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versione di latino di Sallustio "le difficoltà di Giugurta", Versioni di Latino

versione di latino di Sallustio "le difficoltà di Giugurta" infinito descrittivo, proposizioni narrative, dubitative, relative. INIZIO: Eodem tempore Iugurtha amissis amicis, quorum pleroque ipse necaverat... FINE: ... nam ferme Numidis in omnibus proeliis magis pedes quam arma tuta sunt.

Tipologia: Versioni

2020/2021

In vendita dal 18/06/2021

gaia-luani
gaia-luani 🇮🇹

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Scarica versione di latino di Sallustio "le difficoltà di Giugurta" e più Versioni in PDF di Latino solo su Docsity! LE DIFFICOLTA’ DI GIUGURTA (Sallustio) Eodem tempore Iugurtha amissis amicis, quorum plerosque ipse necauerat, ceteri formidine pars ad Romanos, alii ad regem Bocchum profugerant, cum neque bellum geri sine administris posset et nouorum fidem in tanta perfidia ueterum experiri periculosum duceret, varius incertusque agitabat. Neque illi res neque consilium aut quisquam hominum satis placebat: itinera praefectosque in dies mutare; modo aduersum hostis, interdum in solitudines pergere; saepe in fuga ac post paulo in armis spem habere; dubitare, virtuti an fidei popularium minus crederet: ita quocumque intenderat, res aduersae erant. Sed inter eas moras repente sese Metellus cum exercitu ostendit. Numidae ab Iugurtha pro tempore parati instructique, dein proelium incipitur. Qua in parte rex pugnae affuit, ibi aliquamdiu certatum, ceteri eius omnes milites primo congressu pulsi fugatique. Romani signorum et armorum [et] aliquanto numero, hostium paucorum potiti; nam ferme Numidis in omnibus proeliis magis pedes quam arma tuta sunt. Quello stesso momento, Giugurta, abbandonati gli alleati dei quali egli stesso ne aveva uccisi molti, per paura una parte si era rifugiata presso i Romani, altri presso il re Bocco, non potendo essere combattuta la guerra senza collaborati e ritenendo pericoloso mettere alla prova la fedeltà dei nuovi in tanta perfidia di quelli vecchi, si comportava come incostante e incerto. A quello non soddisfaceva abbastanza nessuna cosa, nessun progetto, nessun uomo: cambiava percorsi e comandanti di giorno in giorno, or ora avverso ai nemici, talvolta perseverava nella solitudine; spesso in fuga o poco dopo nelle armi riponeva speranza; dubitava se credere o meno alla virtù o alla fedeltà dei compagni: così in qualsiasi modo la si fosse intesa, accadevano cose sfortunate. Ma Metello si mostrò più volte con l’esercito tra quegli indugi. I Numidi secondo le circostanze, furono armati e schierati da Giugurta, in seguito la battaglia fu intrapresa. In quella parte in cui il re fu presente alla battaglia, lì per molto tempo vi fu lotta, tutti i rimanenti suoi soldati al primo scontro furono battuti e cacciati. I Romani si impadronirono di una discreta quantità di insegne e armi dei pochi nemici; infatti pressappoco in tutte le battaglie dai Numidi furono protetti più i piedi che le armi.