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URGENTE!(Mi serve entro domani)Potreste aiutarmi?(40 punti al migliore)

Devo inserire delle immagini con delle didascalia a questo testo, quali immagini posso inserire(mettete il link così che posso vederle) e quali didascalie?(scrivetele)IL TESTO È QUESTO:Lo sport e il gioco sono strettamente correlati, essendo lo sport una forma evoluta del gioco stesso. Il gioco è una pratica dotata di significato che l'uomo condivide con molte specie animali e che attraversa tutte le culture. Crescendo, l'uomo passa attraverso diverse fasi nel modo in cui gioca, dall'assenza di regole all'accettazione e richiesta delle stesse. Questo percorso verso l'autonomia non è sempre facile e spesso vediamo comportamenti non corrispondenti agli ideali sportivi.Lo sport, attraverso la codificazione delle regole e dei linguaggi, si trasforma da espressione naturale a espressione culturale strutturata, dove la dimensione sociale diviene significativa. Ogni cultura esprime i suoi giochi e sport, alcuni dei quali legati al loro ambiente di origine. Lo sport unisce la dimensione ludica con valori etici come il confronto leale e lo sviluppo armonico del corpo.L'idea del fair play, nata nell'ottocento in Inghilterra, promuove un comportamento rispettoso verso se stessi, gli altri e le regole. Lo sport, quando non contaminato da interessi politici ed economici, è altamente formativo ed educativo, permettendo alle persone di scoprire e migliorare sé stesse fisicamente, psicologicamente, emotivamente e socialmente.I giochi sportivi offrono occasioni concrete per acquisire valori sociali e morali condivisi, come il rispetto delle regole e la responsabilità. Attraverso lo sport, si passa dall'obbedienza passiva alla consapevole accettazione delle regole, incoraggiando l'autocontrollo e la comprensione della necessità delle leggi.Il gruppo sportivo costituisce un ambiente educativo fondamentale, dove si sperimentano e si apprendono aspetti cruciali della vita sociale come la disponibilità sociale, l'interdipendenza, la solidarietà e l'autogoverno.
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URGENTE!Potreste aiutarmi?(40 punti al migliore)

Potreste farmi il riassunto di questo testo?(40 punti al migliore) (Mi serve entro domani)È un lavoro di educazione civica in educazione fisica, quindi devo farlo bene.IL GIOCO E LO SPORTPossiamo considerare lo sport come una naturale evoluzione del gioco. Pur differenziandosi per alcuni aspetti, sport e gioco mantengono in comune molte caratteristiche. Il gioco è una pratica dotata di senso. L'uomo comincia a giocare spontaneamente fin dalla prima infanzia, condividendo questa naturale tendenza con molte specie animali. Il gioco compare in tutte le culture presenti e passate. Significative sono le tre fasi che caratterizzano il modo di giocare dell'uomo man mano che crescendo passa dall'infanzia all'età adulta. Nell'infanzia prevale la fase dell'anomia (assenza di regole). Il bambino affronta l’attività ludica in maniera egocentrica. Nella seconda fase, eteronomia, inevitabilmente si prende coscienza che il gioco, per potersi svolgere con gli altri, ha bisogno di essere regolamentato. Però in questa fase, la regola viene subita, cioè viene vissuta dal soggetto come imposizione. Nella terza fase, autonomia, viene riconosciuto il valore della regola ed essa non è solo accettata, ma anche richiesta. Purtroppo, la maturazione verso l'autonomia non avviene così facilmente in tutti gli individui, così spesso assistiamo a fenomeni degradanti che nulla hanno a che fare con il "vero sport". Attraverso la codificazione delle sue regole e dei suoi linguaggi, il gioco diventa sport, passando da espressione naturale a espressione culturale, cioè strutturata, in cui la dimensione sociale di condivisione acquisisce significato. Ogni cultura esprime i suoi giochi e i suoi sport, per questo motivo molti sport sono legati all'ambiente in cui sono stati creati anche se poi si sono ampiamente diffusi. Nello sport la dimensione ludica è affiancata dal significato etico del confronto leale, dello sviluppo armonico del corpo, della bellezza del movimento, valori presenti nella storia classica e strettamente connessi alle origini dello sport. I valori della correttezza sportiva e della sana competizione, il riconoscimento del dovuto onore a chi è stato più bravo sono acquisizioni piuttosto recenti. È infatti nell'ottocento che in Inghilterra nasce il concetto di gioco corretto o fair play cioè una serie di regole dettate da un ideale codice di comportamento che mette al primo posto ilrispetto di se stessi, degli altri e delle regole. Questo concetto, applicato inizialmente nelle competizioni sportive, si è diffuso (anche se purtroppo non sempre trova applicazione) nei rapporti sociali, perchè il fair play è anche un modo di pensare, non solo un modo di comportarsi. Lo sport, quando non è contaminato da interessi politici, economici, da prepotenza e ignoranza, è un'attività altamente formativa ed educativa. Infatti praticando sport si vivono esperienze che portano l'uomo a imparare a conoscere se stesso, individuando i punti di forza e di debolezza sul piano fisico, psicologico, emotivo e sociale e migliorando così la propria personalità in tutte le quattro aree in cui essa si manifesta. È così che lo sport diventa scuola di vita. Infatti esso rappresenta un piccolo cosmo dove viene rivissuta, in chiave diversa ma strutturalmente sovrapponibile, la vita di tutti i giorni, un ambito in cui ognuno interviene mettendosi in gioco con aspirazioni di successo, sentendosi parte integrante in un processo sociale attivo e in cui vengono coinvolte le principali emozioni che fanno parte della vita di tutti noi. L'impegno nello sport consente di ottenere successi personali, superando difficoltà e raggiungendo obiettivi che sembravano impossibili. Ciò comporta un rafforzamento dell'autostima.I giochi sportivi offrono occasioni concrete per acquisire valori sociali e morali condivisi, come comprendere il valore delle regole, formare lo spirito critico e la capacità di giudizio, acquisire il senso di responsabilità. La regola nello sport non è un concetto astratto, è una conoscenza attiva, cioè fondata sulle esperienze pratiche, che si radicano nel vissuto personale. Lo sport favorisce l'autocontrollo e il passaggio da un'obbedienza passiva ad una accettazione consapevole delle regole, frutto della comprensione della necessità di una legge. Quando ciò avverrà,la regola, generalmente vissuta come costrizione, diventerà ciò che realmente è, cioè lo strumento per offrire a tutti uno spazio di libertà e di libera espressione. Allora le regole non saranno più subite, bensì desiderate, e questo non potrà che educare alla legalità. Immaginiamo quanto potrebbe essere benefico, per la nostra società, se tutti, a partire dai politici, attingessero ad un minimo di organizzazione fondata su una sana competizione scendendo in campo con gli stessi mezzi e operando per il bene comune. In un sistema che si muove nel rispetto delle regole , i concorrenti sono pronti ad affrontare la sfida consapevoli che si può anche perdere, quando l'avversario è stato più bravo, e che la sconfitta serve da stimolo a correggere i propri errori e a migliorarsi.IL VALORE EDUCATIVO DEL GRUPPO SPORTIVOIl gruppo sportivo costituisce il punto di partenza e la base dell'educazione sportiva e la sua amplificazione nell'educazione civica e professionale. Esso, infatti, costituisce una organizzazione di elementi che non differisce sostanzialmente da quella di altri gruppi sociali; obbliga a prendere atteggiamenti o ad assumere comportamenti non dissimili da quelli della vita sociale; consente di compiere atti simili alle condizioni di vita effettiva, che obbligano l'uomo a progettare, programmare, realizzare, valutare, ecc. Il gruppo sportivo costituisce un tirocinio dell'interazione e della comunicazione sociale, con esso, infatti, si esperimentanoin modo spontaneo e creativo:1) la disponibilità sociale (capacità di associazione, di essere membri attivi del gruppo, senso della collettività).2) l'interdipendenza (capacità di esercitare il proprio ruolo in correlazione con quello degli altri).3) la solidarietà (capacità di determinare gli scopi del gruppo in vista del bene comune e cooperare e collaborare al raggiungimento di essi).4) l'autogoverno (capacità di sottoporsi volontariamente alle regole che ordinano l'attività, di dividere i compiti, senso di responsabilità).
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Mi serve per il compito di motoria che dal libro non si capisce niente da come è scritto
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URGENTE!!! MI SERVE UNA AIUTO PER UNA SCHEDA DEL FILM BLIND SIDE

mi serve un giudizio sul film e un abreve descrizione dei personaggi principali
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Devo inserire delle immagini con delle didascalia a questo testo, quali immagini posso inserire(mettete il link così che posso vederle) e quali didascalie?(scrivetele)IL TESTO È QUESTO:Lo sport e il gioco sono strettamente correlati, essendo lo sport una forma evoluta del gioco stesso. Il gioco è una pratica dotata di significato che l'uomo condivide con molte specie animali e che attraversa tutte le culture. Crescendo, l'uomo passa attraverso diverse fasi nel modo in cui gioca, dall'assenza di regole all'accettazione e richiesta delle stesse. Questo percorso verso l'autonomia non è sempre facile e spesso vediamo comportamenti non corrispondenti agli ideali sportivi.Lo sport, attraverso la codificazione delle regole e dei linguaggi, si trasforma da espressione naturale a espressione culturale strutturata, dove la dimensione sociale diviene significativa. Ogni cultura esprime i suoi giochi e sport, alcuni dei quali legati al loro ambiente di origine. Lo sport unisce la dimensione ludica con valori etici come il confronto leale e lo sviluppo armonico del corpo.L'idea del fair play, nata nell'ottocento in Inghilterra, promuove un comportamento rispettoso verso se stessi, gli altri e le regole. Lo sport, quando non contaminato da interessi politici ed economici, è altamente formativo ed educativo, permettendo alle persone di scoprire e migliorare sé stesse fisicamente, psicologicamente, emotivamente e socialmente.I giochi sportivi offrono occasioni concrete per acquisire valori sociali e morali condivisi, come il rispetto delle regole e la responsabilità. Attraverso lo sport, si passa dall'obbedienza passiva alla consapevole accettazione delle regole, incoraggiando l'autocontrollo e la comprensione della necessità delle leggi.Il gruppo sportivo costituisce un ambiente educativo fondamentale, dove si sperimentano e si apprendono aspetti cruciali della vita sociale come la disponibilità sociale, l'interdipendenza, la solidarietà e l'autogoverno.
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Potreste farmi il riassunto di questo testo?(40 punti al migliore) (Mi serve entro domani)È un lavoro di educazione civica in educazione fisica, quindi devo farlo bene.IL GIOCO E LO SPORTPossiamo considerare lo sport come una naturale evoluzione del gioco. Pur differenziandosi per alcuni aspetti, sport e gioco mantengono in comune molte caratteristiche. Il gioco è una pratica dotata di senso. L'uomo comincia a giocare spontaneamente fin dalla prima infanzia, condividendo questa naturale tendenza con molte specie animali. Il gioco compare in tutte le culture presenti e passate. Significative sono le tre fasi che caratterizzano il modo di giocare dell'uomo man mano che crescendo passa dall'infanzia all'età adulta. Nell'infanzia prevale la fase dell'anomia (assenza di regole). Il bambino affronta l’attività ludica in maniera egocentrica. Nella seconda fase, eteronomia, inevitabilmente si prende coscienza che il gioco, per potersi svolgere con gli altri, ha bisogno di essere regolamentato. Però in questa fase, la regola viene subita, cioè viene vissuta dal soggetto come imposizione. Nella terza fase, autonomia, viene riconosciuto il valore della regola ed essa non è solo accettata, ma anche richiesta. Purtroppo, la maturazione verso l'autonomia non avviene così facilmente in tutti gli individui, così spesso assistiamo a fenomeni degradanti che nulla hanno a che fare con il "vero sport". Attraverso la codificazione delle sue regole e dei suoi linguaggi, il gioco diventa sport, passando da espressione naturale a espressione culturale, cioè strutturata, in cui la dimensione sociale di condivisione acquisisce significato. Ogni cultura esprime i suoi giochi e i suoi sport, per questo motivo molti sport sono legati all'ambiente in cui sono stati creati anche se poi si sono ampiamente diffusi. Nello sport la dimensione ludica è affiancata dal significato etico del confronto leale, dello sviluppo armonico del corpo, della bellezza del movimento, valori presenti nella storia classica e strettamente connessi alle origini dello sport. I valori della correttezza sportiva e della sana competizione, il riconoscimento del dovuto onore a chi è stato più bravo sono acquisizioni piuttosto recenti. È infatti nell'ottocento che in Inghilterra nasce il concetto di gioco corretto o fair play cioè una serie di regole dettate da un ideale codice di comportamento che mette al primo posto ilrispetto di se stessi, degli altri e delle regole. Questo concetto, applicato inizialmente nelle competizioni sportive, si è diffuso (anche se purtroppo non sempre trova applicazione) nei rapporti sociali, perchè il fair play è anche un modo di pensare, non solo un modo di comportarsi. Lo sport, quando non è contaminato da interessi politici, economici, da prepotenza e ignoranza, è un'attività altamente formativa ed educativa. Infatti praticando sport si vivono esperienze che portano l'uomo a imparare a conoscere se stesso, individuando i punti di forza e di debolezza sul piano fisico, psicologico, emotivo e sociale e migliorando così la propria personalità in tutte le quattro aree in cui essa si manifesta. È così che lo sport diventa scuola di vita. Infatti esso rappresenta un piccolo cosmo dove viene rivissuta, in chiave diversa ma strutturalmente sovrapponibile, la vita di tutti i giorni, un ambito in cui ognuno interviene mettendosi in gioco con aspirazioni di successo, sentendosi parte integrante in un processo sociale attivo e in cui vengono coinvolte le principali emozioni che fanno parte della vita di tutti noi. L'impegno nello sport consente di ottenere successi personali, superando difficoltà e raggiungendo obiettivi che sembravano impossibili. Ciò comporta un rafforzamento dell'autostima.I giochi sportivi offrono occasioni concrete per acquisire valori sociali e morali condivisi, come comprendere il valore delle regole, formare lo spirito critico e la capacità di giudizio, acquisire il senso di responsabilità. La regola nello sport non è un concetto astratto, è una conoscenza attiva, cioè fondata sulle esperienze pratiche, che si radicano nel vissuto personale. Lo sport favorisce l'autocontrollo e il passaggio da un'obbedienza passiva ad una accettazione consapevole delle regole, frutto della comprensione della necessità di una legge. Quando ciò avverrà,la regola, generalmente vissuta come costrizione, diventerà ciò che realmente è, cioè lo strumento per offrire a tutti uno spazio di libertà e di libera espressione. Allora le regole non saranno più subite, bensì desiderate, e questo non potrà che educare alla legalità. Immaginiamo quanto potrebbe essere benefico, per la nostra società, se tutti, a partire dai politici, attingessero ad un minimo di organizzazione fondata su una sana competizione scendendo in campo con gli stessi mezzi e operando per il bene comune. In un sistema che si muove nel rispetto delle regole , i concorrenti sono pronti ad affrontare la sfida consapevoli che si può anche perdere, quando l'avversario è stato più bravo, e che la sconfitta serve da stimolo a correggere i propri errori e a migliorarsi.IL VALORE EDUCATIVO DEL GRUPPO SPORTIVOIl gruppo sportivo costituisce il punto di partenza e la base dell'educazione sportiva e la sua amplificazione nell'educazione civica e professionale. Esso, infatti, costituisce una organizzazione di elementi che non differisce sostanzialmente da quella di altri gruppi sociali; obbliga a prendere atteggiamenti o ad assumere comportamenti non dissimili da quelli della vita sociale; consente di compiere atti simili alle condizioni di vita effettiva, che obbligano l'uomo a progettare, programmare, realizzare, valutare, ecc. Il gruppo sportivo costituisce un tirocinio dell'interazione e della comunicazione sociale, con esso, infatti, si esperimentanoin modo spontaneo e creativo:1) la disponibilità sociale (capacità di associazione, di essere membri attivi del gruppo, senso della collettività).2) l'interdipendenza (capacità di esercitare il proprio ruolo in correlazione con quello degli altri).3) la solidarietà (capacità di determinare gli scopi del gruppo in vista del bene comune e cooperare e collaborare al raggiungimento di essi).4) l'autogoverno (capacità di sottoporsi volontariamente alle regole che ordinano l'attività, di dividere i compiti, senso di responsabilità).
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Educazione fisica