commenti pro e contro e vari dibattiti accesi partiti dal post e questo faceva salire in visibilità i post pubblicati dalla testata giornalistica: a un certo punto diventava indifferente che queste testate avessero generato offese e aggressioni rispetto alla testata perché veniva privilegiato il fatto che generando tanti flussi di commenti i contenuti salissero di visibilità e salivano in visibilità: il concetto da cui parte questo concetto è che dietro c’è un idea in positivo Siccome c’è uno strumento alcune testate giornalistiche usano il sistema per far salire in visibilità i propri contenuti Altro sistema il clickbating ossia postare delle notizie estremamente curiose e originali senza dare informazione completa nel titolo e nel testo in modo tale da generare tanti click per andare a leggere questa stessa notizia: cosi il post sale di visibilità: molto utilizzate dalle testate minori ma non sempre e non solo esempio: ci sono dei titoli che dicono di andare a vedere come finisce la storia (meccanismo di non dare la notizia complessiva e far cliccare per leggere la parte restante) cosi si accumulano grandi click e la notizia sembra di grande interesse Altra operazione non completamente divisiva come quella di repubblica: perelevare notizie che suscitano grande dibattito e riproporle nell’ambito delle news della testata giornalistica Skytg24: la sorella di chiara ferragni posta una foto peer mostrare la sua operazione di rimozione della cisti per sensibilizzare la prevenzione: sotto al post si accumulano moltissimi commenti di vario tipo: dall’offesa a commenti sulle tipologie di problemi oppure commenti di complimento tanto che anche le testate giornalistiche si accorgono di questa notizia e questo genera rilancio sul sito e sui social perché questa sicuramente anche sui social di skytg 24 generebbe una grande quantità di commenti di vario tipo e quindi porta in alto la notizia nel feed delle persone e trascina con sè altre notizie di skytg24 l’uso della buona orazione da parte di repubblica che ha voluto postare temi divisivi e riportando contenuti che già stanno sviluppando una buona reputazione Quantità della reazione delle persone: fa reputazione, quanto più si genera reazione tanto più siamo credibili e affidabili. Amazon fa testo alle recensioni e ad altri elementi Moderazione: terza modalità di selezione che entra in gioco è chiamata moderazione perché riguarda il ruolo attivo che le piattaforme si assumono nella soluzione dei contenuti: al di la dei meccanismi c’è una parte del processo di selezione in cui le piattaforme definiscono alcuni contenuti che non sono adatti e le rimuovono. Ogni piattaforma definisce i propri criteri di accewrtabilità: ogni piattaforma privilegia alcuni criteri che sono definiti come insiemi di valori che ogni piattaforma si da: Facebook punta su due criteri: primo è la sicurezza: facebook dichiara di non rimuovere espressioni o post che minacciano le persone, che possono escludere il diritto di espressione altrui perché attraverso le due reazioni si pone obiettivo di rendere la piattaforma un luogo sicuro delle minacce e dalla limitazione della libertà di espressione: riesce a farlo su tutto? No ma se viene segnalato un post lo rimuove: prende la responsibnilità di eliminare le minacce diverse ed è considerato un valore in aggiunto Autenticità: ossia non eliminazione delle fakenews ma rappresentazione non fuorviante delle proprie identità o delle proprie autorità: Facebook rimuove i profili fake o le pagine aziendali che palesemente dichiarino il falso, quindi posizione rispetto all’autenticità della rappresentazione di sé . Violenza e comportamenti criminali: un post non può istigare alla violenza o a comportamenti criminali: quindi un tema forte è quello della violenza e della legalità: bisogna cancellare i post che istigano alla violenza e che porensetano persone o organizzazioni pericolose (esempi o post che esalti un’organizzazione criminale, esempio profili di estrema destra che istigano alla violenza) In questi casi la piattaforma di droga il diritto di cancellare i post Sicurezza: ossia nel senso di tutela della persone: non possono essere pubblicati post che incitino all’autolesionismo, al suicidio, nudi di minori, post che contengano atti di bullismo, allo sfruttamento sessuale di adulti Contenuti deplorevoli: violano delle regole della convivenza all’interno dello spazio social sono contenuti che incitano all’odio, immagini forti o violenti, immagini di nudo o atti sessuali di nudo , immagini che esprimono crudeltà o insensibilità nei confronti anche degli animali Cio che non viene verificato è la verità dei contenuti: non è riconoscibile o comunque è molto difficile: la verità c’è solo rispetto all’identità personale Questioni cruciali nella misinformation: nelle fake news nessuno pensa di star dicendo il falso ma è solo un’osservazione fatta da qualcuno che diventa qualcos’altro Tre questioni 1. Flussi di condivisione delle notizie: si moltiplicano 2. Crucialità dell’omofilia delle reti 3. Logiche di credibilità: crescere progressivo di credibilità 1. I flussi di condivisione tipici della comunicazione in rete sono stati definiti dei flussi di comunicazione a cascata: non come unico flusso che scende ma informazione che arriva tramite molti canali diversi che somigliano a cascate con molti rivoli d’acqua: quindi spesso ci sono tante diverse configurazioni di utenza, alcune erano fonti interdipendenti, legate tra di loro e si poteva costruire una similarità. Meccanismo di accreditamento della fonte non c’è e quindi al posto di condividere il post prendiamo la fonte più lontana: per cercare di recuperare la fonte originaria moltiplichiamo queste cascate. c’è bisogno. Di ricostruire questi flussi di circolazione per far arrivare allo stesso target una smentita che non avrebbe una garanzia a ripercorrere le stesse reti e stesse dinamiche di attivazione. 2. Omofilia delle reti: movimento cruciale esiste anche prime della nascita di internet e social network, le reti sociali si costruiscono per omofilia, le persone si organizzano in rete e si aggregano in rete perché riconoscono di avere tratti comuni e di essere simili. Le reti sociali tendono ad essere omofile e il funzionamento di algoritmi potenzia la situazione di omofilia.Omofilia di status: caratteri comuni, età importante nella vita reale. Nella vita online è più importante l’omofilia di valori (basata ddi valori, attitudini, credenza) e funziona di più come aggregatore di reti di persone che si assomigliano. Questa omofilia ha anche degli effetti: il primo effetto: percezione di somiglianza incrementale: ossia più percepiscono che alcuni soggetti sono simili a me a livello di valori e gusti, più interagisco con loro: quindi nelle relazioni online privilegiamo questi utenti. Inoltre più intergiamo con loro più percepiamo di essere simili. Barnett e Benefield: la percezione di somiglianza incrementale incrementa la quantità di relazioni comunicative che si instaurano tra due o più soggetti perché mi sento confortato: questa densità di relazione incrementa la percezione di essere simili -A furia di interagire con le persone che considero simili si finisce per sviluppare e consolidare modi ed eventi che si assomigliano infatti questi circuiti tendono ad essere chiusi tra soggetti che si percepiscono come simili e generano sistemi simili di interpretazione dei fatti e degli eventi. -Danah Boyd studiosa dei comportamenti social dice che in un mondo connesso quello che fluisce attraverso le reti fluisce attraverso confini di similarità. La capacità di connetterci con altri simili consente di far circolare i contenuti in modo nuovo: tuttavia altro lato della medaglia in un mondo di media connessi è facile non avere accesso a punti di vista di persone che la pensano in modo diverso da noi -Le reti sociali che si costruiscono online, ossia olfatto di avere attorno delle reti omofile, quando accade nella rete è oggetto di meccanismo di potenziamento: interagiamo con chi è sintonico e escludiamo chi è distonico 3. incremento di credibilità: i contenuti condivisi da un contatto social che condivide le proprie posizioni culturali o narrazioni degli eventi acquistano un surplus di credibilità. -Il tweet di Tucker si carica di credibilità perché lo hanno ripreso i sostenitori di Trump, lo hanno ripreso i repubblicani e Right Wings dunque il contenuto è stato compreso all’interno di reti omofile che lo hanno caricato di credibilità che il solo tweet di Tucker non avrebbe avuto da solo. (Baresh dice che i contenuti diffusi all’interno di reti omofili acquistano valore perché vengono ricevuti in modo selettivo in quanto corrispondono a interessi temi e valori tipici di quella rete sociale perché sono inseriti all’interno di interessi tipici di quella rete) Nel caso di Austin: la maggior parte delle condivisioni avviene all’interno di reti omofile ed è molto veloce Il tweet di partenza viene rapidamente incluso in flussi di comunicazione che coinvolgono individui impegnati politicamente: essi filtrano i messaggi evitando le informazioni che possono mettere in discussione le loro posizioni e privilegiano le fonti vicine 3.Le logiche di credibilità come si sviluppa la fiducia nei social media? • fiducia: la misura della certezza che un soggetto o più si comporteranno nel modo previsto e condivideranno un contenuto degno di fiducia • nel sistema dei media il concetto di fiducia è traballante iducia condizionata, non siamo certi e siamo più sospettosi che fiduciosi dei media e di quello che circola al loro interno • problema: la fiducia è una precondizione della comunicazione: crediamo che gli altri adotteranno certi tipi di atteggiamenti comunicativi con noi e ci apriamo alla comunicazione con l’altro per questo • viviamo in una società in cui alcuni strumenti di fiducia sono venuti meno e comunicare è per questo più difficile fiducia: principio di benevolenza interpretativa o principio di carità (Quine e Davidson) • l’atto di fiducia è fatto di diverse componenti: 3. atto iniziale: confido che l’altro possa ascoltarmi e capirmi 4. credo che l’altro abbia qualcosa di significativo da comunicarmi autenticità nella persona che interagisce con me: base pre relazionale della vita sociale - la fiducia reciproca nel fatto che l’altro: 1. 1. sia come appare 2. 2. sia quel che dice di essere —> la relazione comunicativa si basa sul fatto che: 1. 1. gli altri mi credano alla verità di quello che dico 2. 2. gli altri credano alla verità della mia faccia a fiducia reciproca nel fatto che: 1. 1. gli altri non manipoleranno la comunicazione 2. 2. saranno cooperativi e rispetteranno gli impegni 3. 3. saranno sinceri su di sé e sul mondo La fiducia è una relazione tra: credibilità proiettata (quello che comunico e proietto verso gli altri perché mi ritengano credibile) e credibilità percepita (quello che gli altri mi riconoscono in termini di soggetto credibile); sia nella comunicazione interpersonale che nei media fiducia sistemica: nel funzionamento delle organizzazioni/istituzioni e nelle loro regole mi fido di un’emittente per il modo in cui lavora e delle regole con cui procede per cercare e pubblicare le notizie (questa fiducia nel contesto sociale sta calando) se non ci fidiamo di niente, non possiamo comunicare —> dobbiamo fidarci almeno in parte fiducia interpersonale: basata sulla rete di relazioni reciproche e le sue qualità —> oggi tendiamo a privilegiare questo tipo di fiducia, ci fidiamo di alcune reti di relazioni reciproche e delle loro qualità sostenuta nei social media da: • intensità delle relazioni: reciproche, cooperative e regolari • like reciproci, attenzione costante ecc. —> senso di familiarità diffusa Cambiamento che riguarda diverse forme di credibilità proiettata: 1. 1.cognitiva: sulla base delle relazioni con il soggetto lo si pu definire competente; credenza e fiducia razionale basata anche su costi e benefici; 2. 2.normativa: sulla base delle relazioni con il soggetto lo si pu definire espressione di valori o status desiderabili; fiducia basata sulla stima e il rispetto; aspiro a raggiungere quello status sociale; non è una fiducia razionale e basata sulle competenze come quella cognitiva, ma si basa su un’adesione a quello che una persona rappresenta e non sulle sue competenze. 3. 3.affettiva: le relazioni con il soggetto hanno permesso lo sviluppo di una relazione affettiva; fiducia basata sull’identificazione e sulla familiarità. mi fido di persone nella mia cerchia familiare e affettiva Le tre radici della credibilità: • sbarrata perché sta venendo meno; viviamo in un sistema che fondamentalmente si basa sulle altre due forme di credibilità • sostenuta dall’omofilia delle reti • sostenuta dalla frequenza delle relazioni mediate che si instaurano soprattutto all’interno delle reti omofile e che le sostengono La propagazione della credibilità: • è descritta come simile al passaparola (Sherchan e Nepal) • si basa anche sulle forme di accreditamento con cui un individuo proietta la sua credibilità su un altro: presentazione di un amico ad un amico cui parte della propria credibilità viene trasferita sull’altro Nei social media, attraverso le FOAF (friend of a friend network) la credibilità si propaga verso altri utenti che non si conoscono sulla base del numero di amici che hanno già attribuito loro credibilità e fiducia un membro di un social media può attribuire fiducia e credibilità a un soggetto che non è direttamente connesso con lui sulla base delle raccomandazioni diverse altre catene amici. la fiducia composta combinando diverse catene fiduciarie. Una verità credibile e condivisa • la costruzione verità credibile e condivisa si basa su alcuni meccanismi tipici della comunicazione attraverso i social media (e le piattaforme digitali come blog o forum) • gli utenti dei social media possono essere raggiunti dallo stesso contenuto che proviene da diverse fonti e percepirne una grande rilevanza (data la frequenza della visualizzazione) e credibilità (accumulando la credibilità delle diverse fonti) • i contenuti che fluiscono tra le reti di amici che comunicano frequentemente attraverso i social media (con like, commenti, condivisioni) possono godere della fiducia relazionale e della percezione di essere parte di una identità condivisa che li caratterizza. • le catene di amici di amici basate sulla credibilità normativa o affettiva, quando sostengono la circolazione di un contenuto caricano quel contenuto della credibilità dei singoli e della catena di amici. è il ruolo delle piattaforme nell’evoluzione del sistema dell’informazione? FB assume un team di giornalisti; suddivisi in team distribuiti a livello locale (per continenti e sub continenti) che selezionano le notizie più importanti e rilevanti del giorno in quella determinata area geografica (VS Google news che non ha giornalisti nella sua piattaforma) • Quando problema fake news: la prima risposta è stata “ho il mio team di giornalisti, faccio controllare a loro” poi è diventata imponente la circolazione delle fake e questo meccanismo non è stato sufficiente. Prima fase di sviluppo delle piattaforme social: modello instant articles VS modello di FB news (reindirizzare le audience al sito web dell’editore). Strategie di network e strategie native le piattaforme social consentono la circolazione al link di contenuti per reindirizzare le audience al sito web dell'editore vs: le piattaforme social ospite nei contenuti dell'editore e le connettono alla pubblicità. Datificazione delle news: il processo di datificazione delle notizie è quello che incide maggiormente all’interno della produzione delle notizie stesse; produzione di notizie che è circondata da dati che riguardano la circolazione e l’accesso alle notizie; ad ogni articolo è collegata una pesante mole di dati e ogni articolo è, correlato ai suoi FB o Instagram analytics. Tanti livelli diversi di raccolta di dati sugli articoli e sui contenuti che circolano sui social, ai google analytics si aggiungono questi dati panel, che ci permettono di capire che livello di attenzione hanno le notizie sui social. Audiweb come auditel ma per il web metodologia-sistema audiweb audiweb fornisce al mercato un sistema integrato di servizi per la definizione e la misurazione dell'audience online, offrendo informazioni imparziali per la comprensione del mercato e per la pianificazione e la gestione delle campagne di comunicazione. Audiweb associazione che funziona come auditel (per la TV), ma in questo caso si tratta della rilevazione dei dati per quanto riguarda la rete; serve principalmente a capire quanto costa uno spazio pubblicitario venduto su una pagina web; la sua creazione è stata necessaria per creare dei criteri per misurare l’audience di un determinato sito web per andare in seguito a vendere gli spazi pubblicitari all’interno di quel determinato sito. + misurazione che è relativa al numero di persone che consultano una certa pagina social; questa misurazione avviene attraverso dei panael e soprattutto attraverso i panel meterizzati ovvero persone che hanno acconsentito (in forma anonima, ma cosciente) ad essere “seguiti” nei loro movimenti sui social. Esistono diversi sistemi di raccolte di dati, questa raccolta avviene anche grazie all’uso dei panel meterizzati che rendono l’operazione di raccolta dati il più precisa e specifica possibile. Produzione data-driven dell’informazione Per produrre un'informazione: basarsi sui datiMeccanismi di produzione delle informazioni quidato sempre di più dai dati raccolti in precedenzasistema di produzione “data-driven”: non si cerca più di essere esclusivamente obiettivi quando si crea una notizia, ma ciò che influenza le decisioni editoriali sono soprattutto i dati relativi ai singoli articoli e che sono stati prodotti dagli utenti = si producono articoli di informazioni in base alla richiesta di utenti quantificati, contenuti che avranno maggiormente successo e saranno più cliccati (si possono immaginare in base ai contenuti precedenti, in quanto a like e click). copertura informativa delle notizie che passa per la maggior parte attraverso i social: più spesso scelte editoriali influenzati da dati che ci portano a considerare alcune notizie importanti anche se non lo dovrebbero essere, tutto influenzato dai dati e dallo share. ci siamo abituati a considerare importanti alcune info es: pagina instagram di corriere e repubblica • Pressione a produrre contenuti che sollecitino l’engagement • supportare il processo decisionale con i dati: al posto di decisioni editoriali basate su un'autonoma valutazione giornalistica, decisioni editoriali basate sulla richiesta di utenti quantificati La pubblicità: vendita di spazi pubblicitari è quello su cui si regge la maggior parte dell’economia delle testate giornalistiche l’incremento dei canali attraverso cui si possono raggiungere gli utenti è uno svantaggio dal punto di vista della vendita degli spazi pubblicitari. = meno canali ci sono più la pubblicità costa, mentre più canali e reti di comunicazione ci sono minore è il costo della pubblicità (+ possibilità di suddividere il pubblico) + se si fa una certa pubblicità su un certo canali si andrà a raggiungere un’audience sicura + pubblicità su internet costa molto meno rispetto a quella che viene offerta dai media classici (TV, radio…). Online la relazione tra contenuti, pubblico e pubblicità genera molti meno ricavi rispetto a quanto non avvenisse offline, dato che questo tipo di pubblicità non consente più di ottenere quegli introiti che permettevano alle testate giornalistiche di mantenersi. + Nuovi tipi di pubb, non in grado di sostenere le testate, ma utili partnership etc Native ADV: (definita dall’Internet ADV Bureau) metodo pubblicitario contestuale: pubblicità calata nel contesto dell’esperienza del fruitore, si cerca di rendere la pubblicità affine al contesto in modo tale che il contenuto e l’advertising si possano adattare reciprocamente: ci dovrebbe essere un legame tra i contenuti che un lettore sta fruendo e la pubblicità che viene inserita. Il vantaggio principale è quello che si cerca di raggiungere un maggior numero di fruitori possibili, facendo in modo che essi siano interessati alla pubblicità proposta e che non cerchino di eliminarla/skipparla perché d’intralcio alla lettura/visione. Articolo che tratta un tema affine a un contenuto sponsorizzato Native adv tra nytim e netflix: Sponsorizzazione orange iis the new black Nyimes pubblica questa inchiesta, indipendente dai contenuti di orange is the new black Ma pagata da netflix che ne ha sostenuti i costi Incambio ny times mette l’etichetta “netflix orange is the new black” Long form – inchiesta lunga Annuncio pubblicitario sostenuto dalla grafica coi colori e le immagini. È contestuale, pubb collegata a quello che sto leggendo Contenuto e adv si adattano, sono ibridati e coerenti, può interessare al lettore In grado di generare engagmente e in grado di genrare serie Potrebbero nascere altri articoli sulle serie o sul carcere etc Non c’è un banner insistente ma modo diverso di costruire legame 1/12/2021 Audiweb: E’ sistema di misurazione dei media. Contesto: All’inizio degli anni 2000 comincia ad esserci la necessità che le aziende investano nella pubblicità su internet per guadagnare online: il problema è che non c’è modo concreto di sapere quante persone posso raggiungere. Nascita deriva da un'esigenza da parte degli editori di siti web di avere il modo di dimostrare che i propri siti riescano a raggiungere un pubblico vasto: si decide quindi di mettere in piedi questo organismo super-partes (non appartiene a nessuna azienda e non ha nessun proprietario) chiamato Audiweb. Diventa un soggetto che misura in modo imparziale la audience della rete fornendo dati di carattere quantitativo e qualitativo sulla fruizione del mezzo, con lo scopo di aiutare le agenzie pubblicitarie che riescono a pianificare gli investimenti pubblicitari digitali. L’organismo è fondato dalla collaborazione di tre associazioni che sono operatori del mercato: Esse sono Fedoweb: ossia associazione degli editori online: esempio testate giornalistiche (50%) UPA: associazione delle aziende nazionali e multinazionali che investono in pubblicità (25%) Assap servizi: associazione delle agenzie di comunicazione e centri media che devono usare i dati per proporre agli editori l’acquisto dei loro spazi (25%) Nasce perché colmare una vistosa carenza: “fino a quando le aziende non avranno un’idea precisa dei contatti procurati da internet e una visione netta del target che questo media è in grado di raggiungere, non sarà facile decidere gli investimenti pubblicitari” Impianto di rilevazione dei dati: riguarda sia internet sia da computer sia da mobile e anche le navigazioni trasversali dei social media: e produce un dato che ogni mese viene distribuito alle agenzie di comunicazione ogni giorno chiamato total digital audience. Come si rivela la total digital audience: essa si basa su una ricerca fatta su territorio da Auditel e Audiweb insieme. Questi ultimi si appoggiano sulla IPSOS la quale effettua 20.000 interviste all’anno sulle famiglie e singoli individui che vivono in Italia. Attraverso queste ricerche raccolgono le caratteristiche socio demografiche degli utenti di internet e riescono a mappare come sono distribuite le varie piattaforme: quanti hanno la televisione, quanti hanno lo smartphone. Panel: campioni di persone che vengono coinvolti abitualmente in una ricerca (diverso dagli intervistati che sono coloro che sono intervistati per una ricerca ma non in modo abituale bensì sporadico). Tre tipologie di panel Panel computer: utenti 3+anni perché si tiene sempre conto del fatto che all’interno della famiglia anche il bambino piccolo (ma un minimo cosciente) potrebbe usare il computer (ad esempio con la mamma o il papà per guardare cartoni) Panel smartphone e tablet: smartphone degli utenti 18+ composto da 9.000 individui Panel single Source: costituito da 2.500 persone costruito per tracciare i consumi multi device Terza rilevazione effettuata da audiweb: -audiweb census: ossia rilevazione sui siti degli editori che fanno parte di fadeweb. istituzioni, non media come? Logica della micro campagna, post con distribuzione grafica + sistemazione nel tempo … le fasi: Fine gennaio: il viaggio campagna diretta ai viaggiatori comportamenti per la quarantena, viaggio all'estero e sintomi. per il mese di gennaio è presentato come problema di chi vive la globalizzazione in prima persona, target molto preciso. primo tassello di questo racconto come si costruisce questo tipo di racconto? Si fa analisi di contenuto diacronico. Febbraio: il protocollo "primi protocolli di gestione: cosa bisogna fare per proteggersi ma anche cosa bisogna fare se si entra in contatto col virus "Sostengono la relazione tra malato e istituzione sanitaria: mirano a informare sulle procedure da seguire, i numeri da chiamare "Campagne che mirano a mettere basi comuni su azioni da compiere "Attivare i cittadini sulla prevenzione Febbraio/marzo: la conoscenza "Campagna che mirano spiegare le caratteristiche del virus, cercando di mettere dei punti saldi sulla narrazione di cos'è il virus e come si combatte, mediante l'uso di domande frequenti, e debunking fake news Marzo: la protezione -> inizia il racconto del lockdown "Campagne che sottolineano l'importanza di restare a casa #iorestoacasa #vogliamocibene #be safe #besmart persone sui social si sentano più coinvolte Croce rossa +tutte le istituzioni intervengono sottolineano l'importanza della solidarietà: es: aiuta l’anziano tu che sei giovane a fare la spesa etc. Aprile: la quarantena Campagne che mettono a tema all'esperienza della quarantena: - istruzioni su come gestire la permanenza in casa (es: alimentazione, attività fisica) per aiutare le persone sia a livello fisico che emotivo - istruzioni su come cercare sostegno (es: numeri verdi) - campagne che mirano a smentire le fake news che continuano a circolare Piattaforme, social, istituzioni e media hanno interagito in modo quasi inserito nello sforzo di arginare le fake news. Il Covid-19 è stato una palestra di comunicazione tra cittadini e istituzioni attraverso chiavi responsabilizzanti, solidaristiche e proiettive Piattaformizzazione della salute ++ app salute contapassi, monitora peso, archiviazione documenti sanitari su un app…. rapporto col mio corpo/mia salute viene mediato su un app -app utilizzate per monitorare e conservare i propri documenti sanitari —> appendice del monitoraggio della nostra salute - piattaforme di settore non necessariamente in capo alle Big Five che sviluppano app per la salute (non solo malattia, anche solo per il benessere) Il modello di funzionamento: si basa su una logica che propone servizi personalizzati-data driven raccolti in precedenza: promette quindi di restituirci qualcosa che ci serve in quanto singoli sulla base dei dati; inoltre si basano sull’ipotesi di raccogliere dati sensibili utili e funzionali alla ricerca I modello delle app per la salute Ci dai i dati, noi vediamo se il nostro servizio funziona per migliorarlo Quasi logica wiki Ruolo big five è importante—> forniscono l’hardware (dispositivi) e vendono le app e i software+ sviluppano piattaforme per la raccolta e gestione dei dati. Es: google insieme a MIT Le istituzioni pubbliche: diventano imprese economiche complementari rispetto a cui le piattaforme fanno da connettori con i “clienti” “pazienti” finali. Come le persone forniscono i dati? es: 23andME (2006) Test dna per ancestry, come momondo, mandato campioni del proprio DNA, poi scomposte e inserite nel database; perché? —> in cambio, la piattaforma offriva un quadro delle possibili patologie a cui le determinate persone erano potenzialmente esposte. questi dati erano solo indicativi, ma le persone le prendevano come predittivi e il tutto non funzionava; allora hanno cambiato strategia: sequenze di DNA che raccontano le origini della famiglia e i legami con diverse etnie e culture Tutte le app che monitorano la salute si basano su una logica di scambio: utente che fornisce dati e app che fornisce i servizi che l’utente necessita; app che forniscono anche la possibilità di partecipare alla community, ovvero mettersi in contatto con altri utenti al fine di scambiarsi pareri e consigli attraverso utenti. attraverso l’uso delle app di questo genere siamo in grado anche di vedere dei miglioramenti della malattia o semplicemente del fitness = app che mettono in gioco due logiche diverse: -Logica della personalizzazione -Logica wiki, ovvero si costruisce un sapere comune attraverso l’uso e la partecipazione alla community In tutto questo processo il ruolo delle big 5 è fondamentale dato che esse sono le prime a fornire questo tipo di dispostivi, forniscono generalmente dei dispositivi generici e non troppo specifici, ma che sono in grado di monitorare perfettamente la nostra salute. Le big 5 sviluppano piattaforme attraverso le quali si possono gestire i dati che vengono in seguito raccolti = big 5 che hanno assunto il ruolo di soggetti che possono aggregare e fornire dati che vengono poi messi a disposizione delle istituzioni pubbliche scientifiche al fine di condurre ricerche. big 5 forniscono dati che i ricercatori non potrebbero ottenere in altro modo e allo stesso tempo permettono agli utenti di fornire questi dati che saranno poi motivo di ricerca scientifica. Il claim: Le big five: connettono i pazienti e track come stiamo Le big five consentono di connettere i pazienti e danno la possibilità di confrontarsi e di avere un monitoraggio quotidiano fornito dal paziente; quest’ultimo può anche confrontarsi con i medici: vengono generati dei grafici in automatico che si possono presentare al medico per aiutare la diagnosi es. mood tracker □ Piattaforme che incidono anche nel modo in cui la malattia viene raccontata: la malattia viene sistematizzata e messa su un grafico; malattia che viene raccontata in maniera strutturata. Inoltre le persone attraverso l’uso delle piattaforme possono controllare autonomamente la propria malattia. Presenza delle piattaforme influenza il modo in cui la malattia viene raccontata dato che da una parte è molto oggettiva (attraverso l’uso di grafici), mentre d’altra parte è molto soggettiva dato che racconta dei dati raccolti da persone che riscontrano certi problemi e li monitorano attraverso l’uso di app e così facendo producono dati = misto tra racconto soggettivo e rappresentazione in forma di dati. le piattaforme fanno molta mediazione sul racconto delle malattie. □ " L’esito è che questo tipo di piattaforme incide sul modo in cui raccontiamo ed elaboriamo mentalmente la malattia: Datificazione e racconto soggettivo effetto sulla narrazione sociale e culturale della malattia la datificazione delle malattie…promuove una medicina basata sulle evidenze “patient-driven” dove i pazienti costituiscono dei panel di validazione delle terapie e ipotesi scientifiche —> citizen science = i pazienti sono co-modellatori della ricerca medica, idea di una ricerca medica che coinvolge direttamente anche i pazienti, essi sono coinvolti nella costruzione dei database che verranno poi usati per raccogliere i dati e che a loro volta saranno usati per fini di ricerca scientifica. Questo tipo di scienza implica anche il coinvolgimento delle persone nel processo di elaborazione della conoscenza della loro malattia. cedere dati relativi alla propria salute vuol dire metterli a servizio della scienza, ma contando questi elementi di criticità Le piattaforme di settore offrono strumenti di monitoraggio di specifiche malattie —> stessa logica, ma più circoscritte; la raccolta dati passa attraverso un processo automatico (non passa molto dal paziente) e in tempo reale (es. app monitoraggio glicemia) La raccolta di dati in tempo reale e automatizzata rende queste app molto utili per la ricerca scientifica.