Scarica Riassunto Adolf Loos e più Appunti in PDF di Storia Dell'architettura solo su Docsity! ADOLF LOOS 1870-1933 Era un teorico e architetto nato a Brno, in Moravia. La lettura dei suoi scritti è imprescindibile per comprendere il suo operato. Questi suoi scritti sono pieni di ripetizioni, a volte sono trascrizioni di conferenze: la sua forma era quella di racconto in cui il narratore si sofferma sui concetti per ui fondamentali. Loos non è una figura isolata nel panorama viennese, ci sono altri artisti che come lui riflettono sul binomio tra modernità e tradizione: questi artisti vogliono dare un impulso alla cultura viennese, reagire alla decadenza della Vienna di Francesco Giuseppe, facendo vedere la direzione che porta alla modernità. Il gruppo di artisti-intellettuali in cui Loos si inserisce si fa chiamare "L'altra Vienna": sono antitetici verso la Secessione e la tradizione del tempo, cui contrappongono una nuova tipologia di modernità. Sono intellettuali artistici che criticano il gusto decadnte della borghesia e vogliono trasformare la società e la cultura in senso moderno. Gli architetti sono per loro coloro che hanno la capacità di saper riconoscere i problemi e di saperli affrontare anche nei diversi ambiti. Ecco alcuni di questi artisti: - Peter Antelberg , poeta famoso per gli aforismi; - Egon Schiele, pittore che esegue il ritratto di Otto Wagner; - Geroge Trakl, poeta; - Arnold Schonberg, musicista che crea un nuovo sistema dodecafonico per la musica stessa, attraverso un nuovo valore per la dissonanza; - Oskar Kokosha, molto legato a Loos che paragona a Virgilio perchè lo guida verso le scelte professionali; - Musil, romanziere autore de "l'uomo senza qualità": riguarda la disgregazione in atto a Vienna tra fine 800 e inizio 900. Loos riflette sulla contrapposizione o meno di modernità e tradizione. Questi artisti parlano il linguaggio dell'assenza, la comunicazione ai minimi termini, definiscono una vera e propria altra Vienna in netta contrapposizione con la Secessione. Essi infatti chiariscono la loro negatività contro la teoria della Secessione che esista una sintesi tra tradizione e modernità. Per questi intellettuali non esiste questa sintesi e di fronte a questo problema scelgono il silenzio. - Das Andere, 1903→ rivista che letteralmente significa "l'altro", necessaria per l’introduzione della civiltà occidentale in Austria. Infatti, dopo un viaggio in America Loos capisce qual è il modello da importare in Austria (quello degli USA). Loos capisce che l'Austria e Vienna non fanno parte della società occidentale anglo-americana. Vuol far vedere che c'è un'altra strada a quella proposta dall’architettura tradizionale della Ringstrasse. La rivista si occupa di tematiche effimere, arredamneto, modo di vestire, alimentazione, galateo, scenografie, presenta alcuni carratteri per la stampa. Questi argomenti eterogenei sono tutti accomunati dalla critica ai costumi: Loos ha l'intento formativo di educare i suoi lettori per intridurre la civiltà occidentale in Austria. In quegli stessi anni Karl Kraus pubblica ''La fiaccola'', una rivista in cui tratta un problema derivante dalla lingua tedesca, la quale viene rovinata da modelli che non sono necessari nell'esposizione dei fatti e per questo cerca una purezza. Ci sono diverse analogie con Loos: Looos depura l'architettura dal superfluo e dall'ornamento, e Kraus lo fa per la lingua: elimina gli orpelli inutili rispetto alla semplice descrizione in prosa. La loro cultura lascia parlare le differenze, che Loos riesce ad orchestrale con materiali e tecniche diverse dove non è possibile una sintesi. - Cafè museum, 1899 → si trova vicino alla Karlsplatz sul Ring e all'edificio della Secessione. E' costruito un anno dopo il progetto di Olbrich per il palazzo della Secessione Viennese. E' chiamato anche "Cafè nichilismus" dal critico Evesi: "attraverso il linguaggio Altro, Loos si dimostra un non- Secessionista, non un anti-secessionista ma qualcosa di diverso". L'intonaco liscio e la ripresa della tradizione delle classiche case viennesi esprimono l'attualizzazione del sapere, del passtao che rimangono validi fino a quando valgono le caratteristche che li hanno determinati: solo allora inetrviene l'architetto. Loos si oppone all'arte come sintesi, come principio teorico della Secessione, per la quale però interviene attraverso un articolo pubblicato su Versacrum: con esso definisce Vienna come una città di "maschere, stucco e cartoni". Critica anche l'eccessiva esuberanza della Secessione stessa: a tale esuberanza contrappone l'essenzialità del suo cafè, attraverso un nudismo dell'archittetura nel suo livello puramente decorativo. Los interviene solo sulla facciata intonacata del cafè, su cui si staglia la scritta per la quale studia un carattere grafico che simboleggiava la modernità del suo cafè. Interno: spazio semipubblico, conformazione a "L"con due braccia uguali che ripsondomo a determinate funzioni: cafè e gioco. Era un luogo di otium borghese. La cassa era rivestita in mogano come la parte bassa dell'edificio interno. Sono esibiti il condotto elettrico in rame: modernità esibita e riferimento alla tradizone nell'uso dell'intonaco. Sedie: paglia di Vienna, con profileo circolare e con sezione ellittica (Thonet): Loos attua un miglioramneto estetico e della capacità funzionale: idea di partire dalla tradizone per modernizzarla. - American bar, 1908 - 1909 → nel centro di Vienna. Lo realizza nel minor spazio (6x4,5m) possibile, concentrando il maggior valore possibile a livello di utilizzo dei materiali. Sono i materiali di rivestimento che contribuiscono a fare di questo bar un gioiello. L'esterno è giocato sulla contrapposizione di materiali diversi: da una parte il colonnato di marmo senza funzione portante e dall'altra parte le tessere di vetro colorate che compongono la bandiera statunitense. All'interno la composizione è scenografica. Ancora una volta c'è l'utilizzo del mogano, la pavimentazione ha elementi di marmo bianchi e neri a scacchiera e c'è marmo anche nel soffitto a cassettoni e tante specchi che moltiplicano la visione dgli spazi interni. Per Loos il marmo è già di per sè ornamentale, non è necessario applicarvi decorazioni. Secondo Loos infatti l'ornamento nasconde il materiale. - Negozio Knize, 1910 - 1913 → cuore commerciale di Vienna. Knize era la sartoria che forniva l'abbigliamento alla famiglia imperiale. L'architettura è indipendente rispetto all’evoluzione della moda, c'è un contrasto nell'uso del marmo nero prezioso per il rivestimento (materiale senza tempo) esterno, fra tradizione classica e variare continuo delle caratteristiche degli oggetti di abbigliamento nelle vetrine, solidità del marmo vs leggerezza delle vetrine. I particolari sono evidenziati dal giovane Le Corbusier nel 1911, che ne ammira la modernità. L'interno si sviluppa su due piani ed è in larga parte in legno, il vetro degli specchi contribuisce a moltiplicare i vestiti all'interno dell'edificio. Loos utilizza i materiali come segni che parlano gli uni con gli altri per differenze. L'accostamento di segni diversi è paragonabile a quello che accade nella musica dodecafonica di Schonberg. 1898: Loos pubblica due testi importanti dedicati ai materiali: - I materiali da costruzione; - I principi del rivestimento; I materiali di rivestimenti definiscono degli spazi che devono essere caldi e accoglienti. Loos fa una distinzione tra ornamento e rivestimento: l'ornamento è un qualcosa di superfluo, il rivestimento è il principio fondamentale dell'architettura, deve sempre denunciare la propria funzione e le proprie caratteristiche, mostrare la qualità del materiale. Ogni materiale ha le sue forme, non può essere sostituito o imitato ("mascherato") da altri. Ognuno esprime delle qualità uniche. Gli spazi abitativi devono essere caldi e accoglienti (tappeti di Semper). Loss condivide l'idea di Semper di delimitare gli spazi con tappeti, e poi direalizzare uno spazio caldo e accogliente: la struttura perde importanza, deve solo rispondere alla necessità. Il rivestimento è diverso dala struttura e non la deve imitare.