Dislessie Centrali
In questa videolezione parliamo delle dislessie centrali.
Con dislessie centrali intendiamo quei disturbi nell'analisi successiva all'elaborazione visiva della parola.
Si tratta quindi della perdita di componenti più centrali, dal momento che la elaborazione visiva della parola è una componente più periferica.
Possiamo distinguere tre tipologie di dislessia centrali: abbiamo la dislessia cosiddetta superficiale, la dislessia fonologica e la dislessia profonda.
Ora le vediamo una per una.
Partiamo dalla dislessia superficiale.
In questa tipologia di disturbo, il paziente non è in grado di leggere le parole utilizzando la loro rappresentazione grafica globale, quindi sarebbe intaccata proprio la rappresentazione grafica globale, mentre quella fonologica rimarrebbe intatta.
Quindi rimane intatta la possibilità di creare una corrispondenza tra grafema, quindi il segno scritto, e il fonema, quindi il suono che rappresenta quel segno.
Quindi la lettura di parole regolari è preservata, mentre è compromessa la lettura di parole irregolari Questo perché vengono lette come se fossero regolari.
Ad esempio, si fa confusione tra “àncora” e “ancòra”, oppure c’è
una difficoltà con le parole straniere che utilizziamo anche in italiano, come ad esempio la parola “jeans” che pazienti con questa tipologia di dislessia reggerebbero “geans”.
Vediamo a che livello si collocano le lesioni in questa tipologia di dislessia.
Le lesioni sarebbero al livello del lobo temporale sinistro.
Passiamo ora alla dislessia fonologica.
Si tratta di un disturbo nell'accesso al lessico, ma per via fonologica.
Quindi in questo caso essere compromessa è proprio la conversione grafema-fonema e quindi c’è anche una compromissione nella lettura di non parole.
Il disturbo si può collocare a livelli diversi.
Uno di questi è il livello della segmentazione grafemica, nel momento in cui la parola scritta viene segmentata, appunto, in grafemi.
Quindi, ad esempio, la parola “sole”, per essere eletta, verrebbe segmentata in grafemi.
Ecco, sarebbe compromesso questo procedimento.
Un'altra possibilità è che il disturbo si collochi al livello della conversione del segmento grafemico in segmento fonologico, quindi quel momento in cui ogni grafema, quindi per esempio la “S”, viene convertita nel suo suono, quindi “esse”.
Oppure, infine il disturbo si può collocare al livello l'assemblaggio dei segmenti fonologici in rappresentazioni fonologiche, quindi ogni segmento e quindi ogni suono della parola “sole” viene poi assemblato per creare un'unica rappresentazione fonologica e cioè il suono “sole”.
Ecco, potrebbe collocarsi anche a questo livello il disturbo.
Nel caso della dislessia fonologica, le lesioni si collocherebbe nell’area parietale inferiore sinistra e nella regione temporo-occipitale, sempre a sinistra.
Passiamo adesso alla dislessia profonda.
La dislessia profonda è un disturbo nella procedura fonologica, come la dislessia fonologica, ma aggravato da disturbi di tipo afasico.
Si hanno sempre difficoltà con le non parole, quindi nella lettura di non parole, ma rispetto ai pazienti con dislessia fonologica, i pazienti con dislessia profonda commettono più errori.
Gli errori che i pazienti con dislessia profonda commettono sono di tre tipi principalmente.
Vediamo il primo: sono gli errori visivi.
Un esempio di errore visivo è leggere la parola “vino” per “vano”.
Un'altra tipologia di errore è quello di tipo derivazionale e quindi, ad esempio, dire “insegnante” per “insegnare”.
Il terzo e ultimo tipo di errore è quello semantico e quindi il paziente leggerà “tigre” magari per “leone”.
In questa videolezione abbiamo parlato delle dislessie centrali.
In particolare abbiamo visto cosa sono e quali sono.
Abbiamo visto che una c’è una dislessia centrale, chiamata superficiale, una chiamata fonologica e una chiamata profonda.