Scarica Appunti Diritto Ecclesiastico e più Appunti in PDF di Diritto Ecclesiastico solo su Docsity! Diritto Ecclesiastico 8/10 Nozioni preliminari -Finalità e utilità: comprendere le infinite relazioni tra religione e diritto. Serve ad affrontare i problemi che il pluralismo pone al diritto, al fine di garantire libertà ed eguaglianza formali e sostanziali. Lo studio deve affrontarsi da un'ottica storica e pluriconfessionale. -Inoltre questi studi possono rivelarsi utili per scopi professionali (le più grandi organizzazioni sono quelle religiose) -Chiese: strutture in cui si invera il fenomeno religioso. Le funzioni della chiesa possono essere anche funzioni di stato, come per lo stato Vaticano. Le chiese ortodosse sono sempre state sottomesse al potere dello stato (ciò è dovuto al matrimonio di interessi fra stato e chiesa) -Il pluralismo religioso porta al rischio di fondamentalismo e terrorismo e nonostante siano proibiti censimenti religiosi in Italia fino a poco più di un decennio fa erano presenti circa: 30-35 mila ebrei; <40 mila valdesi; <10000 ortodossi tradizionali. -Nell'ultimo decennio il pluralismo si è moltiplicato per mezzo dell'immigrazione sia per gli ortodossi romeni (+ di 800 mila) sia per tutti gli altri ortodossi dell'est, sia per i musulmani (tendenti al milione di persone) che per gli induisti (poche decine di migliaia). I Buddhisti italiani sono <90 mila circa. -La storia è sempre agganciata alla realtà Storia -Il cristianesimo muta i rapporti stato-chiesa in quanto infrange il concetto di religione civile ponendo le basi del futuro dualismo stato-chiesa. Il paganesimo infatti era la religione dell'impero, era civile, priva di gerarchia ecclesiastica e il patrimonio dei culti era pubblico. -Sin dall'inizio la chiesa, che nasce come struttura incarnata nel mondo, amministra beni patrimoniali derivanti quasi tutti dalle donazioni. Le finalità prime del patrimonio ecclesiastico dovrebbero essere: religiose, caritative, sanitarie, assistenziali, di istruzione. -Il cristianesimo crea una propria struttura di governo autonoma rispetto a quella statale creando strutture alternative allo stato. Nasce la figura del vescovo che rappresenta una comunità diversa da quella statale e con esso si presenta il dualismo vescovo-governatore in cui l'uno cerca di dominare l'altro. -Questa autonomia dallo stato fu una novità in quanto lo stato nel tempo pagano non era abituato ad avere comunità separate. -I cristiani erano diversi perché rifiutavano il paganesimo e questa diversità sarà causa di persecuzioni, terminate solo nel 313 con l'editto di Costantino con il quale il cristianesimo venne classificato come "religio licita" concludendo il conflitto religioso tra cristiani e pagani. -Tra l'editto di Costantino e l'editto di Teodosio (380) il cristianesimo acquisisce sempre più importanza fino a diventare religione di stato con l'ultimo editto. In questo lasso di tempo la mentalità romana equiparò il cristianesimo alla condizione del paganesimo -Ad esempio il clero cristiano fu sottoposto alle stesse esenzioni fiscali previste per il clero pagano in quanto si considerava che questi non producessero lavoro economico. -Alla chiesa viene inoltre concessa "l'episcopalis audentia": nelle controversie tra preti a decidere era il vescovo, così come si prevedeva l'autogoverno per i "Flamines". Da qui deriverà il privilegio del foro ecclesiastico ove i preti giudicano le controversie tra loro e tra ecclesiastici e laici compromettendo imparzialità ed equità del giudizio. -Costantino concede alla chiesa in quanto tale il diritto di essere legataria ed erede equiparando quindi la personalità giuridica della chiesa a quella dei privati e a quella del culto pagano. L'accumulazione proprietaria caratterizza la vita delle chiese con possibili deviazioni patologiche che possono derivare da adesioni assolutistiche e incondizionate alla fede. -Sant'Elena, mamma di Costantino, fece costruire con i soldi pubblici i luoghi di culto religioso dato che la chiesa risponde ai bisogni della maggioranza della popolazione: lo stato deve partecipare economicamente alla risposta di questi bisogni sociali. -Autonomia dallo stato non significa che non vi siano relazioni tra questo e la chiesa, anche perché con "l'episcopalis audentia" le decisioni del vescovo hanno valore civile. -Dal 313 il cristianesimo è attratto nell'orizzonte giuridico statale e già nel 325 si svolge il concilio di Nicea (da questa data in poi si è cristiani solo con l'adesione sostanziale al Credo e alle verità di fede). -Concilio: massimo organo giurisdizionale della chiesa, nel senso che esso può definire qualsiasi verità di fede, approvare qualsiasi decreto giuridico e disciplinare e approvare qualsiasi provvedimento valido per la chiesa universale. -E' composto da tutti i vescovi cristiani, i quali hanno tutti lo stesso diritto di andare al concilio, ma nessuno può esserne escluso. Il concilio si riunisce per risolvere importanti questioni di fede da risolvere (ciò avviene spesso nel primo millennio). La sacralità della decisione fa si che una volta presa una decisione non si possa più tornare indietro -I vescovi sono i successori degli apostoli (successione apostolica) e di solito nel concilio votano a maggioranza anche se si mira sempre ad una soluzione unanime. Il decreto da votare gira fra i padri conciliari che possono esprimere i loro pareri ("placet", "non placet", "placet iuxta modum") in modo che tutti possano essere accontentati. -Infatti la chiesa non deve essere meramente democratica, ma deve mirare a mettere tutti d'accordo e così il decreto si modificava secondo gli accorgimenti proposti con gli "iuxta modum" (che di fatto erano proposte di modifica), qualora possano essere realizzati. -Il concilio si rese necessario anche perché le idee di Ario, il quale metteva in discussione la divinità di Gesù parificandolo ai profeti e attribuendogli la medesima dignità, si erano ampiamente diffuse tra i vescovi, detti eretici in quanto mettevano in discussione una o più verità di fede. -La dottrina ariana metteva a rischio il cristianesimo perché di fatto Gesù avrebbe potuto essere smentito poteri dei papi si accrescono lentamente e possono, al momento, essere esercitati solo in occidente. -Lo “pseudo decreto Gelasiano” era un falso in cui si affermava che la superiorità della chiesa di Roma non derivava da decisioni conciliari, ma dalla parola di Gesù contenuta nel Vangelo. La sede di Roma è la sede di Pietro, ed essa non ha mai sbagliato (concetto di infallibilità riguardo la fede). Roma è dunque superiore al concilio dato che non fu questo a dargli il potere, ma dio. -Col primato pontificio ad ogni vescovo di Roma vengono attribuiti i poteri di Pietro in quanto ogni Papa è suo erede a livello giuridico. Proprio per questo la giuridicizzazione si è rivelata utile. -Nel 460 Leone I Magno afferma la Plenitudo potestatis di Roma. Si giunge così alla pienezza della potestà di Roma sulla chiesa. Gli apostoli avevano uguali dignità ma diverse potestà dato che il potere di governare la chiesa fu affidato a Pietro. Da ciò deriva che il successore di Pietro abbia una potestà giuridica maggiore, autonoma, personale e diretta. -Per mezzo della successione personale istituzionale, quindi, ogni potere di Pietro passa ai suoi successori creando anche le basi di una potestà gerarchica dei papi sugli altri patriarchi. Tale atteggiamento del papa fu tenuto in scarsa considerazione fino allo scisma del 1054. -La giuridicizzazione del cristianesimo portò inoltre papa Gelasio ad affermare l'ingiudicabilità della sede di Roma. Secondo Gelasio infatti due sono i poteri che governano il mondo: la sacra autorità del pontefice e la potestà imperiale. Ormai il primato pontificio è presupposto e il papa vuole ergersi come pari dell'imperatore in quanto capo della chiesa: entrambi reggono il mondo in posizione di parità. -Il potere papale viene costruito lentamente e tale potere esce dai confini della chiesa catapultandosi nel mondo. Il papa prova anche a superare l'imperatore affermando la maggiore gravità dell'ufficio dei sacerdoti in quanto essi dovranno poi rendere conto a dio anche per le azioni dei re. Su questa frase si costruì per secoli il rapporto chiesa-impero. -In oriente intanto a Bisanzio si avvertiva che il centro della chiesa era il centro dell'impero e nel concilio di Calcedonia il patriarca di Costantinopoli (nel 458) fece approvare un canone in cui Costantinopoli, definita la “nuova Roma”, assume gli stessi poteri e privilegi che erano riconosciuti al vescovo di Roma in quanto l'imperatore si trovava a Roma (senza alcun riferimento, quindi, alla successione da Pietro). -Dato che ormai l'imperatore si trovava a Costantinopoli era necessario che il suo patriarca avesse gli stessi privilegi del papa. Ovviamente la chiesa di Roma non ha mai riconosciuto tale canone. -Da ciò si evince che in Oriente l'importanza del papa deriva esclusivamente dalle vicende politiche e dalla vicinanza dell'imperatore (senza alcun riferimento ecclesiale). In Occidente invece la posizione del papa viene rafforzata non politicamente, ma ecclesialmente (eredità petrina). -Roma fonda quindi il suo primato sulla sua natura ecclesiologica e quindi, data tale natura, il suo potere sarà sempre presente ed eterno e non transeunte come il potere politico. Inoltre Roma contesterà il patriarca di Costantinopoli quando questo cercherà di definirsi patriarca ecumenico (ecumenici sono solo i patriarchi le cui chiese sono state fondate da un apostolo) 15/10 -Il primato pontificio del papa riguarda ancora solo la sua primazia giuridica nella chiesa e non al di fuori di essa dato che ancora manca al papa un potere politico che legittimi la sua posizione. -Così nel natale dell' 800 Leone III incoronando Carlo Magno decreta la nascita del Sacro Romano Impero andando così a sottrarre i poteri in occidente all'imperatore d'oriente creando un altro impero con gli stessi poteri di quello bizantino. Ci saranno quindi due imperi e due imperatori. -Questo processo è la “traslatio imperii” da oriente ad occidente. L'imperatore d'oriente rimane tale e l'imperatore del SRI estende il suo potere sulle terre dove i papi esercitavano la loro giurisdizione e inviavano anche i missionari per convertire i selvaggi, fino a dove cominciava la giurisdizione dell'impero bizantino, il quale si occupava della conversione in oriente. -Costantinopoli infatti converte la Russia (prima si convertiva il re che poi imponeva la sua religione al popolo). Il monoteismo dava unità e così il principe di Kiev nominò una commissione governativa avente lo scopo di scegliere la miglior confessione alla quale convertirsi fra ebraismo, islamismo, cristianesimo occidentale e cristianesimo orientale. -La commissione optò per il cristianesimo bizantino soprattutto per la liturgia nella quale sembra che l'uomo possa ascendere al cielo. Convertitosi il principe di Kiev si convertì l'intera Russia. -Con la “traslatio” i rapporti di Roma con Bisanzio sono esclusivamente ecclesiali, mentre fa capo politicamente all'impero di Carlo, il quale rimane però in Gallia decidendo di non voler dominare la Chiesa come faceva l'imperatore d'oriente. -Carlo chiede infatti che la chiesa preghi dio per lui che si occupa di difendere ed espandere il cristianesimo tra pagani (presenti ovunque tra i non convertiti) e infedeli (i musulmani che già infestavano il mediterraneo). -Il mezzo di conversione principale usato da Carlo era la guerra, come nel caso in cui i Sassoni furono costretti a convertirsi (e non tornare al paganesimo) per mezzo di alcune clausole di armistizio. Il cristianesimo pone i semi della civiltà tra i convertiti iniziando a formare l' Europa. -Il sistema di rapporti fra SRI e chiesa è solo formalmente cesaropapista: Carlo con i capitularia stabilisce i dettami e le regole della chiesa, (ad esempio i preti non dovevano convivere con più di una donna, l'obiettivo per il quale Carlo stabilisce regole comportamentali per i preti è la minima civilizzazione. Infatti le regole per i preti inizialmente non erano molto restrittive come adesso. -Carlo è legislatore anche per la chiesa e Lotario con un “constitutum” afferma che avrebbe inviato 2 messi imperiali a Roma con poteri di controllo, per riferire all'imperatore sulle controversie e per chiedere ad esso l'approvazione sull'elezione papale: tale compito è quindi sottratto all'esarca di Ravenna. -Ottone col “privilegium ottonis” riafferma che il papa diviene operativo solo con il “placet” imperiale. Papa e chiesa sono dunque inglobati nella struttura imperiale e i vescovi divengono funzionari civili. I vescovi-conti difendevano le città anche militarmente ed avevano inoltre funzioni civili, politiche e militari. Molti di loro appartenevano a famiglie importanti (i vescovi erano quasi dei governatori) -I monasteri erano i centri economici e commerciali che facevano sviluppare le nuove città per mezzo della loro attività economica e civilizzatrice. I capi di un monastero erano importanti economicamente e politicamente e la loro nomina passava per la politica o di diritto (se lo prevedeva una legge) o di fatto (comunque data la loro importanza politica). La chiesa era parte della struttura feudale. -Il cesaropapismo in occidente è la dipendenza organica della chiesa dai poteri feudali. La dipendenza non è personale del papa, come in oriente per il patriarca di Costantinopoli, ma è la subalternità quotidiana della chiesa al potere politico. Tale subalternità non è accettata da tutti, e fa fermentare nella chiesa un movimento di riforma e autonomia che chiede al papa di fare il papa. -La chiesa era feudalizzata e spesso il papa era corrotto e moralmente deprecabile (dall'800 al 1000), la sua elezione era una lotta di fazione, ci si faceva la guerra per accedere alla cattedra di Pietro, i papi venivano uccisi o si dimettevano spesso (ad esempio Giovanni VIII fu avvelenato e siccome il veleno non era sufficiente ad ucciderlo fu finito a colpi di martello) -La situazione era insostenibile e il movimento di riforma per i costumi della chiesa porterà alla riforma gregoriana con Gregorio VII che pone le basi della chiesa così come la conosciamo oggi. -Il primato pontificio ha ormai perso di credibilità e si dice che la riforma abbia avuto inizio dal convento di Cluny, il primo a porre le esigenze di riforma della chiesa modificando la regola benedettina “ora et labora” specializzandosi nella preghiera e nella liturgia. Solo “ora” quindi e non più “labora”. -I cluniacensi proponevano alle famiglie più importanti di pregare per le anime dei loro defunti in purgatorio per velocizzarne l'ascesa. A tal fine concludevano contratti monetari e territoriali creando quindi un modo diverso di essere dei benedettini esaltando la preghiera e divenendo il centro della chiesa. -Quando i contratti divennero troppi l'unico modo che trovarono per “rispettarli” tutti fu istituire una festa nella quale si pregavano indistintamente tutti i defunti (2 novembre) e non solo quelli di chi aveva pagato per tale privilegio. La chiesa approva tale festa nata dal furbo escamotage che permetteva di violare i troppi contratti conclusi senza però violarli apertamente. -La decadenza morale del papa è sotto gli occhi anche dell'imperatore ma ci sono dei fatti che fanno nascere il potere temporale dei papi, che si appoggiavano ai franchi per farsi difendere dai barbari. -Nel 794 la “promissio carisiaca” vede la promessa di donazione al papa dei territori che sarebbero stati sottratti ai barbari, sui quali avrebbe potuto governare sovrano e in tranquillità dagli attacchi nemici. Quindi il potere temporale dei papi nasce come fatto positivo per difendere la civilizzazione dall'imbarbarimento, anche se poi avrà un'evoluzione patologica nei secoli. -Il secondo e più famoso avvenimento è la “donazione di Costantino”, un clamoroso falso storico ideato per legittimare il potere temporale. Su questo falso si è legittimato il potere temporale. -I falsi non erano infrequenti (di solito i concetti erano veri ma erano attribuiti ad un autore diverso per legittimarli), ad esempio molte lettere attribuite a San Paolo sono false, ma solo nella forma perché scritte dai suoi discepoli, ma non nei concetti che erano quelli dell'Apostolo. -In oriente la situazione era critica dato che la pressione islamica aveva sottratto molti territori all'impero giungendo addirittura fino alla Spagna e sottraendo tutta la parte dell'Africa a Costantinopoli che quindi si espande a Nord e ad Est. Nonostante questi problemi crescenti dovuti all'inarrestabile avanzata islamica si continua a guardare con preoccupazione a Roma. -Nel frattempo l'impero Carolingio era diventato potente e dopo il 1000 il papa inizia ad avanzare pretese sul patriarcato di Bisanzio causando il distacco tra i due potenti vescovi fino a che nel 1054 avvenne il primo grande scisma della storia cristiana. -Scisma non significa eresia, ma è una separazione giuridica in cui una chiesa diviene autonoma rispetto tutti insieme lontani, tranne alcuni che avrebbero dovuto fare i commercialisti per suo conto. -Contro gli ebrei vengono rovesciate le loro stesse dottrine (nasce il concetto di razza ebraica), secondo l'antisemitismo si resta ebrei anche se convertiti. Tale dottrina trova la roccaforte in Germania dove si mirava a depurare il popolo tedesco da tutti gli elementi non nazionali: l'antisemitismo nasce dunque molto prima di Hitler (che ne porta alle estreme conseguenze i concetti). -Infatti l'antisemitismo si radica nella cultura europea già dall'800 in quasi tutte le terre cristiane (Francia, Germania, Russia) tranne che in Polonia dove gli ebrei convivono pacificamente con i cristiani. -L'espansione musulmana comincia nel VII secolo, subito dopo la morte di Maometto. E' la terza religione del libro e presenta due differenze con la bibbia: 1) il Corano è stato dettato a Maometto dall'arcangelo Gabriele ogni notte. Dato che il corano è la parola di Dio non può essere contraddetto e va osservato e applicato inflessibilmente senza spazi per un'interpretazione evolutiva (rigidità mentale). -2) Sul corano si fonda la società musulmana con regole religiose e allo stesso tempo giuridiche in quanto relative al diritto. La legge coranica (sharia) è una legge giuridica. -Inoltre l'Islam nasce fra le tribù del deserto dove non esistevano né uno stato, né la legge. Il corano crea entrambe, mentre il cristianesimo non aveva potuto in quanto il diritto e lo stato Romano erano già radicati ed anzi è il cristianesimo ad essere giuridicizzato dal diritto. Mentre nell'Islam è il corano a creare una legge che però è rigida e immodificabile in quanto parola divina. -Apparentemente l'Islam è simile alle altre 2 religioni del libro (il monoteismo unifica i popoli), inoltre porta alla nascita dello stato islamico: non c'è differenza tra capo di stato e capo religioso. Il capo di stato applica il corano e non nasce mai il dualismo tipico del cristianesimo. L'Islam è unionista in senso stretto -I musulmani sottraggono molte terre ai cristiani, l'espansione politica corrisponde a quella religiosa (il conquistatore impone la sua religione), ma Maometto distingueva i pagani (che dovevano convertirsi o perire) dai cristiani e dagli ebrei (che pregavano lo stesso dio dell'Islam che però è la terza e più completa delle rivelazioni) che ricevono un trattamento migliore. -Infatti essi potevano continuare a vivere ma solo nella loro comunità, ai loro capi religiosi vengono riconosciuti poteri, ma solo sulla propria comunità di fedeli. Esistono solo in condizione di subalternità (dhimmi), non possono contraddire la sharia e devono pagare un contributo per mantenere la tolleranza religiosa. Le loro professioni di fede non devono offuscare l'islam (devono quasi vivere nascosti). -La resistenza bizantina era spesso debole e i musulmani firmavano subito patti con i capi religiosi che vedevano lasciate intatte le libertà e i poteri nella sfera religiosa. Inizialmente viene solo sostituito il capo militare e spesso erano ben accolti in quanto emancipavano i patriarchi dall'egemonia del patriarca di Bisanzio e, di fatto, almeno inizialmente, si vedevano liberati. -Subito dopo però si creava la situazione di subalternità e così in molti si convertivano alla nuova religione in massa per non pagare il tributo ed essere ammessi in condizione di parità. Alcuni resistettero alla conversione, come i Copti in Egitto. La tolleranza viene meno con gli apostati che sono condannati a morte in quanto era ancor più grave abbracciare la vera fede e poi abbandonarla che non abbracciarla. 22/10 -Dal 1054 la storia delle due chiese cristiane sarà dissimile, ma solo dal punto di vista politico. La chiesa di Roma è autonoma e il Papa controlla la situazione. I concili ecumenici si svolgeranno a Roma in quanto le chiese d'oriente non riconoscono più giuridicamente la chiesa di Roma e quindi non vi prendono parte. Ma la chiesa di Roma vive anche un profonda crisi e necessita di una riforma interna. -La riforma gregoriana comincia con Niccolò II, ma sarà Gregorio VII a realizzarne i 3 punti fondamentali: 1)rafforzamento strutturale della chiesa con la lotta contro le investiture imperiali (si libera dalla sottomissione all'impero); 2)Riforma morale con l'introduzione di una legge generale per ogni chierico sul celibato ecclesiastico; 3) Esaltazione dell'autonomia del papato e della sua posizione. -Il papa afferma la sua supremazia sull'imperatore e il primato pontificio esce dalla chiesa per entrare in rapporto con l'impero. Ciò comincia con 2 decreti di Niccolò II (1057-1059) che emancipano il papato dal potere formale dell'imperatore e fanno nascere l'embrione del conclave (“cum clavis”) con cui si eleggerà il papa nei secoli, infatti l'elezione era divenuta imbarazzante. -Alcuni infatti diventavano papi per mezzo della simonia (compravendita di uffici ecclesiastici), altri per volontà popolare e/o militare (senza elezione canonica e benedizione del clero). Da Niccolò II in poi chi sarà eletto in questi modi sarà considerato apostata e andrà scacciato. -Il clero si riappropria del diritto di eleggere il papa, di regola eletto a Roma, o se è troppo pericoloso riunirsi a Roma i cardinali-vescovi si riuniranno in un luogo più sicuro per eleggere chi sembri il più degno. Devono farlo isolati, liberi e senza condizionamenti esterni. L'imperatore andrà solo informato dell'avvenuta elezione e il suo placet non sarà più necessario a tal fine. -Termina così il cesaropapismo attenuato d'occidente, e, nonostante questi 2 decreti, le pressioni non svaniranno mai, ma almeno l'elezione diviene affare della chiesa e il conclave si perfezionerà e sarà davvero un luogo chiuso a chiave dal quale i vescovi possono uscire solo ad elezione avvenuta. Nasce così il collegio cardinalizio che deve eleggere il papa (sistema di cooptazione). -Il sistema elettivo non è infatti democratico o politico (e non potrebbe esserlo), ma le decisioni spettano ai cardinali-vescovi come collegio di pochi all'interno della chiesa: queste sono le basi del papato moderno. -I vescovi divennero importanti acquisendo anche poteri civili e per questo erano spesso eletti dall'imperatore (soprattutto in Germania) dato che il papa non esercitava il suo potere di elezione. La lotta per le investiture fu proprio il tentativo del papa di riappropriarsi di questo potere. -Il vescovo veniva immesso nel possesso dei beni oltre che essere consacrato spiritualmente. Dato il loro potere temporale era ovvio che si tentasse di far eleggere un vescovo preferito dal potere politico. Ciò era pericoloso nei tempi di crisi, perché spesso un vescovo scelto dall'imperatore avrebbe parteggiato per questo e non per il papa. Mentre il papa aveva bisogno di circondarsi di uomini di chiesa a lui fedeli. -Il patriarca bizantino non avrebbe mai potuto sottomettere l'imperatore come fece il papa a Canossa. Da quel momento sarà il papa ad eleggere i vescovi, che potranno al massimo essere presentati e suggeriti dall'imperatore. L'elezione temporale dell'imperatore si sottomette a quella episcopale del papa. -Oltre a poter eleggere i vescovi il papa può scomunicarli e scomunicare anche gli imperatori (c'era paura dell'inferno). Lo scomunicato diveniva “vitandus” (da evitare) e nel caso fosse un imperatore costui perdeva il suo impero. La lotta termina col concordato di Worms (1122) dove si distinsero i due momenti dell'elezione (papale e temporale). Il papa ottenne così il suo esercito di vescovi e di chierici fedeli. -L'autorità politica immette il vescovo nel possesso dei beni, ma la sua consacrazione è solo competenza del papa. Questa vittoria sostanziale del papa lo porta ad avere sempre l'ultima parola rispetto alle autorità esterne riguardo l'elezione vescovile. -Questione morale del celibato: riguarda i chierici e il loro divieto di contrarre matrimoni per mezzo di una legge ecclesiastica di portata generale che per la prima volta vieta il matrimonio ai chierici della chiesa di Roma. Tale legge non riguarda chi personalmente sceglie di prendere i voti di povertà, castità e obbedienza ed entra in un ordine religioso (la castità è una scelta determinata con l'assunzione del voto). -Già prima si preferivano chierici celibi, ma adesso il precetto diviene legge (in Oriente resta la possibilità di sposarsi non potendo però divenire vescovo o patriarca: cariche riservate a celibi e monaci dunque). Dato che tale legge non è nelle sacre scritture la chiesa può dispensare dall'obbligo di seguirla (come ha fatto per i Maronidi e i chierici anglicani che possono mantenere le loro famiglie pur divenendo cattolici). -Il celibato è sempre stato preferito oltre che per il suo elemento ascetico-morale anche per il discorso materiale che deriverebbe dal discorso delle eredità qualora il chierico si creasse una famiglia facendo uscire i beni della chiesa dalla proprietà della stessa almeno per l'eredità legittima (rischio di frammentazione del patrimonio ecclesiastico). -Dato che tale legge si può modificare oggi il diverbio al riguardo è accesissimo (Cardia è per la riforma). -Il terzo motivo è il più importante: il papa solo con il celibato può davvero crearsi un esercito di chierici a cui ricorrere in ogni momento dato che un prete con famiglia non può non dare precedenza ad essa, essendo assorbito anche mentalmente più dalla cura della sua famiglia che da quella dei fedeli. -La famiglia costruirebbe infatti gerarchie di interessi e distrarrebbe il clero dai suoi impegni ecclesiali rendendolo magari meno obbediente. In questo modo il chierico vive solo per la chiesa e per la fede. Proprio grazie al celibato la chiesa resiste perché il clero era fedele alla chiesa, mentre un prete sposato ha anche altre fedeltà, affetti e confidenze. -Eliminando il celibato il volto della chiesa potrebbe cambiare per sempre, e i chierici perderebbero forse la loro dedizione totale alla chiesa (ma gli scandali sono troppi per non auspicare dei cambiamenti). 23/10 -Gregorio VII scrive i “dictatus papae” : un registro (non ufficiale e non trascritto in una bolla) dove sono indicati i poteri del papa. Pur non essendo ufficiali sono divenuti un punto di riferimento dei poteri del papato che viene esaltato in questa serie di numeri che porta alla dialettica tra stato e chiesa ponendo le basi per la laicità in reazione alla superbia papale. -Riformulano il primato pontificio e porteranno alla teocrazia, ovvero la predominanza del papa sull'impero. Il primo numero afferma che la chiesa di Roma è stata fondata solo dal signore. Si parla solo della chiesa di Roma ormai e la si eleva sopra le altre. Il secondo numero afferma che solo il papa è universale (tutti gli altri sono particolari). Sarà il potere del papa a fondare l'Europa moderna. -Infatti il terzo punto afferma che solo esso può deporre o assolvere vescovi, stabilire nuove leggi (diviene supremo legislatore), fondare nuove diocesi, accorparle, dividerne una o trasformare canoniche in abbazie (potere esecutivo e amministrativo assoluti). Va ricordato che i vescovi formano sedi autonome prestigiose a livello sociale e civile. Si esce dal primato pontificio e si gettano le basi della Teocrazia. imbrogli). Per ovviare a questa situazione verrà poi istituita molto più in là, per legge, la necessità di un notaio che registrasse le ultime volontà. Altra grande forma di arricchimento furono i patronati. -Il patronato servì per creare i tesori di arte ed architettura che ammiriamo oggi. Alessandro III disse che chi voleva realizzare opere per la chiesa ne era incoraggiato, ma tale opera, una volta ultimata, sarebbe divenuta proprietà della chiesa, la quale però prometteva al patrono vari diritti. -Il patrono aveva diritto a vedere il proprio nome ostentato nell'opera (diritto alla visibilità), acquisiva il diritto di farsi seppellire all'interno della chiesa finanziata e di presentare il nome di colui che avrebbe potuto essere il capo dell'eventuale chiesa, abbazia o cattedrale che fosse stata fatta costruire. -Qualora il patrono e i suoi eredi cadessero in disgrazia (magari per malattia, guerre o espropriazioni politiche) potevano farsi mantenere da quella chiesa e potevano quindi contare sull'assistenza di chi aveva ricevuto la donazione. Purtroppo in quel periodo vi furono anche cose negative come l'inquisizione. -L'inquisizione è infatti una macchia indelebile: la chiesa si era arrogata il potere di giudicare, per mezzo della tortura, l'eresia fino a poter decidere di ardere chi fosse giudicato colpevole (la combustione era comminata dai tribunali ecclesiastici, ma eseguita dal braccio secolare dei tribunali civili). -In passato la competenza di giudicare delle eresie era dei vescovi, gli eretici erano spesso dei diversi o magari persone che volevano distinguersi e alcuni intellettuali, ma anche eretici per scherzo. Il vescovo aveva potere e controllo sul suo territorio e poteva controllare meglio di chiunque altro la situazione avendo a volte anche l'atteggiamento del “pater familias”: la lotta alle eresie non era tragica inizialmente -Ma poi venne istituita l'Inquisizione: un tribunale speciale creato da Roma per perseguire gli eretici, sottraendo quindi tale competenza ai vescovi (che prima lavoravano meglio e più serenamente nel loro territorio e per il loro popolo). L'inquisizione inizia a vedere eretici ovunque. -Era costituita da minimo 3 persone ed era un tribunale itinerante (termina la visione domestica delle eresie gestite dal vescovo) che si recava in varie regioni chiedendo prima se vi fossero eretici e poi iniziando il processo contro i sospettati (non si tratta più di un giudice che si muove qualora vi sia la “notitia criminis”, ma di un giudice che indaga e ricerca egli stesso i crimini). -Risulta ovvio che un tale sistema favorisse la delazione e che in quel periodo data l'ignoranza era molto facile risultare eretici: non erano rari i casi di delazioni politiche o figlie di invidia e interessi economici. Il processo era terribile, senza avvocato e il delatore aveva eventualmente diritto a parte del patrimonio del condannato (si agevolava quindi tale sistema). Alcuni legati romani superarono il potere dei vescovi. -La chiesa diviene stato nello stato ed esaltata nel suo potere arriva a contraddire i principi evangelici che dovrebbe applicare arrivando a perseguitare anche i membri della chiesa e difendendo quei “cristiani” che combattevano e giustiziavano gli “eretici” anche con assoluzioni preventive (come per i crociati o per i boia incaricati della pubblica esecuzione dei non pentiti accusati di eresia). 29/10 -L'inquisizione era il tribunale speciale per le eresie. Nel 1215 c'è l'appello del concilio Lateranense IV sull'eresia albigese. Il concilio scomunica ogni eresia e condanna gli eretici, nessuno escluso. Gli eretici, descritti come diavoli, saranno poi abbandonati al braccio secolare. I chierici giudicati eretici e condannati dovranno essere prima degradati laici e solo dopo condannati. -Le autorità civili devono prestare pubblico giuramento di cacciare dalle loro terre tutti gli eretici condannati. I cristiani che stermineranno gli eretici (andando in crociata ad esempio) devono godere delle indulgenze e dei privilegi, come l'assoluzione preventiva dei loro peccati. -Arcivescovi e vescovi devono visitare la propria diocesi qualora vi siano notizie di eresie e il popolo è incoraggiato dai vescovi stessi alla delazione. Chi si armava contro eretici ed infedeli a favore della chiesa (sulla strada dell'apoteosi autocelebrativa ormai) era osannato ed autorizzato ad uccidere. L'immagine che ne deriva di dio è pessima in questo periodo, in quanto non pare assolutamente misericordioso. -A questa oscura pagina della chiesa si somma l'inquisizione spagnola operante in un territorio per metà moresco. La reconquista dura circa 2 secoli e nel 1400 i mori erano arretrati di molto e la monarchia aveva preso l'abitudine di stabilire la capitale nelle città che mano mano conquistavano e vi costruiva una reggia in modo da rendere più stabile la conquista e permettere la veloce cristianizzazione dei territori. -Nella reggia infatti vi erano i frati missionari che dovevano bonificare religiosamente la parte di paese conquistata (la conquista è quindi politica, militare e religiosa). Ad esempio in Polonia vi è un concetto di religione civile che può portare ad estremismi e violenze. La reconquista termina nel 1474 con la sconfitta dell'ultimo capo moresco. -Nella Spagna meridionale vi erano ancora musulmani ed ebrei, e per questo la reconquista sembrava incompleta. L'inquisizione può perseguire solo gli eretici (quindi solo i cristiani cattolici), e realizzerà l'unità confessionale del paese. Le autorità civili cominciarono dal 1492 a pubblicare gli editti di espulsione (il papa era Alessandro VI Borgia). -Gli editti statuivano che entro un termine temporale ebrei e musulmani avrebbero dovuto convertirsi o emigrare dalla Spagna. Il 70% dei musulmani emigrò (spesso in Africa), molti ebrei si diressero verso l'est europeo (ad esempio nella tollerante Polonia), e molti musulmani ed ebrei si fecero battezzare, ma si sentivano obbligati a convertirsi e infatti molti paesi si convertirono solo di fatto. -Infatti si convertivano con la riserva mentale di rimanere ebrei e musulmani continuando a seguire il proprio culto. Da ciò nacquero i moriscos (mori convertiti) e dei conversos (ebrei convertiti, detti anche marrani poiché tradivano la loro nuova fede). Con la conversione divenivano però soggetti alla giurisdizione dell'inquisizione spagnola che operò una pulizia etnico-religiosa di massa per un secolo. -La diffidenza verso i convertiti era forte e quindi si controllava da quanto tempo si fossero convertiti (ciò porta a rifiorire delazioni di interesse). L'obiettivo era realizzare la cattolicissima Spagna, le motivazioni erano più che altro politiche. -Fra gli inquisitori più violenti vi fu Torquemada e spesso i pontefici dovettero intervenire per chiedere che si cacciassero i veri eretici. Nel 1600 l'unità politica e religiosa della Spagna era compiuta, anche per via dei caratteri particolari dell'inquisizione spagnola rispetto a quella classica. -Nasce la teocrazia (il papa si pone tra cielo e terra), anche se la teocrazia perfetta non è mai esistita se non nell'islam (il cesaropapismo perfetto esiste solo in Inghilterra). Ciò perché il papa ha creato una gerarchia di poteri con l'impero, senza mai volersi fare imperatore. -Infatti non è il papa a destituire direttamente l'imperatore, ma scomunicandolo per le sue colpe spirituali lo dichiarava indegno (sciogliendo contestualmente il vincolo di fedeltà verso di lui dei sudditi) e come tale lo si poteva deporre con questa forma mediata (deposizione indiretta). Il papa può anche interdire l'imperatore (questi meccanismi reggono dal 1070 al 1301). -La teocrazia è la dimensione istituzionale che segna il conflitto tra papato e impero che, pur combattendosi, si riconoscono vicendevolmente e aumentano ognuno la propria autorità e identità. Il primo imperatore a mettere in guardia i sovrani nazionali dal potere immenso del papa (con cui si sarebbero prima o poi scontrati) fu lo scomunicatissimo Federico II. -Anche se è vero che il potere papale unifica l'Europa, dal suo conflitto con l'impero nascono gli stati nazionali. Il peccato grave è pubblico e deve essere verificato dal pontefice (da Gregorio VII in poi) che impone all'imperatore di obbedirgli come se fosse San Pietro e può anche scomunicarlo in caso di mancato pentimento (non ottiene il perdono). -L'imperatore in questi anni vivrà sempre con il rischio della condanna papale (anche per scelte politiche). Molte delle scomuniche di Federico furono per vicende politiche filtrate in un'ottica religiosa, come per non aver mantenuto la promessa di partire in crociata (se non giurava probabilmente non lo si poteva scomunicare). -Ma poi il motivo politico diviene preponderante: viene scomunicato perché, una volta in mare per la crociata torna indietro per una tempesta, e poi perché ottiene Gerusalemme senza combattere i Saraceni (che intimoriti dalla forza dell'esercito imperiale gli consegnano la città senza spargimenti di sangue). - Viene poi scomunicato perché cerca di acquisire la Sicilia negando i diritti della vedova del re defunto, infatti la chiesa ha il diritto-dovere di difendere le vedove (ma ovviamente di quelle povere si intende). -Il discorso religioso diviene strumentale per i fini politici e il furbo re svevo afferma che il papa (sempre vincitore contro l'impero) non si occupa più solo di vicende spirituali. Il papa vuole sempre il bene dell'Italia (Alessandro III era di Civitacastellana, ma salva l'Italia dal Barbarossa). -Fiorisce la cultura in ogni suo aspetto e non potrebbe non essere così in questo periodo d'oro rinascimentale. La figura del papa si trasfigura, la sua auctoritas diviene: summa, superlativa (il suo impero è sia celeste che terreno), l'autorità papale si estende a tutti e non più solo sulla chiesa, oscurando anche l'imperatore. -3 sono i papi famosi del periodo: Gregorio VII, Innocenzo III, Bonifacio VIII (quest'ultimo porta alla fine la teocrazia). Innocenzo affermava che il sacerdozio è regale e la sua autorità è più antica, nobile ed estesa di quella civile precedendo anche quella imperiale presso il popolo di dio. Pone il papa tra l'uomo e dio e fa raggiungere alla teocrazia il suo apice. -Il papa giudica tutti e non può essere giudicato da nessuno, con papa Innocenzo III vi è la massima glorificazione ed epopea del papato. Bonifacio VIII si chiamava Benedetto Caetani. 30/10 -La motivazione essenziale della teocrazia è nel diritto auto-attribuitosi dal papa di giudicare i peccati degli imperatori. Altri papi cercarono con scarso successo di dare motivazioni ulteriori ai dictatus papae. Ancora oggi la chiesa si autoattrbuisce il diritto di giudicare le leggi ingiuste come tali. -Gregorio IX afferma che fu Costantino ad operare la translatio imperii in favore dei papi col supporto di popolo e senato lasciando l'Italia al papa e trasferendosi in Grecia, dando inoltre al pontefice il diritto di -Infatti ha già firmato l'atto di dimissioni qualora si trovi in incapacità di intendere e volere. Oggi il papa è considerato infallibile in quanto assistito dallo spirito santo. Non esistono papi o patriarchi che si sono discostati dal credo (depositum fidei). Le teorie massimaliste vedono il concilio come organo qualitativamente superiore al papa. -Il concilio dunque poteva prendere decisioni di dottrina e giuridiche alle quali il papa era subordinato. Tali tendenze che vedono il concilio superiore al papa portano al concilio di Costanza (1414), che vide un voto particolare data la presenza di 3 papi: si votava a maggioranza e i voti erano dati per nazione e non per ogni singolo vescovo. -Ciò spinse i vescovi ad accordarsi, tale concilio regolare emanò due decreti regolari, ma mai attuati. (Il titolo di una bolla riprende le prime parole del testo della stessa). Il primo decreto afferma che il potere del concilio deriva da Cristo e chiunque è tenuto ad obbedire sulla fede, o sarà giudicato e punito (papa compreso quindi). La chiesa diviene una corporazione con a capo tutti successori degli apostoli. -Il secondo decreto stabilisce la periodicità con cui doveva convocarsi un concilio. Viene sottratto al papa il potere di convocare il concilio e di giudicarlo regolare. Si terrà ogni 5 poi 7 e infine 10 anni quando sarà a regime nei luoghi che il papà definirà, o in mancanza, quelli definiti dal concilio. -Se vi saranno 2 papi il concilio si riunirà entro un anno dallo scisma. Il concilio così diviene l'organo supremo giurisdizionale di tutta la chiesa universale. In tale situazione il papa è una sorta di primo ministro e il governo sarebbe stato una sorta di democrazia parlamentare insostenibile per la chiesa. -Infine si elegge Martino V, che firma i decreti del concilio con una riserva “in favor fidei”, ed Eugenio V li accetta facendo salvi i diritti della santa sede (il papa riprende quindi i poteri passati), e per questo i decreti suddetti rimarranno inapplicati. -Si chiude la vicenda del conciliarismo e la chiesa ufficiale riprende le sue posizioni antecedenti a Bonifacio VIII. Ma il papa non era più in grado di governare un Europa, cambiata durante il rinascimento soprattutto nella cultura, che non accettava più le sue imposizioni. -L'Europa era adulta e necessitava di altre strutture, e ciò fu sotto gli occhi di tutti dopo il pontificato di papa Borgia (pessimo nei costumi, ma papa intelligente): nel 1517 con l'esposizione delle sue tesi nella cattedrale di Wittenberg Lutero da il via ad un nuovo scisma, altra frattura insanabile del cristianesimo. -Lui pretende che si riconosca l'eresia e la sua opera inizialmente è religiosa e si rifà al concetto di salvezza per la fede e per le opere, riconoscendo che i suoi 15 anni da monaco agostiniano sono stati sprecati poiché la fede è sufficiente. Lutero aveva il terrore dell'inferno e una visione un po' più pessimistica -Per lui la salvezza è solo per la fede, e chi compie il male vuol dire che è predestinato all'inferno: cade la teoria della vita religiosa e si anticipa la predestinazione di Calvino. Cadono il purgatorio e l'intercessione dei santi: non serve perfezionarsi per andare in paradiso. Cade il celibato e si smembra la chiesa. -Tra uomo e dio resta un rapporto personale ed esclusivo che porta alla nascita di una nuova chiesa cristiana: lo scisma questa volta non è giuridico, ma religioso perché Lutero scarnifica la chiesa, mirando a distruggere la chiesa creata dall'uomo. L'elemento politico scatta solo quando Lutero dice ai re europei che il papa non è nessuno ed ha assunto poteri che non gli spettavano. -Le differenze culturali fanno si che i popoli latini rimangano cattolici, mentre i nordici divengano protestanti: l'Europa si frattura, Lutero svuota i cieli ed elimina ogni mediazione tra uomo e dio, lasciando solo quella che fu di Gesù (ritiene ogni aggiunta un arbitrio compiuto dalla chiesa). -Per lui un presepe sarebbe idolatria, ma nel cattolicesimo la mediazione avvicina l'uomo a dio, i voti di fede sono considerati blasfemi. Dio si allontana e si fa misterioso. Sparisce l'arte sacra facendo nascere la grande ritrattistica laica che sostituisce quella religiosa (che tra i cattolici resiste fino al primo 1600), la cultura si laicizza e i sovrani si liberano dalla soggezione al papa. -Nella chiesa luterana si svuotano i conventi, non esistono ordini religiosi, non esiste il prete, al suo posto c'è il pastore e tutti i sacramenti spariscono tranne il battesimo e la comunione. Le chiese si governano autonomamente e il personale religioso amministra solo le strutture e gli stati si appropriano dei beni ecclesiastici che erano il 30-40% del patrimonio nazionale. -Ciò porta allo sviluppo della borghesia, che si arricchisce, così come si arricchisce lo stato. Le tasse del papa ormai sono solo per i cattolici e viene uccisa l'universalità dato che la chiesa protestante si fonda sulla particolarità e Lutero crea un concistoro in cui la chiesa si lega allo stato dato che vi partecipano anche personalità laiche. La chiesa protestante è soggetta allo stato e non vi si oppone. -Anche Enrico VIII si fa la sua chiesa in Inghilterra (capo dello stato anche capo della chiesa). La riforma è uno strumento di emancipazione dell'Europa rispetto a papato e impero: l'Europa vuole liberarsi dalle imposizioni del papa in un periodo in cui scopre e conquista nuove terre. Gli stati uniti nascono infatti con l'arrivo dei perseguitati in Europa. -Lutero non fonda direttamente il pluralismo, e accusa la chiesa di essersi appropriata delle scritture e averle nascoste ai fedeli, rivaluta la Bibbia come lettura personale del fedele, che ha i mezzi per comprenderla (tutti devono leggerla e per questo la fa tradurre). Solo in questo era troppo ottimista. -Infatti per lui la scrittura si può interpretare senza mediazioni e la lettura fu di massa, il risultato fu che ognuno interpretò la Bibbia a modo suo. Lutero vuole che nasca una chiesa nuova, ma la libertà di interpretazione porta alla nascita di tantissime chiese protestanti (pluralismo religioso). Lutero non è pluralista ma è la causa del pluralismo (i cattolici sono più ottimisti dei protestanti). 5/11 -Conseguenze della rivoluzione religiosa di Lutero sia a livello dello stato che delle chiese. Si infrange l'unità della chiesa, il centro-nord Europa si separa. Lo scisma luterano diventa eresia, si incrinano dei dati fondamentali costituiti dopo Calcedonia. Essenzialmente dei sacramenti si salva solo il battesimo (elemento comune alle chiese di oggi), già per l'eucarestia ci sono differenze. -Infatti alcuni affermano che si possa fare in memoria dell'ultima cena, ma senza la presenza di Gesù nel pane e nel vino, viene meno la messa, il mistero eucaristico, viene meno la confessione (considerato un prodotto della chiesa), viene meno il matrimonio come sacramento (dato che il rapporto uomo donna è essenzialmente umano, il matrimonio civile è valido anche religiosamente). -Col venir meno del matrimonio religioso vengono meno anche i tribunali che giudicano della nullità dei matrimoni, viene meno il sacramento dell'ordine e la funzione dei pastori è il ministero della parola e spariscono i preti (viene meno il celibato per i pastori). Cambia la configurazione della chiesa e si considerano invenzioni la cresima e l'estrema unzione. -Si svuota anche il rapporto che la chiesa aveva stabilito con le popolazioni, viene meno il rapporto terreno tra chiesa e fedeli. Oggi circa il 5% dei protestanti va in chiesa, viene meno la religiosità popolare. -Scompaiono monasteri e conventi di ogni tipo, nasce una chiesa fondata sul rapporto individuale tra uomo e dio (carattere essenziale del protestantesimo), il protestantesimo fa nascere non una chiesa protestante vera rispetto a quella cattolica falsa come si aspettava Lutero, ma dato che ognuno può interpretare liberamente la scrittura nacquero in pochi anni moltissime chiese protestanti. -Ciascun gruppo forma una nuova chiesa basandosi solo magari su un elemento della Bibbia mettendolo in risalto rispetto agli altri. Per Calvino l'uomo è predestinato e può solo vedere i segni del suo futuro (sono più pessimisti), non esiste il perdono divino e la sua chiesa è una delle più rigoriste e rigorose, anche i protestanti perseguitavano gli eretici. -I pentecostali (la pentecoste si verificò quando lo spirito santo infuse agli apostoli la grazia, ovvero la capacità di andare per il mondo e predicare il vangelo avendogli anche donato tutte le lingue, la pentecoste è quel momento in cui il cristiano percepisce la forza di andare ad insegnare il vangelo) pensano che il battesimo (la seconda nascita) avvenga con la discesa dello Spirito Santo nel fedele. -Rovesciano quindi il pensiero generale della chiesa che vede la discesa dello Spirito Santo come un fatto raro, mentre per loro la pentecoste si ripete per ogni seconda nascita. Il cattolicesimo ha razionalizzato la fede poiché non ci sono eventi come la discesa dello spirito santo a spezzare la razionalità. -I pentecostali sono 400 milioni nel mondo, dato che concede un'esperienza individuale molto forte, e si espande in Africa, dato che questo rito si coniuga con le danze africane e con l'eccesso di vita esteriore dell'Africa. Il libero arbitrio interpretativo di Lutero porta a far parlare Dio in tante lingue diverse, i protestanti hanno una forma di astio verso il papa. Negli USA si cambia religione spesso. -Con l'oriente non si trattava di pluralismo religioso, ma di un litigio in famiglia, ma con Lutero si colpì al cuore l'unità cristiana che aveva retto per 1500 anni portando alla nascita di altre mille chiese. -Lutero diventa il cantore degli stati nazionali, poiché gli dice che possono liberarsi quando vogliono dell'autorità papale. Per Lutero il papa non è nessuno ed è solo un semplice vescovo che si è inventato tutto. L'autorità del papa per lui è falsa e priva di fondamento. La chiesa non avrà più come interlocutore lo stato (dato che quasi tutto il nord Europa si separa). -Nascono le guerre di religione e Roma non è più universale sia al suo interno, sia nei rapporti con gli altri stati all'esterno. Lutero crea una nuova subordinazione della chiesa allo stato. Dato che la chiesa protestante riconosce il potere statale ad ogni livello, sparisce il privilegio del foro, nasce una chiesa addomesticata negli stati protestanti, che non sono mai stati criticati dalla chiesa per i loro crimini. -I protestanti sono in subalternità e non si emanciperanno mai come faranno poi gli ortodossi, la chiesa luterana diviene religione di stato e ognuna di queste si struttura a modo suo anche nei rapporti con lo stato e cade ogni relazione col cristianesimo precedente: vi sono laici rappresentanti dello stato all'interno della chiesa, il principe è un soggetto che ha autorità all'interno della chiesa. -La chiesa cattolica non ha mai subito ingerenze dello stato, al massimo si è ingerita nelle faccende degli stati. In Inghilterra non si accetta il luteranesimo, dato che non accettano influenze dal continente, e dell'oriente, ma data la sua posizione geografica era l'obiettivo dei musulmani per farne la testa di ponte per aggredire l'Europa, e l'obiettivo fu raggiunto nel 1453 e dato che l'odio verso Roma era tale in molti preferirono gli islamici (che operarono praticamente una pulizia etnico-culturale) -L'obiettivo del sultano dopo il 1453 era sfondare sul fronte europeo, con 2 grandi momenti di lotta e di guerra con la battaglia di Lepanto del 1571 (battaglia navale vinta dai cristiani prevalentemente cattolici), i musulmani vennero frenati nel mediterraneo ma cercarono altre vie per entrare in Europa -Ma data la presa di Costantinopoli i musulmani tentarono di entrare in Europa con la battaglia di Vienna del 1683 (l'assedio fallisce e termina l'aggressione musulmana). L'Europa era ormai adulta e si difende dall'assalto di una civiltà che sta mostrando tutte le sue debolezze. -Infatti le istituzioni islamiche non si erano più evolute e c'era la legge del kafès, infatti c'era un'usanza del sultano che una volta eletto faceva uccidere tutti i suoi fratelli che potevano contestarlo e avvenivano piccole stragi, secondo questa legge il sultano poteva far imprigionare tutti i suoi fratelli ma non ucciderli. Esempio di miglioramento di un costume incivile. Legge del 1603. -Nasce la cattività del patriarca bizantino che era prigioniero dell'Islam, ma nonostante ciò si vide riconosciuta una funzione giuridica importante ed era capo di tutti i cristiani d'oriente anche degli altri patriarchi. Aveva guardie che lo tutelavano, divenne un'autorità dal punto di vista civile, ma tale patriarca non poteva più rappresentare l'autorità morale religiosa forte dato che era sotto dominazione musulmana -Nasce così il movimento di autocefalia delle chiese ortodosse, di autonomizzazione dal patriarca bizantino, le chiese si fanno patriarcati e Mosca si vuole ergere a terza Roma, dato che in Russia non volevano essere sottomessi religiosamente ad un patriarca sottomesso ai musulmani. 7/11 -A Costantinopoli i cristiani diminuiscono e il patriarca si assoggetta in modo umiliante al sultano divenendone succubo. Nel 1798 il patriarca fa un documento in cui parla del carattere provvidenziale della dominazione ottomana, ciò dimostra l'aberrante subalternità alla quale è giunto il patriarca di Costantinopoli. Le chiese ortodosse divengono tutte autocefale. -Nel 1821 ogni popolo vuole divenire stato nazionale e la Grecia si ribella al potere ottomano, facendo la prima rivoluzione contro il potere militare musulmano, e in quell'anno il patriarca condanna anche religiosamente la rivoluzione greca. E una settimana dopo il patriarca viene impiccato alle porte del patriarcato dagli ottomani. -Con Lutero si apre una fase di circa 2 secoli di guerre religiose ininterrotte in tutti i paesi d'Europa, tutti si sono reciprocamente perseguitati (cattolici e protestanti si accordarono per cacciare gli anabattisti in Svizzera sterminati per affogamento) e non fu solo l'Inquisizione a macchiarsi. Ognuno combatteva chi era di religione diversa (strage degli Ugonotti, venne ucciso Thomas More). -Ciò portò all'emigrazione di tutti i perseguitati nei loro paesi nell'America del Nord e così gli Stati Uniti nacquero come terra con la più variegata presenza religiosa, il concetto di libertà religiosa al momento era inconcepibile, che sarà proclamata solo nel 600-700. L'esempio più lampante delle guerre di religione fu quello che ebbe l'apice in Germania (divisa tra cattolici e protestanti che vogliono sterminarsi tra loro). -Due furono le guerre terribili di religione: la prima finì nel 1555 con la pace di Augusta, e la seconda finì nel 1648 con la pace di Westfalia. Queste guerre portarono alla morte di un terzo della popolazione tedesca. Con le due paci nasce l'embrione della convivenza fisica e della coesistenza giuridica di protestanti e cattolici. I diritti umani nascono sempre dopo che sono stati negati dagli esseri umani. -Ad Augusta nasce il principio del “cuius regio eius et religio”, per il quale il suddito deve seguire sempre la religione del suo sovrano. Si accetta per la prima volta la possibilità che esistano stati protestanti. I sudditi hanno diritto di cambiare religione per mezzo dello “ius migrandi”, avvalersi di questo diritto era semplice perché spesso stati cattolici e protestanti erano vicini. In modo indegno nasce la libertà religiosa. -Poi nella guerra dei 30 anni morirono tantissime persone (la colpa era della religione e del carattere dei tedeschi). A Westfalia si riprende il principio della pace di Augusta allargandolo. -Si allarga il diritto delle religioni a 3: cattolica, luterana e calvinista, si mantiene il principio “cuius regio eius et religio”, si mantiene il principio dello “ius migrandi”, e come corollario si afferma che qualora il sovrano lo voglia può riconoscere la libertà di culto privata anche ad una religione differente dalla sua. - Questa cosa detta sottovoce crea una grande apertura, infatti accade che quest'ultimo diritto smorza subito lo “ius migrandi”, e se i sovrani si avvalgono di questo mezzo guadagnano la pace sociale di chi non è più costretto ad andarsene, da questa norma di tolleranza nasce la libertà religiosa, e per la prima volta nell'occidente cristiano il cattolico si trova a convivere con l'eretico e nota che sono simili. -L'eretico non è un diverso, e questa vicinanza mostra che l'eretico non brucerà nel fuoco infernale. La cosa è reciproca, e porta ad una convivenza libera e che prevede l'uguaglianza delle religioni, solo inizialmente si tratta di tolleranza, poi si trasforma in libertà. Il trattato di Westfalia è internazionale ed ha forza giuridica. Da qui nasce e dura per un secolo e mezzo in Germania la caccia alle streghe. -Le streghe sotto tortura confessavano tutto. La natura umana è disponibile alla cattiveria e i roghi di streghe sono avvenuti in tutta Europa. Comincia a nascere il fenomeno della coesistenza giorno per giorno delle religioni -Questa tolleranza e i roghi si stemperano a fine 600 dato che si va verso una cultura libera dalle chiese e si presentano due fenomeni: richiamo alla ragione e nasce una letteratura della tolleranza, in Europa tutto ciò prende il nome di illuminismo. Nasce la richiesta di un passaggio alla libertà religiosa basata su una tolleranza in senso forte e non nel senso di Westfalia. -La svolta che fa diventare definitivamente moderno lo stato è la nascita del concetto di separatismo. Quando il diritto di libertà religiosa è riconosciuto come diritto pieno, e la prima conseguenza è che lo stato non può più fare professione di fede e si spoglia della sua identità col sovrano e lo stato diventa un ente astratto, che segue le sue regole e che diventa imparziale, indifferente verso ogni religione -Il salto di qualità sta non solo nell'accettare tutti, ma nel non sposare nessuna religione lasciando libertà assoluta di professare ogni culto. Separatismo è lo stato che si rende autocefalo da qualunque approvazione religiosa, ma deriva il suo potere da se stesso, deriva dalla popolazione e lo stato si separa da tutte le chiese divenendo la casa comune di tutti. Rispetto totale degli altri. -Il separatismo avvia un'epoca avendo applicazioni diverse in differenti paesi, dando luogo ad ordinamenti differenziati. I principi comuni a tutte le forme di separatismo sono: l'autocefalia dello stato che non fa alcuna professione di fede e viene meno lo stato confessionista -La lex communi diventa come lo statuto di un'associazione privata e non ha più valore normativo e legislativo, salvo che sia lo stato a dare tale potere alla legge canonica, il civis-fidelis non esiste più perché il civis è solo civis ed è soggetto solo alla legge civile e per lui le leggi della chiesa non hanno più pregnanza giuridica (l'aspetto del fidelis diviene meramente attinente alla sfera privata). -Col separatismo nasce l'anagrafe, dato che prima l'anagrafe era la parrocchia, non si nasce più come fidelis e quindi ora è lo stato a doversi occupare dell'anagrafe, per la dichiarazione di nascita, per il matrimonio civile (il matrimonio religioso ora è solo una possibilità e non è più obbligatorio), nascono i cimiteri laici e la sepoltura laica. Nasce l'uguaglianza di ogni culto agli occhi della legge. -Nascono gli uffici statali che raccolgono ogni cittadino qualunque sia la sua professione e così ogni cittadino diviene uguale alla legge a prescindere che appartenga o meno ad un credo. Si afferma solennemente la piena libertà religiosa come diritto fondamentale dell'uomo. Scompaiono improvvisamente i tribunali ecclesiastici. -Dottrina religiosa e teologia diventano irrilevanti per lo stato che sarà chiamato laico, che lascia la libertà ai cittadini di cambiare religione, si fanno leggi di poche parole con cui si cancella un mondo durato per secoli. Ci sono distinzioni relative sul separatismo, quello amico delle religioni nord americano, e quello ostile alle religioni illuminista francese. -Il separatismo nord americano è amico delle religioni perché i primi grandi gruppi di emigranti erano i perseguitati e nasce una società dove chiunque convive con chi vuole in uno spazio immenso e nascono colonie di varie religioni e lì la convivenza viene dal nulla e non dopo le guerre di religione e qui la tolleranza religiosa ha un fondamento forte e prevede moltissime confessioni religiose. -Tale sistema porta alla libertà religiosa per tutti e con un ordinamento giuridico amico di tutte le religioni perché queste hanno partecipato alla conquista dell'indipendenza. 12/11 -Lo stato diventa aconfessionale. Tutti i cittadini hanno libertà di scelta religiosa. Il separatismo americano precede la rivoluzione francese (1776 dichiarazione d'indipendenza), ha radici nella storia degli usa, che nascono come terra di conquista. In ogni parte del nord America i gruppi di dissidenti religiosi formano colonie di carattere confessionista. -Lo stato americano si forma con il consenso e la partecipazione attiva di tutte le chiese e di ogni confessione. Non essendoci una chiesa dominante, l'unico accordo che può tenere stretti tutti i fedeli è quello sulla libertà religiosa, sancita nella costituzione americana. Lo stato liberale in Europa nasce in antitesi alla religione, in America nasce col supporto della religione. -Le chiese infatti sono parte integrante dello stato (separatismo amico delle religioni), lo stato nasce autocefalo, culturalmente le chiese si abituano ad essere parte di un mondo variegato. Le chiese sono all'origine dei primi servizi in favore della società (come le scuole). Nella seconda metà dell'ottocento furono le chiese a chiedere allo stato di realizzare scuole pubbliche in supporto a quelle religiose. -Negli usa le istituzioni nascono in modo privato, e i privati sono i soggetti attivi dell'economia e sono pluralistici, visto che nessuno è così forte da influenzare lo stato, che accorda la legislazione più favorevole a tutte le strutture private e a chi fa donazioni alle strutture private (e anche a queste) spettano i tributi sono dovuti solo allo stato e non esisteranno più le decime o simili imposizioni. La chiesa non è più un apparato dello stato e non gli si deve andare più nulla. -I diritti feudali sono aboliti il 4/8/1789 e così lo stato nasce come ente astratto e con altri 2 provvedimenti si conclude il conflitto con la chiesa: si nazionalizza tutto il patrimonio del clero, le chiese diventano dello stato e anche oggi la manutenzione delle chiese spetta allo stato, essendo di sua proprietà. Inoltre si nazionalizzano tutti i beni di tutti gli ordini religiosi e abolizione di ogni ordine religioso. -Questo secondo provvedimento fa si che i religiosi vengano mandati a casa ponendo fine alla loro vita associata e questi non possono comunque riunirsi per ricostituire gli ordini (in Italia vi furono le pie frodi). In America i conventi non erano così ricchi e potenti e il loro separatismo è più coerente con i suoi presupposti. Negando il diritto di associazione solo ai religiosi si sta di fatto negando un diritto umano. -In Europa lo stato voleva distruggere la chiesa perché era una forza dominante. In Francia si entra in un sistema persecutorio, ma la chiesa non si sottomette allo stato come fecero i protestanti. -La Francia quindi, commette l'estremo oltraggio, pretendendo di arrogarsi il diritto di definire quale può essere la struttura della chiesa con la “costituzione civile del clero” che stabilisce che la chiesa dovesse avere come organi direttivi organismi eletti dal popolo democraticamente, e i vescovi dovevano essere eletti dalla popolazione della diocesi, e il parroco da chi si trovava nella confessione parrocchiale. -L'elezione però vedeva la partecipazione anche di non cattolici andando contro il buonsenso, perché si politicizzerebbe la chiesa ed avremmo l'elezione da parte di cittadini dei prelati come se fossero dei sindaci. I preti che non accettano tale costituzione vengono detti refrattari che vengono emarginati dallo stato. -Invece vengono esaltati i preti costituzionali, ovvero quelli che accettano tale costituzione e nel periodo del terrore vengono sterminati tantissimi preti refrattari. Ormai il rapporto con la chiesa è irrimediabilmente deteriorato. Questa è la forma estrema del separatismo ostile, che diventa persecutorio. -Tale forma estrema esisterà solo in qualche momento anche in Spagna. Nei paesi protestanti mancavano le basi per un conflitto fra stato e chiesa, non c'era la proprietà esagerata di tipo cattolico ed era lo stato a finanziare la chiesa e poi perché mancava l'atteggiamento autonomo e indipendente della chiesa cattolica verso lo stato, dato che le chiese protestanti sono sottomesse allo stato. -Nei paesi nordici e protestanti chi aspira alla corona o al potere deve essere della religione ufficiale dello stato (in Inghilterra il re deve essere anglicano). Il separatismo influì positivamente nell'allargamento della libertà religiosa. -In Inghilterra piano piano nell'800 si estende a tutti la libertà religiosa e si unisce l'antico confessionismo alla libertà religiosa e alla democrazia (nella camera dei lord ci sono vescovi anglicani). -In Italia la situazione è eccezionale in quanto è presente la figura del Papa, con la questione del suo potere temporale. In Italia inoltre il processo di separazione e di nuove relazioni tra stato e chiesa avviene insieme al processo di realizzazione dello stato unitario, risolto con delle difficoltà nel rapporto col papa (problema unico in Europa). -In Italia non ci furono grandi spargimenti di sangue. Lo stato unitario italiano si è realizzato attraverso ipotesi fantasiose e anche combattendo l'opposizione degli stati cattolici che si opponevano all'unità dell'Italia in favore del papa, pur non offrendosi poi per prendere con sé il papa, tranne Bismarck che vedeva nel papa la possibilità di vantaggi per la sua Germania memore della cattività Avignonese. -La nostra è una tradizione separatista molto positiva, in quanto non presenta le asprezze del separatismo ostile, anche perché il risorgimento è stato fatto da cattolici, liberali, massoni. Cavour e il re furono scomunicati molte volte e nessuno decise ovviamente di fare ammenda pubblica per i propri atti da uomini politici. Ogni padre della patria riesce a fare compromessi per non morire da scomunicato. -Il re si scusò se aveva disgustato il papa. La riforma non va mai contro la soglia dello scontro con la chiesa, in quanto ogni passaggio è riformatore e moderato. Con lo statuto albertino del 1848 la monarchia dei Savoia diviene costituzionale, e poi diviene legge per tutti gli italiani completata l'unificazione. -Lo statuto albertino contiene una norma in cui si afferma che la religione cattolica è l'unica legge statale e tutte le altre sono tollerate. La legge Sineo, di un solo articolo, afferma che la differenza religiosa non pone ostacoli per accedere alle cariche pubbliche e militari, così si introduce la libertà religiosa e l'uguaglianza che modificano la norma dello statuto albertino sul formale confessionismo religioso. -Il risorgimento in Italia fu fatto da cattolici e non (che però alla fine erano tutti battezzati). La seconda legge di due articoli pone fine al foro ecclesiastico affermando che nessuno è esente dalla giurisdizione penale e civile dello stato. -Si aboliscono poi gli ordini religiosi contemplativi dove manca il settore del rapporto con l'esterno, ovvero ordini religiosi che pregano soltanto (al fine di poterne espropriare i loro beni) e qui iniziano le scomuniche del papa e si pone poi il problema del matrimonio civile. -Intanto fra re e papa si stava svolgendo un carteggio (il re aveva vicino a se san giovanni bosco che aveva il vizio di inventarsi profezie, e il commissario della polizia gli diceva di non minacciare il re con le sue profezie, persona superstiziosa), in cui confessa al papa di aver bloccato la legge sul matrimonio civile, pur essendo un monarca confessionale, e il papa però non distrugge la lettera incriminata. -Questo epistolario viene pubblicato solo 40 anni dopo, che dimostra che i rapporti fra i due di carattere istituzionale continuarono fino alla presa di Roma quando prese possesso del quirinale, togliendo quindi una delle 3 residenze del papa (le altre due erano San Pietro e San Giovanni laterano). -Il papa intanto era difeso da Napoleone III e Cavour riesce ad allearsi col re francese che non voleva la fine del potere papale temporale e così nel 1861 si entrò solo nel Lazio e nel 1859 si laicizza poi la scuola togliendo ai vescovi il potere di controllo su università e scuole (legge Casati), prevedendo il crocifisso nelle aule lasciando impregiudicata la questione sull'insegnamento della religione nelle scuole. -La legge Coppino istituisce la scuola elementare obbligatoria nel 1877, prevedendo solo per le scuole elementari l'insegnamento religioso cattolico per chi lo desiderasse. Non c'è nessuna guerra alla religione e perché se una scuola è senza dio fa il male delle famiglie e se un cattolico trova una scuola pubblica senza religione ne sceglierebbe una privata e la religione da un educazione morale per il buon cittadino. -Nel 1866 la prima legge eversiva che abolì gli ordini religiosi (dando però agli anziani una pensione sociale), poiché potevano evitarsela, in quanto violava il diritto di associazione. E da qui comincia una fase di assestamento, in cui si scoprì che non esiste una legge che vietava il diritto di associazione (tranne che per i gesuiti che venivano considerati complottatori e quindi videro il proprio ordine soppresso). -E quelli che volevano rimanere religiosi si riunivano in piccoli gruppi scegliendo un immobile e raccogliendo fondi, non essendo vietato il diritto di associazione e spesso i religiosi tornavano ai loro conventi in quanto lo stato vendendo i conventi sequestrati spesso a dei prestanome che poi li riconcedevano ai religiosi (alla fine la legge non veniva violata). -A fine secolo vi fu la ricostituzione degli ordini religiosi più fiorenti, così in Italia si rispettò la chiesa. 19/11 -Moderatismo non è scarsezza di principi, ma è realizzazione di un' Italia moderna. La prima soluzione data dai liberali (molto lungimirante), con la legge delle guarentigie del 1871, (la breccia di Porta pia è del 20/09/1870), la seconda soluzione è il trattato del laterano del 1929 (è uno dei 2 atti dei Patti Lateranensi, il secondo è il concordato). -Il trattato del Laterano con la Santa Sede è una cosa unica dell'Italia, dato che è l'unico stato ad avere il Papa nel suo territorio (e deve quindi regolarne giuridicamente la situazione fisica), mentre il concordato è stato fatto da ogni stato, dato che riguarda la condizione giuridica del cattolicesimo nazionale. -Nel 1871 i due interlocutori erano prigionieri dei dogmi del passato. La chiesa (ufficiale) era totalmente chiusa alla modernità, ma molti cattolici erano per l'unità d'Italia (per Manzoni i diritti di libertà erano frutto del vangelo e la chiesa non doveva opporsi), ma la chiesa sognava ancora lo stato confessionista, voleva la discriminazione degli ebrei, non comprese che Roma capitale era un “diritto storico” per l'Italia. -Solo Roma poteva essere la Capitale per completare l'unità, ma la chiesa non lo capì perché era arretrata culturalmente (nel “Sillabo” Pio IX condannò ogni diritto di libertà, anche se poi nel Concilio Vaticano II lo si considerò nativo). La chiesa era convinta che il potere temporale fosse necessario alla sua indipendenza, quando perdeva la sua universalità la chiesa si indeboliva e diveniva zimbello d'Europa. -Se non è universale la chiesa non è cattolica. Nonostante queste ragioni la chiesa non capì che “più piccola sarà la sovranità temporale, più grande sarà la sovranità spirituale”, come disse Napoleone III. Inoltre si sarebbero dati lustro a vicenda, ma il Papa non voleva essere suddito di nessuno, inoltre il Papa non sarebbe mai andato via da Roma, ma questo i liberali non lo capirono a cominciare da Cavour. -Egli infatti fece delle proposte al Papa che si trovarono poi nelle leggi delle Guarentigie, ma i liberali erano convinti che la chiesa cattolica fosse arretrata e doveva protestantizzarsi, e quindi elogiavano la riforma perché aveva sottomesso la chiesa allo stato, ma il cattolicesimo non poteva sottomettersi, perché questa era una questione internazionale e i popoli cattolici non volevano che l'Italia sottomettesse il Papa. -I liberali non capirono che al Papa dovesse spettare una porzione di territorio di sua sovranità, ma nel mito dello Stato Nazionale non si doveva cedere neanche un minimo del territorio. Erano disposti a concedergli moltissimi privilegi, ma volevano farne un cittadino italiano suddito della corona senza sovranità propria. Il papa diviene cittadino italiano. Nessuno capì che sarebbe bastata poca terra al Papa. -Un Papa non poteva essere ridotto come un misero vescovo protestante. E così un mese prima di perdere il potere temporale Pio IX dichiarò l'infallibilità del Papa (che riguardava però solo le verità di fede), ma Crispi dice che a Roma non si possono avere 2 re, dato che il re spirituale è più grande di quello italiano, che ha un confine territoriale, mentre il papa non ha confini territoriali.