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Traduzione: Cesare, De bello gallico, incipit libro II, Traduzioni di Lingua Latina

Traduzione in italiano da Cesare, De bello gallico, libro II

Tipologia: Traduzioni

2018/2019

Caricato il 07/11/2019

pieceofwool
pieceofwool 🇮🇹

3

(3)

45 documenti

Anteprima parziale del testo

Scarica Traduzione: Cesare, De bello gallico, incipit libro II e più Traduzioni in PDF di Lingua Latina solo su Docsity! Cesare, De bello gallico, libro II [1] 1 Cum esset Caesar in citeriore Gallia [in hibernis], ita uti supra demonstravimus, crebri ad eum rumores adferebantur litterisque item Labieni certior fiebat omnes Belgas, quam tertiam esse Galliae partem dixeramus, contra populum Romanum coniurare obsidesque inter se dare. 2 Coniurandi has esse causas: primum quod vererentur ne, omni pacata Gallia, ad eos exercitus noster adduceretur; 3 deinde quod ab non nullis Gallis sollicitarentur, partim qui, ut Germanos diutius in Gallia versari noluerant, ita populi Romani exercitum hiemare atque inveterascere in Gallia moleste ferebant, partim qui mobilitate et levitate animi novis imperiis studebant; 4 ab non nullis etiam quod in Gallia a potentioribus atque iis qui ad conducendos homines facultates habebant vulgo regna occupabantur; qui minus facile eam rem imperio nostro consequi poterant. Mentre Cesare era negli accampamenti invernali nella Gallia Citeriore, così come abbiamo illustrato sopra, gli arrivavano continue dicerie ed era anche informato con una lettera da Labieno che tutti i Belgi, che come avevamo detto erano un terzo della Gallia, complottavano contro il popolo Romano e si scambiavano ostaggi tra loro. Queste erano le ragioni della congiura: la prima poiché temevano che, dopo aver sottomesso tutta la Gallia, il nostro esercito si spingesse contro di loro; in più, poiché erano istigati da alcuni Galli, in parte quelli che, come non volevano che i Germani rimanessero in Gallia troppo a lungo, così sopportavano a malapena che l’esercito del popolo Romano passasse l’inverno e si stabilisse in Gallia, e in parte quelli che per leggerezza e superficialità d’animo aspiravano a nuovi governi; da altri ancora poiché in Gallia i regni erano occupati dai più potenti e da quelli che avevano i mezzi per assoldare uomini; loro potevano conseguire quello scopo meno facilmente sotto il nostro dominio.