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STORIA ECONOMICA E SOCIALE, Appunti di Storia Economica

riassunto di carlotta sorba di storia economica e sociale dello spettacolo

Tipologia: Appunti

2018/2019

Caricato il 29/05/2019

rosario-ravi-1
rosario-ravi-1 🇮🇹

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Scarica STORIA ECONOMICA E SOCIALE e più Appunti in PDF di Storia Economica solo su Docsity! Storia economica e sociale dello spettacolo IL MELODRAMMA DELLA NAZIONE Politica e sentimenti nell’età del risorgimento 1. EMOZIONI PER TUTTI: NUOVI LUOGHI DELLO SPETTACOLO IN EUROPA 1. DUE INIZI Ci sono due inizi che si possono prendere in considerazione per esaminare la nascita del genere teatrale del melodramma e delle sue importanti influenze sulla vita sociale e politica . Il primo parte dalla scimmia ammaestrata che l’impresario jean-baptiste nicolet utilizzava per i suoi spettacoli alla fiera di st-germain ,nel centro di parigi . La scimmia parodiava gli attori della comèdie francaise attirando folle di gente divertita. Nicolet fu uno dei primi a intravedere che il campo del divertimento popolare appariva suscettibile di sviluppi consistenti , e infatti ben presto consolidò la sua attività rendendola permanente , e non stagionale, trasferendola sul boulevard du temple (che da li a poco sarebbe diventata il principale centro dell’intrattenimento parigino) .Il teatre de la Gaitè , fu il primo a installarsi stabilmente sui boulevard , e lo scrittore challamel indica proprio questo luogo e questo periodo l’inizio dell’età moderna. Che i nuovi spettacoli che prenderanno il nome di melodrammi possano essere considerati espressione di una modernità avanzante è opinione condivisa anche da altri scrittori e poeti del periodo primo tra tutti honorè de balzac. L’altro inizio è preso da un punto di vista più “culturale” , i protagonisti infatti sono Denis Diderot e sèbastien mercier (Francia) e Ephraim Lessing e Friedrich Shiller (Germania). Le loro riflessioni sulla necessità di una profonda riforma nel teatro si sviluppa nei decenni del XVII secolo, il centro del dibattito è il ruolo del teatro nella costruzione della cittadinanza e sull’azione politica , in virtù della sua grande forza comunicativa e sulla sua natura sociale . Alle moltidudini ineducate del volgo lo spettacolo poteva offrire una funzione civilizzatrice unica ed efficace. L’idea del teatro come efficace strumento pedagogico fa parte di un’ampia riflessione sull’effetto prodotto dell’arte in generale sui singoli e sulla collettività il cui centro era la dimenzione emozionale. Per Diderot,Mercier e Lessing le scene teatrali potevano divenire un veiocolo adatto per un’educazione morale ,improntata sull’immedesimazione nella sofferenza altrui , e questa riflessione diventò il perno della riforma della pratica teatrale. Il palcoscenico poteva divenire un mezzo di miglioramento dei costumi capace di arrivare non solo all’intimità del singolo,come per il romanzo, ma a tutta la collettività. Un maggiore sviluppo del contatto “intimo” con il pubblico avrebbe consentito al nuovo teatro di rispondere ad una funzione sociale e politica diversa dal passato. Da questo punto di vista un teatro elementare ma incentrato sulla visibilità e gestualità come la pantomima, diveniva suscettibile di sviluppi interessanti rispetto ad un teatro di pura declamazione come ad esempio il teatro classico francese e quello operistico. Per mercier, pur di ottenere questo effetto, gli autori non dovevano temere di scuotere l’uditorio con immagini crude,orribili e dare violente scosse all’animo.inoltre era necessario ingrandire i teatri e moltiplicare le strutture per coinvolgere un numero sempre maggiore di persone.Diderot invece anche se condivide l’attacco al sistema e alle tradizioni punta più su un pubblico medio ne troppo aristocratico ne troppo rozzo. Russeau e del tutto contrario invece ad un uso politico e civile del teatro. In una lettera a d’Alembert aveva denunciato l’artificialità dell’appello emozionale agli spettatori che veniva dai palcoscenici. Per lui il teatro era menzogna istituzionalizzata. Comunque sia, l’idea e insieme la pratica di uno “spettacolo per tutti”conosce un’accelerazione negli ultimi decenni del secolo XVII. I proggetti illuministici di u teatro emozionale ed educativo che fosse una scuola per le masse, le strategie commerciali di nuovi e piccoli imprenditori convergono nella costruzione sia di un nuovo spazio pubblico dello svago che di uno spettacolo concepito per tutti i ranghi sociali e culturali. Da congiunzione tra sviluppo della commercializzazione dell’intrattenimento e nuova vitlità e creatività nel mondo teatrale (francia e inghilterra) nasce il genere teatrale del melodramma in prosa. Il declino e la comparsa dei tradizionali spettacoli foranei nel corso del XVIII secolo aveva comportato due diversi effetti: 1. Sviluppo e crescente legittimizzazione di una forma più accessibile di spettacolo, l’opera buffa che aveva trovato il proprio tempio nel teatro dell’opera comique 2. Trasferimento delle attività teatrali in una nuova area nella parte nord-occidentale, un nuovo assetto del passaggio teatrale parigino che troverà una trasformazione solo con haussmann: da una parte i teatri reali (con i monopoli delle rappresentazione dei generi alti siaprosa che musica) e dall’altra i teatri commerciali collocati sui boulevard. quest’ultimi erano teatri minori che proponevano i consueti spettacoli da fiera e da circo (acrobati e illusionisti,equilibristi,pantomime,marionette…) e gradualmente si sono trasformati da ambulanti e precari in edifici grandi, decorati e capienti. Si forma un’inedito polo cittadino dello svago e del divertimento dove si riversa una folla di varia composizione e provenienza. Difficile azzardare un dato quantitativo, anche se deve aver contribuito anche l’aumento demografico consistente del ‘700,oltre che il consolidamento del ruolo di parigi come capitale della cultura. Negli ultimi decenni del XVIII secolo alcuni dei titolari delle attività spettacolari dei boulevard avevano iniziato a sperimentare forme di spettacolo più strutturate,sollecitati dalla crescemte domanda,aggirando però i numerosi divieti normativi, facendo evolvere le pantomime in forme più dialogate, sostituendo le marionette con bambini che recitavano brevi dialoghi. In Francia, infatti, il sistema normativo imponeva uno stretto controllo e forte limitazione sulle attività teatrali da parte del potere pubblico quadro detto “sistema dei privilegi”,ciò aveva comportato inoltre un consolidamento di un sistema di generi altamente codificato e aveva consentito ai poteri bubblici il controllo e l’orientamento dei repertori. Ai teatri minori era permesso di proporre solo generi diversi,gestuali e musicali,senza testo per lo più. Questa situazione creò un contenzioso eterno con le sale minori, che cercavano sempre di forzare il quadro normativo. Negli anni ’90 del secolo ormai questi teatri “minori” erano ormai grandi sale,dotate di grandi facciate monumentali e di decori affidati e professionisti conosciuti. Il divertimento diventa sempre di più un business di notevoli dimenzioni e richiede quindi investimenti sempre più grandi,dato che non era prevista per questi teatri alcuna sovvenzione,anzi, una legge del 1784 imponeva di versare una parte dei ricavati all’Opera.