Il Governo
Nella lezione di oggi parleremo della figura delGoverno così come disciplinata all'interno della Costituzione e dagli articoli novantadue, novantatré novantaquattro e novantacinque.
Partendo innanzitutto dal dare una definizione a quello che l'organo diGoverno.
IlGoverno, infatti, è un organo istituzionale complesso, il quale è formato da, in particolare da tre figure.
La prima il Presidente del Consiglio dei ministri, la seconda, il l'organo collegiale per eccellenza, quindi i ministri è il primo, i secondi che formano poi il terzo organo, ovvero il Consiglio dei ministri.
Per quelle che sono le regole e le caratteristiche e i poteri delGoverno dobbiamo dire infatti che ilGoverno esercita una quota rilevante dell'attività di indirizzo politico dello Stato.
Infatti, esso ha anche proprio le potestà pubbliche proprie della funzione esecutiva.
Infatti, questo e' proprio l'organo esecutivo per eccellenza.
Ma anche importanti organi e poteri normativi.
Infatti, in tal senso, gli altri fattori che hanno condizionato quello che è attualmente ilGoverno all'interno dello stato italiano: sono il decentramento politico, la riduzione della partecipazione pubblica nell'economia, ma soprattutto l'integrazione all'interno dell'unione europea, la quale ha tolto notevoli competenze, soprattutto in ambito economico.
Le regole giuridiche sulGoverno, la modalità di formazione dello stesso e il funzionamento sono resi possibili la disciplina propria è resa possibile dalla elasticità, appunto, della Costituzione.
E cosa si intende per elasticità della Costituzione?
Noi intendiamo proprio la' principio il principio per cui le regole dettate dalla Costituzione sono limitate soltanto a porre alcuni principi e alcune regole di struttura, appunto, e di funzionamento dell’organo diGoverno, rinviando per il resto a quella che è la prassi cio' quello che accade giornalmente durante gli anni, durante il periodo appunto di formazione dello stesso alle consuetudini, ma non soltanto a queste, infatti, si basa ci si basa anche proprio sulla legge ordinaria, ma anche proprio sugli atti di auto-organizzazione dell’organo, appunto del governo.
Da questo punto dobbiamo dire infatti che le regole che disciplinano ilGoverno, appunto all'interno della Costituzione, sono quelle che vengono poste all'interno, dell'articolo, novantadue comma due, novantatré e novantaquattro della Costituzione stessa.
Infatti, appunto, cioè la regola le varie regole sono quelle innanzitutto, proprio che il Presidente della Repubblica nomina il Presidente del Consiglio che i ministri una seconda appunto, disciplina la seconda regola e che proprio i ministri sono nominati dal Presidente della Repubblica, ma su proposta del Presidente del Consiglio dei ministri.
E poi tutti fanno il proprio giuramento dinanzi al Presidente della Repubblica, per poi, entro dieci giorni dal giuramento dinanzi al Presidente della Repubblica e ottenere la fiducia in entrambe le Camere.
La fiducia, appunto, che deve essere data tramite una mozione motivata.
Venendo invece ora a parlare di quella che la struttura delGoverno, così come presentata da parte appunto dell'articolo novantadue comma uno della Costituzione dobbiamo dire appunto che si distingue tra quelli che sono i cosiddetti organi governativi necessari, che sono quelli che abbiamo detto precedentemente, quindi il Presidente del Consiglio, i ministri che formano il cosiddetto terzo organo, che è proprio quello del Consiglio dei ministri, ma al contempo oltre gli organi governativi necessari, non si escludono, cioè la Costituzione non esclude altri organi, appunto all'interno della formazione delGoverno.
E questi vengono chiamati appunto proprio organi governativi non necessari.
E questi possono essere, ad esempio, proprio per fare un esempio, di quelli che possono essere: il caso proprio del vicePresidente del Consiglio dei ministri, i ministri senza portafoglio, ma anche, appunto i cosiddetti sottosegretario di Stato.
Per quel che riguarda, andando avanti appunto, il funzionamento delGoverno.
Esso è disciplinato all'interno dell'articolo novantacinque della Costituzione, tale articolo della Costituzione rinvia direttamente alla legge proprio sull’ordinamento della presidenza del consiglio dei ministri che non entrato subito in vigore.
Infatti la legge famosissima quattrocento del millenovecentoottantotto che regola il funzionamento delGoverno, appunto entrata successivamente rispetto, appunto all'entrata in vigore della Costituzione.
Per poi finire con quelli che sono i cosiddetti rapporti con la pubblica amministrazione.
Quindi con la pubblica amministrazione e il governo che sono regolati all'interno della Costituzione negli articoli novantacinque novantasette e novantotto.
Proseguendo nella trattazione è arrivando a parlare proprio della unità e omogeneità delGoverno, quindi della programmazione dell'unità di indirizzo politico delGoverno.
Dobbiamo dire che proprio ilGoverno, appunto, si configura come un soggetto unitario, nonostante esso sia composto e dal Presidente del consiglio dei ministri ma anche dai ministri.
Responsabile nella sua unita' per l'indirizzo politico da dare, che segue quindi del programma politico scelto prescelto è capace di dare attuazione a tale indirizzo sia nella sua attività, ma anche proprio nei rapporti con quelli che sono gli altri organi presenti all'interno dell'ordinamento gli altri organi istituzionali.
In tal senso, infatti, la Costituzione, come abbiamo detto e a debole razionalizzazione, quindi è molto flessibile sul punto, non dà delle regole specifiche e limita la volontà ma anzi, essa si limita soltanto a prevedere che il Presidente del Consiglio dei ministri dirige la politica delGoverno in quanto esso e' il leader successivamente che proprio il Presidente del Consiglio dei ministri mantiene l'unità dell'indirizzo politico e controlla proprio quella che l’attività dei ministri e allo stesso tempo da ultimo poi, che proprio i ministri rispondono collegialmente per gli atti del Consiglio dei ministri e invece risponderanno individualmente per quelli che sono gli atti del proprio dicastero, quindi gli atti propri e singoli.
In conclusione, quindi, dobbiamo dire che è l'articolo novantacinque della Costituzione consacra cioè disciplina tre diversi principi di organizzazione delGoverno.
Innanzitutto, proprio il principio della responsabilità politica di ciascun ministro.
Quindi responsabilità che appunto si correla al potere di ciascun ministro.
Quindi proprio viene sancita all'interno dell'articolo novantacinque della Costituzione, l'autonomia di ciascun ministro nella direzione del proprio ministero.
Allo stesso tempo, oltre a quella individuale, viene sancita anche proprio il principio della responsabilità politica collegiale, per quelli che sono gli atti del Consiglio dei ministri.
Quindi tutti i ministri risponderanno collegialmente di questi atti, così come appunto il principio della direzione politica monocratica che, come abbiamo detto, è un potere che è in capo invece, in questo caso al Presidente del Consiglio dei ministri che dirige proprio tutto ilGoverno e anche i ministri.
Di conseguenza, appunto, dobbiamo dire infine che l'equilibrio, così come disciplinato all'interno della Costituzione, non è immodificabile, ma appunto questo può essere modificabile e si modifica, infatti cambia volta per volta, a seconda dell'equilibrio raggiunto.
Facendo quindi un breve recap di quanto detto dobbiamo dire cosa è ilGoverno e da quali figure è composto.
Per poi parlare degli articoli all'interno della Costituzione e delle regole che disciplinano il governo.
Proseguendo nel disciplinare quella che è la struttura, il funzionamento dei rapporti traGoverno e pubblica amministrazione.
Concentrandoci poi su cosa si intende per unità e omogeneità all'interno della attuazione direzione delGoverno.
Concludendo con i principi consacrati dall'articolo novantacinque della Costituzione e dell'equilibrio che è modificabile di volta in volta.