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Historia literatury włoskiej, Notatki z Historia

Notatki z wykładów historii literatury włoskiej Quattrocento-Seicento

Typologia: Notatki

2014/2015

Załadowany 22.07.2015

karola2415
karola2415 🇵🇱

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Pobierz Historia literatury włoskiej i więcej Notatki w PDF z Historia tylko na Docsity! 1.IL QUATTROCENTO ETA' - CARATTERISTICHE MEDIEVALE MODERNA -autorità -laicismo -trascendenza -concentrazione all'individuo -religiosità -esplorazioni e viaggi IL CONTESTO POLITICO E SOCIALE 1492 scoperta dell'America, data - cesura tra l'eta medievale e l'eta moderna. MOMENTO DI TRASFORMAZIONI econimiche: oligarchie urbani e mercantili sociali: impoverimento del ceto nobiliare politiche: crisi del papato, stati nazionali culturali: umaneismo e rinasimento GLI STATI REGIONALI IN ITALIA -tramonto degli stati - città (cadono i comuni) -affermazione degli stati regionali -governo assoluto del principe espresso dalla oligarchia mercantile o patriziato che rimpiazza la precedente nobilita' feudale Milano: Visconti, Sforza stato pontificio Venezia: oligiarchia Napoli: Angio', Aragoni Firenze: Medici UOMINI POLITICI i più influenti del'400 1.Cosimo de'Medici (1389-1464) 2.Lorenzo de'Medici detto il Magnifico -furono per lungo tempo garanti dell'equilibrio nelle relazioni fra gli stati italiani -realizzarono un forte concentramento del potere politico fra le proprie mani -svolsero attività di promozione culturale e di mecenato IL CONTESTO CULTURALE Fra la fine del'300 e all'alba del XV secolo si osserva un distracco della cultura medievale. Era il periodo dell'arte gotica intesa, chiamata anche barbarica. Contrapponendosi all'imbarbarimento dell'arte medievale segnato sopratutto dal ripudio e dall'oblio della grande civiltà classica, gli artisti, gli studiosi e i pensatori decisero di far rinascere gli studia humanitatis o humanae letterae. TAPPE DEL RINNOVAMENTO CULTURALE FINE '300-'400 META '400-'500 UMANEISMO RINASCIMENTO studia humanitatis centralità dell'uomo nella natura ricupero filologico dei classici equilibrio e armonia dei classici come ideale ritorno al latino estetito di perfezione adozione di una nuova prospettiva storica ripresa della letteratura volgare UMANEISMO - RINASCIMENTO - AFFINITÀ -L'Umaneismo costituisce la base teorica -Il Rinascimento e' il suo sviluppo e la sua applicazione -Ambedue i movimenti storici costituiscono la stessa linea eudutiva UMANEISMO RINASCIMENTO Letteratura, filosofia del '400 Esperienza artistica dell'impero periodo, spec la prima meta' del secolo, spec il '500 fino alla svolta del manierismo quando la letteratura latina prevale e della controfirma. su quella volgare. Periodo di intero sviluppo culturale in Italia diventa modello culturale per l'Europa. LA LETTERATURA DEL'400 Lingua: convivenza latino/volgare Il letterato sceglie l'una o/e l'altra lingua, oppure scrivono sia in latino che in volgare. SVILUPPI DELLA LETTERATURA Prima metà del secolo: il latino e' la lingua letteraria per eccellenza (il latino primeggia) Rinnovamento dei generi latini: questio, disputatio, epistola, dialogo +generi precedentamente autonomi in volgare: poema, lirica, tragedia LA PRODUZIONE LETTERARIA DELL’400 Inizialmente limitata a scopi utilitari: laude, prediche, libri di devazione, sacre rappresentazioni destinata ad un pubblico ignaro del latino (che non conosceva il latino) UMANESIMO: secolo della riscoperta dei classici - ritorno ai classici greci e latini - nuovo interesse per gli studia humanitatis Studia diretti a valorizzare e stimiolare le capacita’ umane, sulla base dei quali si arrivo’ all’elaborazione di una nuova concezione sul mondo, diversa da quella medievale UOMO: *dignità – libertà: centro dell’universo, capace di dominare gli eventi e non accettarli passivamente come volere divino *il piacere non e’ piu condannato ma viene riconisciuto come una delle mete naturali dell’uomo LE CORTI: -cultura umanistica aristocratica – destinata ad una elite’ intelettuale -prevalenza del latino -luogo dell’attivita’ dei letterati e artisti LA CORTE UMANISTICA: MECENATISMO *centro della vita sociale e culturale *presenza del principe mecenate (protettore e finanziatore dei letterari ed artisti) *artista: cortigiano al servizio del signore, diventa professionista delle lettere *molteciplita’ di interessi e di campi di ricerca di ciascun principe CORTI + IMPORTANTI 1. Firenze – Cosimo dei Medici (Petrarca, Boccaccio – precursori), Coluccio Salutati, Leonardo Bruni, Marsilio Ficino 2. Milano e Pavia (università): Antono Beccaldelli (il Panoramita), Francesco Filelfo 3. Venezia e Padova: studi su Artistotele – Guarino Guarini, V. de Fetre 4. Roma – F. Bionda, L. Valla BIBLIOTECHE E ACCADEMIE - Luoghi di ritrovo, di discussione, di lavoro dei gruppi intellettuali, filosofici, letterari e scientifici - Fondazione e funzionamento agevolati dall’invenzione dalla stampa, dalla diminuizione del costo della carta, dai prestiti dei libri del libero accesso - Accademia Neoplatonica di Firenze 1470-80 Marsilio Fincio - Biblioteca Medicea Laurenziana di Firenze - Biblioteca Vaticana (Niccolò V) - Bibioteca Marciana di Venezia FILOSOFIA - Umanisti fiorentini (I gener.): Leonardo Bruni, Vittorino da Feltre – restauro degli studi classici, rifflessione politica e sulle istituzioni - Uman. Civile - classici come maestri delle virtu’ civili TEMI FILOSOFICI CENTRALI - uomo considerato come individuo -vita attiva non piu’ contemplativa - primato della volonta’ sull’intelletto - mondo = un tutto unitario, ordinato gerarchicamente, di cui l’uomo fa parte NEOPLATISMO filosofia in volga dopo la pubblicazione della traduzione integrale dei Dialoghi di Platone, ad opera di M. Fincio. *concezione dell’uomo integrale: terreno e celeste. * l’uomo creato da Dio a Sua imagine ne ottene intelligenza *con l’intelligenza era capace di dominare il creato (il mondo) ed elevarsi fino alla condizione divina DONO DELL’INTELLIGENZA - avvicina l’uomo a Dio - è presente in tutti gli uomini nel loro pensiero, fossero cristiani o pogani – rivalutazione della filosofia antica (Platone) in opposizione all’irrazionalismo medievale - volonta’ di capire, fiducia nella mente umana, appassionata ricerca del vero (della verita’) In volgare: - “Stanze per la giostra”- capolavoro del poeta: scritte per la giostra vinta da Giuliano de’ Medici ( poesia d’occasione) . L’opera è schiettamente lirica descrittiva: molto musicale ( ottava concertante cfr. De Robertis), sfrutta il fonosimbolismo Stanze per la giostra RIASSUNTO - Giuliano= lulio; Simonetta ( amante di Giulio) = leggiadra ninfa - La passione amorosa prende la forma dei divin fanciullo Cupido - Descrizione di lulio, vel giovane dedito al vigoroso esercizio della caccia e sdegnoso dell’amore come di un sentimento fiacco e muliebre - Cupido decide di convertirlo e durante una caccia gli fa scorgere una bellissima cerva che si trasforma nel momento di essere presa dal cacciatore in una bellissima ninfa che sapra sciogliere il gelido cuore - Amore torna a Cipro dove la madre Venere decide di mandare all’innamorato un sogno che lo spinga o giostrare per la gentile Simonetta Fabula di Orfeo - Riduzione teatrale del mito classico - È testo da favellarsi ( dirsi a voce) su un palcoscenico per una festa di corte - Forma: polimetro: ottava+ terzine, ballate, metri lirici IMITAZIONE POETICA Nella poesia volgare del Poliziano, l’imitazione degli antichi è ‘ personalizzata’; solo un ingegno infelice imita sempre senza trarre mai nulla di sé. È un’ imitazione ‘elastica’, che prende in considerazione molti modelli non accettati però passivamente,ma scelti ed adattati a seconda della propria ottica poetica es esigenze letterarie. Cosi il Poeta riesce a raggiungere il proprio stile e comporre testi originali. JACOPO SANNAZARO ( 1456-1530) - Nacque a Napoli e, tranne una breve parentesi in cui segui nell’esilio l’amico Federico III d’Aragona, li visse fino alla morte - Discendente da una nobile famiglia - Entrato nell’ Accademia pontaniana, dove assunse lo pseudonimo di ACTIUS SYNCERUS, si legò d’amicizia coi Pontano, che a lui intitolò il dialogo Actius, sulla poesia: - Fu colto umanista e poeta raffinato , ci ha lasciato numerose opere in lingua latina ed in volgare - Il latino diventa lingua prevalente o esclusiva della maturità del poeta Opere del Sannazaro In latino: - Le “Bucoliche”, di ispirazione virgiliane - Le “ Eclogae piscatoriae” : 5 composizioni che descrivono il golfo di Napoli - Le “Elegie” in tre libri - Il poema sacro “De partu Virginis” In volgare: - “Gliommeri” (=”gomitati”): filastracche di proverbi napoletani - Le “ Farse” e le “rime” ( ad imitazione del Petrarca) Capolavoro di Sannazzaro – ARCADIA - Romanzo composto da 12 ecloghe precedute da altrettante prone - Titolo: dalla mantuosa e selvaggia regione in Grecia, nella tradizione classica diventata per antonomasia la terra dei poeti pastori - Di ispirazione pastorale: narra le vicende del giovane Sincero ( il poeta stesso) il quale a seguita di una delusione d’amore, lascia Napoli e si trasferisce nell’Arcadia, ove trova una certa serenità d’animo condividendo la semplice vita dei pastori poeti di quella ragione, ma un sogno terribile lo induce a tornare a Napoli, ove apprende della morte della sua amata - Arcadia:mitica terra dell’età d’oro, tempo dei sentimenti puri e della vita schietta, cosi viene tramandata grazie all’opera di Sannazaro nella cultura occidentale. Modelli antichi: - Teocrito, Virgilio, ma anche Petrarca, Boccaccio (“Ameto”) - L’opera è frammentaria ed eccessivamente infarcita di immagini tratte da opere classiche - Contiene anche bellissime descrizioni di paesaggi - Esprime il desiderio, profondo del Poeta di pace e tranqulità e la sua aspirazione ( comune a tutti gli umanisti) verso un mondo lontano ormai scomparso per sempre Genere pastorale L’Arcadia inaugurò il genere pastorale nella letteratura moderna italiana e straniera e fu considerato un modello esemplare di prosa poetica MATTEO MARIA BOIARDO ( 1441-1494) - Di origine nobile - Cresciuto alla corte dei duchi di ferrara, donde anche la sua visione del mondo: quello feudale, dell’amore cortese, dell’eroismo e dell’avventura ma sentito con disincantata coscienza di un tramonto - Compie viaggi diplomatici per conto dei duchi ferraresi - Governatore di Modena ( 1480-1483) e di Reggio ( dal 1487) - Stabilitosi a Ferrara nel 1476 vi soggiornò fino alla morte Produzione letteraria - Traduzioni dal latino ( Apuleio) e produzione in latino ( versi, soprattutto in lode dei suoi signori), bucoliche d’imitazione virgiliana, epigrammi - Presto si applica alla poesia in volgare Boiardo in volgare - 10 egloghe “Pastoralia” in cui il paesaggio idillico d’ispirazione virgiliana è popolato da personaggi e eventi dentro ai quali si nascondono figure e episodi della vita della corte - Commedia ispirata al greco Luciano, intitolata “Timone” Amorum libri tres “Il Canzoniere” terminato nel 1477; ivi Boiardo dà piena misura di sé. Intitolato latinamente “Amores”, in tre libri ( amore ricambiato e gioioso, il dignego e la disperazione, la rievocazione nostalgica della memoria ), con Petrarca come supermo modello, contiene sonetti e poesie di altro metro, narra l’amore per Antonia Caprara Capolavoro di Boiardo L’opera maggiore di Boiardo è il poema cavalleresco Orlando innamorato. 3.POEMA CAVALLERESCO DEL'400 Il poema cavalleresco nacque in Francia nel XI e XII:  CICLO CAROLINGIO- guerra, patria, religione es chanson de geste, l’epopea delle guerre di Carlo Magno  CICLO BRETTONE- amore, irrealtà, magia, spirito d’avventura ( le vicende di Tristano e Isotta e dei cavallieri del re Artù, scritte da Chrétien de Troyes, raccontate a voce POESIA FRANCO- ITALIANA In Italia la diffusione della poesia cavalleresca è attestata fin dal principio del XII secolo e continua nel ‘ 300 e nel ‘ 400- che fu tuttavia un momento della sua decadenza.  Poesia franco-italiana particolarmente viva nella parte settentrionale della Penisola  Cicli carolingio e bretone venivano in questa poesia uniti ( guerra+amore)  Gesta, eroi, miti di questa poesia grazie alla voce di canterini migrarono in Toscana PUBBLICO La letteratura toscana non si rivolgeva ad un pubblico eletto, non era la poesia cortese, i destinatari dei poemi cavallereschi era un pubblico piccolo, o medio borghese attratto dal fascino dell’avventura e del bel gesto. CARATTERE GENERALE DEI POEMI  Erano divisi in cantari, ognuno ai santi cominciava con un’ invocazione a Dio  La chiusura del cantaro alludeva al seguito del racconto, tale e anche la struttura del Morgante pulciano PROTAGONISTI E TEMI  Carlo Magno : baluardo cristiano contro gli infedeli, mperatore romano era sentito come un italiano  Tema della donna: ispiratrice delle imprese più rischiose  Valore guerriero e amore di donna appaiono indescindibili Motivo epico-cavallereschi si uniscono ad altri novellistici e favolosi. ‘MORGANTE’ LUIGI PULCI 1432-1484 Genesi del Morgante  Il 1460  Il suggerimento della madre di Lorenzo de’ Medici, Lucrezia Tornabuoni  L’idea di scrivere un poema sulle vicende di paladini carolingi  Il desiderio di recuperare l’originario spirito religioso delle antiche canzoni ( degradato nei rozzi rifacimenti dei cantastorie) l’aureola di grande eroe del cristianesimo  Non era frutto di una profonda ispirazione nè ebbe mai un disegno organico nella mente dell’autore  Fu iniziato di malavoglia che si ispirò alla materia di un rozzo cantare popolaresco dello stesso secolo l’Orlando  Solo in seguito il Poeta si andò sempre più affezionando a quella materia e ne sviluppo la trama in maniera più libera e in tono più originale. Nel 1470 il Pulci diede alle stampe i primi 23 canti dell’opera, che completa degli ultimi 5, usci a Firenze nel 1483. La stesura prese tutta la vita del poeta: iniziata nel 1461/2 venne ultimata solo nel 1483. TRAMA Esile- il motivo principale è solo un protesto per altre storie collaterali. La struttura del testo s configura in due piani paralleli. STRUTTURA DEL MORGANTE  Orlando parte dalla Francia, lasciando la corte di Carlo Magno, vecchio, rimbambito e circondato da cavallieri disonesi ( Gano di Maganza)  Orlando erra per il mondo e muore a Roncisvalle  Numerose avventure straordinarie di Orlando e di altri personaggi  Compagni di Orlando Rinaldo ( cugino) che parte per cercarlo, Morgante ( gigante) , Margutte ( mezzogigante) CARATTERE DELL’OPERA Comicità: Spunti buffoneschi Divertimento verbale Esagerazioni ( iperbole) Fusione di elementi tragici e comici Personaggi e situazioni ridicoli Sdramatizzazione parodica degli ideali cavallereschi LINGUAGGIO  Popolare, vivace  Non senza citazioni illustri : Dante Petrarca, Bibbia, liturgia PERSONAGGI- originali e inconsueti per questo genere ( es Margutte, Astarotte) Varie tipologie: Orlando : eroe esemplare Re cristiano: Carlo Magno I convertiti : Morgante Re pagani Traditori: Gano Donne: buone e sincere / perfide calcolatrici Maghi, streghe, eroi pagani Il Meraviglioso:  Personaggi magici: es. Malagigi  Miracoli ORLANDO INNAMORATO MATTEO MARIA BOIARDO 1441- 1494 Autore:  La sua cultura d’impronta umanistica  I modi fini e gentili acquisti dall’educazione aristocratica  Eleganza, ricercatezza, stile  Boiardo rappresenta il mondo cavalleresco inteso come mondo di primi valori morali e sociali GENESI DELL’OPERA  L’Orlando innamorato, iniziato nel 1476  Influenza della corte ferrarese ( degli Estensi)  Poemi cavallereschi francesi  Consapevolezza del declino dei valori nobiliari e avvento degli interessi mercantili della borghesia- malinconia dell’opera STRUTTURA Tre parti:  Le prime due- rispettivamente di 29 e 31 canti- furono pubblicate nel 1487  La terza fu lasciata ( interrotta alla XXVI ottava del nono canto)  Ciclo carolingio e bretone  Le vicende sono di carattere grottesco, avventuroso, amoroso  Frequenti motivi secondari e divagazioni CONTENUTO Vengono narrate in chiave fantastica le vicende amorose e cavalleresche dovute all’arrivo di Angelica, principessa di Cataio alla corte di Carlo Magno, in occasione e di un torneo in cui partecipano cavallieri pagani e cristiani. Il fratello di Angelica la promette in sposa a colui che lo avrebbe sconfitto in duello. PERSONAGGI- numerosi e svariati  Guerrieri valorosi: Orlando, Ranaldo, Astolfo  Guerrieri sperigiuri : Truffaldino  Innaorati eroici e generosi ( Iroldo)  Mariti furbi ( Folderigo)  Donne: guerriera ( Bradamante) , fredda ingannatrice Angelica, fedele innamorata Fiordelisa, spregiudicata Leodilla IL MERAVIGLIOSO:  Giardini incantati  Esseri mostruosi: draghi, giganti  Apparizioni sovrannaturali  Creature magiche  Oggetti magici Sono mezzi per stupire il lettore. LINGUA  Volgare ferrarese illustre  Apporti di toscano letterario  Latinismi Boiardo non ha potuto finire ‘ Orlando’. ‘ Orlando furioso’. Lavori filologici:  Trascrizioni delle ‘Familiares’ di Cicerone  Raccolta di opere di Seneca, Ovidio, Gregorio Magno, Agostino  Vasto epistolario pubblico e privato Epistolario di Coluccio Salutati: Argomenti di attualità:  Condanna la trinnide  Condanna della scisma dell’Occidente  Ideale politico della federazione di Stati Letteratura e filosofia:  Difesa della poesia classica  Culto umanista dell’antichità  Difesa di Diante, Petrarca, Boccaccio in quanto autori valevoli come quelli classici Trattatistica di Coluccio Salutati: o De seculo et religione, 1381  Seculo=vizio, demoniache tentazioni, false, felicità, grandi mali  Religione= perfetta quiete, vita sana e attiva del chiostro o De fato, fortuna ed caso, 1399  Temi: destino umano o e morte: due temi cari all’Umanesimo  La morte non deve impedire la vita attiva né l’esaltazione dell’azione come principio di vita o De nobilitate legum et medicinae, 1399  Esaltazione della scienza che serve al bene comune o De tyranno, 1400  Nuovo ideale dell’uomo: attivo, razionale, cosciente delle proprie capacità, socialmente responsabile  L’uomo vale per quello che fa e non per il suo sapere  L’uomo è responsabile delle proprie azioni  Fratellanza carità, onestà, verità, giustizia= valori sociali Leonardo Bruni 1370-1444  Storiografo moderno  Diversità di produzione letteraria: storiografia, filosofia, oratoria  Traduzioni in latino di opere greche di: Platone, Aristotele, Plutraco, Senofonte, Omero  Opera maggiore- storiografica: Historia Florentini populi ( Historia Florentina) Historia florentini populi:  Volgarizzata ( Donato Acciaiuoli)  12 libri  Storia di Firenze e quella dell’Italia  Celebrazione della liberta della città e del suo ruolo egemanico in Italia  Applicazione del metodo storico: esame di documento, abbandono dell’idea della provvidenzialità delle vicende terrene Laudatorio Florentinae urbis  Elogio della bellezza della città delle sue possibilità economiche e della grandezza politica Dialogi ad Petrum Paulum Histrum  1401-1406  Destinatario: Pier Paolo Vergerio, nato a Capo d’Istria  Esaltazione degli ideali umanistici  Elogio della letteratura volgare di Dante, Petrarca, Boccaccio Biografie:  Ciceronis vita  Vita Aristotele  Vita di Dante  Vita di Petrarca = iniziatore dell’umanesimo Poggio Bracciolini 1380-1459  Storico: Historia fiorentina: narrazione dei conflitti tra gli stati, indagine sul carattere psicologico e morale dell’uomo  Trattatistica: trattato economico: De Avaritia, trattato filosofico: De Varietate fortunae, De miseria humanae conditionis ( dialogati) Lorenzo Valla 1405-1457 Uno dei massimi esponenti dell’Umanesimo Filologo:  Rifiuto di ogni forma di cultura intesa come rispetto passivo della tradizione  Nuovo metodo di ricerca ( basato su studio dei testi)  Conoscenza= ricupero del valore dell’espeienza terrena attraverso lo studio dei classici Trattatistica:  Di impegno civile: De voluptate  Filosofico: De libero arbitrio: mette in luce i limiti della libertà umana  Religioso: De professione religiosorm:contro l’ignoranza e la superstizione dei frati Capolavoro: Elegantiarum linguae latinae e libri sex  Ripropone l’uso del latino aureo, modellato su Cicerone e Quintiliano  Questioni di lingua, correzioni di testi, problemi di stile del latino classico  Latino: lingua morta, che va scritto secondo i modelli di buoni autori latini Leon Battista Alberti 1404-1472  Architetto, matematico, fisico, poeta  Promuove la ripresa del volgare letterario ( Certame coronario)  Trattatista: Della pittura, De re aedificatoria, De Statua Libri della famiglia  Capolavoro dell’autore in 4 parti  Matrimonio, compiti dei componenti della famiglia, educazione dei figli ( modello umanistico)  Famiglia : organismo dinamico dove tutti hanno il proprio compito da eseguire per il bene della comunita  Tempo= denaro, deve essere sfruttato Questione della lingua: nel proemio al terzo libro  Promozione del volgar perché capito da un pubblico più vasto  Volgare= lingua capace di competere con il latino Altri trattatisti Girolamo Savonarola  Prediche  Predicava contro la chiesa corotta Leonardo da Vinci  Scritti scientifici e tecnici  Pensieri  Facezie e Favole Bestiario NOVELLISTICA DEL QUATTROCENTO Indirizzi del sviluppo: tradizione innovazione * eredità del secolo precedente e * Racconti breve spicciolati, non raccolti del Decamerone in genere organiche * Es: Franco Sachetti * Anedotti, resoconti(sprawozdania), "Trecento novelle" di moti e azioni. * Giovanni Gherardi de Prato "Il Paradiso degli Alberti" 1425 ↑ seguono il modello del Boccaccio Giovanni Gherardi de Prato "Paradiso degli Alberti" *un racconto di novelle che seguono sia il modello di Boccaccio sia le nuove tecniche del umanesimo. *Nella presenza della cornice si vede influsso del Boccaccio *Le singole novelle hanno funzione dimostrativa (exempla) delle singole novelle *Luogo d'azione: villa Alberti a Firenze *Lingua usata: volgare – importante rivalutazione. Giovanni Sabadino degli Arienti "Novelle Porretane" 1478 *Cornice: funzione di sviluppare il motivo del piacere della conversazione, della narrazione e *dell'intrattenimento (di Svago) per evadere dalla noia. ← modello a cornice *Prevalenza delle storie comiche *Narratori sono gruppo di giovani recatosi ai Bagni della Porreta. Un altro modello → RACCOLTE TEMATICHE E NOVELLE SPICCIOLATE Senza cornice – area meridionale: Masuccio Salernitano – "Novellino" 1476, più noto è importante dell'400. *Si tratta di 50 novelle, raggruppate per nuclei tematici. *Ogni novella inserita tra una lettera dedicatoria e alla fine una conclusione dell'autore in prima persona, spesso di naturamoraleggiante (contiene un morale). Novelle spicciolate (non raccolte): - "Novella del Grasso Legnaiuolo" Firenze - "Giacoppo e Ginevra" – Lorenzo de'Medici Facezie:  Genere diffuso nel quattrocento  Brevi storie, chiuse con un motto di spirito  Letteratura di contestazione: aperta contestazione delle convenzioni linguistiche logica paradossale critica delle istruzioni Esempi:  Leonardo da Vinci: Facezie e Favole  Il Poliziano : Detti piacevoli  Motti e facezie di Piovano Arlotto: anonimo  Francesco Colonna: Hypnerotomachia Lingua: misto di latinismi, elementi di volgare letterario, sintassi complicate, espressionismo linguistico 6. Cinquecento Umanesimo e Rinascimento: tipologia delle definizioni: 1) Sinonimi (non sono queste sinonime epoche) 2) Umanesimo – un significato filosofo (astratto) Rinascimento – in senso epocale (concreto), come concluso con la Controfirma e la guerra di Trent’anni 3) Umanesimo – gli studi filologici Rinascimento – l’arte, la letteratura e il costume UMANESIMO E RINASCIMENTO: unità e continuità: - è difficile separare, con una data precisa la civiltà dell’Umanesimo e da quella del Rinascimento - la cultura del ‘400 e del ‘500 rimangono intrecciate I due movimenti sono fasi di una medesima linea evolutiva, in cui Umanesimo quattrocentesco, prevalentemente latino, pone le basi (filologiche e filosofiche) per la fioritura artistica avvenuta nel Rinascimento 500 prevalentemente volgare. UMANESIMO E RINASCIMENTO: continuità - Humanae letterae – continua la letteratura latina = rigida imitazione del modello ciceroniano - l’ideale classicista investe anche la letteratura volgare – tentativi di formalizzazione a modello aristotelico della Poetica – il bembismo - applicazione concreta (arte e letteratura) degli ideali dell’Umanesimo CINQUECENTO: doppio valore - la stagione della massima fioritura culturale, artistica e letteraria dei valori elaborati dall’Umanesimo - tuttavia nello sviluppo delle idee dell’Umanesimo si possono scorgere anche i suoi limiti – cenni della prossima crisi Crisi dei valori umanistici: - il pensiero: complicatissimo, accademico e elitario, rivolto alla piccola cerchia dei dotti - dal culto della forma (modelli classici) all’artificioso formalismo, il culto eccessivo della forma, la perfezione della forma diventa ossessione. - l’intelletuale - cortigiano: dipendenza assoluta dal mecenate IL ‘500: EPOCA DI CAMBIAMENTI - per di più il ‘500 è il secolo di grandi cambiamenti nel modo di pensare e percepire il mondo. La crisi conoscitiva del secolo dovuta a: - scoperta dell’America - riforma e controriforma - dimostrazione eliocentrica di Copernico e Galileo MANIERISMO: - apice e decadenza del Rinascimento - I decenni centrali del 500, in contrapposizione alla fioritura culturale ed artistica del Rinascimento ‘’puro’’. - termine originariamente cognato per le arti figurative: indicava l’imitazione della maniera di Michelangelo - col tempo esteso ad indicare l’accentuato stilismo, raffinato e artificioso - consiste non più nell’imitazione classica una in stanca ripetizione i incremento di artificiosità - prepara il terreno per il globale cambiamento di gusto in quello articlassico = barocco (il ‘600) Angolo Firenzuola : Ragionamenti d’amore - Organizzati alla maniera boccaccesca - Insieme di novella narrate da un gruppo di giovani in una villa (cornice) - La lingua di Bocaccio pero’ cade a uno stile più spiagile = STILISMO che caratterizza anche le alter opera di Firenzuola Commedie, dialogo Della Bellezza delle donne, traduzioni Asino d’oro (Apuleio) Si discostano dal modello boccaccesco: Luigi da Porto “Guiliettta e Romeo” che avrebbe ispirato Shakespeare Matteo Bandello (1485-1561) Novelle (oltre duecento, 1554) - senza cornice - non si preocupa dell’eleganza della lingua - bada solo ai fatti narrate che no nsarebbero frutto d’invenzione, ma very episodi tratti dalla realta’ -sostiene di aver raccontare per… -caratteristiche della prosa: realism e espresivismo linguistic -si avvicina alla forma del romanzo Sviluppatori nell’eta’ barocca. Conclusioni *Nasce una nuova novella che trascende il modello boccacciano *Si rinuncia al modello dell’eroe intelligente, pervale la descricione delle malvagista’ *Il tono diventa sempre piu’ beffardo (złośliwy) *Entrano elementi patetici, avventurosi, fiabeschi *Domina l’idea di una realtà dominata dal caso dall’umana malizna più che dall’intelligenza o dalla virtù La novella viene allargata e ingloba una tematica più ampia: contiene fialo ghi, commedia, digressioni filosofiche, descrizioni → romanzo barocco STORIOGRAFIA RINASCIMENTALE Rappresentazioni: Niccolo’ Macchiavelli Francesco Guicciardini Niccolo’: Firenze 1469-1527 - discendente da famiglia dei magistrate fiorentini - campi’ vardi viaggi diplomatic per conto della Reppublica Fiorentina - allontanato dai suoi uffici e condannato al confine dal 1512 -tornato a Firenze, ebbe finalmente una mansion politica importante (preveditore e cancelliere dei Procuratori delle mura) -dopo la sconfitta finale dei Medici a Firenze (1527) perse l’incarico e fu lasciato in dispaste -dopo breve malatia la morte lo close il 21 giugno Opere di Macchiavelli Prima dell’esilio (anteriori al 1512) - “Belfagor” - Ritratto delle cose dell’Alagna - Decennale primo - Ritratto delle cose di Francia - Decennale second In esilio: Il Principe Discorsi Sopra la prima deca di Tito Livio Altre opere Dell’arte della Guerra: trattato La Mandragola: commedia-> considerato il capolavoro Del teatro del ‘500 Lirici: commedia in prosa in 5 atti Discorsi sopra la prima deca di Tito Livio I tre libri dedicati a 3 questioni fondamentali Il primo alla costituzione dello Stato Il secondo ai suoi allargamenti territoriali Il terzo sulla stabilita’ e alle trasformazioni subite nel corso degli anni fino al momento della decadenza. IL PRINCIPE: 26 capitoli Intitolato lantinamente De principatibus Venne dedicato a Lorenze di Piero de’Medici Struttura: Una prima (capp. II-XI) vari tipi di principati, interesse speciali per I principati di nuova costituzionee un acuto esame della politica di Cesare Borgia Una seconda (capp. XV-XXV) distinzione tra politica e morale, illustrazione spegiudicata delle norme cui deve attenersi il principe Nella terza parte che si trova compendiata la teoria macchiavelliana: *Un’etica politica nuova, decisamente realistica *L’uomo politico deve esare la ragione e la forza ma non deve essere tiranno *Il concetto di virtù e fortuna, nel quale sta il fondamento della concezione moderna della teoria Pensiero: Definizione dell’attività politica come categoria dello spirito umano Macchiavelli = un filosofo della politica, si devono conoscere quellle che sovrintendono alla natura dell’uomo Lo si fa analizzando I fatti storici con l’intento di mettere a nudo la psicologia dell’uomo Le virtù del Principe *Un uomo superiore, dotato di intuit, inteliggenza, sagazia (bystrość), risolutezza (śmiałość) coraggio, ma anche spregiudizatezza(=virtù) *Deve avere l’astuzia della volpe e la forza del leone *Deve essere buono ma saper essere cattivo perche’ deve badare piu’ ad essere temuto che ad essere amato *Non deve avere scrupoli di natura morale *Deve servirsi della religione come strumento della sua attivita’ politica La virtu’ del Principe, pero’, non sempre ottiene successo. Spesso, infatti la sua azione e ostacolata dalla “Fortuna”(fatti e circostanze imponderabili che interrengono il governo) a meta’ con la volonta’ e l’iniziativa dell’uomo). In questi casi il Principe deve creare di opporsi con tutte le sue forze alla Fortuna e volgerla a suo favore. Il Macchiavelli si fa quindi storico non per vocazione di storico, ma per derurre dallo studio del passato le leggi universali della natura umana. Conclusion dello studio storico L’uomo un “fenomeno” della Natura (concezione naturalistic), soggetto a leggi fisse ed immutabili L’uomo e’ oggi quello che e sempre stato e che sempre sara’ : egoista, vile, fedifrago (conzezione pessimistic) piu’ portato a fare il male che il bene. L’attivita’ politica: Fondata anch’essa su leggi fisse ed ummutabili (leggi universari) Deve essere considerate una scienza Francesco Guicciardini (Storiografia del Rinascimento) (Firenze 1483-Arcerti 1540) Di antica e nobile famiglia fiorentina Si avvio’ alla cariera diplomatica Lavoro’ per conto della citta’ di Firenze fino alla morte Opere: Storia d’Italia Opera maggiore In 20 libri, composta dal 1537-1540 Primo esempio di storiografia italiana che si interessi di tutta la penisola e non gia’ di una solo citta’ L’indagine storica e condotta con rigore ed acume su documenti ufficiali Un’elegante prosa classicheggiante parla di diversi personaggi: Lorenzo Magnifico, Francesco I Articolazione del pensiero in Ricordi politici e civililli Considerazioni sui Discorsi del Macchiavelli → sopra di TITIO LIVIO, polemizza con alcune idee Pensiero (oppositore di NM in pensiero politico) L’uomo: fenomeno della natura soggetto e leggi fisse ed ummutabili L’uomo: portato piu’ al bene che al male Se fa piu’ spesso il male = le tentazioni sono tante e la coscienza umana debole Facendo il male l’uomo riesce piu’ facilmente a piu’ spesso a realizzare il proprio tornaconto Tornaconto personale = la moll ache fa scattare tutte le azioni umane Nella storia I fatti non ri ripetono mai La storia non e’ fonte di saggezza ne’ di insegnamento, lo e’ la discrezione Discrezione = una qualita’ innata nell’uomo Non c’e’ da sperare in una scienza della politica Pero’ se la storia non puo’ darci leggi universali di comportameno, la nosta esperienza personale puo’ bene affinare in noi la “discrizione”. Rapporto Macchiavelli – Guicciardini Centri d’interesse: Uomo, Storia, Politica Uomo: Per entrambi l’uomo e un’fenomeno della Natura soggetto e leggi fisse e immutabili Ma per macchiabelli esso e spregevole e sopratutto egoista Mentre per Guicciardini l’uomo e’ naturalmene portato a fare il bene anche se piu’ spesso f ail male perche’ tentazioni della vita sono tante e l’uomo debole e perche’facendo il bene si va contro I proprio interessi. Macchiavelli ammette che l’uomo nella vita sociale puo’ commportarsi megli di quanto consenta la sua natura se la forza della legge lo costringe a pore il proprio interesse a quello generale dello Stato. Guicciardini invece da questo punto di vistio, e’ piuttostio pessimista Storia: Macchiavelli dalla storia si possono ricavere insegnamenti utili per determinare I comportamenti da esare in politica Guicciardini cio’ non e’ possibile perche’ I fatto storici sono irripetibili: anche quelli contemporanei che appartentamente hanno spiccate analogie con fatti antichi, sono in realta’ prefondamente diversi perche’ avvengono in condizioni mutate e con persone diverse. Politica Per Machiavelli è una scienza in quanto è regolata da "leggi" fisse desunte dalla storia, Per Guicciardini non è una scienza perchè non dispone di alcuna legge certa Macchiavelli: l’uomo politico = Il Principe si serve della propria "Virtù" (anche per contrastare la "Fortuna") per conseguire l' "Utile" dello Stato, senza alcun vincolo di natura morale. Guicciardini - l'unica qualità di cui l'uomo dispone, sia in politica che nella vita comune, è la "discrezione", cioè la capacità di intuire di volta in volta le scelte da operare per realizzare il proprio ''particulare" (che è l'unica molla che spinge l'uomo ad operare). 8.LIRICA RINASCIMENTALE, Questione della lingua Dante in ‘’Convivio’’ e ‘’De vulgari eloquentia’’ - distinzione di 14 dialetti - assenza di una ‘’corte’’ unica capace di elaborare una comune lingua nazionale - invito a unirsi ‘’idealmente’’ in una corte ‘’ideale’’ e di operare insieme per dare all’Italia una lingua ‘’egregia, limpida, compiuta e urbana’’ - modelli da perseguire: scuola siciliana, stilnovisti TENDENZE: - formare la lingua nazionale sull’esempio dei grandi trecentisti toscani: PIETRO BEMBO nelle ‘’Prose della volgar lingua’’ - confezionare la lingua nazionale con l’apporto di tutti i dialetti italiani, riprendendo in parte la teoria dantesca: GIANGIORGIO TRISSINO, traduttore del ‘’De vulgari eloquentia’’ di Dante e autore del dialogo: ‘’Il Castellano’’ - la supremazia della lingua fiorentina: Niccolò Machiavelli ‘’Dialogo della lingua’’ QUESTIONE DELLA LINGUA, PIETRO BEMBO: - la proposta che ebbe maggior successo fu quella del Bembo, messa in pratica dall’ACCADEMIA DELLA CRUSCA (1582) la quale stilò il ‘’vocabolario della crusca’’ in cui erano riportati tutti i vocaboli da usare lecitamente, attinti alle opere degli scrittori toscani del Trecento (nasce lingua letteraria in posta) PIETRO BEMBO (1470-1547): - ‘’Prose della volgar lingua’’ - ‘’Asolani’’ : dialoghi sull’amore tenute in 3 giorni nella villa di Asolo; i 3 protagonisti (Pierottino, Gismondo, Lavinello) esprimono il proprio punto di vista sull’amore BEMBO - ‘’ASOLANI’’, importante è che gli Asolani: - erano in volgare e non in latino - presentavano degli schemi di comportamento nella società - la società in questione era quella cortigiana - la poesia doveva essere fedele nella forma e nell’ispirazione al modello più altro della lirica moderna, cioè alla lirica petrarchesca BEMBO – ‘’RIME’’: INFLUENZA DI PETRARCA - influenza di Petrarca nella poesia di Pietro Bembo si vede anche di più nelle sue ‘’Rime’’, che ebbero come quelle petrarchesche, delle fasi di correzione e uscirono in diverse versioni fra il 1530 e il 1548 PETRARCHISMO nella poesia rinascimentale: - il modello di Petrarca diventò per la poesia rinascimentale un modello da seguire o da contestare AREE DELLA DIFFUSIONE: - Scuola Veneta - Toscana - Centro e Nord - Meridione NOME E FORMA – Aristotele – retorica normativa: idea della perfezzione classica e criterio di imitazione – scritta in versi – rispettate le tre unità – tempo, luogo, azione – lo scopo : CATARSI (purificazione del publico) TRAGEDIOGRAFI Gian Giorgio Trissino 1478 – 1550 *I tragedia regolare obbediente alla poetica classicistica *Trissino mirava alla restaurazione dellla tradizione classica greca che latina * in endecasillabi sciolti che intendevano evocare l'esametro omerico *pretendeva oppore al toscano una lingua aulica, utopica Pomponio Torelli : Merope Piero Aretino : Orazia Sperone Sperai : Canace (tragedia regolare) TEATRO DELL'ORRORE Giraldi Cinzio: Orbecche * inaugura la moda del teatro dell'orrore * tragedia della fanciulla orbecche si apre con la morte di sua madre e di suo fratello rei d'incesto e ucissi dal padre Sulmone e si conclude con la truchlenta esibizione del capo reciso dell'amato. Orbecche uccide allora il padre omicida e si toglie la vita *dominante è idea del fato associata all'idea di una difusa colpevolezza (clima della controriforma → neppure l'infelice Orbacche è innocente) I volta macchina scenica, effetti scenici COMMEDIA Si sviluppa nelle città dove lavorano intelettuali e un ceto borghese più libero(Venezia, Firenze, Siena) sono aperte alle sperimentazioni teatrali, che vengono svincolate da rigide regole classici. Commediografi Ludvico Ariosto *Tenta di dare all'Italia una commedia orginale, naturalmente sull'esempio dei classici (Plauto e Terenzio) *Autore di 5 commedie -La Cassoria -La Lena -I supposti -Gli studenti -Il negromante I supposti – scritti in prosa, in endecasillabi, trama complicata, ispirata a Plauto Il Negromante – no segue tradizione classica La Lena – novellistica volgare. Gli studenti – finita dal fratello gabrielle Cassaoria e supposti – seguono i modelli latini Resto – personaggi tipici per '500 Macchiavelli *La Mandrágola(bevanda d'erba) – commedia in prosa con prologo e brevi intermazzi in versi, 1518 → capolavoro del teatro del'500 Clizia recitata nel 1525. Derviata dalla Casina di Plauto, rappresenta l'onore di un padre e d'un figlio, Nicomaco e Cleando, per Clizia con la conlusione dela nozze tra i due giovani. Bernardo Dovizi, detto Il Bibbiena : Calandria 1513 Pietro Trentino: La Cortigiano, la Venexiana Anibal Caro: Straccioni 1544 Franceso Belo: Il Pedante – LINGUA PEDANTESCA → esagerata, ricercata, molto elegante Giordano Bruno: Il Candelaio 1582 MELODRAMMA (grec.) Nasce dall'intento di restaurare la tragedia antica, realizzando la fusione del testo letterario(libretto) e della musiaca. Ottavio Rinucci: La favola di Dafne 1597, Euridice, Arianna ( musicata da C. Monteverdi) DRAMMA PASTORALE Nasce dall'intento di far rinascere l'antico dramma satiresco da cui era nato il teatro greco Torquato Tasso: Aminta – in 5 atti, narra il vano amore del pastore Aminta per la ninfa Silvia Giovanni Battista Guarini: Pastor Fido → mescola tragico e comico, trattato da Pausania, copia di Aminta, esaltava amore LA COMMEDIA DELL'ARTE Battute e intrecci dei comici di professione(dell'arte) che cominciano a postare le maschere sempre più tipizzate, per recitare un semplice canovaccio anonimo(schema dell'intreccio) *la trama basata sulla bravura degli interpreti, sulle loro acrobazie, fisiche e verbali + improvizzazione *raggiunge un grande fama in Europa 11. Torquato Tasso - nasce a Sorento – figlio di Bernardo Tasso - il suo padre viene imprigionato → principe portò con se Torquato -studiò nelle università di Padova e di Bologna - fu assunto al servizio del cardinale Luigi d'Este e poi del di lui fratello Alfonso II -visse alla corte ferrarese gli anni più belli della sua vita 1572-157? - di questi anni sono suoi capolavori – Aminta, Gerusalemme liberata ANNI MATURI *intanto preso da scrupoli religiosi e letterari, sottoposte la 'Gerusalemme liberata' al vaglio di critici famosi (che riscontrarono nel poema rari difetti, amoreggiando il Poeta che non condivideva i loro giudizio ed autodenunciandosi al Tribunale dell'Inquisizione, che lo assolse da ogni accusa) *da allra alternò momenti di serenità e lucidità a momenti di vera e propria follia, finché il duca Alfonso fu costretto a farlo richiudare nell'ospedale di S. Anna, dove rimane ben 7 anni *liberato per intercessione del principe Vincenzo Gonzaga, fu condotto a Mantova, ma dopo un anno insofferente come sempre, iniziò una lunga peregrinazione in varie città finché si ritirò a Roma, ormai stanco e malato. *qui il papa gli conferi l'onore della corona poetica, ma la ceremonia dell'incoronazione sul Campodoglio non poté effettuarsi per aggravate condizioni di dalute del Poeta. Il 25 aprile 1595, a soli 51 anni morì nel monastero. OPERE Minori Scritti teorici *Le rime *Dal giudizio sovra la sua Gerusalemme *Il Torrismondo da lui medesimo riformata *Dialoghi *Discorsi dell'arte poetica *Monte Oliveto *Discorsi del poema eroico *Le lacrime di Maria Vergine *Le lacrime di Cristo *La Gerusalemme conquistata Aminta *dramma pastorale in 5 atti *con un prologo, aluni cori e intermezzi, ed un epilogo *composto nel 1573 e rappresentato quello stesso anno nell'isola di Belvedere sul Po, durante una fest di corte Trama Aminta – pastore innamorato a Ninfa Silvia ~! Signifiacato *un tono più lirico che drammatico *l'elogio dell'età dell'oro, quando l'uomo viveva a contatto con la natura, libero dagli impacci di una morale convenzionale creata dalla civilità *L'esaltazione di quello che era 'lecito ciò che piaco” ? Di una sana sensualità *esprime il desiderio del piacere e di un libero espandersi dell'anima e dei sensi, di una sensualità trasfigura in dolcezza, in paura, immediata gioia vitale senza più la coscienza del limite e del peccato *frutto del clima della vita alla corte estense e della sua cultura Gerusalemme liberata - poema cavalleresco in 20 canti di ottava, sulla I crociata, composto fra il 1565 e il 1575 - l'azione comincia nella primavera dell'ultimo anno(1099) di guerra, quando i crociati hanno eletto capo Goffredo di Buglione e marciano verso Gerusalemme difesa da Aladino - il poema del tasso venne pubblicata contro la volontà dell'autore, in forma scoretta e pietosamente - la stesura iniziata quando il poeta aveva appena 15 anni(1559-1561) fu interrotta alla dare spazi alla riflessione teorica sul poema epico Premesse teoriche Discorsi dell'arte poetica - accordare il principio di verosomiglianza con la piacevolezza dei romanzi cavallereschi - rispetto delle unità aritoteliche - fedeltà alla storia (Cristiana perché più vicina alla sensibilità contemporanea) - molteplicità di episodi minori (bellici, amorosi, demoniache) - presenza di meraviglioso (chanson de geste, orlando furioso di Ariosto) - stile magnifico: intermedio tra il tragico e il lirico -concetti elevati, periodi lunghi e complessi, figure retoriche amplificanti(iperbole, prosopea) e stupefacenti(antitesi, ossimoro, paraonomasia) Fonti storiche Intenzione dell poeta ''accopagnar la poesia(...) con passi dell'istoria e con descrizioni di paesi” Studia di testimonianze storiche e geografiche - Historia belli/ belci sacri verissi ma di Guglielmo di tiro ? - Istoria della guerra sacra di Gerusalemme - Cronache Modelli letterari - poemi omerici - commedie di Dante - eneide di virgilio - Italia liberata dai Goti di Gian Giorgio Trissino - Orlando innamorato e furioso, Morgante Finalità -poema epico della cristianità -tradizionale omaggio alla casa d'Este -delicata favola sentimentale - un'immagine dell'universo che riflette l'unità e le varietà del reale - poema discontinuo con opposizioni interne, manifestazioni delle forze oposte Messaggi * il piacere si mostra illusorioso * gli saraceni ispirano simpatia * la gloria è un palido sogno * l'impresa cristiana può suscitare orrore * gli eventi sono soggetti alla fortuna capricciosa * la gioia è minacciata dal dolore Protagonisti Cristiani: - Goffredo do Buglione: unico comandante della I crociata. Calmo, forte, coerente, rigoroso nella religione come nel comportamento -Rinaldo: il più coraggioso cavaliere cristiano, protoplasta della casa d'Este - Tancardi: principe normano innamorato di Clorinda e amato da Ermina. Egli è un bravo ed abile guerriero, purtroppo si lascia troscinare del tormento dell'amore da cui non riesce liberarsi. Musulmani - Aladino: re di gerusalemme - Argante: abile condottiero pagano, capo delle truppe inviate dal sultano d'Egitto in aiuto di Aladino - Solimano: corragioso guerriero saraceno, non teme il pericolo e affronta ogni difficoltà Le donne - Clorinda – guerriera saracena, abilissima, coraggiosa, uccisa da Tancredi → vuole diventare cristiana - Ermina – fanciulla pagana, innamorata in Tancredi - Armida – principessa saracena, figlia del re di Damasco, maga, si innamora a Rinaldo Trama !!! Storie d'amore * dellla fanciulla Ermina per Tancredi * di Tancredi per Clorinda che l'eroe cristiano uccide in duello non avendola riconosciuta * di Armida e Rinaldo * di Olindo e Sofronia nel canto II Ostacoli maggiori + valore di guerrieri pagani + incantesimo (mago Ismeno, Armida) + spaventosa siccità + diserzione di Rinaldo Significato - si lega ai tentativi dei letterati del maturo '500 di accordare la materia epica con la cavalleresca - opera orginalissma - il sentimento tragico della vita - una profonda aspirazione a un mondo di felicità perduta - prevalgono gli accenti lirici e patetici - assumono un rilievo eccezionale le storie d'amore Gerusalemme conquistata – poema *pubblicata a Roma 1593 *Contiene invece una lunga lode dei papi *un nuovo libro rispetto alla GL *conforme all'ortodossia della Controriforma *Elimina episodi più belli: Olindo e Sofronia, Ermina tra i pastori, Isole fortunate (diventa topos) - la diferenza è solo di forma - rifiutano soprattutto il concettismo - perseguono un barocco più equilibrato e moderato Gabriello Chiabrera – poeta classico * proponeva un più stretto contatto con l'antico per rinvigorire la lirica moderna * autore lirico ed epico : Delle guerre de'Goti 1582, Amedeide 1607 *scrive anche per il teatro, la poesia sacra e morale * interessanti liriche del 'Canzoniere' * l'attacamento al classicismo modelltato su lirici moraleggianti latini come Orazio e Properzio * ispirazione ai miti eroici (Pindaro), alla Bibbia, al classicismo francese (Ronsard, La Pleiade) *novità: metri vareggianti, sperimentazione formale, uso delle forme nuove e desuete (strofa grecizzante) *simile ai poeti secenteschi della meraviglia * l'opposizione al amnirismo e relativa * attinge alla tradizione poetica attraverso una seria di sorprendenti attualizzazioni Poeti liguri di orientamenti moderati - Ansaldo Cebà: rime, tragedie, opere politiche, idea della cultura come perfezionamento morale dell' individuo - Anton Giulio Brignole Sale: rime, romanzi, trattati, evolve dal manirismo iniziale fino alla conquista di un rigido moralismo improntato all'insegnamento gesuitico - Franceso Fulvio Frugoni: utilizza molte soluzioni stilistiche del barocco, per ornamentare un contenuto edificante e con vocazione pedagogica, spesso si serve dell'ironia, satireggiando i vizi Fulvio Testi – ferrarese – poeta padano *rivendica il ritorno al passato – nelle sue Odi riscopre Pindaro e Orazio * non sempre però prescinde dalla retorica marinista: nella sue poesie vi sono presenti anche del congegni retorici e sperimentazioni metriche * sentimento politico espresso – avverte la miseria dell'Italia sotto la dominazione spagnola Tommaso Stiglioni * autore di un Canzoniere * riproponeva il petrarchismo come modello poetico * ridicolizza lo stile di Marino, di cui demolisce Adone, dennunciandone la mancanza d'unità nel racconto e la rozzezza del linguaggio – in Occhiale 14. POEMA EROICO ED EROICOMICO Poema eroico - si ripetono strutture e tami – schema tassesco spesso usato (amore tra persone di fede diversa, cavaliere cristiano, motivi fantas.) - motici dell'elogio – encomiastici - opere di propaganda: impegnate in favore della Chiesa, della Corte o della guerra - maniloquenza e artificiosità ( prive di equilibrio narrativo) - moralismo di maniera (troppo insistito/ eccesivo) - Gerusalemme di Tasso: fonte diretta di personaggi, argomenti e trame ecc. (imitata – ridotta, ampliata, citata) - sviluppo dei motivi fantastici e favolosi - il genere diventa oggetto di ironia e di trasgressione da parte dei poeti di spirito capriccioso → nascità del nuovo genere, cioè del POEMA EROICOMICO (più interessante di PE) - proiezione secentesca del poema cavalleresco rinascimentale - satira della gravità epica - vizi e debolezze della società contemporanea sono denunciati e criticati attraverso scherno e la beffa AUTORI DI PEC Franceso Bracciolini 1566- 1645 Lo scherno degli dei 1618 * carattere realistico e novelistico → I tentativi della narazione – I romanzo * critica dello sfruttamento poetico della mitologia * argomenti contro il manirismo (polemica antimarinistica) * la trama del poema: motivo mitoogico * concili in frendi, diavoli mascherati, maghi, mostri diamoniaci * vengono ricalcati Dante, Tasso, Ariosto, Virgilio Alessandro Tassoni 1565-1635 * inventore del poema EC * Filippiche ( critica politica antispagnola) * Pensieri diversi * Considerazioni sopra le rime del Petrarca * l'opera maggiore del Tassone è il poema eroico comica 'La secchia rapita' 1630 - in 12 canti di ottave - i forma caricaturale raccolta la storia della gueraa tra i Bolognesi e Modenesi al tempo dell' imperatore - per di più sono chiamati in causa anche gli dei, poemi antichi - protoganisti veri e immaginari, vicende imprevedibili, situazioni incredibili - il poema si rivela una parodia dell'epica eroica - toni anticlericali e antispagnoli sono mescolati ai risentimenti cerso nemici personali (cfr. conte di Culagna – personaggio buffonesco) dell'autore rappresentati in veste grotesca, come personaggi ridicoli, vigliacchi e buffoni - mescolati i caratteri grave e burlesco - struttura aperta in cui spicca il gusto per la meraviglia IMITATORI DI TASSONI - Bartolomeo Bocchini – Le pazzie de'savi ovvero il Lambertaccio 1641 - Loreto Vittori – La troia rapita - Giambattista Lalli 1572-1637 ^ Eneida travestita 1634: rifacimento dei poemi antichi * Lalli traveste Virgilio in questo sente impossibili renderlo in lingua seria con tutta la sua dignità * il travestimento consiste nell'abbasare il tono dell'orginale latino con una specie di comento amplificante, come nell'esempio: 'Fra gli altri gli occhi avea sì rossi che parean foderati di presciutti' ^ La Moschiede ovvero Domiziano il moschicida 1624 - in 5 canti - opera allegorica 'Per Dominziano moschicida l'autore intende uomo superbo e altiero; per le mosche i diversi vizi' - trama: sfrutta i motivo della guerra tra animali - versi di diversi poeti (Tasso) sono molto spesso riportati alla lettera o appena adattati 15. LETTERATURA BURLESCA E SATIRICA GIULIO CESARE CROCE 1550 – 1609 * contrario alle regole e alla pedanteria * rivendicava la libertà espressiva * vena burlesa * lingua popolaresco e dialetto * rappresentazione concreta ed antiaccademica della realtà * diversivicazione della lingua e secondo del personaggio: il dialetto rustico per la rappresentazione di un contadino, il dialetto italianizaato per i cittadini, i non toscano non parlano il tosacno ma il proprio dialetto * intento moraleggiante OPERE Le sottilissime astuzie di Bertoldo 1606 - in prosa, semi- letteraria, narra le vicende del deforma e saggio contadino alle prese con il re Alboino, il quale si diverte a colloquiare con per la sagacia delle sue risposte Le piacevoli e ridicolose semplicità di Bartoldino 1608 - nuovi personaggi, Marcolfa, moglie di B, che ne eredita l'inteligenza e lo scioco Bertoldino, mediante il quale Croce realizza la tradizione satira del villano. - dailoghi La cantina fallita; commedie Il Jandrone LETTERATURA SATIRICA A FIRENZA * sulla linea barnesco. Scrivono: Pier Salvietti, Giovan Bttista Ricciardi, Jacopo Soldani, Lodovico Adimari, Alessandro Marchetti. * Michelangelo Buonarotti il Giovane 1568-1646 : autore di 2 commedie LETTERATURA SATIRICA A ROMA *un gruppo di intellettuali agiva in difesa del classicismo attacando il costume contemporaneo con parodie e scherzate antimarinistiche * i poeti come Francesco Melosio, Antonio Abati, Ludovico Leporeo, Bartolomeo Nappini, ma soprattutto : Salvator Rosa 1615-1673 - autore di 7 satire - alcune di esse (p.es la guerra, l'Invidio, La Babiolonia) colpiscono i vizi dell'uomo - le altre ( La musica, La poesia, la pittura) decrivono le condizioni di esercitare le sigole arti - polemica artistica + analisi violenta e spregiudicata della società contemporanea - critica politica+ smascheramento del mito della cavalleria, della costa e del valore militare 16. PROSA SCIENTIFICA GALILEO GALILEI 1564- 1642 * nacque a Pisa * studiò logica, ma anche musica, disegno e prospettiva nel convento di S. Maria in Vallaombrosa, Firenze * a Pisa frequentò corsi di medicina * studi letterari assai approfonditi * 1589 ottiene la catedra di matematica a Pisa. Poi a Padova 1592 * a padova studi intesi e soprattutto ricerche sperimentali sul moto Il frutto delle ricerche sperimentali di G è un cambiamento notevole del mondo di trattare la scienza alle conclusioni intuitive veniva sostituita l'abitudine al raggionamento scientifico e dell'immediata osservazione A quegli anni risaliva anche l'adesione di G alle idee copernicane, ma non si trattava tanto dell'accettazione di un'ipotesi astronomico, quanro della dimostrazione di una effettiva verità. Ciò era possibile da sue invenzioni - cannochiale e il telescopo - strumenti grazie ai quali l'osservazione scientifica del cielo --- di importanti scoperte ( struttura della luna, luce lunare come riflesso di quella solare) - resero possibilite la prova sperimentale non della possiblità della realtà del sistema copernicano Lo studioso potè in questo modo stabilire il suo programma rivoluzionario, quello di sostituire totalmente una cultura ad un'altra: la verità copernicana all'errore tolemaico – sristotelico (geo/uomo centrico) Questo suo intento gli volse tuttavia le accuse dell'eresia da parte del Sant' Uffizio a partire del 1612 1616: la teoria copernicana condannata, Galileo indotto a taccere, promise di obbedire. Nel tentativo di migliorare la propria situazione scrisse il Saggiatore, in forma di lettere, indrizzandola al papa (nuovo) Urbano. Il 22 giugno 1633 venne pronunciata la condanna di Galilei del tribunale Sant'Ufizio, seguita dalla abiura del grande scienzato. OPERE MAGGIORI Dialogo sopra i due massimi sistemi del mondo tolemaico e copernicano 1632 – Massimi sistemi 3 protagonisti del dialogo: Simplicio (rappresentante della dottrina tradizionale e dogmantica), Filippo Salvati e Franceso safredo – rappresentado la nuova società borgese - l'autore si rivolge ad un pubblico aperto, indipendente e interessao a un avvenire concreto - la scelta del volgare – prova che l'opera non voleva persuadere i 'professori' ma il pubblico dei nuovi ceti intellettuali - libro di critica - opera polemica, di battaglia, pedagogica e filosofica - si tratta di condurre poco a poco il lettore a lasciarsi persuadere e convincere, a comprendere la dimostrazione e ad accettare la prova - lo scopo è anche quello di distruggere i vecchi pregiudizi e le anitudini metali - tradizioni = adozione di una nuova attitudine di ragionamento Discorsi e dimostrazioni matematiche intorno a due nuove scienze attinenti alla meccanica ed ai movimenti locali 1638 – Nuove scienze - dialoghi in 4 giornate con 3 interlocutori precedenti - Galileo li considerò il proprio capolavoro scientifico - oggetto di polemica è la fiscia aristotelica cui Galileo contrappone la nuova fisica con universo senza centro e presso ---- infinito, percorso da infinite direzzioni = teoria dell' interrelazionalita degli esseri e dei rapporti fenomenici CONCLUSIONI - dà avvio alla prosa scientifica - da il colpo decisivo al sapere accademico con l'uso dell' italiano invece dal latino - nella sua prosa alterna abilmente il rigore razionale della dimostrazione agli artifici retorici della persuazione - crea un ricco e durevole lessico scientifico, che all'epoca non esisteva ancora nel volgare - crea uno stile personalissimo, fedele alla tradizione classica e razionalistica = antibarocco LA SCUOLA GALILEIANA E LA PROSA SCIENTIFICA ACCADEMIE SCIENTIFICHE - accademia dei Lincei a Roma del Cimento a Firenze della Crusca a Firenze (vocabolario degli accademici della Crusca, 1612 il I lessico di una lingua moderna, in cui le voci erano appoggiate su una vasta schedatura di citazioni) degli Investiganti a Napoli SIGNIFICATO DELLE ACCADEMIE - Il formarsi di questa 'reppublica degli scienziati' contribuì alla difusione del nuovo metodo scientifico e alla crescità del sapere intensivo fondato sull'oggetto particolare per poi risalire a leggi e norme più generali - Il discorso scientifico nuovo non aveva più roni oracolari, prendeva la forma di conversazione, corrispondenza, dialogo, tese a discutere prima che affermare, ad attirare e convincere piuttosto che a dimostrare LINGUA DELLA SCIENZA - il tono linguistico usato era quello medio (sempre in volgare) come in un dialogo o una epistola, che del resto divenne una delle forme preferite per il discorso scientifico setecentesco - in ogni caso si partiva sempre dal dato condreto, dal reale, dal preciso