Scarica confronto freud e jung e più Dispense in PDF di Filosofia solo su Docsity! FREUD Dalla Ricerca medica alla Psicoanalisi problema dell’isteria: non riportabile a spiegazioni fisiologiche; Sintomo isterico inteso come il risultato di vicende psichiche da portare alla luce. scoperta dell’inconscio, prospettiva completamente nuova e diversa. Rappresentazione delle forze psichiche malattia mentale: conseguenza di un contrasto tra varie pulsioni attive all’interno di un soggetto umano. La nevrosi si cura solo scoprendo l’evento traumatico che ne è all’origine e che, proprio perché doloroso, viene rimosso dalla memoria cosciente. Le nevrosi o i conflitti di origine psichica si manifestano e quindi in modo vistoso in forma organica o motoria. esplodono teatralmente I conflitti psichici hanno a che fare soprattutto con la vita affettiva inconscia dell’individuo, cioè con quella dimensione dell’esperienza umana che si esprime al di fuori del controllo della ragione. interesse per le fantasie, per le libere associazioni, per i tic, i lapsus… situazioni diverse apparentemente casuali, prive di significato specifico. Il terapeuta coglie il significato di queste resistenze e aiuta il paziente a portare a livello della coscienza ciò che con la rimozione è diventato inconscio. Il sogno Nel sogno Freud individua la via maestra per dominare l’inconscio. Il sogno infatti è costituito da riferimenti alla vita reale ma anche da fantasie e pensieri legati alla vita profonda, ad esperienze passate e a desideri inappagati. Due aspetti nella vita onirica: contenuto manifesto ed il contenuto latente. Il terapeuta, l’analista ha il compito di comprendere il processo che porta il sogno manifesto a coprire quello latente. L’individuo nel sogno può anche censurare determinati contenuti perché nel sogno affiorano desideri profondi che il soggetto conscio giudica imbarazzanti, irragionevoli, immorali, inconfessabili, ecc. La coscienza traveste i contenuti “pericolosi” perché riguardano spesso la sfera sessuale collegata a episodi e ad esperienze infantili dell’individuo. Il sogno quindi costituisce una regressione, dal conscio all’inconscio, una specie di ritorno alla vita infantile, una rappresentazione del passato da cogliere nella sua vera realtà, al di là del travestimento onirico. La sessualità infantile e il complesso di Edipo Il termine sessualità per Freud non si riferisce al procreare ma in generale alla ricerca di un piacere erotico sensuale che riguarda anche i bambini già nei primi loro gesti istintivi. Le tre fasi della sessualità infantile: Fase orale: il piacere nel nutrimento. Fase anale: il governo dei processi escretori. Fase genitale: l’interesse verso gli organi genitali Nella terza fase il bambino scopre i suoi genitali e individua nella famiglia un oggetto di amore che soddisfi il desiderio di accoppiamento: il maschio lo identifica nella madre, la femmina nel padre. Il genitore del proprio sesso è vissuto come un rivale troppo potente. Il bambino avverte che la sfida è insostenibile perché il rivale è pur sempre un genitore amato e la passione edipica viene rimossa, dimenticata. Avviene il capovolgimento: il maschio si identifica con il padre, la femmina con la madre. Entrambi acquistano la propria identità sessuale per poter in futuro trovare un oggetto d’amore. Rinunciando al desiderio il bambino inizia il processo di civilizzazione, e di rotta verso l’ambito sociale: processo di sublimazione. Le pulsioni dell’io e le pulsioni sessuali Non tutte le pulsioni sono di natura sessuale, accanto a queste vi sono anche le pulsioni dell’io in perenne conflitto con le altre. Le pulsioni dell’io mirano all’auto conservazione e all’inserimento dell’individuo nel proprio ambiente esistenziale. Esse sono: sottoposte al principio della realtà, si aprono al processo educativo accettano le regole sociali e l’appagamento differito. Le pulsioni sessuali Costituiscono la libido, fonte di energia primaria operante nell’individuo, descritta da Freud con tratti inquietanti “irrazionale, impetuosa, violenta” (volontà di Schopenhauer). Essa è guidata dal principio del piacere, ricerca un soddisfacimento immediato, ha un carattere asociale e si esprime nel sogno. La struttura della personalità Freud introduce insieme le dimensioni del conscio, del preconscio e dell’inconscio e descrive l’apparato psichico composto da tre regni o territori della soggettività: l’Es, l’Io e il Super io. L’Es è il luogo della pulsione, caos ribollente di energie vitale che seguono i bisogni egoistici seguendo il principio del piacere, è la dimensione degli istinti che viene prima della ragione e della morale. Il Super io rappresenta al polo opposto, la coscienza morale che interviene come censura a giudicare e a frenare gli impulsi istintivi. E’ costituito dalle norme e dai divieti di genitori, insegnanti, figure di riferimento. L’Io è una figura complessa dai contorni indeterminati, Freud lo chiama “servo di tre padroni”. L’Io è impegnato costantemente in una difficile mediazione alla ricerca di un equilibrio tra esigenze conflittuali dei tre padroni, costretto a fare il conto con la ridotta autonomia di fronte alle realtà che lo condizionano. (Es, super io e realtà esterna). JUNG Gli archetipi L'inconscio collettivo, per Jung, è costituito sostanzialmente da schemi di base universali, impersonali, innati, ereditari che lui chiama archetipi. Di questi i più importanti sono: Persona (ciò che l’individuo tende mostrare di sé) Sé (il risultato del processo di formazione dell'individuo), L’ombra (la parte istintiva e irrazionale contenente anche i pensieri repressi dalla coscienza), L’anima (la personalità femminile così come l'uomo se la rappresenta nel suo inconscio) L’animus (la controparte maschile dell'anima nella donna).