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ADOLF LOOS - Biografia, Sintesi del corso di Storia Dell'architettura Contemporanea

Biografia di Adolf Loos, un architetto austriaco, considerato uno dei pionieri dell'architettura moderna.

Tipologia: Sintesi del corso

2019/2020

Caricato il 09/12/2020

martina_donato
martina_donato 🇮🇹

4.8

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13 documenti

Anteprima parziale del testo

Scarica ADOLF LOOS - Biografia e più Sintesi del corso in PDF di Storia Dell'architettura Contemporanea solo su Docsity! Adolf Loos Il padre, scultore e scalpellino nel laboratorio artigianale Adolf Loos Grabsteine und Kreuze, muore nel marzo 1879 all'età di quarantotto anni, segnando bruscamente la fine dell'età felice dell'infanzia del figlio, trascorsa fino ad allora tra le pietre, i calchi in gesso e gli strumenti dell'officina. Nell'attesa che l'unico figlio maschio raggiunga la maggiore etä, la madre si assume la gestione del laboratorio, dovendo mantenere Adolf e le sorelle Hermine1 e Irma. Da adolescente Loos riceve un'istruzione discontinua, dovuta al traferimento in diversi istituti scolastici: è uno studente capace ma dal rendimento incostante, soprattutto per la profonda insofferenza nei confronti del ménage familiare sottomesso all'autoritä materna, al quale non giovano i caratteri remissivi - oltre che la fragile costituzione - di entrambe le sorelle. Nel 1880-81 frequenta il primo anno dell'Ober-Gymnasium di Brunn, ma dopo l'estate viene trasferito al liceo di Igiau, in Moravia (oggi Jihlava, Repubblica Ceca), dove conosce Josef Hoffmann. Nel 1882 si manifestano i primi sintomi della sorditä, ereditata dal padre, ma, a parte questo, cresce con una corporatura solida e slanciata e un carattere vivace e socievole. Nel 1883-84 ritorna a frequentare la scuola a Brunn (fino all'agosto del 1884, quando la madre lo trasferisce nel liceo benedettino di Meik. Un pessimo esordio nel nuovo collegio determina l'abbandono di Melk nel febbraio del 1885 senza aver terminato il quarto anno. Loos si iscrive alla imperial-regia scuola professionale (k.k. Staats- Gewerbeschule) di Reichenberg in Boemia (oggi Liberec, Repubblica Ceca), seguendo i corsi di meccanica al primo anno e di elettrotecnica al secondo; solo al terzo anno (1886-87) si dedica all'architettura e durante le vacanze estive lavora come muratore apprendista per l'impresa Czapka & Neusser in Moravia. Al termine del 1887 lascia Reichenberg per trasferirsi nella k k. Staats-Gewerbeschule di Brunn, dove risulta iscritto anche Hoffmann. Diplomatosi nel settembre del 1889, si reca a Dresda per frequentare come uditore due semestri della Königliche Sächsische Technische Hochschule, l'istituto nel quale aveva insegnato Gottfried Semper quarant'anni prima. Non avendo pagato la retta, viene radiato dalla scuola senza aver sostenuto gli esami di fine anno, necessari per iscriversi per coloro che possedevano un titolo di studio professionale. Nel 1890-91 Loos decide di arruolarsi come volontario nella polizia militare a Vienna, ottenendo dalla madre il pagamento della retta per un anno di corsi ed esercitazioni. Il 30 settembre 1891 viene ammesso come luogotenente della riserva, avendo dato prova di buona preparazione tecnica, di notevoli capacitä fisiche - è particolarmente dotato nel ciclismo, nel nuoto e nella ginnastica , di gioviale intraprendenza di carattere e di ottemperanza della disciplina: è un giovane abituato a rispettare le regole e la vita dell'esercito gli risulta più accettabile di quella con la madre. Il felice periodo a Vienna si conclude in seguito alla visita a un bordello in compagnia del patrigno, che gli procura una grave malattia venerea e lo costringe a una lunga e sofferente convalescenza nella casa materna di Briinri, dopo la quale guarisce ma rimane sterile2. Nel 1892-93 si iscrive nuovamente alla Hochschule di Dresda, diviene membro della confraternita studentesca Cheruscia3 e vive in ristrettezze economiche disegnando l'architettura della città sassone, resistendo alle continue pressioni della madre die lo vorrebbe più responsabile a Brunn, ad assumersi il ruolo di capofamiglia lasciato dal padre. Nell'estate del 1893, malgrado l'ignoranza della lingua inglese e la riluttanza della madre, parte per un viaggio negli Stati Uniti, intenzionato a visitare l'esposizione universale colombiana di Chicago, inaugurata il primo maggio per celebrare il quattrocentesimo anniversario della scoperta del Nuovo Mondo. Il 2 luglio 1893 salpa da Amburgo e compie la traversata a bordo della SS Wieland, giungendo il 14 a New York. La meta è Philadelphia, dove è atteso dallo zio Frederick Loos, fratello del padre e orologiaio in Chestnut Street. Poco dopo si reca a Chicago, dove si trattiene per una settimana visitando la città e l'esposizione, della quale registra con orgoglio la superioritä degli articoli di lusso in oreficeria e cuoio di manifattura tedesca4. Una tragedia familiare e il conseguente trasloco dei parenti in provincia portano Loos, dopo alcuni faticosi mesi, ad abbandonare i suoi ospiti per trasferirsi a New York nell'inverno del 1893: qui comincia il periodo di libertä sul suolo americano, anche se continuano le ristrettezze economiche. Loos vive nel deposito di un sarto ebreo e si mantiene con umili lavori occasionali, facendo il garzone di un parrucchiere nella 14th Street, il lavapiatti di notte, il disegnatore e l'apprendista posatore in un laboratorio di intarsi; nei periodi di crisi si avvale dell'assistenza delle grandi catene commerciali che distribuiscono ai disoccupati pane, caffè e zucchero. A New York, dove sono numerose le comunitä di immigrati europei, comincia a collaborare con riviste in lingua tedesca scrivendo vivaci recensioni di teatro dell'opera e di prosa, le prime testimonianze della sua ambizione letteraria. Dalla fine del 1894 risulta assunto come disegnatore in uno studio di architettura, ma un ricatto della madre - che lo minaccia di metterlo sotto tutela per dilapidazione dell'ereditä - e il periodico rientro per le esercitazioni militari lo costringono a tornare in patria nel maggio del 18%; da allora Loos rifiuterà ogni rapporto con la madre5. Nell'anno e mezzo che precede il suo ritorno a Vienna, Loos aveva lavorato e guadagnato bene, tanto da potersi pagare il viaggio in nave e da mantenersi per qualche tempo a Londra, dove approfitta per rifarsi il guardaroba prima di rientrare in Austria. Dai rapporti militari sul servizio prestato dal luogotenente Loos nell'estate del 1896 si apprende che egli è sordo dall'orecchio destro e che compensa l'handicap con quello sinistro. Rientrato a Vienna al termine delle esercitazioni, trova lavoro nello studio dell'architetto Cari Mayreder, da tre anni impegnato anche come docente allaTechnische Hochschule. Le serate trascorse nei caffè e a teatro inseriscono Loos nel cuore della società viennese di fine secolo, pulsante di artisti, musicisti e letterati. Al Cafè Griensteidl e al Cafè Central, entrambi sulla Herrengasse, Loos conosce due avventori destinati a costituire un imprescindibile riferimento per la sua maturazione intellettuale: Peter Allenberg (pseudonimo di Richard Englander), un eccentrico letterato di dieci anni più vecchio di Loos, e il coetaneo Karl Kraus, proveniente da una facoltosa famiglia ebrea di industriali della carta ed editore della rivista "Die Fackel", con i quali in breve stabilisce una formidabile "alleanza tripartita"6. Nel 1897, dall'unione infelice di Irma Loos con un uomo di nazionalitä ceca, presto dileguatesi, nasce Walter Pirschl, il nipote che Loos adotterä in seguito alla precoce morte della sorella. Il 27 ottobre dello stesso anno esce il suo primo articolo sul quotidiano "Die Zeit": il testo è polemico nei confronti di un'esposizione di lavori della scuola dell'Òsterreichisches Museum fur" Kunst und Industrie. Fin da questo primo scritto, Loos si propone come un nuovo profeta del gusto moderno, avversatore dell'accademismo delle scuole d'arte in nome "dell'artigianato tradito"7. In questo periodo collabora come consulente con la ditta viennese di mobili di Friedrich Otto Schmidt, specializzata in copie di arredi d'epoca, e realizza il primo progetto per la sartoria di Ernst Ebenstein al piano ammezzato di un palazzo sul Kohlmarkt. Nel maggio del 1898, con il testo Die alte und die neue Richtung in dei- Baukunst8, vince il premio letterario indetto dal periodico viennese "Der Architekt" e nel luglio successivo pubblica due articoli su "Ver Sacrum", la rivista della Secessione9; poco dopo escono le sue recensioni in merito all'esposizione del cinquantenario del regno di Franz Joseph I su "Dekorative Kunst" e sulla "Neue Freie Presse", un giornale destinato a un pubblico più vasto che gli riserva una rubrica domeniCafè fino all'ottobre dello stesso anno. Si offre di progettare e realizzare la sartoria maschile Goldman & Salatsch sul Graben, a pochi passi dal negozio di Ebenstein; dello stesso anno è l'incarico della sistemazione interna dell'appartamento di Eugen Stössler sulla Landesgerichtstrasse, con mobili siglati dal suo monogramma, le cui fotografie compaiono l'anno seguente sulle pagine della rivista "Interieur"10. Nel 1899 realizza il Cafè Museum su Karlsplatz e gli interni della casa del dottor Hugo Haberfeld in Alserstrasse. Nel 1900 esegue la ristrutturazione di una casa a Brunn e l’elegante sistemazione del Wiener Frauen-Club a Vienna, al primo piano di un palazzo sul Graben, con pareti colorate di verde e di rosso chiaro. È in questo periodo che i rapporti con Karl Kraus e con la sua cerchia, animati dalla condivisione di ideali e dall'impegno preso nel reagire all'anacronistica e bigotta società asburgica, gli procurano importanti committenti e amici. Realizza gli arredi dell'appartamento in Wohllebengasse, per Gustav e Maria Turnowsky - rispettivamente cognato e sorella di Kraus - e in Gumpendorferstrasse, per Hugo Steiner, amico di Kraus dai tempi di scuola. Sempre tramite Kraus ottiene l'incarico di progettare le abitazioni di Otto Stössl, due case per Chlotilde Brill Schweiger, Elisabeth Reitler e successivamente gli appartamenti per i fratelli Alfred e Rudolf Kraus11. All'età di trent'anni si innamora di Lina Obertimpfler (1882-1950), la figlia del gestore del Cafè Casa Piccola su Marialiilferstrasse, conosciuta al banco del padre: una fanciulla graziosa e di corporatura minuta, sorella dell'attore teatrale Karl Forest ed ella stessa aspirante attrice, ambiziosa ma poco dotata12. Nel 1901 realizza l'agenzia della k.k. Priv. Allgemeine Verkehrsbank sulla Singerstrasse. Nell'estate del 1902, l'annuale rapporto sulle prestazioni di Loos come luogotenente denuncia che la sorditä si è aggravata tino a comprometterne il servizio. Il 21 luglio 1902 Loos e Lina si sposano in chiesa, con Max Schmidt come testimone: in viaggio di nozze attraversano la Dalmazia, la Bosnia e l'Erzegovina, la Grecia e la Turchia13. A dicembre prendono in affitto una casa al quinto piano di un edificio in Giselastrasse (oggi Bosendorferstrasse), nelle vicinanze dell'Opera: un piccolo appartamento che nell'arco di sei mesi viene arredato da Loos, con la camera da letto rivestita in batista bianca alle pareti e il materasso appoggiato su un grande tappeto d'angora chiara e con l'inglenook, l'angolo per la conversazione - o il suo "Nischerl" (nicchietta), come egli amava chiamarla14 - in soggiorno, dove campeggia un caminetto di mattoni faccia a vista sormontato da Georg Trakl muore. Durante gli anni della guerra Kokoschka, von Ficker e Wittgenstein sono chiamati all'esercito; Loos rimane a Vienna fino al 1917, quando malgrado la sordità quasi completa deve prestare servizio a St. Pölten: per l'occasione si fa confezionare dalla sartoria Kniz'e un'uniforme disegnata da lui stesso33. Nonostante in questi mesi Loos sia malato, spesso costretto a ricoverarsi nella clinica del dottor Goldstern e benché tutti i cantieri siano bloccati dalla rovinosa guerra, Loos riesce a realizzare l'appartamento-studio di Grete Hentschel, una ex allieva della Schwarzwaldschule a lui particolarmente cara34; la villa di Wilibald Duschnitz, un industriale del feltro arricchitosi con la guerra; la casa per Erich Mandl e la mensa Akazienhof, inaugurata nel marzo del 1917. Nel frattempo Bessie vive nel sanatorio di Leysin - nello "Zauberberg" - e Loos, per sostenere la retta della clinica, scrive alla direzione di prendere a garanzia le sue pellicce e i gioielli. All'età di quarantasette anni conosce e si innamora della ballerina diciassettenne Elsie Grunfeld Altmann, figlia di un avvocato ebreo: per sposarsi devono entrambi ottenere il divorzio dai rispettivi consorti e incaricano delle pratiche l'avvocato Ludwig Altmann, zio di Elsie. Nel maggio del 1918 un violento malore porta Loos a scoprire un divorante cancro allo stomaco, dal quale si salva grazie al tempestivo intervento di un chirurgo svizzero, rimettendosi completamente nell'arco di sei mesi35. Realizza la villa del proprietario dello zuccherificio Viktor von Bauer a Rohrbach in Moravia e la bigiotteria Spitz sulla Kärntnterstrasse. Il 3 novembre viene firmato l'armistizio che sancisce la fine dell'impero austro-ungarico e la separazione dall'Austria delle ex province non germanofone: Loos, sino ad allora domiciliato a Brunn, diviene cittadino ceco e il 28 dicembre si fa adottare da Ferenc Obermetter per poter sposare Elsie36; il matrimonio viene celebrato il 4 luglio del 1919, testimoni sono gli amici Hugo e Lilly Steiner, committenti della villa di Hietzing, e lo zio di Elsie37. L'8 gennaio del 1919 Peter Altenberg muore di polmonite in ospedale: Loos scrive in suo ricordo un sentito necrologio38 e realizza la sua tomba nello Zentralfriedhof di Vienna. In febbraio pubblica il manifesto Richtlinien fur ein Kunstamt, con il quale intende ispirare la nuova nazione affinché promuova l'avvicinamento dell'arte al popolo39; in giugno comincia la collaborazione con il giornale "Neues 8-Uhr Blatt" rispondendo ogni domenica alle domande dei lettori, mentre è impegnato con il cantiere della casa Strasser a Hietzing. Alla fine dell'estate prende servizio la governante Mitzi Schnabl, che gli rimarrà fedele fino alla morte. In autunno riapre la sua scuola di architettura, alla quale si iscrive - tra gli altri - Heinrich Kulka, in seguito collaboratore di Loos e curatore del primo libro sull'opera dell'architetto40. Nell'aprile del 1920 Loos porta con sé Elsie a Parigi, su invito di un giovane intenzionato a commissionargli la casa dei genitori41 : l'accoglienza nella capitale francese è calorosa e promettente e Loos incontra tra gli altri Charles Edouard Jeanneret (Le Corbusier), e riceve l'invito a pubblicare su "L'Esprit Nouveau". Al ritorno da Parigi, trova il manoscritto di Louis Sullivan Kindergarten Chats, inviategli da Rudolf Michael Schindler - un allievo di Otto Wagner che si era trasferito in America prima della guerra - con la preghiera di aiutarlo nella pubblicazione, ma non riuscirà nell'intento. Invitato al Salon d'Automne di Parigi, progetta di stabilirvisi e di trasferire nella città anche la sua scuola, confidando di chiamare Sullivan a insegnare; in ottobre inaugura l'esposizione - nella quale viene esibito il grande plastico dell'Hotel per vacanze invernali sul Semmering (1913) - riscuotendo un buon successo di stampa e pubblico, tuttavia non ancora sufficiente a giustificare il trasferimento42. Nel 1921 Bessie, che da anni vive isolata in un sanatorio svizzero, riceve da Loos il denaro per pagarsi un viaggio a Londra, dove, pochi mesi dopo e a soli trentacinque anni, si spegne tra le braccia della madre. In febbraio deposita il brevetto per la casa a un solo muro43, un sistema costruttivo economico per materiali e tempo di realizzazione, destinato a manodopera non specializzata. La casa editrice parigina Georges Crès & Cie accetta di pubblicare una raccolta di scritti di Loos, che esce in ottobre con il titolo Ins Leere Gesprochen 1897-1900; il miliardario Samuel Bronner gli commissiona una serie di appartamenti e case, tra cui il progetto per una villa monumentale a Modenapark. Il 23 maggio del 1921, supportato dall'appoggio di Gustav Scheu, viene nominato architetto capo dell'ufficio per l'edilizia popolare della Città di Vienna, con un salario retroattivo per i progetti delle Siedlungen di Lainz e Hirschstetten44 e con l'incarico per la Siedlung di Heuberg. Nell'estate dello stesso anno i Loos partono per la Germania, dove visitano Amburgo, Hannover, l'isola di Sylt e Berlino, pagandosi il viaggio di ritorno con alcune serate di Elsie nei cabaret. Il 7 ottobre muore la madre di Loos, designando come erede universale il nipote Walter (figlio di Irma) e lasciando una modesta somma di denaro al primogenito. Nel febbraio del 1922 i coniugi soggiornano ad Agram (Zagabria, nella Repubblica Croata), dove Elsie guadagna danzando nei cabaret e Loos lavora in collaborazione con Hugo Ehrlich e Victor Kovacic al progetto per l'Hotel Esplanade, una stazione termale; al ritorno passano per Trieste, Venezia, Rapallo, Sanremo e in marzo raggiungono Nizza, da dove Loos parte per partecipare alla Garden City Conference di Londra, alla quale è stato invitato come delegato austriaco. Benché contrario ai concorsi, si iscrive a quello per la nuova sede del "Chicago Tribune" e vi lavora assiduamente nell'ottobre del 1922. In dicembre Loos e Elsie partono per Nizza: la stagione invernale sulla Costa Azzurra si traduce per la ballerina in un successo che perdura sino a marzo del 1923. In estate Loos soggiorna a Berlino e a settembre espone il lavoro di urbanista e architetto capo a una esposizione a Vienna45. In novembre viene incaricato dall'Associazione degli architetti di Vienna di elaborare un piano per la capitale insieme a Peter Behrens, Josef Hoffmann, Oskar Strnad e Josef Frank. Nell'ottobre del 1923 viene invitato a esporre al Salon d'Automne di Parigi e nominato socio onorario; durante la permanenza in Francia si scatena la prima crisi coniugale, in seguito alla perdita di un contratto di Elsie con il Casino di Parigi, provocata dall'intromissione di Loos nella trattativa. Tornato a Vienna, realizza il progetto per lo chalet di Carla Spanner a Gumpoldskirchen, immerso tra le vigne delle colline viennesi. Nel maggio del 1924 muore Aaron Altmann, il padre di Elsie; in giugno Loos decide di trasferirsi stabilmente a Parigi: si dimette dalla carica di architetto municipale lasciando i progetti intrapresi alla collega Margarethe Lihotzky, affida il cantiere di casa Spanner a Leopold Fischer e la gestione del suo studio al croato Zlatko Neumann, il suo più fidato collaboratore. Dall'estate del 1924 per i successivi quattro anni vivrà a Parigi, viaggiando frequentemente in Costa Azzurra, Austria, Germania e Cecoslovacchia. Nell'agosto del 1924 è il rappresentante parigino della ditta di arredamento U. P. Werke di Brno, un impiego che gli garantisce il sostentamento; in settembre torna in Austria per cercare di convincere la moglie a seguirlo, ma Elsie è impegnata a Vienna e Loos in ottobre rientra a Parigi da solo; in autunno si reca ripetutamente a Berlino per realizzare la succursale tedesca della sartoria Knize in Wilhelmstrasse. A Parigi frequenta Jan Slivinski (pseudonimo di Hans Effenberger), scrittore e libraio, e la sua cerchia di profughi polacchi intellettuali e artisti46. Nel gennaio del 1925 si reca in Cecoslovacchia per parlare a Brno e a Praga, insieme a J. Piet Oud, Walter Gropius e Le Corbusier, in un ciclo di conferenze47. In agosto ottiene l'incarico di progettare la casa parigina del poeta rumeno Tristan Tzara (pseudonimo di Samy Rosenstock), uno dei fondatori del movimento dadaista, completandola l'anno successivo; in novembre notifica alla polizia di Vienna il suo trasferimento in Francia e annuncia la sua intenzione di chiudere lo studio viennese, bruciando tutte le carte48. Nel febbraio e nel marzo del 1926 tiene un ciclo di conferenze in tedesco alla Sorbonne, dal titolo Der Mensch mit Modernen Nerven (L'uomo con i nervi moderni)49 e riscuote un grande successo; la partenza in marzo di Elsie per gli Stati Uniti, assunta dallo Schubert Theatre di New York, coincide con l'avvio delle pratiche di divorzio, ottenuto dai Loos il 28 ottobre successivo50; nello studio di Parigi, intanto, Loos ha fatto venire i migliori tra gli ex allievi della sua scuola, ovvero Wilhelm Kellner, Norbert Krieger e Zlatko Neumann. Tra i progetti elaborati vi sono la filiale parigina di Knize, realizzata per conto di Fritz Wolff e destinata a essere diretta da Hugo Steiner, e quello rimasto senza esito per la nuova casa della ballerina di charleston Joséphine Baker, la celebre Venere nera americana animatrice delle notti parigine. Nel febbraio del 1927 si reca a Zurigo e poi a Berlino, dove si trattiene fino a primavera; torna a Vienna per una serie di conferenze delle quali la più celebre, tenuta il 20 aprile, è intitolata Das Wiener Weh (Il male viennese) 51; in maggio è a Strasburgo, poi nuovamente a Parigi, dove lavora con Zlatko Neumann alla casa di Hans e Anny Moller a Pötzleinsdorf. Durante l'estate viene inaugurata a Zurigo una grande personale di Kokoschka con molti quadri di Loos; Kulka viene chiamato a Parigi a occupare il ruolo di Neumann, costretto a ritornare a Zagabria per assolvere gli obblighi del servizio militare; in autunno continuano frequenti i viaggi a Vienna, per le conferenze e il cantiere di casa Moller. In dicembre è con Kokoschka e Schönberg a Parigi e nel gennaio del 1928 segue il compositore a Londra, dove assiste al suo concerto organizzato dalla BBC: di questo periodo sono i ritratti fotografici di Loos e Schönberg a opera di Man Ray e gli studi di Loos per un grande teatro dell'opera di musica dodecafonica52. Nella primavera del 1928 Loos è spesso a Vienna: in una serata a teatro, conosce Claire, ovvero Klara Franziska Beck (1905-42), figlia di Otto Beck, suo cliente e grande estimatore, mentre assistono alla straordinaria danza di Joséphine Baker, in tournée in Europa53. Viene invitato al congresso preparatorio dei CIAM in Svizzera, tenutosi nel castello di Hélène de Mandrot a La Sarraz (26-28 giugno 1928), ma non vi partecipa; nel corso di quell'anno viaggia frequentemente in Cecoslovacchia, dove Otto Beck gli procura alcuni incarichi. Realizza, tra il 1928 e il 1930, l'immobile residenziale Brummel a Plzen, la casa di villeggiatura per l'industriale Paul Khuner a Kreuzberg presso Payerbach al Semmering, assistito da Heinrich Kulka; il suo ultimo capolavoro è la villa per Frantisek, Milada e la figlia Eva Muller a Praga, il cui cantiere è diretto da Karel Lhota e realizzato dall'impresa edile del committente Muller & Kapsa (1928-30). Ormai stabilitesi nuovamente a Vienna nel suo vecchio appartamento, viene investito da uno scandalo la cui eco arriva sino a Parigi: arrestato il 5 settembre del 1928 con l'accusa di pedofilia e rilasciato tre giorni più tardi dietro pagamento di una cauzione di ventimila scellini - raccolti dai suoi amici con una colletta -, il 4 dicembre viene condannato a quattro mesi di prigione54. Per riscattare l'amico da questa vicenda, Karl Kraus dedica a Loos la commemorazione del decimo anniversario della morte di Peter Altenberg, 1'8 febbraio 192955. Nonostante l'appoggio della sua cerchia, egli è sempre più isolato: la sordità è aggravata dalla lontananza di Claire, che ritorna a Plzen dalla famiglia, poco favorevole alla relazione di lei con un uomo tanto più anziano. L'architetto viennese Karl Jaray rileva le edizioni Brenner di Ludwig von Ficker e decide di risollevare le sorti della casa editrice pubblicando il seguito degli scritti di Loos, che uscirà due anni più tardi a cura di Franz Glùck56. Da giugno a settembre del 1929 Loos è in cura a Bad Gleichenberg, dove segue una dieta e si sottopone a trattamenti per cardiopatici; nel frattempo Claire ritorna e il 18 luglio 1929 si sposano57. Il 24 ottobre 1929 il "Frankfurter Zeitung" pubblica Ornament und Verbrechen58; in autunno Loos, su richiesta della moglie, rinnova gli interni dell'appartamento viennese a spese del genero Otto Beck, ma in novembre la sua salute è peggiorata al punto che deve ricoverarsi in clinica59 e al suo ritorno non può più fare le scale di casa; l'appartamento viene dunque affittato al cognato di Claire. Nel febbraio del 1930 è terminata villa Muller; su invito di Josef Frank, il successore di Hoffmann alla presidenza del Werkbund austriaco, Loos viene chiamato a progettare alcune case alla Werkbundsiedlung a Vienna, delle quali si occupa con l'aiuto di Heinrich Kulka; Kurt Unger lo assiste nel progetto per Leopold Eissner a Plzen; in aprile viene ricoverato in una clinica specializzata in malattie nervose, cardiache e gastriche a Zuckmantel; a quest'epoca risale l'incarico al fotografo Martin Gerlach di realizzare un reportage fotografico sull'opera di Loos, in vista di una pubblicazione a cura di Heinrich Kulka. Loos è ormai totalmente sordo: tutti i suoi contatti professionali dipendono da Claire e i cantieri dai suoi collaboratori; in agosto si reca a Parigi con Claire e in settembre fa una cura a Karlsbad. In occasione del suo sessantesimo compleanno, gli amici raccolgono una serie di scritti in suo onore60 e il 10 dicembre 1930 lo festeggiano a Praga: un tè allo Spolecensky Klub, dove si ritrovano personalità importanti e gli amici più cari e, in seguito, un ricevimento a villa Muller; il governo cecoslovacco gli dona una cospicua somma di denaro. In concomitanza dei festeggiamenti, vengono inaugurate due mostre personali: una ridotta a Milano e una a Vienna, a cura dell'Associazione degli artisti Hagen, nella quale sono esposte trentacinque opere61. Da gennaio del 1931 risiede a Praga e collabora con Kurt Unger; a metà febbraio intraprende i contatti con la ditta di vetri Lobmeyr62; intanto a Vienna Heinrich Kulka è impegnato nella realizzazione delle unitä della Werkbundsiedlung e, con Franz Gluck, nella pubblicazione di un libro su Loos per le edizioni Schroll. All'inizio di marzo del 1931 parte con Claire alla volta di Parigi: durante il viaggio si fermano in Germania e in Svizzera, poi a Milano, dove incontrano Elsie al termine di un suo spettacolo al Piccolo Teatro; trascorrono l'estate in Costa Azzurra, ospiti del Grand Hotel di Cap d'Antibes e a Juan-les- Pins. A quel tempo il giovane scultore viennese Francis Wills realizza la testa di Loos63. Nel luglio del 1931 viene inaugurata l'internationale Raumausstellung alla Zeppelinhaus di Colonia, con due ambienti realizzati da Loos per la ditta di mobili berlinesi Schurmann: egli sceglie fino all'ultimo dettaglio del corredo, compreso un servizio di bicchieri in vetro della ditta Lobmeyr, tuttavia non prodotto in tempo64. I coniugi lasciano la Costa Azzurra per tornare a Parigi, ma le speranze di ottenere delle commissioni nella capitale svaniscono portando Loos alla depressione; poco dopo torna in Austria, abbandonato dalla moglie e assistito dal fedele Kurt Unger. L'aggravarsi delle sue condizioni di salute gli impongono il ricovero al castello di Weleslawin, vicino a Praga: completamente sordo, depresso, ormai cammina a fatica. In novembre sono inaugurate le due case modello della Werkbundsiedlung di Vienna, senza che Loos possa partecipare. In dicembre Claire propone a Loos le sue condizioni per il divorzio. Nel marzo del 1932 ottiene l'annullamento della pena per buona condotta; trascorre i mesi successivi in diverse cliniche, nei pressi di Kub, a Karlsbad e a St. Margarethenbad in Boemia, finché, alla fine di novembre, apparentemente ristabilito, è in grado di tornare a Vienna; appena arrivato un attacco cardiaco lo colpisce, costringendolo alla sedia a rotelle e al ricovero nella clinica Rosenhugel. In luglio, viene trasferito nel sanatorio del dottor Schwarzmann a Kalksburg, presso Vienna, dove si spegne la sera del 23 agosto 1933, all'età di sessantadue anni. Sua erede universale è ancora Elsie Altmann,