Scarica Tabella riassuntiva: ESAME OBIETTIVO NEUROLOGICO e più Schemi e mappe concettuali in PDF di Neurologia solo su Docsity! ESAME OBIETTIVO SETTORE Valutazione di: Si nota Patologia LIVELLO DI COSCIENZA VIGILANZA: -pz vigile, lucido, sveglio: arriva autonomamente; -coma, stato saporoso, difficilmente svegliabile COSCIENZA: Se orientato: -ambito personale: nome, cognome, indirizzo; -ambito spaziale: dove si trova; -ambito temporale: giorno, mese, anno, stagione in cui siamo PAROLA VOLUME ARTICOLARE LE PAROLE Risulta alterata in caso di problemi ai muscoli della fonazione ELABORAZIONE DEL DISCORSO Il pz capisce ma non riesce a parlare in modo logico SISTEMA MOTORIO TROFISMO Composizione del muscolo. In base alla consistenza della massa muscolare: NORMO/IPER/IPO-TROFICO PSEUDOIPERTROFIA: tessuto muscolare da tessuto fibroso TONO MUSCOLARE Resistenza passiva alla mobilizzazione degli arti. Il neurologo mobilizza il braccio con flesso-estensione dell’avambraccio sul braccio (45°). SCALA DI ASHWORTH: qualifica l’ipertono da 1 a 5. (1 normalità e 5 immobilità, rigidità). IPOTONIA: dovuto a: 1.Lesioni periferiche a carico del nervo; 2.Lesioni midollari (shock con riflessi spinali assenti e tono muscolare ridotto). 3.Lesioni cerebellari dovute ad una malattia neurodegenerativa; 4.Lesioni extrapiramidali IPERTONIA: aumento della resistenza offerta dalla mobilitazione passiva degli arti. 1.SPASTICO: lesione delle vie ascendenti e discendenti che costituiscono il sistema piramidale (fasci nervosi che decorrono dal SNC alla periferia e viceversa), che si occupa del controllo motorio, dei riflessi e del tono muscolare. È distribuito. Nei muscoli flessori degli arti superiori e nei muscoli estensori degli arti inferiori. 2. PLASTICO: lesione a livello extrapiramidale. L’ipertono è distribuito ugualmente nei muscoli da resistenza costante durante tutto il movimento (ex Parkinson). PARATONIA: aspetto ipersonico, aumento della resistenza proporzionale alla rapidità di movimento FORZA MUSCOLARE SENSO GLOBALE Prova di Mingazzini: chiedo al pz di alzare le braccia parallele all’altezza del mento per 30s. 1. Il pz slivella: deficit di forza; 2. Il pz non alza il braccio o cade subito: plegico. Si esegue anche con le gambe 1. Monoplegia-monopresi: un arto; 2. Paresi-plegia-emiplegia-emiparesi: arti inferiori; 3. Diparesi-diplegia: arti superiori; 4. Tetraplagia-paresi: 4 arti. Segno di Barrè: il pz è prono. Si chiede di mantenere la flessione della gamba sulla coscia a 90°. Se non regge c’è deficit. PARESI CENTRALE: 1° motoneurone. I sintomi sono: ipertono spastico e riflessi vivaci. Non c’è atrofia muscolare e movimenti involontari. 1 SENSO SEGMENTALE Si esaminano i muscoli in ogni segmento corporeo: 1. Deltoide: chiedo al pz di flettere la gamba sul bacino; 2. Arti inferiori: chiedo al pz di flettere la gamba sul bacino; 3. Studio elettrofisiologico: valuta l’ampiezza dei PdA, integrità della conduzione nervosa PARALISI PERIFERICA: 2° motoneurone. Interessa singoli muscoli o gruppo di muscoli, perché interviene lungo il decorso di un nervo quando quest’ultimo non è costituito da un fascio nervoso grosso. COORDINAZIONE Distribuzione dei movimenti di contrazione e decontrazione 1. Far camminare il pz e valutare la camminata; 2. Far stare in piedi il pz con piedi uniti e occhi chiusi (Romberg) 3. Prova indice-naso e calcagno-ginocchio 4. Prova indice naso: seguire l’indice del neurologo e toccarlo 5. Prova pronazione-supinazione: chiedere al pz di mettere le mani sulle cosce e di alternare verso l’alto e verso il basso. SEGNI PATOLOGICI: 1. Incoordinazione nello spazio: dismetria, ipermetria, frenare, tremore; 2. Incoordinazione nel tempo: alterazione di velocità: ADIODOCINESIA. 3. Disturbo della loquela: tono muscolare ridotto nei movimenti oculari: NISTAGMO. 4. Disturbo nella marcia: atassia (difficoltà nel mantenere la postura): a. Statica: difficoltà nel mantenere la posizione; b. Dinamica: difficoltà nell’esecuzione di atti motori MOVIMENTI PATOLOGICI: 1. Distribuzione spazio-temporale: ampiezza, durata, velocità e ritmo del movimento patologico; 2. Dis. Topografica: movimento focale o diffuso, distale/prossimale, muscoli coinvolti. 3. Influenza di fattori esterni: sonno, emozioni… SENSIBILITà Superficiale Tattile, termico e dolorifica: recettori sensitivi esterocettivi IPOESTESIA: riduzione di sensibilità Profonda Bastinestesia: senso di posizione ANESTESIA: assenza totale di sensibilità Cinestesia: senso di ovimento PARESTESIA: fastidio in assenza di stimolo (formicolio) Parestesia: senso di pressione DISESTESIA: percezione distorta di uno stimolo Pallestesia: senso di vibrazione IPERALGESIA: amplificazione della percezione di uno stimolo RIFLESSI Superficiali Stimolazione plantare del piede evoca una risposta di estensione profondi Il neurone evoca la evoca con un martelletto: 1. Lesione centrale: impercettibile; 2. Lesione periferica: assenti arcaici prensione forzata, palmo-mentoniero, glabellare e del grugno; se patologici li abbiamo in caso di m. neurodegenerative centrali e di declino cognitivo. MARCIA L’andatura del pz Emi/paraparetica: andatura falciforme in lesione piramidale. Consegue ipertono spastico e ipereplessia degli arti inferiori. La gamba non riuscirà a flettersi e sarà rigida in ipertensione. Steppante: manca la dorsiflessione del piede e tende a strisciare la punta del piede a terra per caminare. Alzerà eccessivamente la coscia sul bacino per evitare di tenderlo/fletterlo. Atassica: difficoltà nel mantenere la postura Anserina: deficit della muscolatura e della forza dei muscoli prossimali. Andatura dondolante. Parkinsoniana: piccoli passi, con difficoltà a girarsi e instabilità. Valutazione di: Si nota PatologiaSETTORE 2