Scarica Storiografi Greci e Romani: Erodoto, Tucidide e Tacito e più Appunti in PDF di Latino solo su Docsity! STORIOGRAFIA É un genere letterario che nasce in Grecia. I primi grandi storici greci furono Erodoto e Tucidide (Erodoto é noto perché nelle sua opera storica si concentra molto sull’aspetto etnografico e sull’aspetto della meraviglia, Tucidide invece é molto più rigido perché utilizza in maniera molto attendibile le fonti e fa un’analisi oggettiva della situazione politica e storica della Grecia del Peloponneso). In seguito al fenomeno della CONTAMINATIO poi questo genere giunge a Roma. Gli Annales del pontefice massimo per esempio possono essere definiti opere di carattere storiografico poiché in essi venivano descritti tutti i fatti che avvenivano anno per anno, sia positivi che negativi. Nel 3 secolo a.C. si inizia a parlare di annalistica con Fabio Pittore e Cincio Alimento, i quali scrivono opere di carattere storiografico in lingua greca, per far sì che i greci le lèggessero e potessero conoscere la storia romana e capire che anche i romani avevano una storia importante da diffondere. Il primo romano a scrivere un’opera di carattere storiografico in lingua latina fu CATONE IL CENSORE che scrive le ORIGINES, un’opera non cronologica ma divisa per argomenti in cui l’autore si sofferma a parlare dei valori del mos maiorum. Nell’età repubblicana colui che scrisse opere di carattere storiografico fu CESARE, che scrive il DE BELLO GALLICO e il DE BELLO CIVILE, opere monografiche perché trattano di un unico argomento. Accanto a Cesare c’é SALLUSTIO che scrive il DE CONIURATIONAE CATILINAE. Nell’età Augustea LIVIO scrive AB URBE CONDITA. Nell’età dei principati TACITO é lo storico per eccellenza (anche la biografia di SVETONIO) TACITO Nacque tra il 55 e il 58 d.C. Studiò alla scuola di oratoria e iniziò la carriera politica sotto Vespasiano e Tito, arrivando anche a Domiziano. Nelle sue opere lui va sempre alla ricerca di obiettività e imparzialità. Tutto ciò che lui riporta nelle sue opere é basato su fonti scritte ma anche sui RUMORES, cioè le voci delle persone che avevano vissuto in quel periodo. Spesso però Tacito viene criticato perché secondo alcuni critici egli tenta di convincere il lettore della sua tesi utilizzando delle tecniche persuasive. Ciò su cui si sofferma Tacito sono i fatti storici e politici. Egli di ogni imperatore, per esempio negli ANNALES o nelle HISTORIAE, lui ne descrive il contesto storico, sociale e politico, non soffermandosi sulle curiosità che erano invece presenti nella biografia di Svetonio. Nelle opere di Tacito c’è sicuramente una visione pessimistica dell’età in cui vive. Negli ANNALES per esempio egli descrive la Roma corrotta da Augusto alla sua epoca, scagliandosi contro il senato, contro i soldati che secondo lui combattono non per la patria ma per soldi, contro la plebe perché per lui non aveva più valori. A volte risulta nostalgico e malinconico verso quel passato che non torna più e per questo si avvicina a Tito Livio, perché anche lui nella sua opera Ab Urbe Condita, é nostalgico per la Roma Antica, con l’unica differenza che Livio crede nelle magistrature e nel senato, mentre nell’età del principato esso é in contrasto con gli imperatori e privato del ruolo di cui aveva sempre goduto. Secondo Tacito le sventure, le guerre, la corruzione non sono causa di un dio ma artefice di questo é l’uomo stesso. Quando si parla di Tacito si parla di TACITISMO, una corrente che si sviluppa nel 1600 con la quale gli intellettuali definivano Tacito come “il teorico dell’assolutismo e della ragion di stato”. OPERE di TACITO Le opere che scrive sono l’AGRICOLA (DE VITA ET MORIBUS IULII AGRUCOLAE), la GERMANIA, il DIALOGUS DE ORATORIBUS, le HISTORIAE e gli ANNALES. AGRICOLA➡ é una monografia dedicata alla figura del suocero Agricola, una lode funebre (scopo di esaltare il defunto), ma anche una biografia poiché Tacito riporta tutta la vita di suo suocero, descrivendo le sue imprese dall’età giovanile fino alla morte. Agricola qui viene descritto proprio come un uomo virtuoso, un modello di cittadino romano per il senso di lealtà, per il forte legame che aveva con lo stato. Secondo alcuni Agricola era stato ucciso da Domiziano, ma in realtà non abbiamo nulla di certo. Si parla delle sue imprese in Britannia e viene presentata geo-etnicamente (un po’ come fece Cesare presentando la Gallia). GERMANIA➡ é un trattato etnografico perché lo scopo é quello di descrivere gli usi, i costumi e le tradizioni dei Germani. (Fu scritto nel 98 quando Traiano si trovava sul fronte germanico). Tacito si sofferma molto ad analizzare questo popolo, non vedendo lo straniero con ostilità ma anzi dicendo che i germani si caratterizzavano per il senso della fierezza, per l’integrità morale, per la frugalità della vita, per il coraggio militare infatti li descrive come uomini abili militarmente, per il coraggio e per il senso della famiglia, paragonandoli ai romani della Roma Arcaica. Egli appunto fa un confronto tra i Romani e i Germani; una Roma corrotta che ha dimenticato i valori a differenza dei germani, minimizzando i loro difetti come per esempio la violenza. In età contemporanea quest’opera fu male interpretata dai nazisti, che dissero che Tacito già parlava di una razza pura, ma obiettivamente descriveva solo il loro aspetto esteriore e interiore dei germani. DIALOGUS DE ORATORIBUS➡ qui Tacito, come aveva fatto Quintiliano, parla dell’oratoria che é in decadenza a Roma. Secondo Quintiliano, le cause della decadenza dell’oratoria erano il basso livello dell’istruzione romana e l’incapacità dei maestri. Tacito dice che la decadenza dell’oratoria era da attribuire al dispotismo degli imperatori dell’epoca e al fatto che non ci fosse più libertà di parola e di pensiero e quindi l’intellettuale vive in una condizione di privazione. Il modello del dialogo risale alla cultura greca (Platone e Aristotele), poi sarà ripreso anche da Cicerone nel De Amicitia. In questo caso é una discussione tra 4 oratori dell’epoca, a cui Tacito immagina di aver assistito. HISTORIAE➡ é un’opera di carattere annalistico perché anno per anno vengono descritti tutti i fatti compresi tra il regno di Galba e la morte di Domiziano (descrive tutta lieta dei Flavi). Ci sarà un giudizio molto severo sugli imperatori e sul senato. C’è l’attenzione per la massa, per il popolo. ANNALES (AB EXCESSO DIVI AUGUSTI)➡ descrive il periodo dal 14 d.C. quando muore Augusto a tutta l’età Giulio Claudia fino a Nerone. Anche qui emerge la descrizione analitica di ogni imperatore dal punto di vista personale, politico e culturale. Anche qui viene descritto il carattere dispotico di ogni imperatore, infatti per esempio di Tiberio dice che aveva manie e perversioni sessuali e un delirio di onnipotenza, ma anche le grandi capacità militare. Claudio lo descrive come l’imperatore incapace, colui che si faceva condizionare in tutto dalle donne, un uomo inetto. Nerone lo descrive come un narcisista, un uomo sanguinario e si parla del grande incendio, attribuendogli la colpa. Lo stile è frammentario, spezzato. La sintassi spesso é ellittica (frasi nominali con ellissi del verbo) e c’è l’elemento della brevitas.