Scarica deriva dei continenti e più Schemi e mappe concettuali in PDF di Geografia solo su Docsity! LA DERIVA DEI CONTINENTI La terra e' formata da gusci concentrici di materiali di vario genere: all'esterno e' la crosta, al di sotto di essa il mantello e al centro del globo il nucleo. La conoscenza della struttura interna della terra e' importante per la valutazione delle forze che agiscono non solo nel suo interno ma anche in superficie, e cosi ne determina la morfologia su vasta scala. La conoscenza della terra e' limitata in gran parte alla crosta : il sondaggio piu profondo praticato dall'uomo ha raggiunto quasi 11 km cioe solamente 1/600 della raggio terrestre: significa che sappiamo poco del nostro pianeta e concretamente i scienziati emettono prima delle teorie poi cerchano con i mezzi a loro disposizione di confermarle o meno . E' il caso della interessante teoria sulla deriva dei continenti che confermata dai studi sullo magnetismo delle rocce, sulla misura dei profili dei fondali oceanici, sull' osservazione dell'attivita sismica ,la datazione radioattive , i studi dei vulcani e delle rocce,dismostra che i continenti ,oggi come gli conosciamo, hanno cambiato la loro posizione , spinti da forze immani , con movimenti che non possiamo percepire. . 1) LE FORZE CHE MUOVONO I CONTINENTI la composizione dello strato superiore della terra. Lo strato piu esterno della terra è la cosidetta crosta. Abbiamo 2 tipi di crosta , quella continentale e quella oceanica. . La costra continentale è la crosta su la quale viviamo e che forma i continenti , è leggera molto spessa sotto le catene montuose: ed occupa il 30% della superficie terrestre . Essa e' formata pincipalmente da silicio e alluminio cioè rocce granitiche e sedimentarie : viene chiamata "sial" da silicio-si -alluminio -al . La crosta continentale può essere paragonata a una serie di gigantesche zattere di spessore variabile tra i 17 a 70 km di spessore che sono entrate in collisione tra di loro nel corso dell'evoluzione della terra e con il tempo hanno preso forma e posizione sulla terra. : la loro formazione è iniziata 4 miliardi di anni fa. Le rocce più antiche si trovano in Groelandia e hanno 3750 milioni di anni. A una profondita di circa 10 km sotto gli oceani e a circa 34 km sotto i continenti comincia il "moho" cioè la fine della crosta terrestre e l'inizio de mantello. La crosta oceanica è ricoperta dagli oceani e mari: è difficile per l'uomo studiarla e risulta molto costoso : però sappiamo che ci sono vulcani in attivita e lunghe catene montuose chiamate dorsali oceaniche. Infatti negli anni cinquanta ebbero inizio i primi rilevamenti geologici degli oceani e si scoprì una catena montuosa lunga 60.000 km che corre al centro dell'Oceano Atlantico, prosegue poi lungo l'Antartide ,l'Oceano Indiano, si dirama nel Mar Rosso e risale nell' Oceano Pacifico fino all'Alaska. Queste dorsali provengono dalle rocce fuse (magma) che risalgono in gran quantita dal mantello sottostante e solidificano formando cosi uno strato spesso diversi kilometri al di sopra del mantello stesso . E composto maggiormente di silicio e magnesio ( viene chiamata "sima" ) cioè sedimenti derivati da decomposizione di conchiglie e schelettri di animali marini nonche' rocce da eruzione vulcaniche - E' molto piu pesante del crosta terrestre e piu sottile e meno antica ( non supera i 200 milioni di anni) . Con l'uso delll'ecoscandaglio si è potuto verificare che le rocce che compogono le dorsali sono recenti e piu ci si allontana verso il continente , più le rocce diventano vecchie. Queste due croste si collegano tra di loro con una zona di terra che contorna tutti i continenti e che è sommersa dal mare e puo arrivare a 200m di profondita. Si chiama " piattaforma continentale" . Dopo questa piattaforma c 'è un salto nel buio nel fondo degli oceani perche abbiamo la " scarpata contintale" e gli abissi . Subito sotto queste croste si trova il mantello diviso in mantello superiore e mantello inferiore. Lo strato superiore del mantello assieme alle croste compongono la litosfera. profonda circa 60 a 100 km . Sotto il mantello superiore si trova il mantello inferiore profondo circa dai 700 a 2900 km. Oggi i scienziati ritengono che la forza motrice che ha dato origine alla deriva dei continenti sia fornita dal mantello . l deriva dei continenti secondo Wegener Guardando un immagine della nostra terra presa da un satellite o dalla luna ,riconosciamo benissimo le posizioni attuali dei vari continenti immersi in mezzo agli oceani . Pero non sempre è stato cosi : .i scienziati hanno ipotizzato e confermato la teoria secondo la quale la configurazione della terrra , milioni di anni fa era ben diversa da come la vediamo oggi. Gia' nel 1596 il cartografo olandese Abraham Ortelius notava che la forma della coste dei continenti dimostrava chiaramente che essi si erano staccati l'uno dell'altro per via dei " terremoti e inondazioni". L'idea fu ripresa nei secoli successivi da diversi autori come il filosofo Francesco Bacone che notò che le coste ai due lati dell'Oceano Atlantico erano simili e avrebbero potute essere incastraste come le tessere di un mosaico. - Se le correnti risalendo in superficie si dividono, le zolle sovrastanti si gonfiano e si allontanano , lo spazio si riempie di materiale fuso lungo le dorsali oceaniche come per esempio l'Africa che si allontana dal continente sudamericano o la grande vallata a forma di spaccatura in Africa la Rift Valley.. Infine le correnti profonde del mantello spingono sotto la crosta oceanica coperta dall'oceano provocando la fuoriuscita di magma . Avviene cosi la formazione di nuove montagne sotto il mare (la dorsale oceanica) e isole vulcaniche. l'effetto della tettonica Il movimento delle zolle ci permette di capire la formazione dei principali aspetti del rilievo terrestre. Secondo il movimento delle zolle, si formerà materiale fuso , future isole vulcaniche, montagne , faglie , pieghe ,e bacini sedimentari. Attraverso le massicce deformazioni delle rocce operate dall'erosione, pieghe, faglie, i resti delle vecchie montagne verrano riciclati nelle nuove. In effetti le montagne giovani nascono dalla spinta di due zolle continentali , esse sono elevate, e possono essere vulvaniche ; con l'effetto dell'erosione dopo milioni di anni , questa stessa catena montuosa si smantella , dando origine ai sedimenti che si depositano nel mare al bordo dei continenti : questi sedimenti saranno il materiale di costruzione di una nuova catena montuosa più giovane. Questo continuo movimento della crosta terrestre scuote la fiducia dell'uomo nella stabilita della Terra . Il nostro pianeta è violento: i terremoti estesi e distruttivi si verificano in qualche parte del mondo all'incirca ogni 2 settimane ma per fortuna hanno luogo per lo più sul fondo del mare. La maggiore parte dei piccoli terremoti che colpiscono la terra , vengono studiati dai scienziati, ma passano inosservati dal cittadino. I terremoti sono una costante testimonianza di questa realtà. I terremoti hanno origine da movimenti localizzati all'interno della crosta terrestre e nella parte superiore del mantello. Essi si verificano quando il magma riesce ad aprirsi una via sino all superficie attraverso zone di minor resistenza nella crosta, e spesso ai margini delle zolle della litosfera.Sono maggiormente localizzati lungo i margini delle zolle . L'Italia si trova in una zona critica al sud della zolla eurasiatica. (esempio terremoto del1980 in Campania a Laviano in Abruzzo...) I vulcani invece sono le manifestazioni piu impressionanti dell'attivita dinamica della terra e permettono l'analisi dei materiali iniziali della crosta terrestre. I vulcani sono alimentati dal magma che sale dalla profondita del mantello e arriva in superficie attraverso spaccature . L'Italia rimane a rischio elevato con i vari vulcani sul suo territorio come il Vesuvio, Stromboli, Vulcano , Etna. Altri mutamenti nel fondo marino possono dare origine al maremoto, cioè sistema di onde che si spostano con grande velocità . Tali onde di maremoto note come tsunami, possono raggiungere in acque poco profonde altezze di circa 30 m. causando danni considerevoli alle coste basse non protette. Le previsioni dei terremoti , l'esplosione di un vulcano e l'arrivo di uno tsunami sono ancora agli inizi anche se sappiamo che prima di un tale fenomeno possono verificarsi alcuni segnali tangibili però soggetti ad interpretazioni. .