Scarica TFA Sostegno Riassunto Simone e più Sintesi del corso in PDF di TFA Sostegno solo su Docsity! Empatia e intelligenza emotiva . Cosa ci rende umani? Esiste qualcosa che possiamo ritenere caratteristica distinta dell’ uomo? Sono state provate a dare diverse risposte ,la più antica è quella di Aristotele che definisce l’uomo “animale razionale”, dotato di parola , ragione ed emozioni ,caratteristiche assenti nel mondo animale . Oggi la tecnologia e l’intelligenza artificiale riporta alla luce questi quesiti , ai quali vengono dati pareri discordanti .Alcuni dicono che sono le emozioni a definire l’uomo ,altri l’immaginazione e la fantasia ed altri ancora l’umorismo. Al di là dei confini che si possono tracciare tra l’individuo e la tecnologia è chiaro che siamo in una nuova epoca, in una nuova rivoluzione industriale che oltre che ha cambiare radicalmente la nostra vita può privarla di tutto ciò che è cuore e anima. Negli ultimi decenni ,nuovi studi in campo filosofico ,psicologico e nel campo delle neuroscienze ci stanno dirigendo verso la consapevolezza che ciò che ci contraddistingue è l’EMPATIA . E’ l’ empatia il segno distintivo dell’uomo. Le relazioni sociali contraddistinguono la nostra vita, le persone con cui entriamo a contatto non le conosciamo quasi mai nella loro interezza ,è solo con una conoscenza più approfondita della loro vita , del loro modo di essere , ci permetterà di allacciare rapporti più profondi. L’empatia diventa così un’abilità sociale indispensabile per sentire e comprendere le emozioni ,le circostanze, i pensieri e le intenzioni degli altri . Empatia deriva dal greco ,en-dentro , pathos-sentimento/sofferenza Essere empatici significa sintonizzarsi con il prossimo ,essere dentro in modo profondo con gli stati d’animo e le emozioni altrui fino apercepirle come fossero le nostre. Il concetto presenta diverse sfaccettature e non è facile definirlo in maniera empirica. Compare intorno all’ottocento quando uno studioso di arti figurative e di problematiche esistenziali Robert Vicher definisce la fantasia come fonte del bello che esiste come puro atto d’intuizione. Inoltre nota come l’uomo visualizzando un evento naturale che per il suo ciclo termina riesce immaginandolo a dargli una vita misteriosa all’interno di noi che ci trasmetterà delle emozioni, Vicher chiamerà questa facoltà Empatia cioè la capacita di interiorizzare un qualcosa di esterno. Successivamente Lipps svilupperà ulteriormente questo concetto mettendolo alla base della sua concezione estetica e filosofica . Egli dice che l’unico scopo della vita è esprimere la propria forza interiore e l’unico modo che abbiamo è mettersi in sintonia con l’oggetto ,l’empatia è il segreto di cogliere che esso sente ciò che noi sentiamo. Intorno al Novecento l’empatia si è estesa ai rapporti sociali. Nel XX secolo si sottolineano due aspetti fondamentali sotto cui viene considerata l’empatia :abilità di natura affettiva e abilità di natura cognitiva. Martin Hoffman nel suo libro Empatia e sviluppo morale definisce l’empatia la scintilla che fa scaturire l’interesse umano verso gli altri. Il collante che rende possibile la vita sociale e ritiene che in essa è possibile rinvenire tre componenti : - EMPATIA CULTURALE : la disponibilità di un individuo ad accettare modi di fare e abitudine tipiche di una cultura diversa dalla propria - EMPATIA ETNO- CULTURALE : rivolta a persone che appartengono ad etnie diverse - EMPATIA POSITIVA :partecipare pienamente alla gioia altrui - EMPATIA NEGATIVA : non si riesce ad empatizzare con la gioia altrui Diventando un processo multidimensionale ,che ingloba in seè una qualita che caratterizza le relazioni interpersonali ,una comprensione emozionale di una persona amata nella sua originalità, una rappresentazione cognitiva conscia dell’altro Anche le neuroscienze negli ultimi decenni hanno dimostrato un grande interesse nei confronti del tema ,nella convinzione che un approccio multidisciplinare potesse contribuire ad una maggiore comprensione di un fondamentale aspetto della realtà quale l’intersoggettività Particolarmente importante è stata in questo campo la scoperta dei neuroni specchio .Questi neuroni sarebbero fondamentali perché sono alla base di alcuni importanti sentimenti quali l’empatia, apprendimento e socialità. La loro peculiarità è che si attivano non solo nella persona che compie un determinato movimento ma anche in chi lo sta osservando . Osservando gli altri abbiamo l’opportunità di capire le loro intenzioni , scoprire emozioni , provare empatia ma anche apprendere attraverso l’imitazione . A seconda del campo specifico di ricerca ,essa è stata vista in una prospettiva : -psicanalitica ,come la capacità di far ricorso a contenuti inconsci,come compensazione di desideri insoddisfatti o capacità di elaborare conflitti e difficoltà interne trasformandoli in opportunità di crescita personale ; comportamentista, come un insieme di associazioni tra stimoli e risposte con il supporto di rinforzi -personalista,come espressione del perfetto funzionamento dell’individuo dovuto al raggiungimento di un equilibrio stabile tra le varie componenti comportamentali ,tentando così di sottrarre la dimensione creativa dalle associazioni con la sofferenza e la patologia -costruttivista , come relazione tra sviluppo del pensiero creativo e attività partecipando al processo stesso -cognitivista, come una funzione dell’io ,un insieme di abilità operative dell’individuo che combinando i dati tenta di pervenire a soluzioni efficaci. Nelle diverse definizioni scientifiche di creatività si possono distinguere tre diversi piani : -genetico, relative alle origini della funzione ,della capacità o dell’atto creativo -morfologico,rapporto tra esperienza creativa e alcune funzioni e qualità della mente -processo e abilità ,operazioni creative e loro prodotto. Queste tre prospettive non sono in sé contraddittorie ma riguardano diversi stadi di…..che sono potenzialmente complementari e sottointendono modelli conoscitivi diversi. La prospettiva psicanalistica sulla creatività . Nella concezione Freudiana ,l’artista si espone alla tensione dialettica tra conscio e inconscio.Freud che studiò a fondo il processo creativo ,considerava gli artisti i veri precursori della conoscenza del mondo psichico,egli tento di comprendere la personalità di un’artista attraverso la sua produzione Nel suo saggio Il poeta e la fantasia (1908),il medico austriaco individua l’origine della creatività nel desiderio infantile,Una forte esperierienza del poeta ridesta in esso un ritorno ad un esperienza precedente (generalmente appartenente all’infanzia),da cui nasce un desiderio che trova la sua realizzazione nell’opera creativa. Per Freud, il talento e l’abilità artistica sono intimamente legati al processo di sublimazione.Tutto il processo creativo farebbe da ponte tra la vita “fantasmatica”del bambino e la realtà all’interno della quale egli stesso crea nuovi simboli sostituti degli oggetti originari,appartenenti alla vita psichica dell’infanzia. La psicanalista di origine polacca Hanna SEGAL (1918-2011)descrive l’artista come colui che vive il dolore per l’oggetto d’amore che egli stesso ha danneggiato e che si sforza di ricreare attraverso il gesto artistico ,in questo seguendo le teorie della sua maestra Melanie Klein Secondo Carl Jung, invece ,il processo creativo ,visto nella sua espressione artistica si sviluppa secondo due modalità,l’una di tipo psicologico l’altra di tipo visionario -nella modalità psicologica, il contentuto della produzione creativa ,tratto dalla sfera della coscienza ,dipenderebbe da uno scopo diretto consapevole e finalistico -nella modalità visionaria , invece il processo creativo consisterebbe in un’animazione conscia dell’archetipo ,perché il contenuto non trae origine dalle esperienze