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marino adone analisi, Sintesi del corso di Italiano

anali adone di marino. Appunti

Cosa imparerai

  • Che poeta è considerato il padre del marinismo?
  • Che due filoni caratterizzano la letteratura del Seicento?
  • Come Marino ha influenzato la letteratura del Seicento?

Tipologia: Sintesi del corso

2020/2021

Caricato il 21/11/2021

tamana-uggeri
tamana-uggeri 🇮🇹

1 documento

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Scarica marino adone analisi e più Sintesi del corso in PDF di Italiano solo su Docsity! LA LIRICA italiana nel ‘600 La letteratura del Seicento contiene in sé due grandi filoni: quello classicistico, ispirato al decoro formale rinascimentale ed al richiamo dei modelli latini e greci, e quello barocco, che rifiutò regole e canoni rinascimentali; nel secondo possiamo rinvenire le caratteristiche fondamentali, e cioè la ricerca di novità, l’uso esasperato della metafora (la capacità di attribuire ad un vocabolo un senso figurato), il bisogno di ottenere il consenso del pubblico (essenziale fu per il poeta dell’età del barocco l’esigenza di piacere ad una platea vasta di lettori). Il più importante poeta di questo periodo, colui dal quale nacque una vera corrente letteraria (il marinismo) ricca di imitatori, fu Giovan Battista Marino: per lui il poeta è colui che stupisce il lettore. G.B MARINO (Napoli 1569 — 1625) È del poeta il fin la meraviglia (parlo de l'eccellente, non del goffo): chi non sa far stupir, vada a la striglia.. Amante dei grandi autori del Cinquecento. Condusse vita sregolata e al servizio di vari signori spec. cardinale Aldobrandini, (servire un signore, celebrandolo con la propria arte era, allora, l’unica via per dedicarsi alla poesia); Scrisse “Rime” e un componimento in omaggio di Carlo Emanuele I di Savoia, preceduto da una lettera dedicatoria al principe Vittorio Amedeo, che gli valse grande successo e il favore di casa Savoia, al cui servizio si trasferì, ma poi si trovò nuovamente in guai. Qui pubblicò le Dicerie sacre. In seguito passò in Francia al servizio di Maria de’ Medici, vedova di Enrico IV, e là si fermò .; In questo periodo scrisse Il tempio, La sferza, La galeria, La sampogna, La strage degli innocenti; inoltre terminò e pubblicò con grande successo il suo capolavoro, l’ , un poema mitologico di 20 canti in ottave di endecasillabi, dedicato alla regina. Gli ultimi anni, per la nostalgia e cattiva salute, “risolutissimo” a far ritorno in patria ( “Io sento una passione d’Italia incredibile, e notte e giorno sospiro la patria” (Epistolario, I, p.276), tornò osannato in Italia, sostando in varie città e infine nella nativa Napoli; fu amareggiato dalle critiche rivolte all’Adone , la cui “lascivia” non era gradita alle autorità ecclesiastiche. Lira fu la sua più importante raccolta poetica, particolarmente emulata dai seguaci, che comprende oltre 800 componimenti, sonetti e madrigali, rime d’occasione e d’omaggio, canzoni e stanze, propose temi vari e ricchi del virtuosismo tipico della lirica del tempo, e molti versi dedicati alle per diversi anni, onorato e .